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Test: Elysia Skulpter 500, la novità tra i preamp serie 500

Rapporto Qualità Prezzo9
Costruzione10
Suono9
Facilità d'uso9
9.3

elysia, azienda tedesca impegnata da anni a proporre prodotti innovativi, torna al formato 500 con Skulpter 500, un preamp dotato di controlli di distorsione armonica, filtro e compressore. Il suono è una novità per il formato 500.

Per il formato 500 esistono una miriade di preamplificatori che, tra loro, tendono a distinguersi per il suono colorato o per funzioni più o meno esoteriche con circuiti vintage.

 

elysia skulpter

 

Quando è richiesta la massima precisione, senza però un suono freddo e spento, o quando si vuole dare corpo a un suono elettronico, come synth e virtual synth, le scelte di un pre con DI per formato 500 calano drasticamente. Qui entra in gioco Skulpter 500, un preamp dal suono molto preciso sui transienti, dedicato nelle intenzioni anche alla musica elettronica più recente, dove un preamplificatore per synth, con DI incorporata, non deve stravolgerne il timbro ma deve, invece, esaltarlo nei transienti, nella precisione e nella dinamica.

Da Elysia naturalmente ci si aspetta il colpo di genio o qualche innovazione particolare: Skulpter 500 porta in dote un doppio circuito per il controllo della distorsione armonica (Shape), seguito da un filtro LoCut e, per finire, un compressore con attacco e rilascio fissi. Skulpter 500 integra l’ingresso DI sul pannello frontale, affidandosi alle connessioni del rack 500 per l’ingresso microfonico e l’uscita audio. Il consumo è di 115 milliamper a +/-16 V DC.

Il preamplificatore

Skulpter 500 utilizza un’amplificazione in Classe A con un circuito proprietario e non impiega operazionali e condensatori lungo il segnale audio, neanche per saturazione e filtro. Il circuito DI, a 1 Mohm, ottimo valore per evitare qualsiasi problemi con pickup e strumenti con uscita passiva e basato su uno schema JFET, in grado di gestire segnali in ingresso fino a +19 dBu, è alimentato dall’ingresso anteriore che ha priorità sull’ingresso microfonico e accetta anche segnali bilanciati su jack TRS. Il gain è gestito da singole resistenze in cascata associate a relè ogni quattro step, per cui il controllo di gain su pannello è a scatti e non è un classico potenziometro, con passi di 1,5/2 dB e range da 3 a 65 dB. skulpter

Un ulteriore vantaggio del progetto è la sicurezza di avere sempre matchati altri Skulpter 500 nel rack, perché i livelli di gain saranno sempre identici. Non è stato utilizzato un elevato livello di feedback negativo per il controllo del circuito, il che rende il preamplificatore molto performante nella dinamica, e il punto di partenza di appena 3 dB di gain ha consentito di non inserire il circuito di pad per l’attenuazione del segnale in ingresso. Il circuito di preamplifcazione microfonico ha valori di gain differenti e più ampi rispetto alla DI. Inoltre, quando si spegne il rack API, l’ultimo valore di gain rimane memorizzato per la successiva accensione.

Come per ogni preamplificatore, troviamo il pulsante di inversione della polarità, l’attivazione dell’alimentazione a 48 Volt, fornita da un circuito dedicato che si attiva solo tenendo premuto il pulsante per due secondi per evitare errori, e un pulsante Mute che porta a zero il livello d’uscita e che si attiva all’accensione, per evitare rumori, e a ogni cambio di stato dell’alimentazione Phantom. Premendo il controllo del gain, si permuta il led meter tra livello d’uscita e livello di gain applicato.

Il doppio shape e il Low cut

Attraverso un pulsante su pannello è possibile richiamare due filtri con saturazione e curve di equalizzazione differenti, con intensità controllata da un potenziometro dedicato. Entrambi i due filtri di saturazione aggiungono distorsione armonica proporzionalmente al livello d’ingresso, ma con curve di equalizzazione differenti.

Nelle intenzioni, Shape 1 è studiato soprattutto per l’ingresso DI e, contemporaneamente all’aggiunta di distorsione armonica, funziona anche come filtro High Cut che inizia a lavorare intorno ai 4 kHz, la cui pendenza è proporzionale alla quantità di distorsione aggiunta. Shape Two sarebbe più indicato per le voci e si comporta come un soft clip con una curva di equalizzazione che assomiglia a un Peak con punto ai 4.5 kHz e Q basso, per incrementare le medie alte intorno a 4,5 kHz per un massimo di 10 dB. Assieme ai due sound shaper, è presente anche un filtro Low Cut, con potenziometro dedicato che permette di variare il range da 10 Hz a 375 Hz con slope a 12 dB/Oct sempre in Classe A.

