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UAD API Vision Channel Strip: colore API e workflow Universal Audio - recensione

Rapporto qualità/prezzo10
Suono8
Facilità d'uso8
8.7

API vision channel strip contiene al suo interno ben sette moduli divisi tra preamp, filtri, equalizzatori, compressor/gate e infine un controllo di line output. Il suono è tipicamente API e, in modalità UNISON, ci si può anche avvalere della colorazione analogica in registrazione

Il mondo del suono sembra dividersi tra le due sponde dell’Oceano Atlantico. In Inghilterra soprattutto il sound Neve e SSL, negli Stati Uniti i colori di API e Harrison. Da una parte e dall’altra dell’Oceano, la storia ha decretato l’immortalità di API, SSL e Neve. Universal Audio ha clonato i canali di una console API Vision, che include alcuni moduli che abbiamo già incontrato sulle console API 2448 (leggi il nostro test) preceduta dalla 1608 per il mercato project studio (leggi il nostro test). Se ancora vi state chiedendo quale sia il suono tipico di API, eccovi una breve lista di album realizzati, per esempio, sulla console API dei Soundset Studio, ora in vendita a circa mezzo milione di Euro su Reverb proprio in questi giorni:

  • Janis Joplin - Pearl
  • The Doors- LA Woman
  • Elton John- Island Girl, Don’t Go Breaking My Heart, Diving Board,
  • Wonderful Crazy Night, 21 at 33, Rock of the Westies, The Union
  • BB King- One Kind Favor
  • Willie Nelson- Country Music
  • Neil Diamond- The Jazz Singer
  • Barbary Streisand- You don’t bring me flowers
  • Doobie Brothers- Takin’ it to the Streets, Livin’ on the Fault Line, Minute by
  • Minute, One Step Closer
  • Eddie Rabbit-Love a Rainy Night
  • Jackson Browne- For Everyman, The Pretender
  • Jakob Dylan- Women + Country
  • The Corrs- Jupiter Calling
  • John Mellencamp- Life, Death, Love and Freedom, No Better Than This,
  • Freedoms Road, Plain Spoken
  • The Chieftains- Voice of Ages
  • Steve Earle- I’ll Never Get out of this World Alive
  • TOTO-Georgy Porgy
  • Earth, Wind, and Fire- September
  • Alison Krauss & Robert Planet- Raising Sand
  • Van Halen- Van Halen I & II, Women and Children First, Fair Warning, Diver Down, e diverse song dell’album 1984 compreso Jump, Hot for Teacher, and Top Jimmy.

Chi ama e amato il suono API non potrà rimanere indifferente a questa ultima release del software UAD e, data la comodità della concezione stessa del bundle, è come avere avere aperto di fatto un solo plug-in che però ne contiene altri, una vera e propria channel strip di un mixer. Se siete possessori di un'interfaccia della serie Apollo, il mio consiglio spassionato è di provare assolutamente la demo (che dura quattordici giorni ed è senza limitazioni), poi farete la vostra scelta!

Universal Audio Vision Channel Strip andrea scansani test review audiofader midiware test recensione

Controlli

Analizzare uno per uno tutti i plug-in contenuti in questa channel strip sarebbe veramente lungo e stancante anche per il lettore, per cui in questo paragrafo mi limiterò ad una descrizione delle particolarità e dei comandi generali, anche perché, di fatto, le repliche software di Universal Audio sono quasi sempre molto fedeli degli outboard originali, anche come design.

Una premessa importante da fare è che, essendo presente in questa channel strip anche un modulo di preamplificazione (modello API 212L) sia microfonica che di linea, esso può essere utilizzato anche in modalità UNISON direttamente dal plug-in, dal modulo Console di LUNA (aggiunto con ultimissima release della DAW) oppure proprio dall'applicazione Console e andrà ad agire direttamente sul segnale microfonico/linea intervenendo sull'impedenza e sul colore del segnale prima della registrazione: questa speciale funzione UNISON, per chi si trovasse alle prime armi con le interfacce della serie Apollo, è una delle invenzioni di Universal Audio che ha reso queste interfacce e in generale la loro concezione di registrazione e mix assolutamente unici, considerando anche che tutto il processing del segnale che entra nei plug-in UAD viene affidato ai DSP interni all'interfaccia Apollo, liberando la CPU del vostro computer da un'importante mole di lavoro.

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Interfacce versione normale e Legacy

La prima cosa che si nota aprendo il menu a tendina nella vostra DAW è che appaiono due tipologie dello stesso plug-in, una normale e l'altra denominata LEGACY: la differenza tra le due è piuttosto semplice, ed è tutta relativa al consumo di DSP. La versione LEGACY non è fornita del modulo EQ 560L, manca la sezione gain microfonica e nel modulo Global Controls non è stata ricreata la distorsione armonica introdotta dall'amplificatore in uscita, oltre a mancare il fader (sostituito da uno knob), inoltre è assente il modulo sidechain, quindi di fatto oltre ad essere più leggera per la DSP, la versione Legacy ha anche una minore distorsione armonica.

