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Motu M4, semplicemente plug&play - la recensione

Rapporto qualità/prezzo8
Costruzione7
Suono7
Facilità d'uso10
8

Nessun driver necessario (per gli utenti Mac), nessuna applicazione o software dedicato, controlli diretti e funzione direct monitoring attivabile direttamente dall'interfaccia, alimentazione USB: Motu M4 è uno dei prodotti più user friendly che si possano trovare, ideale per home recording e DJ live set

Avete mai sognato un'interfaccia che, una volta tolta dalla sua confezione, basti collegarla col cavo e accenderla ed è già pronta all'uso? Nella fattispecie quello che viene chiamato “Plug&Play” è uno degli aspetti che rendono gli hardware il più user friendly possibile, e MOTU M4 su questo frangente è imbattibile: per un utente Mac basta collegarla e accenderla, non c'è bisogno di nessun driver o software aggiuntivo, appena accesa viene rilevata dal vostro computer e può essere selezionata come hardware I/O.

Questo vale per tutti gli utenti Macintosh, per chi utilizza invece Windows è necessario installare gli appositi driver dal sito, ma nulla di complicato ad ogni modo. In realtà è possibile scaricare anche i driver per Mac, i quali danno accesso ad una funzione in più chiamata Loop Playback (presente anche nei driver per Windows) che permette di registrare all'interno della DAW l'audio da fonti esterne come Youtube o qualsiasi altra tipologia di live input e/o podcast.

In più tali driver, a quanto dichiara il sito, dovrebbero ulteriormente abbassare la latenza nel roundtrip del segnale audio a circa 2,5ms (32 samples di buffering).

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Hardware

M4 dispone di quattro input e quattro output, le uscite sono replicate anche in versione RCA per rendere più facile la connessione per i setup da DJ.

  • due input microfonici/Hi-Z sul pannello frontale, dotati di phantom power e gain knob
  • due input line TS o TRS sul pannello posteriore
  • quattro output TS o TRS e quattro RCA, due di tipo monitor e due di tipo line
  • MIDI I/O su presa pentapolar
  • connessione USB C
  • uscita cuffie sul pannello frontale, con knob per regolare il volume
  • Master knob che controlla il volume delle uscite monitor
  • knob input/playback per miscelare la quantità di segnale direct monitoring con quello di ritorno dalla DAW
  • switch 3-4 per attivare il direct monitoring sugli input di linea 3 e 4.

Due pulsanti MON (uno per canale) sui due ingressi mic/Hi-z per servono per attivare il monitoring sui rispettivi canali oppure su entrambi simultaneamente in caso di riprese stereo: è sufficiente premere per qualche secondo uno dei due pulsanti MON per attivare lo stereo direct monitoring, in questa modalità i due input vengono automaticamente pannati agli estremi L e R.

Lo schermo LCD mostra i livelli del segnale per ogni input e output. M4 monta convertitori AD della AKM modello AK5554VN (la M2 invece è dotata degli AK5552N, gli stessi della M4 ma a due canali), con 115 dB di dinamica e THD+N di -129 dB, mentre la conversione DA, che senz'altro è la punta di diamante di questa interfaccia, è affidata ad un SABRE 32 ULTRA DAC a 124 dB di dinamica (120 A weighted) con 32 bit di risoluzione.

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Controllo e routing

In questi due modelli il routing e i controlli sono ridotti al minimo essenziale, giusto quei due o tre accorgimenti per rendere M2 e M4 accattivanti e abbastanza flessibili da gestire senza problemi le richieste di un home studio, non di certo però adatte a situazioni professionali. Nessun controllo interno o applicazione da scaricare, nessun mixer interno o I/O matrix, nessun menu o sottomenu accessibile dal display dell'interfaccia. Tutti i routing possibili sono eseguibili dalla DAW con la quale si sta lavorando, con in più la comodità di non avere un alimentatore da portare con sé.

In prova

Un incipit è necessario per MOTU M4: in primis è un prodotto adatto ad esigenze di home recording, sia per il limitato numero di I/O che per la struttura stessa dell'hardware; se da un lato contiene un buon convertitore D/A sul versante A/D invece rimane legato all’ambiente consumer. Questo non significa che la registrazione risulterà scadente, ma non è paragonabile a ciò che potrebbe dare un' interfaccia con gli stessi pre-amplificatori in modalità “4 to 1”, ossia che monti un convertitore per canale. Per ragioni di progetto, e noi diremmo anche di convenienza per tenere il prezzo basso, Motu ha usato un solo convertitore AKM dedicato a tutti e quattro i canali, riducendo di conseguenza la dinamica totale ai 115 dB nominali della modalità 4 channel.

In secondo luogo, e non è un difetto ma piuttosto una filosofia,  MOTU M4 ha un suono decisamente americano, gonfio e rotondo sulle basse frequenze e brillante sulle alte, ma con una certa tendenza ad essere scavato sulle medie frequenze. Questo la rende perfetta per generi come la EDM, e in effetti M4 ed M2 sembrano proprio studiate per rendere la vita il più facile possibile ai DJ producer, senza contare che è alimentata via USB e questo è certamente comodo in molti contesti. È facilissima da utilizzare, se siete utenti Macintosh è veramente plug&play: la collegate, la accendete e il gioco è fatto.

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L'interno dell'interfaccia audio

Il sistema di direct monitoring con knob di mix per il segnale diretto e quello di ritorno dalla DAW  è sempre utile per poter lavorare con un buffer ampio senza sentire alcun ritardo o flam sul segnale: vi farà risparmiare molto tempo perché non ci sarà bisogno di cambiare il buffering (e quindi spesso dover disattivare alcuni plug-in) se durante il mix si decide di eseguire qualche nuova take. In sintesi i punti di forza di M4 e M2 sono la loro semplicità, le dimensioni ridottissime, la leggerezza, l'alimentazione USB, la conversione D/A, il sistema di direct monitoring e la funzione Loop Playback, quest’ultima utilizzabile solamente installando i driver ma necessaria anche per le videoconferenze.

Infine se solitamente non è un punto di forza l'alimentazione da computer (meno corrente richiede un pre-amplificatore od operazionale di linea più il suono tenderà ad essere compresso) in questo caso e per l'utilizzo per il quale sono state studiate M2 ed M4 è invece un punto di forza che spingerà molti musicisti o DJ a considerarla come un buon acquisto.

Conclusioni

Se siete Dj/Producer, vi state affacciando al mondo della registrazione digitale o vi serve una piccola interfaccia audio accessoria per mantenere alta la mobilità, o spesso vi dividete tra home studio e live DJ set, MOTU M2 ed M4 sono un investimento al quale potreste seriamente pensare. I circa 250 € di prezzo della M4 la rendono competitiva perché si dispone di tutto il necessario per un dj set e per un home studio. Il passare dall'uno all'altro sarà un gioco da ragazzi. Anche utilizzarla su un altro Macintosh sarà veloce dato che non richiede installazione di alcuna componente.

PRO

Facilità di utilizzo

Estremamente user friendly

Direct monitoring

Conversione D/A

Loop Playback

Alimentazione USB

CONTRO

Un ingresso ADAT avrebbe reso la M4 più versatile

 

Info

Backline

Prezzo: M2 - € 199

M4 - € 259