 

Il compressore

elysia skulptur 500 compressorUn solo potenziometro dedicato controlla il compressore che ha un rapporto di compressione fissato a 3:1 con curva soft knee. I tempi di attacco e rilascio sono fissi e sono stati selezionati per un uso universale. Il compressore utilizza un detector RMS e integra la funzione Auto Fast che riduce il tempo di attacco quando riconosce un impulso o un transiente di maggiore intensità. Il circuito è basato su un VCA con feedback negativo. Il metering è realizzato solo da un led rosso la cui intensità indica il lavoro della dinamica. Quando il compressore non lavora, il segnale bypassa completamente la sezione.

Metering

Tredici led monitorano il livello d’uscita e il gain del preamplificatore. Nel primo caso è prevista anche una modifica dell’intensità di illuminazione per transazioni minime, nel secondo, premendo il selettore del gain, i led rimangono fissi per indicare la quantità di gain del preamplificatore. In caso di clipping dei circuiti interni si accende un led nella parte superiore della fila con illuminazione proporzionale al grado di clipping. Il led alla base della fila è dedicato all’attività del compressore.

Analisi

skulptur 500, elysia, compressor

I controlli per il filtro Low Cut e Compressor. Il logo Elysia si illumina quando il rack è alimentato

Il preamplifcatore ha una risposta in frequenza da 10 Hz a 170 kHz (-3 dB) con una THD+N pari allo 0,007% anche a 29 dB di gain. Il livello massimo in ingresso è di +19 dBu e l’uscita si attesta a + 21 dBu. L’impedenza per l’ingresso microfonico è pari a 13,6 kOhm, l’uscita è a 62 Ohm. In termini musicali, l'ingresso microfonico può accettare anche segnali linea senza problemi; non ci saranno problemi anche nel caso di microfoni dinamici e a nastro passivi. L'anima di Skultper 500 si coglie con l'analisi della sua distorsione armonica.

Sotto i 50 Hz il preamp si comporta quasi come se ci fosse un trasformatore, con la seconda armonica predominante a -40 dB dal livello massimo, seguito dalla terza, quinta e settimana in proporzioni calanti. Già solo questo dato evidenzia un carattere molto analogico e adatto a dare corpo ai bassi di qualsiasi origine, compresi quelli synth. Shape 1 e 2 possono aggiungere parecchia distorsione armonica, dove c'è una prevalenza della terza armonica (-25 dB), seguito dalla quinta, dalla seconda, dalla quarta e dalla settima. È un comportamento molto personale ma le armoniche sono comunque presenti su tutto lo spettro, con una predominanza della terza armonica a circa -68 dB, quindi inudibile.

La differenza tra Shape 1 e Shape 2 è tutta nella percentuale di distorsione, sempre più alta in Shape 2 ma del tutto simile a Shape 1. La quantità di distorsione dipende anche dal livello di gain applicato ma già al 50% di Shape, con circa 30 dB di gain, la distorsione è ben presente sotto forma di un maggior corpo e maggiori dettagli. Sempre tra Shape 1 e Shape 2 c'è una differenza netta nel comportamento sulle medio alte: Shape 1 tende a chiudere il timbro sulle alte quando si arriva a livelli elevati ma, quando è applicato delicatamente, è piuttosto neutro nell'equalizzazione.

Shape 2 si comporta anche come un equalizzatore senza però alterare il livello finale: sopra i 4 kHz si acquista un maggior dettaglio adatto a voci, synth e strumenti solisti in genere. Il compressore riceve il segnale sempre dopo Shape e il Low Cut, per cui quando è attivo va regolato quando si cambia l'intensità di Shape. Il led è molto preciso: non appena si accende il compressore è in attività.

In prova con i synth

Il mondo del rack API è popolato da ogni sorta di preamplificatore colorato e, finalmente, è un piacere ascoltare un preamp trasparente, dettagliato e naturale come solo pochi altri preamp sanno fare, con un timbro che tradisce il carattere tedesco di Elysia e che non si discosta da altre ottime realizzazioni della casa tedesca. Più volte ci ha ricordato i sapori delle più moderne console SSL con una piacevolissima inclinazione al suono elettronico. Non stupisce che Elysia stia giocando la carte dell’ingresso DI per i synth: è probabilmente il preamp, o forse la channel strip, più adatta per trattare segnali sintetici che arrivino anche dai modulari. Per metterlo alla prova abbiamo attaccato il vecchio Alesis Ion che, tra i VA, è quello più eclettico per timbri.

