Nucleus in versione ridotta, la sorella minore rappresenta una libreria orchestrale democratica, perché adatta a chiunque, senza rinunciare nemmeno a un briciolo di qualità.
Mi sono imbattuto in Audio Imperia e nel suo fondatore, Jan Hoeglund, nel 2016, anno in cui un amico mi parlò di una “boutique sample company” che dovevo assolutamente provare. Nel settore trailer music e cinematic composition, la competizione era tutt’altro che ai livelli di saturazione odierni; anche allora Audio Imperia riusciva a distinguersi e imporsi con librerie di SFX, patch libraries e Kontakt Instruments molto curate e tecnicamente impeccabili. Sono passati anni da allora, ed è un piacere osservare come il passaggio al mondo delle librerie di stampo più orchestrale sia stato un’evoluzione quasi naturale; questo ha dato come risultato prodotti freschi e con una precisa identità e che riescono, anche oggi, in un mondo in cui i competitor si sono moltiplicati, a distinguersi e a far parlare di sé.
Da Talos, a Jaeger, Cerberus, Nucleus e Areia, Audio Imperia ha espanso notevolmente il range di prodotti dedicati al mondo orchestrale, offrendo tool completi e molto moderni. Mentre Nucleus offre un’orchestra più che completa, con patch dedicate a tutti gli strumenti solisti ed ensemble pre-arrangiate, la nostra Lite è una “essenza” di Nucleus, che offre ensemble divise per sezioni (String ensemble, Brass, Woodwinds, Choir, Tonal e Atonal Percussions). Abbiamo definito la libreria “democratica”, perché la versione che ci accingiamo ad esplorare ha un prezzo molto contenuto, rendendosi accessibile a praticamente chiunque, e senza sacrificare la qualità. Questo è un aspetto su cui mettere l’accento, a parere di chi scrive, specie in un mondo in cui è facile confondere il prezzo basso con sinonimo di bassa qualità.
Strumenti e interfaccia
Come dicevamo, la versione Lite di Nucleus offre ensemble patch: Strings, Woodwinds, Brass, Percussions, Choir e Sound Design. Gli archi sono composti da 16 violini, 10 viole, 6 violoncelli e 4 contrabbassi, mentre i legni da 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti e 2 fagotti. L’immagine ci mostra in maniera molto chiara la composizione delle varie ensemble, utile per farci un’idea delle dimensioni dell’orchestra che abbiamo davanti. Ognuna delle sezioni propone due articolazioni: per Strings, Brass e Woodwinds Sustained e Spiccato o Staccatissimo, Sustained Aahs e Staccatissimo Phrases per il coro, le Tonal Percussion, naturalmente hanno soltanto gli Hits, mentre quelle Atonali hanno sample diversi assegnati ad alcuni tasti, nello specifico si tratta di Gran Cassa, Snare, Piatti e Tam Tam.
Le patch possono essere caricate in versione Multi, ossia l’ensemble con entrambe le articolazioni disponibili e il keyswitch per passare da una all’altra, oppure divise per articolazione (Single) o Performance.
Una categoria a parte è rappresentata dalla sezione di Sound Design che in Nucleus Lite Edition ospita solamente Pad.. In questa immagine possiamo dare un’occhiata anche alle articolazioni della versione completa di Nucleus, che naturalmente ci garantirà accesso alle patch dedicate ai singoli strumenti.
L’interfaccia di Nucleus è davvero molto elegante e pulita, fattore che rende molto semplice la navigazione tra i vari parametri disponibili. Anzitutto, abbiamo a disposizione due mix, Classic, i campioni sono intonsi, e un Modern, in cui i campioni sono lievemente processati. Pochi fronzoli e nessuna posizione microfonica, ma i puristi potranno comunque mettere mano ai sample originali.
Il resto dei parametri varierà in base al tipo di interfaccia, che possiamo selezionare in alto, di fianco al logo, tra Basic e Advanced.
Nel primo caso avremo dei controlli semplici e immediati, nel secondo caso l’interfaccia si popolerà di nuovi knob e display. Il Riverbero, ad esempio, da semplice knob Dry/Wet passerà ad offrirci controlli sul Pre Delay, Time, Amount e tipo di algoritmo (Room o Hall).
La sezione nella parte destra, nella sua versione Basic propone knob per la Dinamica (ossia crossfade tra layer di dinamica), Expression e Vibrato; nella sezione Advanced troveremo anche Dynamic Range e Sample Start, un parametro molto importante e ben documentato all’interno del manuale.
