Sign in / Join
0

Rockruepel Sidechain.one: il compressore con i filtri - Test

Costruzione10
Suono10
Facilità d'uso9
Rapporto qualità prezzo9
Un compressore mono VCA con filtri per limitare la banda audio del sidechain. Usato in mastering, in coppia, garantisce il massimo della flessibilità sia sul segnale stereo che sul Mid Side con immediatezza d'uso.
9.5

 

Rockruepel continua il suo percorso di prodotti innovativi,
con un compressore da mastering ideato da Luca Pretolesi.

rockruepel sidechain.one review recensione opinion studio dmi luca pretolesi sidechain mastering luca pilla audiofader

Come trasformare il più classico dei compressori VCA in uno strumento creativo anche per l’equalizzazione? Il trucco è da sempre lo stesso: lavorare sul sidechain equalizzato per trovare le bande audio più intrusive da togliere e far funzionare il compressore come un equalizzatore dinamico. Naturalmente questo è il minimo che si può fare, quando si dispone di un ingresso esterno. Il concetto si espande alla pulizia del Side per un segnale stereo e molto altro ancora. Questo trucco prevede almeno un plug-in di compressione con ingresso sidechain, il cui segnale è equalizzato da un plug-in di equalizzazione, oppure con compressore hardware con ingressi dedicati al sidechain, duplicando il segnale in hardware e sottoponendolo a un equalizzatore hardware. Non complicato, ma comunque un po' dispendioso in software e molto di più in hardware. Siamo abituati a compressori con filtri semplici sul sidechain, quindi un equalizzazione del segnale di controllo primitivo. E’ qui che arriva l’idea di Luca Pretolesi, che non ha bisogno di presentazioni, che grazie a Rockruepel ha realizzato un compressore mono VCA, con collegamento link a una seconda unità per un controllo stereo, con i classici controlli di rapporto di compressione fisso, attacco, rilascio e output gain. La grande novità è tutta nei circuiti di due filtri sul segnale di sidechain, un High Cut e un Low Cut: ognuno due due filtri è indipendente per il range di banda, a scelta tra tre possibilità, con il fader che controlla direttamente la frequenza di taglio all'interno del range di banda selezionato. L’associazione tra un Low Cut e un High Cut permette quindi di individuare con accuratezza la parte di segnale che deve essere compressa, lasciando il rimanente segnale al di fuori del filtro non utilizzato per triggerare la compressione. Non c’è nulla di nuovo nel lavorare in questo modo, se non per il fatto che c’è ancora una buona differenza sonora tra software e hardware. Ciò che cercava Luca Pretolesi era lo stesso workflow in software ma realizzato in un hardware di altissima qualità che impartisca quel suono analogico per cui sono famosi i compressori VCA. Chiariamo subito che Sidechain.one non è il compressore per colorare il suono, come può essere un Chandler o un Neve 33609, ma è un outboard estremamente trasparente in grado, grazie ai filtri, di comportarsi come una macchina da mastering e da mix come poche altre.

rockruepel sidechain.one review recensione opinion studio dmi luca pretolesi sidechain mastering luca pilla audiofader

 

Hardware

L'ingresso audio è pilotato da un un Burr Brown INA 134, il VCA è un THAT 2155, troviamo opamp NE 5532, e sull'output è posto un driver Burr Brown DRV134PA. I segnali audio sono gestiti anche da quattro DG413DJ , switch analogici usati anche in campo militare e montati su zoccolo, che ritroviamo anche nella scheda dedicata ai potenziometri. Interessante anche un secondo zoccolo che accoglie un NE5532P: dal punta di vista della manutenzione questi accorgimenti sono fondamentali per garantire anni di lavoro.

rockruepel sidechain.one review recensione opinion studio dmi luca pretolesi sidechain mastering luca pilla audiofader

I connettori sono tutti Neutrik e ci sono due fusibili per l'alimentazione. I condensatori sono EKSU. Le tre schede PCB sono collegate con cavi ribbon con componenti che sono facili da sostituire, se mai ce ne fosse bisogno. I potenziometri sono degli Alpha. L'alimentatore esterno è un Mean Well GP25A14E-R1B con connettore multipolare con sicura, che garantisce due linee di voltaggio a +/- 5Volt e +/-15 Volt. Il link tra due unità è garantito da un cavo audio mono su jack standard.

