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Test: UAD brainworx bx_masterdesk, all-in-one per il mastering

Rapporto qualità/prezzo6
Suono7
Facilità d'uso9
7.3

Tutto il necessario per un mastering di livello professionale ITB, in modo veloce e intuitivo

Il connubio tra Universal Audio e brainworx è spesso una garanzia di qualità, per cui mi sono preso la responsabilità di dire cosa penso dopo accurate prove e ascolti; devo dire che l'idea di un plug-in all in one per il mastering è a mio parere molto allettante e alcune funzioni sono veramente da wow! Non mancano però anche i limiti o le pretese un po' troppo ambiziose per un prodotto così user friendly da lasciar pensare che la fase di mastering non sia poi così difficile. Mentre invece richiede una grande esperienza, conoscenza ed orecchio, tutte cose che degli algoritmi, per quanto ben studiati, non possono assolutamente sostituire in toto.

Detto ciò, Masterdesk è un plug-in che, in mano ad un esperto in materia, può rendere indubbiamente il lavoro più scorrevole e veloce.

Controlli

Partendo da sinistra, sono presenti i seguenti controlli:

Compressor Link - quando viene attivato, i canali L e R vengono processati dal limiter come se fossero una cosa unica, quindi avranno la stessa quantità di gain reduction

Limiter Turbo - è un tipo di limiter più aggressivo e veloce, adatto per generi come EDM e Metal

Output Trim - corrisponde al Ceiling, ossia il valore limite di picco che può raggiungere l'output

Dynamic Range - questo meter misura la dinamica totale del brano, ossia il fattore PLR (rapporto tra picchi e RMS). È raccomandabile rimanere all'interno della zona verde (-8/-6)

THD - Controlla la quantità di distorsione armonica che si può introdurre nel mix

TMT Compressor Mode - Sono i quattro algoritmi di compressione in ordine decrescente di impatto sul suono (1 è il più aggressivo di tutti, 4 il più morbido), dal feeling analogico e dal carattere molto diverso a seconda della modalità attivata

Volume - questo knob corrisponde alla Threshold presente sulla maggior parte dei limiter

Comp Mix - permette di dosare la quantità di segnale dry e processato, come in una compressione parallela.

 

bx_masterdesk uad universal audio plug-in mastering virtual brainworx pro

L'interfaccia del plug-in bx_masterdesk

Controlli #2

De_esser - attenua in modo automatico le sibilanti e le frequenze fastidiose (harshness) del mix; utile per gestire al meglio overhead e le voci

Foundation - questo knob è a mio parere il più interessante, perché controlla il bilanciamento tonale generale del brano in modo molto veloce e permette un confronto in tempo reale. Ruotandolo in senso orario vengono enfatizzate le basse frequenze, viceversa ruotandolo in senso anti-orario

Resonance Filters - questi due controlli sono relativi ad alcuni range di frequenze spesso problematici nei mix e che necessitano di essere controllati in fase di mastering

Tone - è a tutti gli effetti un equalizzatore, permette di aggiustare il bilanciamento in frequenza del lavoro finale

M/S - i due knob presenti in questa sezione agiscono rispettivamente sull'immagine stereo del Mid (mono maker) e del Side (stereo enhance). Il controllo di frequenza del mono maker imposta il punto al di sotto del quale il segnale diventa mono, mentre la percentuale di stereo enhance imposta la larghezza dell'immagine stereo totale. N.B. Quest'ultima funzione non è un semplice controllo di volume del Side, ma agisce con un'equalizzazione automatica che permette di dare più presenza a chitarre e synth senza intaccare i riverberi.

Output/Input - questo switch visualizza il metering dell'input o dell'output

Infine, in alto a destra, i controlli Solo M e Solo S agiscono sugli ascolti del Mid e del Side, in modalità mono summing. Attivandone uno dei due è possibile ascoltare separatamente queste due parti fondamentali del mix, sempre in modalità mono.