  • Tutti e due i modelli di equalizzatore sono dotati di una funzione Pre Dyn la quale, se attivata, altera l'ordine del signal flow anteponendo l'Eq alla sezione relativa ai filtri e ai processori di dinamica i quali, normalmente, sarebbero invece posti prima degli equalizzatori, esattamente come l'interfaccia grafica suggerisce
  • Poiché nella versione normale di API Vision Channel Strip sono presenti due moduli Eq, essi non si escludono a vicenda ma possono essere attivati ed utilizzati entrambi contemporaneamente
  • Le funzioni SC (Sidechain) sono presenti sia nel modulo filtri (215L) che nei moduli EQ (560L e 550L) e, quando vengono attivate, splittano il segnale in parallelo facendo sì che la parte processata comandi il comportamento del gate e del compressore sulla restante porzione parallela dry del segnale, esattamente come nella figura seguente
  • Il compressore 225L può funzionare sia in modalità Old (Feedback) che in modalità New (Feed Forward, tipico dei compressori VCA controllati dal valore RMS del segnale) e, a differenza del modello originale API, la versione UAD può funzionare in modalità Old anche quando la funzione SC è attiva sul filtro e/o sugli equalizzatori
  • La sezione Global Control è dotata di un fader con +9db di guadagno, ma poiché l'amplificatore in uscita è posizionato prima di esso il fader non ha alcuna interazione con lo stadio di clipping del segnale: in altre parole, se a unity gain si è già sul rosso, il segnale è già in distorsione a livello pre-fader: questo non è un problema, anzi a volte è una cosa ricercata, ma è importante sapere che abbassando il volume del fader il segnale rimarrà comunque distorto
  • Quando, su una traccia stereo, la funzione SC Link è attiva, i canali L e R dei due compressori vengono linkati, in questo modo si può dare la stessa quantità di compressione ad entrambi i canali
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Signal Flow SC

In prova

La concezione del plug-in è piuttosto semplice: una channel strip che contiene al suo interno uno stadio di preamplificazione, un filtro, un gate e un compressore, due equalizzatori e infine un output fader, più o meno quello che trovereste su un banco analogico. Una volta capita la filosofia tutta mirata all'emulazione del mondo analogico, è piuttosto facile districarsi all'interno delle varie funzioni e padroneggiarle con una certa sicurezza dopo poco tempo, anche perché di sorprese non ce ne sono, è tutto lì davanti ai vostri occhi.

Il suono..beh, è quello di API: molto, molto rock. Definito sui transienti, mai troppo frizzante, a volte un po' brusco e i compressori sono decisamente cattivelli anche quando il gain reduction non è poi troppo spinto. La modalità Legacy è sicuramente meno pesante sulla DSP e, probabilmente, più adatta quando lo scopo è di avere un suono il più trasparente possibile, mentre la versione normale ha un consumo che, su un'interfaccia quad core come la mia Apollo Twin, si aggira attorno al 8/10% per ogni channel strip attiva, per cui non è difficile arrivare a più del 50% con poche tracce.

La colorazione del preamplificatore è vivace, enfatizza gradevolmente i transienti senza renderli fastidiosi e la distorsione armonica si fa sentire sia sulle basse che sulle alte frequenze, restituendo un suono corposo e definito. I sample di chitarra acustica che ho registrato per questo scopo sono processati solamente attraverso i due diversi preamplificatori (API in modalità UNISON e quello integrato di Apollo Twin), nessun equalizzatore o compressore è stato aggiunto, in modo da far sentire la differenza del suono col solo intervento dell'emulazione API 212L.

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Distorsione armonica preamplificatore

Posso dire che chi ama il suono API rimarrà colpito da questa nuova versione di API Channel Strip (ne era uscita una prima versione nel 2013), anche perché al tempo che fu la tecnologia UNISON non era ancora stata integrata nei plug-in UAD, quindi non si poteva sfruttare appieno la colorazione del modulo.

Tuttavia c’è un limite, relativo ai plugi-n UAD in generale, che rende impossibile utilizzare un input sidechain per comandare un plug-in tramite un'altra traccia: nella fattispecie, se si volesse far sì che il basso sia compresso ogni volta che entra la cassa (situazione tipica), non c'è modo di farlo senza dover fare letteralmente i salti mortali, perché di fatto manca un ingresso sidechain per segnali esterni o provenienti da altre tracce

Questa è una cosa che limita parecchio l'utilizzo degli UAD Plug-in in alcune situazioni e, purtroppo, spesso la via più semplice è quella di usare un plug-in non Universal Audio che sia dotato di un ingresso sidechain, un vero peccato ma, d'altra parte, oltre alle DSP della vostra interfaccia Apollo avete anche una CPU integrata nel computer da sfruttare liberamente per queste situazioni, per cui se non altro “l'unione fa la forza” in questo caso è un detto più vero che mai.

Una nota di merito va anche all'equalizzatore 560L, famosissimo, che è veramente in grado di fare delle magie con pochi movimenti di mouse: provate ad alzare la banda dei 16 kHz e sentirete qualsiasi cosa prendere letteralmente vita all'improvviso, come se venisse tolta da sopra alla fonte sonora una campana di vetro, segno che il plug-in è stato creato con molta cura nei particolari e senza alcun difetto di aliasing o di shift di fase.

Conclusioni

Volendo essere venali, per 299€ acquistate ben sei plug-in e in più avete a disposizione quattordici giorni di prova con prodotto completamente funzionante, per cui a mio parere vale assolutamente la pena di scaricare ultima versione UAD e attivare questa demo, poi tirerete voi le somme: a ogni modo si tratta nella pratica di 50€/plug-in, prezzo mai visto per un prodotto di questa serie Universal Audio.

PRO

Suono

Colorazione Preamplificatore ed Eq 560L

Trasparenza versione Legacy

Bassissimo utilizzo DSP

Prezzo

CONTRO

Come tutti i plug-in UAD possono essere utilizzati solamente quando la DAW è connessa ad un'interfaccia della serie Apollo

Manca un ingresso sidechain per segnali esterni

 

UNIVERSAL AUDIO

Prezzo: € 299

Guarda la serie di video tutorial su Universal Audio LUNA Recording System, curato da Andrea Scansani