I sample registrati vengono fatti partire da un sync point, che permette di averli perfettamente a tempo quando li suoniamo, ma che spesso non corrisponde all’inizio esatto del materiale audio. Facendo suonare i campioni dal sync point, potremmo perderci del materiale importante in fase di attacco, ma grazie al knob Sample Start possiamo decidere di ripristinare il sample “originale”, per così dire, a scapito di un ritardo che potremmo compensare con il track delay della nostra DAW. Il consiglio è quindi quello di suonare con il Sample Start di 0ms, per non incontrare ritardi, e di aggiustare il parametro successivamente, insieme al track delay, per ottenere il massimo realismo dalle patch.
Le patch di Sound Design hanno un’interfaccia lievemente diversa, che ospita un display con forma d’onda e controlli sul volume, pitch e pan, attack, release, stereo spread e filtri nella sezione Main; mentre ci offre nove effetti differenti con cui sperimentare nella sezione FX.
Per chi fosse curioso, Audio Imperia mostra il contenuto di Nucleus e offre qualche walkthrough sul canale YouTube.
In prova
Nucleus Lite è davvero semplice da installare. Dovremo in primo luogo installare l’app Continuata Connect (disponibile gratuitamente qui) e inserire il codice che ci è stato fornito per e-mail per far cominciare il download dei file (circa 5GB). Lo stesso codice dovrà essere inserito in Native Access per autorizzare la libreria. Troveremo Nucleus ad aspettarci nel Browser di Kontakt. Nucleus Lite Edition funziona sul player Kontakt gratuito, non sarà quindi indispensabile possedere la versione Full del sampler di Native Instruments. Le dimensioni sono ridotte (anche per la versione completa di Nucleus) e la patch si caricano in men che non si dica, qualità davvero apprezzabile di questi tempi. Quello che colpisce immediatamente è la pulizia e l’eleganza dell’interfaccia, che permette a chiunque di navigare e ritoccare i settaggi senza sentirsi smarrito. Partendo dagli archi, non nasconderemo che sono la sezione che ci ha convinto di più.
Brillanti e morbidi, pieni e scattanti, e fanno sentire la loro voce anche solo con due articolazioni. Lo spiccato è magnifico, preciso e solido, pronto per gli ostinati più cinematici. La patch di sustain è molto convincente, soffice ma non per questo debole; decisa ma morbida è adattissima anche ad arrangiamenti che possono sconfinare nel Pop o in generi elettronici più moderni. I legni si fondono magnificamente con l’algoritmo Room del riverbero. Di questa sezione abbiamo apprezzato particolarmente la sezione più bassa, che risulta davvero dettagliata e brillante, specie sullo staccatissimo. In questa sezione più che mai la curiosità di ascoltare i singoli strumenti e più articolazioni si fa sentire! Gli ottoni sono tonanti e molto ben bilanciati, potenti e rotondi allo stesso tempo, in particolar modo, ancora una volta, nella sezione bassa, che consiglio di provare subito perché in grado di regalare molte soddisfazioni.
Il coro, immancabile nelle nostre composizioni epiche, è molto denso ed espressivo. Il sustain è l’articolazione che preferisco, roboante ma capace di inserirsi perfettamente anche nei passaggi più dolci e delicati, perfetto insieme agli archi. Le Staccatissimo Phrases offrono una buona varietà di sillabe ma in un ordine predefinito, che rischia di stancare. Ottimo il reparto percussivo che risulta davvero dettagliato, specie per quanto riguarda le patch di Timpani; da sole sono riuscite a conquistarmi con la loro potenza. Anche le patch Atonal, le cui Gran Casse e Snare sono in grado di coprire la sezione ritmica, sono degne di nota.
La sezione di Sound Design offre dieci Pad magnifici, evocativi e molto adatti per hybrid scoring; mi chiedo solamente come mai questa sezione non sia stata arricchita anche con altri strumenti e categorie di effetti tratti dal catalogo. Potrebbe essere interessante poter contare su di uno strumento all-in-one per orchestra e sound design.
Conclusioni
Nucleus Lite è sorprendente per il prezzo, offre campioni di qualità altissima, cristallini e brillanti, pieni e potenti. Non così pieni da suonare sintetici, e nemmeno troppo delicati, una via di mezzo che, personalmente ho apprezzato molto; è in questo che ho visto l’identità della libreria, perfetta per moderne composizioni cinematiche, trailer music, e molto altro. La democraticità di offrire patch pronte è un’idea che reputo vincente, specie per studenti o per produttori che si avvicinano alle prime armi, ma non solo; infatti anche per chi ha necessità di caricare rapidissimamente qualche patch orchestrale, Nucleus Lite è perfetta. La scelta delle patch d’ensemble sarà in grado di conquistare il cuore epico dei produttori? Secondo noi sì, e, nel caso, Audio Imperia offre la possibilità di fare un crossgrade per la versione Full.
PRO
Molto versatile
Qualità dei sample alta
Prezzo contenuto
CONTRO
La sezione di sound design è ridotta
INFO
Prezzo: 99,00 €