Stanno in un palmo di mano, quasi delle sottilette in confronto ai monitor da studio. Impossibile pensare, guardandole e soppesandole, che suoni così bene da poter essere comparati a monitor a due vie di prezzo ben più alto e con cubatura dieci volte superiore. I piccoli iLoud Micro Monitor vi lasceranno interdetti per la qualità dei risultati in così poco spazio!
IK Multimedia, l'aziende leader in Italia e nel mondo per le soluzioni dedicate ai musicisti e alla produzione su computer, ci ha abituati a sorprenderci per i suoi prodotti e le sue idee. Tuttavia la prima volta che abbiamo installato i Micro Monitor abbiamo letteralmente spalancato al bocca: com'è possibile che da dimensioni così ridotte, da un woofer di soli tre pollici e da un tweeter a 3/4 di pollice si riesca a riprodurre un range di frequenze che non ha difficoltà a scendere intorno ai 50 Hz? E, ancora, com'è possibile che abbiano così tanta potenza da poter essere affiancati a monitor di ben altra taglia?
Hardware
L'azienda modenese produce in Italia i Micro Monitor. Le dimensioni sono minime: 180 mm x 135 mm x 90 mm, con un peso di 920 grammi per lo speaker di sinistra, che accoglie tutta l'elettronica e le connessioni, e di 800 gr per quello di destra. I monitor sono biamplificati, con porta bass reflex anteriore e frequenza di crossover a 3 kHz, pilotati da quattro amplificatori in Classe D. Il tweeter è un silk dome con magnete in neodimio, il woofer è un tre pollici in materiale composito custom.
L'uscita totale si attesta a 70 Watt i picco e 50 Watt RMS, con una risposta in frequenza entro i 3 dB da 55 Hz a 20 kHz che, sul banco di prova, è realistica. A -10 dB si scende fino a 45 Hz e si sale fino a 22 kHz. Il livello d'uscita SPL a 50 cm, che è la distanza a cui questi monitor si useranno, si attesta a 107 dB. Il trucco dei Micro Monitor è il DSP interno a 56 bit, che giustifica una latenza del segnale, all'ingresso audio, di 1,02 ms che, nel caso dell'uso con Bluetooth, sale a 155 ms il cui valore, però, dipende anche dallo smartphone o dal device in uso. Il DSP è responsabile dei controlli di equalizzazione, del crossover, dell'allineamento e del controllo di dinamica.
Le connessioni posteriori dello speaker di sinistra includono due ingressi RCA, un ingresso TRS a 1/8" stereo, e connessione a 4 poli per il cavo di collegamento allo speaker di destra. Nella confezione sono forniti anche l'alimentatore esterno, il cavo di alimentazione, il cavo di collegamento agli speaker da 1,5 metri e il cavo con connessione TRS 1/8" stereo che sfocia in due connettori RCA. I Micro Monitor sono compatibili con il protocollo Bluetooth. Da segnalare anche la presenza, di serie, di un supporto, reclinabile a scomparsa, per inclinare i monitor, e dell'aggancio filettato a 3/8" adatto per qualsiasi asta microfonica, posto alla base dei monitor.
Controlli
A eccezione del led anteriore che segnala l'accensione e lo stato della connessione Bluetooth, tutti i controlli sono posteriori: si parte dallo switch di accensione in basso, per arrivare al controllo rotativo di Volume sulla parte superiore. A sinistra troviamo un pulsante switch che attiva la ricezione e la ricerca di device Bluetooth, e tre switch per definire l'equalizzazione: il primo, chiamato Desktop, interviene con un filtro a campana di +3,5 dB tra 1 e 10 kHz e uno a -1 dB a 400 Hz, il secondo è uno shelving sulle alte frequenze sopra i 4 kHz a -3 dB, e il terzo è uno shelving a -3 dB per le basse frequenze a partire da 250 Hz.
In prova
Passato il primo momento di stupore e dopo aver chiamato a raccolta amici e fonici per sorprenderli con le dimensioni minime ma un gran suono, abbiamo cominciato a usare i Micro Monitor come monitor di riferimento: nati probabilmente per sostituire i sistemi stereo di ascolto per computer, noi li abbiamo messi su uno stand come fossero monitor alla pari di altri. Posto che in qualsiasi condizione d'uso i Micro Monitor vincono qualsiasi confronto con sistemi stereo o 2.1 nati per i computer desktop (e su questo punto non torniamo più, essendo evidente il divario qualitativo anche a un orecchio non esperto), è l'ascolto critico e il mix che più ci interessavano.