Il pannello di controllo

Costruito in una unità rack di altezza e in modo decisamente professionale tipicamente tedesco, come tutti i prodotti Rockruepel, Sidechain.one ha un pannello di controllo molto chiaro: due fader, non automatizzati, con cui spaziare nel range di frequenza selezionato con i rispettivi selettori indipendenti a sinistra, che hanno tre posizioni identificate anche dal colore del led (High verde, Mid arancione e Low rosso come le serigrafie). A lato troviamo l’interruttore In per ingaggiare il compressore: se questo non è inserito, non sarà possibile ascoltare con Listen attivato la parte di suono selezionata dai due filtri che sarà sottoposta alla compressione, ovvero il segnale di sidechain modificato dall’equalizzazione.rockruepel sidechain.one review recensione opinion studio dmi luca pretolesi sidechain mastering luca pilla audiofader
Il pulsante Link attiva il link tra due unità Sidechain.one: la soglia prioritaria è determinata da quale delle due unità raggiunge prima la soglia. Poter disinserire il link è indispensabile quando si usano due unità per la gestione del Mid Side separato. Link gestisce esclusivamente la soglia: i due equalizzatori e i parametri dei compressori devono essere identici sulle due unità se si vogliono usare per un segnale stereo.
Il pulsante Active Ratio determina il rapporto di compressione tra tre sole scelte: 10:1, 4:1 e 2:1 (Hard, Medium, Soft). Seguono i tre controlli di soglia, da +15 dB a -44 dB, attacco da 0,1 ms a 120 ms, e rilascio da 0,1 secondo a 1,2 secondi. L'attività del compressore è mostrata da un led arancione che si illumina quando il compressore è innescato. Il circuito di compressione segue lo schema feed-forward.

I filtri

Per ogni filtro è possibile agire sull’intero spettro da 20 Hz a 20 kHz attraverso il selettore di banda: High lavora da 1,5 kHz a 20 kHz, Mid da 150 Hz a 2,3 kHz, e Lower da 20 Hz a 200 Hz. Non ci sono limiti nel combinare le bande, così da ottenere una grande precisione nella scelta del range di frequenza del filtro e creare facilmente un band pass. Sebbene ci sia una indicazione di massima su come usare il fader superiore e inferiore, non ci sono reali limitazione. I filtri Low Cut e High Pass lavorano a 12 dB/Oct: basta attivare il compressore, inserire Listen, modificare le bande e trovare il range di frequenze con i fader per creare la banda che sarà compressa secondo le impostazioni. Non ci sono regole, ma il workflow più semplice è usare il fader superiore per impostare il limite più alto delle frequenze e quello inferiore per il limite inferiore del filtro.

rockruepel sidechain.one review recensione opinion studio dmi luca pretolesi sidechain mastering luca pilla audiofader

Per sentire i filtri, occorre mettere in In il compressore e attivare Listen. In questo caso viene completamente escluso il circuito del compressore e all'uscita audio compare solo il segnale audio originale filtrato, con l'ovvia conseguenza che di poter usare Sidechain.one come filtri Low e Cut di alta qualità. Se i fader sono posti all'estremità del range di frequenze, cioè non intervengono affatto come fitri, il pulsante di Listen può essere usato come funzione A/B per comparare il segnale compresso con quello non compresso. La condizione migliore e più utile è tenere il primo filtro su High e il secondo su Mid così da poter escludere le alte frequenze con High Cut e allargare la curva tra i 500 e 1000 Hz con Low Cut: quando è spostato a destra siamo centrati su 1 kHz e ci si sposta con una curva più larga andando con low cut a sinistra.