Generalmente, quando cerchiamo suoni di synth molto pieni e caldi, la nostra scelta ricade sempre sul preamp valvolare Peavey VMP-2 che cambia letteralmente la pelle dei synth. Ci sono però sempre più spesso occasioni dove è la precisione del timbro e l’esaltazione dei caratteri sintetici l’obiettivo finale e, in questo caso, un preamp valvolare è fuori gioco. Qui arriva lo Skulpter 500: il suo preamplificatore dal suono neutro, ma non piccolo, è preciso e mai freddo, con un colore che strizza l'occhio all'elettronica, assieme al DI che non siamo mai riusciti a mettere in crisi. L’esaltazione del carattere elettronico è immediata e non appena di applica Shape 2 si entra in una nuova dimensione: il timbro finale prende tutti i caratteri di un trattamento da studio di registrazione di alto livello, con un suono pulitissimo, bello da ascoltare, scintillante e vivace.

Abbiamo switchato poi al nostro modulare MOTM dal suono americano e potentissimo: Skulpter 500 ha mostrato i muscoli con tutte le sue funzioni di modifica del timbro, senza mai perdere per strada dettagli e transienti. Si va dalla semplice amplificazione, con il rispetto completo del suono originale, a colorazioni più o meno nette grazie ai due Shape che, però, non fanno perdere l’anima originale del suono. Il compressore è forse l’elemento più controverso: occorre trovare il suono giusto per poterlo utilizzare o, ancora meglio, limitarsi a pochi dB di compressione e lasciare che lavori al minimo. Quando si spinge molto sulla compressione, non si ottengono effetti dinamici ma un timbro schiacciato. Nulla che non sia prevedibile, considerando i tempi fissi: il suo lavoro è interessante quando si applica al minimo per dare un leggero corpo in più al suono.

In prova con i microfoni

Passando all’uso con microfoni, la naturalezza e il dettaglio dell’amplificazione si manifesta con qualsiasi tipologia di microfoni: non ha avuto difficoltà con un Royer R 121, un Neumann U87 e FET47, e il classico Shure SM57. Nella ripresa della cassa, abbiamo ottenuto un bel suono pieno e potente, probabilmente grazie a quel minimo di distorsione armonica intorno ai 40 Hz. Con Shape 2 siamo riusciti facilmente ad aggiungere la punta giusta per il mix. Le funzioni di Shape, quando si tratta di voce e strumenti musicali, sono ancora più evidenti e, data la possibilità di utilizzare il DI in fase successiva in mix, è probabilmente meglio applicarle solo in fase di mix per non trovarsi con voci o strumenti un po’ troppo distorte.

Caso a parte è la chitarra distorta, dove Shape 2 è perfetto per fare incisività e punta al suono. Il carattere dell’amplificazione in Classe A si evidenzia anche dalla dinamica, che qui è maggiore di quel che ci si aspetterebbe: probabilmente per il basso livello di feedback negativo, capita che per sorgenti molto dinamiche, come la voce, ci sia quasi un’espansione del livello d’uscita non improvviso, ma maggiore di altre realizzazioni. Ne consegue che occorre stare un po’ più bassi con il livello di gain applicato al microfono, per evitare di saturare il circuito. Per fortuna tutto il circuito di Skulpter 500 è estremamente silenzioso, il che consente di avere un margine di sicurezza ottimo.

Dopo qualche mese di lavoro in studio, Skulpter 500 è diventato il nostro preamp preferito per tutte le sorgenti elettroniche e per registrazioni di strumenti dove è richiesto massimo dettaglio, naturalezza e quella patina da console di altissimo livello (leggi SSL) che produce quel suono da studio di registrazione di altissimo livello.

Conclusioni

Elysia ha fatto centro: gli studi di registrazione e di produzione orientati alla musica elettronica o dance, in tutte le sue declinazioni, hanno finalmente il preamplificatore serie 500 giusto per questa missione. Il suono elettronico e sintetico è esaltato al meglio senza perdere dettagli. Per queste esigenze non conosciamo altri preamp che si sposino così bene con il suono elettronico. Non limitate Skulpter 500 solo a questo scopo: i colori patinati, profondi e naturali sono perfetti per la ripresa di qualsiasi sorgente musicale quando sono il dettaglio, i transienti e la trasparenza le chiavi per ottenere una traccia pronta per il mix. Le funzioni di Shape sono indispensabili e molto interessanti. La gestione generale del modulo è intelligente e al di sopra della media.

Skulpter 500 è molto più che un eccellente preamp e rientra in quei prodotti innovativi a cui Elysia ci ha abituati e che rendono i rack serie 500 così personali e camaleontici. Elysia anche questa volta ha trovato spazi non occupati e creato una necessità per chi lavora nella produzione musicale e richiede un suono moderno adatto tanto alla voce e agli strumenti musicali come al suono sintetico.

 

PRO

Qualità costruttiva

Gestione delle funzioni

Suono pronto per il mix

Bassa rumorosità

Facilità di matching

Impedenza alta per gli ingressi

CONTRO

Compressore con tempi fissi

 

Info

ELYSIA
Prezzo: € 589+IVA

Link alla pagina del produttore

 

Allegati

FileDescrizione
pdf 13 Elysia Skulpter 500

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