La loro esuberanza sulle basse frequenze al di sotto dei 150 Hz rende necessario un posizionamento non scontato: è facile metterle in un punto della stanza dove si creino dei nodi, con ulteriori risonanze sulle basse frequenze. La loro potenza è tale che, alzando il livello d'ascolto, occorre valutare bene se sono posizionate correttamente. C'è da dire che dimensioni e peso facilitano l'operazione: chiedete a un amico di spostarle mentre ascoltate un pezzo di riferimento per trovare il punto d'equilibrio. In pochi minuti il gioco è fatto. L'equalizzazione è da impostare piuttosto velocemente: il filtro Desktop, che incrementa la medie e lo shelving sui bassi aiutano a equilibrare il suono più verso un ascolto neutro che verso un ascolto per pubblico non addetto ai lavori.
Senza toccare i controlli, IK sembra aver scelto un ascolto d'effetto, ricchissimo di basse frequenze che coprono, come prevedibile, le medie ma non la voce che, con i controlli in default, è sempre facilmente percepibile e in primo piano assieme al basso. Dal momento in cui si interviene con i controlli di eq, i monitor diventano più equilibrati e si può lavorare bene e in sicurezza a livelli d'ascolto intorno agli 80 dB SPL (A). Il punto di crossover piuttosto alto aiuta molto con le fasi sulla parte medio bassa, mentre il tweeter è piacevole e non stancante. L'amplificazione è roboante e il controllo di volume è necessario per gestire qualsiasi fonte in ingresso. Quando si arriva al limite dell'amplificazione si sente chiaramente la vibrazione della porta bass reflex, ma a questi livelli siamo in territori che non sono previsti nei compiti di Micro Monitor.
Si avverte, però, una risposta in frequenza non del tutto omogenea secondo il livello di amplificazione. Una particolare che possiamo anche perdonare date le dimensioni. La dinamica è buona, se consideriamo che ci sono monitor di più grandi dimensioni che suonano quasi piatti. Non c'è un genere musicale che i Micro Monitor non interpretino con sufficiente correttezza: che sia musica classica, rock duro o hip hop, questi piccoli se la cavano sempre egregiamente considerate le dimensioni e il prezzo. Le basse frequenze, a medi livelli d'ascolto, sono sempre solide e precise, le medie non impastano e rimangono ben evidenti, e le alte non sono aspre o sfocate. Il campo stereofonico è buono, mentre la tridimensionalità è un po' schiacciata ma adatta all'ascolto generale.
Se quindi i Micro Monitor soddisfano le richieste dei producer, del sound engineer che cerca un sistema portatile molto piccolo ma affidabile e, ovviamente, di chi cerca un sistema d'ascolto da abbinare alla postazione del PC di qualità nettamente superiore alla media, la domanda è se tale qualità possa coprire la necessità di molti fonici di un ascolto secondario di minor qualità rispetto ai monitor di riferimento, da tenere come punto di vista per l'ascolto della persona comune. Secondo noi la qualità dei Micro Monitor è talmente elevata, nell'ambito delle loro dimensioni e del prezzo, da non poter essere usata come riferimento di un ascolto di bassa qualità.
I sistemi combo e i piccoli altoparlanti, che ogni fonico ama nello studio per avere un'idea di come suonerà un pezzo nelle case, non sono il campo di battaglia dei Micro Monitor, perché semplicemente la qualità dei risultati è superiore. Da tenere presente che il DSP introduce un ritardo nell'elaborazione che non può essere eliminato: questo ritardo determina una latenza audio che potrebbe dare origine a ostacoli in caso di registrazione in tempo reale in un piccolo studio.
Conclusioni
IK Multimedia ha sbaragliato la concorrenza nel rapporto qualità prezzo e dimensioni. Non esistono, al momento, altri monitor così piccoli che abbiano un suono così grande, potente ed eufonico come i Micro Monitor. Seppelliscono in un istante di ascolto qualsiasi altro sistema per postazioni PC e, contemporaneamente, offrono l'occasione per molti producer in erba di elevare la qualità d'ascolto verso i monitor professionali. Per i professionisti è la soluzione da mettere in borsa e portare con sé per i viaggi o per setup mobili, senza dimenticare che possono essere utilissimi nel live come piccolo riferimento accanto al mixer. Non fatevi ingannare dalle dimensioni: appena li vedete, accendete il vostro Bluetooth e provateli! Poi fatevi un selfie con l'espressione che avrete durante l'ascolto!
PRO
Risposta in frequenza estesa verso le basse
Dimensioni minime
Potenza
CONTRO
Nessun ingresso bilanciato dedicato
Cavo custom di collegamento di 1,5 metri
Controllo del volume posteriore
Latenza audio rispetto al segnale analogico
INFO
Prezzo: € 299,99+IVA