Il compressore

Le curve di compressione, a parità di soglia impostata, hanno in realtà punti di innesco differenti: dal punto più basso di 1:2 al punto più alto di 1:10 con una curva naturalmente più piatta.

rockruepel sidechain.one review recensione opinion studio dmi luca pretolesi sidechain mastering luca pilla audiofader

Il comportamento della fase di attacco e rilascio è tipicamente da VCA.

rockruepel sidechain.one review recensione opinion studio dmi luca pretolesi sidechain mastering luca pilla audiofader

In prova

La possibilità di ascoltare con attenzione cosa sarà compresso con Listen è una delle cose migliori di sempre per chi si occupa di compressione. La semplicità d’uso, per chi è abituato a questo lavoro, è ottima e non ci sono modi di lavorare predefiniti. Per esempio si può individuare quella banda di suono sulle medio basse dove non si riesce più a riconoscere con certezza la voce e che risulta di suo molto muddy. Nel nostro caso, per esempio, abbiamo impostato il primo fader su Mid e il secondo su Low, lasciando il primo fader appena prima della metà del range a sinistra e la seconda circa a metà: siamo circa a 500 Hz per il primo fader e intorno ai 150 Hz per il secondo fader, identificando quindi il range tra 150 e 500 Hz come quello che attiverà il compressore, esattamente il range che di solito crea quella confusione nel mix o nel mastering che lo rende più paludosa e meno intelligibile. Applicato al compressore, il risultato è una pulizia sul mastering stereo che fa scintillare la voce o gli strumenti in gamma media. Nulla vieta di sperimentare in altri modi, come per esempio identificare risonanze da togliere dinamicamente, isolare le medie di qualche strumento invadente per lasciarle passare inalterate nel mix, esaltarle o tirarle indietro nel mix. Immaginando quindi il compressore come un equalizzatore dinamico, Sidechain.one consente di muoversi nell'intero spettro delle frequenze, scegliere facilmente con i fader cosa si vuole escludere o includere come trigger della compressione o, anche più semplicemente, usarlo come compressore VCA molto trasparente ma con una bella tridimensionalità per emulare un bus compressor.

Se la costruzione è eccellente, un paio di particolari in più ci avrebbero fatto comodo, come serigrafie più indicative per i fader, così da poterli impostare meglio in stereo (sebbene non sia un problema perché Link funziona con prioritaà di soglia), e un controllo di wet/dry che, però, non risulta essere così utile quando si usa Sidechain.one come equalizzatore dinamico. Avere anche qualche rapporto di compressione in più sarebbe stato comodo. Usarli in coppia è un must, soprattutto quando si decide di lavorare sul side e sul mid: le possibilità in mastering sono pressochè infinite, proprio per la quaità dei filtri e la loro flessibilità. Se ancora non avete un'idea di come usare filtri sul sidechain, vi conviene guardare i video di Luca Pretolesi e studiare il suo workflow: scoprirete che la compressione è solo metà dell'opera di scultura del suono che può essere facilmente creata con Sidechain.one. La curva di apprendimento è tutta legata all'esperienza che il fonica ha rispetto all'equalizzazione del sidechain.

Conclusioni

Ogni tanto capita un prodotto fuori dalle righe che offre una soluzione brillante e più intuitiva per qualcosa che si può fare in software ma che richiede pazienza e attenzione. Sidechain.one rientra in questi prodotti unici e rari che cambiano il modo di lavorare rendendolo più semplice e con risultati sonori che sono eccellenti, grazie alla qualità dei componenti e del progetto. Per il mastering è un outboard ben pensato e che estende il concetto di compressione ed equalizzazione dinamica sia del segnale stereo che Mid Side. Ottimo!

 

Pro

Uso intuitivo e veloce
Qualità del VCA e del filtro
Risultati audio eccellenti

Contro

Solo tre rapporti di compressione

 

Info
Masteringworks
Prezzo: Euro 1.547