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SSL Fusion Vintage Drive e Stereo Image: una coppia d'assi - recensione

Rapporto qualità/prezzo7
Suono10
Facilità d'uso9
8.7

SSL ha da poco rilasciato questi due plug-in tanto semplici quanto funzionali ed eccellenti nel suono: il primo, Vintage Drive, aggiunge una colorazione analogica veramente realistica mentre il secondo, Stereo Image, lavorando tramite matrice Mid/Side è in grado di rendere il vostro mix o stem perfettamente bilanciato nella sua immagine stereo.

Fusion Vintage Drive

Si tratta di un plug-in che dà un'impronta analogica al suono, aggiungendo armoniche sia pari che dispari e una saturazione che può essere quasi impercettibile o molto marcata a seconda dell'utilizzo; è regolabile nei seguenti parametri:

  • Input Trim: livello del segnale in ingresso, può essere utilizzato anche per una maggiore distorsione del segnale più lo si alza
  • In: attiva/disattiva il plug-in
  • Drive: aumenta o diminuisce la distorsione inserendo una distorsione non lineare
  • Density: regola la quantità e tipologia di armoniche introdotte, da Min a 5 vengono enfatizzate le armoniche pari, da 5 a Max quelle dispari
  • Mix: permette di miscelare segnale wet e dry
  • Output Trim: controlla il volume di uscita dal plug-in
  • Auto Gain: compensa in modo automatico il volume
  • Eco: attivando questa funzione, il plug-in diminuisce la quantità di calcolo richiesta dalla CPU, molto utile durante la registrazione per diminuire al minimo la latenza del segnale

Vintage Drive aggiunge una lieve compressione e un soft limiting basandosi sulla non linearità di una vera circuitazione analogica; questa non linearità è spesso ciò che rende i mix eseguiti su banchi analogici così speciali e gradevoli rispetto al lavoro totalmente digitale ITB, perché va ad agire sia sulle componenti armoniche che sull'immagine stereo totale.

SSL Fusion Stereo Image plug-in audio software daw mixing solid state logic audiofader

SSL Fusion Vintage Drive

In prova

Vintage Drive è l'ideale su un master bus o su un aux bus, per colorare il suono e renderlo più analogico e caldo, e lo fa veramente bene. Tendenzialmente è consigliabile stare nel range del colore verde (i colori del meter della saturazione cambiano dal verde al giallo e infine al rosso), ma non è assolutamente un errore spingersi anche più in là e, più si ruota lo knob Drive in senso orario, più il suono diventa spesso e caldo.

Portando al massimo i due knob Drive e Density si può chiaramente sentire l'emergere di armoniche non udibili prima, e in generale il suono diventa più compresso e pieno. Vintage Drive può essere utilizzato in molti modi, tuttavia per la sua stessa natura non lineare non è affidabile nei processing paralleli, dato che c'è un shift di fase molto marcato fino ai 500 Hz e questo può causare problemi non da poco, per cui è meglio metterlo su un bus stereo o mono qualsiasi dove il segnale venga trattato interamente senza percorsi paralleli.

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Distorsione armonica con parametro Density al minimo

Quando la funzione Drive è usata in modo molto marcato, il segnale subisce una compressione dinamica e questo è del tutto normale, dato che qualsiasi distorsore in un qualche modo funge anche da compressore, ma è bene non esagerare se non si vuole stravolgere la headroom di un mix o di un bus.

Non bisogna aspettarsi da Vintage Drive un apporto chiaramente udibile al suono, si tratta invece per lo più di sfumature, che diventano ancora più udibili quando magari non viene utilizzato solamente sul master bus ma su più aux o tracce singole, in modo che si sommino tra di loro le varie colorazioni con impostazioni differenti. Questo ovviamente vale quando lo si utilizza in un modo ponderato. Se si spinge la distorsione al massimo la compressione e altri artefatti non tardano a farsi sentire.

Unica mancanza che riscontro in questo plug-in è l'assenza di una funzione di filtro sul sidechain interno che permetta di escludere le basse frequenze dal processing, in questo modo si sarebbero potuti raggiungere molti più risultati interessanti.

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Distorsione armonica con parametro Density al minimo

Fusion Stereo Image

La funzione di Stereo Image è, come suggerisce il nome stesso, quella di controllare la larghezza dell'immagine stereo tramite una matrice mid-side interna che possa agire sul bilanciamento dei volumi tra mid e side: più si alza il side e si abbassa il mid, più l'immagine stereo si allarga, e viceversa.

I controlli sono i seguenti:

  • Input Trim: controllo del livello del segnale in ingresso
  • In: attiva/disattiva il plug-in
  • Shuffle: agisce come un filtro sulle basse frequenze, strettamente legato al controllo Space
  • Space: esegue un boost o un cut sulle basse frequenze, basandosi sulla Stereo Shuffling Technique
  • Width: agisce sul side del mix allargando o stringendo l'immagine stereo
  • Output Trim: controllo del livello del segnale in uscita
  • Solo Side: permette di ascoltare solamente la parte side del mix
  • M/S: presenti sia su Input Meter che su Output Meter, quando attivati visualizzano il volume del mid (canale left) e del side (canale right)
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SSL Fusion Stereo Image

In prova

SSL Fusion Stereo Image non è nulla di nuovo sul fronte del bilanciamento della figura stereo, dato che già da anni esistono plug-in che fanno più o meno la stessa cosa, ma aggiunge quella funzione Shuffle che ci rimanda a un passato remoto dove si agiva anche sull’equalizzazione delle basse frequenze per controllare l’immagine stereo. Interessante la funzione Solo Side che rende più consapevole il lavoro su quella parte quasi nascosta del mix, il side appunto, sopratutto quando si sta lavorando con i parametri di Shuffle e Space.

Fusion Stereo Image è adatto a molti utilizzi: può essere inserito sul master bus per allargare l'immagine stereo totale del mix, può essere utilizzato su un bus di chitarre o batteria, può essere utilizzato su cori, ensemble di archi e strumenti classici, può essere anche utilizzato per dare più profondità e grandezza ad un riverbero.

Il suono è sempre gradevole, soprattutto sulle alte frequenze che diventano via via più vivaci man mano che l'immagine stereo si allarga, mentre tramite Shuffle si possono ottenere interessanti effetti sulla gestione delle basse frequenze nel side del mix, senza incappare in problemi di mono-compatibilità, almeno questo è ciò che dice il sito e, in effetti, non ho notato strani artefatti provando a mettere in mono una traccia trattata con Stereo Image.

Conclusioni

Il prezzo di 159 € a plug-in è un po' alto a mio parere, ma consideriamo che si parla di SSL, non proprio l'ultimo dei marchi e, in tutta onestà, trovo che i loro prodotti siano sempre costruiti o programmati con una precisione e gusto per il dettaglio al limite del maniacale.

Si tratta di due plug-in per professionisti, non adatti a tutti i generi musicali; per esempio sarebbero inutili se non sprecati nella EDM o in qualsiasi genere dove si ricerca un suono pulito e preciso, campo dove il digitale puro vince a mani basse, ma diventano perfetti per strumenti acustici e generi musicali come il rock, il pop, l'indie e qualsiasi genere che richieda insomma un po' di calore e colore analogico.

PRO

Suono

Facilità di utilizzo

Basso consumo di CPU

Funzione ECO presente su Vintage Drive

Parecchi preset dai quali partire

CONTRO

Un percorso sidechain interno a Vintage Drive sarebbe stata la ciliegina sulla torta

Prezzo

 

INFO

SOLID STATE LOGIC

Prezzo: €159 cad.