Vovox è un'azienda svizzera che produce cavi di altissima qualità, costruiti con il solo obiettivo di trasmettere un segnale elettrico nel modo più pulito e dinamico possibile. La differenza? Si sente e non è poca
Ho messo in prova il cavo in formato jack/jack, che solitamente si utilizza per connettere chitarra elettrica, chitarra acustica elettrificata, basso, tastiere elettromeccaniche (Rhodes e Wurlitzer) e organo. Di solito la più grande differenza che si può riscontrare tra i normali cavi riguarda la robustezza in generale, sia delle connessioni che dei fili elettrici interni, in pratica la loro durata e affidabilità. Basta, tuttavia, utilizzare per pochi secondi un cavo Vovox per capire che il materiale e la modalità di costruzione hanno un peso tutt'altro che irrilevante nella resa finale del suono.
Vovox Sonorus viene costruito col rame più puro (utilizzato anche sulla punta dei connettori) e la struttura del conduttore è di tipo Solid Core, ossia non è formato da sottili filamenti di rame attorcigliati tra di loro bensì da un unico filamento di rame purissimo. Oltre a questo la schermatura del cavo è separata dal resto e il materiale di copertura è costituito da polimeri di plastica purissima e senza pigmenti coloranti: nulla è lasciato al caso, nemmeno i materiali non direttamente coinvolti con la trasmissione del segnale elettrico. Tutti questi accorgimenti riducono tantissimo la capacità elettrica del cavo e, come molti addetti al settore sanno, più il valore è alto e più il cavo stesso agisce come un filtro passa basso; tale valore è legato anche alla lunghezza totale del cavo, ma non è questo il luogo per approfondire questo argomento: basta sapere che non è un valore da sottovalutare.
A livello teorico quindi ogni tecnico del suono sa che più la capacità elettrica di un cavo è bassa, più il suono restituito sarà fedele e brillante, in pratica più vivo e dinamico, e a questo punto è ora di fare una precisazione molto importante: il cavo migliore possibile è quello che non c'è. Questo per dire che anche il cavo più bello e costoso del mondo altera il suono e apporta una certa quantità di peggioramento a esso, quindi il cavo migliore possibile è quello che altera il meno possibile il segnale elettrico originale. Nella pratica: nessun cavo può dare un valore aggiunto al suono, ma può solo ridurre al minimo possibile la perdita di qualità.
In prova
Avevo sentito parlare già tempo fa di Vovox e chi li aveva provati diceva che la differenza si sente parecchio. Sono sempre un po' scettico sull'effetto wow, perché nel mondo dell'audio non è raro incappare in prodotti economici che suonano molto meglio di quelli costosi o, se non meglio, praticamente identici. Dall'altro lato, quando hai speso 100 Euro per un cavo jack/jack, è probabile che ti sforzi di trovare una differenza che magari non c'è, perché ammettere di aver preso una cantonata è molto più difficile. Quindi, essendo consapevole di questo bias cognitivo che tende a farci valutare più positivamente ciò per cui abbiamo speso parecchi soldi, ho suonato qualche minuto la chitarra elettrica con un jack normale, per abituare l'orecchio, e poi sono passato al cavo Vovox e…questa volta ho dovuto dare ragione a chi ne è rimasto colpito e non riesce più a farne a meno.
Il suono è decisamente più presente e corposo, le medie frequenze (cruciali per una chitarra) spiccano in modo chiaro e scandiscono alla perfezione le pennate: tutto ciò esce dal pickup è più vivo e colorato e ben amalgamato. La dinamica, in generale, è più reale e vivace, meno compressa, con un timbro più pieno, regolare e fluente. I sample di chitarra elettrica che ho registrato per questo articolo parlano chiaro, non ho aggiunto nessun equalizzatore o eccitatore di armoniche, ho solamente registrato prima con un normale jack e poi con quello di Vovox. Una cosa che mi piace sempre ripetere è che ogni singola e più piccola componente della catena audio ha un peso sul suono finale; la somma di componenti di qualità non può che portare ad un risultato eccellente.
Partire, quindi, con un cavo di questo tipo è un'ottima cosa ma che ha senso solamente se nel resto della catena (amplificatore, microfono, preamplificatore, convertitore e, perché no...anche il fonico stesso) ci sono componenti di qualità. Per quanto riguarda la costruzione, la rigidità del cavo è maggiore rispetto al normale: non è il cavo che si piega e si arrotola su sé stesso, perché la sua rigidità lo impedisce. Non è però così rigido da impedire curve e sagomature dolci nel suo uso, che non impediscono od ostacolano i movimenti del chitarrista.
Conclusioni
Il cavo Vovox Sonorus per chitarra è un prodotto che può dare quel dieci per cento in più al suono che fa la differenza e, nonostante il suo prezzo, in uno studio di registrazione a mio parere è un must averne almeno un paio per chitarra e basso. Per quel che riguarda il live non credo sia la scelta giusta, sia per il costo che per la situazione in sé che non richiede un suono maniacale, per cui un jack normale va più che bene. Ciò che impressiona maggiormente è che la differenza, in studio, si sente e non è certo una differenza che richiede un ascolto critico attentissimo. Per una volta posso dire che il cavo Vovox fa davvero la differenza!
PRO
Suono
Schermatura
Materiali
CONTRO
Prezzo un po' alto
INFO
Prezzo: 120 € per 3,5 metri