Helyos Type 69 Preamp and eq entra nella lista delle emulazioni dei pre da utilizzare già in fase di registrazione, grazie alla tecnologia Unison firmata Universal Audio
Sono innumerevoli le produzioni che sono passate attraverso le channel strip della console Helios, tra i quali cito Led Zeppelin, Beatles, Rolling Stones, Jimi Hendrix... Credo che già loro possano bastare per identificare un certo timbro. Erano tempi diversi da adesso, i controlli erano pochi, molto più grossolani rispetto a quelli moderni, il suono era pesantemente influenzato dalla circuitazione e dagli elementi elettronici che aggiungevano una distorsione armonica inevitabile al suono puro, ma proprio per questo davano quel valore aggiunto che, nell'era della chirurgica trasparenza del digitale, spesso causa malinconia agli addetti del settore che hanno vissuto il passaggio dall'analogico all'era del campionamento.
Helyos Type 69 è sia preamplificatore che equalizzatore e può essere utilizzato sia all'interno della DAW come un qualsiasi altro plug-in (ovviamente dovete disporre di un'interfaccia Universal Audio o di una UAD) e lavorare su un segnale già registrato oppure, grazie alla tecnologia UNISON, utilizzarlo all'interno dell'applicazione Console come un vero e proprio preamplificatore, registrando quindi un segnale già processato, come se fosse passato da un circuito fisico. In entrambi i casi, il calcolo sarà affidato alle DSP dell'interfaccia e non alla CPU del vostro computer, alleggerendo molto il carico di lavoro necessario.
Controlli
I controlli sono pochi e molto meno precisi rispetto agli equalizzatori a cui siamo abituati, ma questo non è un punto a sfavore, anzi: più si impara a conoscere questi tipi di eq, più si scopre che si possono ottenere risultati interessanti ed efficienti.
- Switch Line/Mic: permette di selezionare il livello operativo del plug-in, in modalità Line con segnali di linea oppure in modalità Mic con segnali microfonici
- Gain Knob: da +20 dB a +70 dB, a step di 10 dB
- 10 kHz shelving: permette di effettuare un boost o un cut sulle alte frequenze, il suo effetto inizia a sentirsi già dagli 1,5/2 kHz
- MID: equalizzatore semi-parametrico per le medie frequenze, dotato di gain knob e a campanatura fissa
- Switch PK/TR: permette di utilizzare il pot del MID come boost (PK) oppure come cut (TR). Bisogna tenere conto che le due campanature sono molto diverse, in modalità TR è molto più stretta rispetto alla modalità PK
- BASS: dotato di un equalizzatore semi-parametrico per le medio basse (solo boost) e di uno shelf-cut filter sui 50 dB da -3 a -15 dB a step di 3 dB. Lo slope è piuttosto moderato e inizia a far sentire i suoi effetti già dai 200 Hz
- EQ IN: permette di attivare/disattivare la sezione eq del plug-in, lasciando attiva la sezione di preamplificazione
- Ø: inversione di polarità (180º)
- -20: pad di attenuazione del segnale in ingresso
- Off/On: questo switch attiva o disattiva l'intero plug-in
- Infine a destra si trova l'output fader, che altro non è che il fader del channel strip
In prova
A una prima prova può sembrare che questo plug-in non sia nulla di che, nel senso che non è un brutto prodotto ma nemmeno una cosa da effetto wow: ci sono altri preamp della serie UAD che mi hanno emozionato molto di più a un primo ascolto. Ma non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze, o dal primo suono processato, perché è un prodotto che va conosciuto bene per poter essere utilizzato al meglio.
Il suo carattere vintage viene a galla soprattutto sul suono generale, nel senso che utilizzarne cinque o sei su diversi strumenti avrà molto più impatto sul mix intero che usarne uno solo, e la cosa ha un perché ben preciso: si parla dell'emulazione di un channel strip, non di un outboard. La somma di vari channel strip ha una proprietà emergente sul suono generale, perché la colorazione di ogni canale si unisce alle altre, proprio come farebbe un rumore di fondo invece quasi impercettibile se presente su un solo canale.
Ho a questo scopo appositamente creato due sample audio dove in uno tratto vari strumenti con Helyos Type 69 mentre l'altro mix è completamente dry: la differenza è decisamente udibile, sulle medie, medio-alte e sulla presenza generale del suono, nonché sulla sua texture che acquista carattere e una leggera e gradevole distorsione armonica.
Per quel che riguarda la preamplificazione, le due posizione Line/Mic hanno delle differenze non solo nel matching con il livello del segnale in ingresso al plug-in, ma anche per quel che riguarda la distorsione armonica, come si può vedere nelle due analisi FFT in figura: quella in modalità Mic si riconosce come ben più marcata. È piuttosto scontato dire che Helyos Type 69 dovrebbe essere utilizzato come vero preamplificatore solo in modalità UNISON, poiché è studiato per dare guadagno a un segnale microfonico che poi viene registrato sulla vostra DAW. A ogni modo, se si vuole utilizzare il preamp in modalità Mic anche con una traccia già registrata o con un campione, basta utilizzare il Pad e attenuare il segnale di 20 dB, per poi ridare guadagno in seguito. Ciò permette di utilizzare tutta la colorazione possibile, anche se si tratta di una doppia preamplificazione ma, dato che non è scritto da nessuna parte che non si possa fare (anzi è un trucco che alcuni usano per dare presenza alle voci), perché non usare certe funzioni in modo creativo invece di vedere dei limiti?
E, a proposito di limiti, l'unico rammarico che ho trovato è lo scoprire che si tratta di un plug-in piuttosto pesante per la DSP: con una Apollo Twin Quad MKII (quindi quattro DSP) è sufficiente aprirne cinque in un mix per esaurire le risorse. Questo è forse l'unico problema del sistema UAD, che ho riscontrato anche con altri prodotti: se i plug-in devono essere processati solo dal DSP e non dalla CPU del computer, bisogna fare in modo che il sistema a mio parere sia più efficiente, perché esaurire la capacità di calcolo di quattro DSP con solo cinque plug-in è un po' deludente come situazione. Detto questo, la qualità è ottima, non ho riscontrato alcun errore di aliasing o problemi di latenza/fase (all'interno della DAW).
Conclusioni
Helyos Type 69 è un buon prodotto, di sicuro non una delle punte di diamante della serie UAD, ma a ogni modo più che apprezzabile. Dato il costo non indifferente (circa € 300), lo consiglio solo ai veri nostalgici del suono vintage che già conoscono e apprezzano il suono Helios o hanno avuto a che fare con l’eccellente riproduzione hardware in formato API 500 Helios Type 69. Helios ha sempre avuto un suono differente da tutto quanto già sentito, di carattere rude, molto rock e diretto in faccia. Se il sound dei Led Zeppelin è il vostro sound, provatelo subito!
PRO
Suono rock
Semplicità di utilizzo
Funziona come un vero pre in modalità UNISON
CONTRO
Prezzo
Affatica la DSP
Gain a step di 10 dB come sull’originale
INFO
Prezzo: € 299,00