Otto canali su due uscite nel palmo di una mano, per condividere musica e parole sul web con il proprio smartphone: oggi si può, grazie a Roland.
Dopo circa 30 anni di assenza, il brand giapponese scende in campo nuovamente in quella fascia definita consumer, con una nuova serie denominata GO: la gamma attualmente comprende due tastiere dedicate a chi muove i primi passi nella musica e questa compatta interfaccia oggetto del nostro odierno test, dedicata principalmente a utenti che si dilettano con riprese video e il podcasting, una delle prime a proporre in formato tascabile un piccolo mixer per collegare diverse sorgenti sonore a dispositivi iOS e Android.
Caratteristiche generali
In un quadrato in materiale plastico di soli nove centimetri e mezzo di larghezza per due di spessore troviamo un mixer che comprende un ingresso Mic su presa in formato jack da 6,3mm con regolazione del guadagno, un ingresso Hi-Z Guitar/Bass sempre con regolazione del guadagno, una coppia di ingressi Line In su prese in formato minijack stereo da 3,5mm, dove nell’ingresso 1 è possibile attivare inoltre anche la modalità Center Canceler, infine una coppia di ingressi Instrument L/R su prese in formato jack da 6,3 mm con regolazione del guadagno. Completano il parco connessioni la presa mini USB per interagire con smartphone e tablet e l’uscita Monitor Out su presa minijack stereo da 3,5 mm; al centro del pannello del mixer troviamo infine la regolazione del volume per il Monitor Out e due piccoli LED volti a indicare rispettivamente l’accensione (Power) e il picco del segnale nei canali in ingresso. Per quanto concerne il mondo Apple, GO:MIXER è compatibile con iPad e iPhone di ultima generazione dotati di presa Lighting e sistema operativo iOS 10, mentre per quanto riguarda la piattaforma Android è richiesto il supporto della modalità USB OTG; a corredo nella confezione trovate i cavetti per i collegamenti, mentre nella pagina del supporto sul sito internet di Roland è inserita la lista dei dispositivi compatibili. Per la piattaforma Android il brand giapponese ha infine realizzato inoltre l’applicazione Camcorder for GO:MIXER, scaricabile gratuitamente nel Play Store. L’installazione è immediata: una volta collegato GO:MIXER al proprio smartphone o tablet i due LED Power e Peak si illuminano segnalando l’avvenuta connessione del device. L’interfaccia audio di GO:MIXER è in grado di registrare due tracce stereo, mentre la risoluzione massima è di 44,1 kHz - 16 bit; il modulo pesa solo 100 grammi.
Il lato del mixer che ospita la coppia di connessioni Mic e Hi-Z su presa jack da 6,3mm; su un altro lato troviamo le prese instrument L/R sempre in formato jack da 6,3mm
La coppia di ingressi di linea stereo su prese Minijack da 3,5mm, con a sinistra il selettore per attivare la modalità Center Canceler sull’ingresso 1
Il Test
L’involucro in materiale plastico del GO:MIXER si è rivelato piuttosto resistente alla vita on the road sopportata durante il mio test, mentre i potenziometri arrotondati e poco sporgenti riducono il rischio di rotture involontarie nel trasporto: ben fatto. Ho provato GO:MIXER con un iPad Air 2 e diversi device Android, partendo da due Samsung S5 e S6, fino a un tablet Huawei di ultima generazione, peraltro non ancora indicato tra quelli compatibili nelle tabelle Roland: in tutti i casi il collegamento è sempre andato a buon fine. All’utenza Android consiglio caldamente di scaricare l’applicazione Camcorder fornita da Roland, per iniziare subito a esercitarsi con le proprie riprese. Ho sempre amato quegli strumenti che stimolano la fantasia dell’utenza e GO:MIXER rientra appieno in questa categoria, perché se l’hardware giapponese espande il numero di ingressi audio da veicolare a un tablet o smartphone, quest’ultimo è plasmabile a piacere come impiego, grazie ad applicazioni mirate (e spesso gratuite) di terzi distribuite da Apple e Play Store. Un esempio in tal senso è giunto in