In prova

UAD bx_Masterdesk è un plug-in presentato come la manna dal cielo che tutti i musicisti e mastering engineer che stavano aspettando da tempo. Dopo varie prove sono giunto alla conclusione che dipende molto da che uso se ne vuole fare. Da un lato permette di ottenere file adatti (e per adatto intendo accettabile, non perfetto) al mercato in modo veloce ed intuitivo anche da neofiti; dall'altro ci sono delle limitazioni che mi portano a pensare che il segnale debba subire un processing prima di arrivare al plug-in. Procedimento che un mastering engineer conosce, ma che un musicista non è tenuto a sapere.

Uno di questi limiti riguarda Mid e Side, che non possono essere equalizzati; purtroppo una delle prime cose che si fa nella fase di mastering è proprio equalizzare il Side per pulirlo dalle frequenze fastidiose che rendono l'ascolto sporco e confuso. Un'ottimizzazione di un mix in sostanza nel quale delle frequenze sono rimaste latenti e man mano che il limiter comprime il suono sono enfatizzate. Sempre per quel che riguarda la matrice Mid/Side, proprio per sua definizione, è assolutamente necessario che gli ascolti siano di tipo mono per quel che riguarda il Mid e in stereo per quel che riguarda il Side; altrimenti come ci si può accorgere che qualcosa non va o che ci sono delle frequenze da pulire se il Side è in mono?

La seconda cosa fondamentale che manca è una sezione relativa al dithering; questo processo è necessario quando si esegue un downrate dei bit per poter ascoltare un file da CD (44.1 kHz -16 Bit), pena la creazione di artefatti armonici indesiderati e distorsioni, causate dal processo di troncatura dei bit in eccesso. Ovviamente non è un grosso problema, basta aggiungerlo con un altro plug-in in catena; ma il punto è che se l'utenza per cui è pensato Masterdesk comprende anche musicisti o mastering engineer alle prime armi, sarebbe stato utile poterlo avere in automatico.

Molti controlli presenti in altri plug-in per il mastering qui non sono editabili, nel senso che ci sono, ma sono totalmente automatici e, a detta di chi ha prodotto Masterdesk, assolutamente affidabili e ottimizzati per il miglior risultato possibile. Questo lo trovo vero per alcuni controlli come Foundation o Limiter Turbo, ma credo sia pericoloso non conoscere i tempi di attacco e release delle quattro modalità (TMT) del compressore, così come il non poter impostare una threshold.

Trovo invece utilissimo il meter Dynamic Range, perché permette di sapere a colpo d'occhio se il livello di compressione è nel range ottimale durante ogni fase di lavoro; questo fa risparmiare davvero molto tempo e rende ogni processing effettuabile meno a compartimento stagno e più a favore di una visione d'insieme.

Anche il limiter è di qualità e permette di raggiungere livelli fin esagerati di RMS senza incappare in distorsione o effetti pumping; è quindi buona norma tenere d'occhio il meter del Dynamic Range perché è facile lasciarsi prendere la mano e non accorgersi di quanto si sta spingendo il volume a discapito di un buon ascolto e della dinamica.

Un elogio infine alla sezione Resonance Filters che, in modo automatico e intelligente, va ad agire sulle frequenze che tendono a impastare o a rendere troppo tagliente il mix.

I tre sample audio allegati a questo articolo sono composti da due mastering a differenti livelli di compressione (TMT_1 e TMT_4) e dal mix di partenza (Mix), in modo da avere un'idea concreta di cosa si può ottenere con Masterdesk.

Conclusioni

UAD bx_Masterdesk è un prodotto che mantiene appieno alcune delle promesse fatte, mentre altre hanno un esito più incerto, visto anche il prezzo di circa € 300 che non è poco per un plug-in.

Utilizzato dopo che il mid e il side sono già stati elaborati, può dare un aiuto notevole e qualche idea in più a chi non lavora quotidianamente im uno studio di mastering.

 

PRO

Dynamic Range meter

Funzione Foundation

Sezione Resonance Filters

CONTRO

Mid e Side non equalizzabili

Tempi di attacco e release non editabili

Manca una sezione dedicata al Dither

 

INFO

UNIVERSAL AUDIO

Prezzo: 299,00 €

 

 

Allegati

FileDescrizione
pdf 05 UAD brainworx bx_masterdesk

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