sede di test, perché grazie all’applicazione gratuita Spreaker per i dispositivi iOS ho simulato con successo il Podcast di un’intervista a una band di amici, che comprendeva non solo il parlato e la performance live catturata da GO:MIXER, ma anche una serie di brani musicali riprodotti dalla coppia di player forniti dal software. Al termine della prova, ho pensato a quelle dirette proposte oggi dai network radiofonici italiani, con un conduttore inviato in una precisa località per un evento: se fossi uno di loro, con l’interfaccia Roland in tasca potrei infischiarmene della regia e tenere in piedi il programma ovunque, trasmettendo con l’iPad sul web e impiegando il cellulare come player per le interviste e i brani musicali! Altri possibili ambiti di impiego per l’interfaccia giapponese sono quei seminari o eventi diffusi attraverso delle dirette live su YouTube e i social: se nell’evento è previsto un mixer, potete veicolarne un Bus stereo del suo mix a uno degli ingressi Line di GO:MIXER, e sfruttare l’ingresso Mic dell’interfaccia per aggiungere dei commenti o porre direttamente delle domande al pubblico. Nell’utilizzo dell'interfaccia ho rilevato una buona silenziosità nell’ingresso Hi-Z, mentre quello Mic dispone di un buon range nel guadagno, ma incrementandone il valore compare anche un percettibile fruscio di fondo; mantenendo il potenziometro a “ore 9” si riesce ad ottenere un buon rapporto segnale/rumore, anche impiegando dei microfoni dinamici di bassa qualità. L’alimentazione attinta dallo smartphone (40 mA circa) è il compromesso per rendere portable l’interfaccia, ma a pagarne le spese è il Monitor Out, che eroga un volume piuttosto debole pilotando delle cuffie. Durante l’uso è consigliabile escludere la modalità di standby sul tablet o lo smartphone impiegato, perché in assenza di alimentazione il GO:MIXER emette un piccolo bump dal Monitor Out; viceversa, il fenomeno non compare scollegando fisicamente il mixer dal device collegato. L’efficacia dell’algoritmo di Center Canceler dipende sempre dalla qualità dei file audio dati in pasto all’ingresso dedicato, in ogni caso - oltre al canonico karaoke suggerito da Roland – l’algoritmo può rivelarsi utile a fini didattici per studiare una particolare linea di canto. Pur essendo uno strumento studiato per altri ambiti, il mixer giapponese si può impiegare anche con una DAW come GarageBand, ma come dichiarato da Roland nelle sue note, l’assenza del supporto per il Direct Monitoring e soprattutto i due canali stereo sul Master Out non impiegabili in modalità distinta ne circoscrivono l’impiego a semplici sessioni in real time per voce e strumenti: a questi livelli (e prezzo) chiedere di più sarebbe troppo!
Conclusioni
Per chi scrive, mai denominazione per un prodotto fu più azzeccata, perché questo mixer di Roland è veramente GO: collegando un tablet o uno smartphone siete immediatamente operativi, per realizzare un prodotto con una qualità audio nettamente superiore rispetto alla canonica ripresa ambientale catturata dal microfono del cellulare. Musicisti e DJ molto attivi sui Social, uno speaker radiofonico o un realizzatore di audio libri, oppure uno youtuber incallito sono solo alcune fasce di utenza che dovrebbero provare questo piccolo mixer. Facebook ha annunciato recentemente la partenza del servizio Audio Live, mentre fiere ed eventi godono oggi di una copertura Wi-Fi più stabile e molto spesso gratuita: che sia giunta l’ora di armarsi per una nuova tipologia di trasmissione dei nostri contributi? In conclusione, Roland non perde il vizio di disegnare il futuro, espandendo le proprie idee nuovamente in fascia consumer: per me, con GO:MIXER la missione è compiuta. Buon divertimento!
Pro
Semplicità di uso
Ampio range di impiego
La presenza di tre ingressi linea
Contro
Livello del Monitor Out piuttosto debole nell’uso con le cuffie
Piccolo “Bump” in assenza di alimentazione
Info
Roland South Europe
Prezzo: € 99