Neumman ha acquisito Merging e la mossa è stata festeggiata dal mondo professionale. Da anni Merging è nel circolo dei convertitori High End e con la sua piccola Anubis, solo per dimensioni, ha ridefinito il livello di qualità delle interfacce audio desktop.
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Neumann MT 48 è identica, nell’hardware, a Merging Anubis, al cui test vi rimandiamo. Le differenze risiedono nella possibilità di connettere MT 48 via USB C, conservando la connessione Ethernet per Audio Over IP via AES67/Ravenna, nell’aggiunta delle porte ADAT ottiche I/O a otto canali che possono essere convertite anche in S/PDIF, nell’alimentazione fornita da un alimentatore sempre USB C (al contrario, Anubis ha un alimentatore esterno dedicato) e soprattutto dall’ambiente operativo che su MT 48 è nato per lo studio di registrazione e produzione. I possessori di Anubis conoscono un paio di cose interessanti: a parte la qualità eccellente di conversione e preamplficazione, Anubis può contare su Mission diverse, cioè sulla possibilità di caricare ambienti operativi differenti secondo lo scopo. Si è partiti con Mission Monitor e recentemente si è arrivati a Music, dedicata alla registrazione e al mix, grazie anche agli effetti di dinamica, equalizzazione e riverbero. L’ambiente operativo di MT 48 Music è un adattamento di Anubis Music con alcune funzioni ausiliarie ma al momento senza riverbero. Chi usa Anubis ha vissuto l'esperienza, non proprio esaltante, della configurazione e installazione sulla rete Ethernet, che richiedeva diversi passaggi e una conoscenza del protocollo Ethernet. I problemi nascevano da applicazioni in background o da ostacoli del sistema operativo. Risolvibili, quando presenti, ma non a portata di mano di un sound engineer.
Siamo all’inizio di una storia importante per Neumann: MT 48 è destinata ad avere nuovi ambienti operativi, plug-in interni di terze parti che forse si potranno anche applicare anche alla DAW, l’integrazione completa con i monitor Neumann dotati di porta AES 67 (al momento MT 48 può essere usata solo via USB e non sono presenti driver AES67 che saranno implementati in futuro, tuttavia è possibile usare MT Discovery per la programmazione), il monitoraggio Dolby e multicanale (al momento solo stereo), l’integrazione completa di Neumann MA-1 per l’allineamento degli ascolti, perdendo l’attuale integrazione su Anubis con Sonarworks Sound ID. Una pagina License indica chiaramente che ci sarà un futuro di plug-in di terze parti come sta accadendo per Merging Anubis.
Sentiamo già qualcuno che si domanda se MT 48 può essere collegata all’iPad: la risposta è affermativa, perché MT 48 è Class Compliant su Mac (richiede invece i driver su Windows) ma non trae l’alimentazione dal bus USB-C. Al massimo, ci informa Neumann, si può optare per un breve periodo per un power bank USB o usare l’alimentazione PoE+ usando la porta Ethernet.
La programmazione
MT 48 utilizza lo stesso schema di Anubis, derivato dall’ambiente broadcast. Non c’è un pannello di controllo sul computer, come su altre interfacce audio, se si escludono i quelli per l’impostazione della frequenza di campionamento e del buffer. Tutta la programmazione avviene grazie al richiamo sull’indirizzo Internet assegnato, in automatico o manualmente, all’interfaccia. Basta aprire l’indirizzo IP e il gioco è fatto. Esiste una terza opzione che vedremo, inclusa in Toolkit da scaricare dal sito Neumann. In caso di uso della porta Ethernet, come su Anubis, sarà possibile non solo accedere direttamente dal computer ma anche da qualsiasi altro device collegato sulla stessa rete con un browser. Si potrà quindi usare un tablet per controllare MT 48 annullando la necessità di passare dal display. Comodissimo e soprattutto moderno, considerando anche come si sta evolvendo dell’audio professionale in studio. DANTE che è compatibile con MT 48 attraverso il protocollo AES 67.
Non ci sono parametri che non siano raggiungibili dal browser e, come sul display, anche il metering lavora in tempo reale. La pagina del browser imita esattamente il display, con più facilità nella programmazione perché le dimensioni di un display da 27 pollici sono ben altro rispetto al display touch screen di MT 48. Ovvio.
Il driver USB
MT 48 utilizza, al momento, il driver di Thesycon, compatibile con ASIO 2.3.1 ed è integrato con Windows come standard WDM/DirectX, comprendente anche l’interfaccia MIDI, con supporto per applicazioni a 64 bit. Dal semplicissimo pannello di controllo, si può selezionare la frequenza di campionamento fino a 192 kHz. Presonus Studio 6 ci informa anche dei valori di latenza: a 192 kHz 3e 64 campioni di buffer siamo a 1,44 ms di latenza in ingresso e 3,31 ms in uscita. A 48 kHz e 64 campioni siamo a 2,75 ms in ingresso e 4,25 in uscita. Con una protezione di Droput bassa (128 campioni), il monitoraggio a bassa latenza ha un roundtrip di 8,33 ms che per Strumento scende a 5,58 ms. In condizioni Standard, il roundtrip è di 13,7 ms e per Strumento di 9,59 ms, sempre con 128 campioni.
L’aggancio con il Mac è invece molto più semplice rispetto a Windows, perché MT 48 è Class Compliant. Non occorre neanche installare il Toolkit per raggiungere la pagina di programmazione su Google Chrome. A questo proposito, il trucco per entrambi i sistemi operativi è semplice, seguendo questi passi:
1 Tenere premuto per qualche secondo il primo pulsante a sinistra, che serve per richiamare le impostazioni e funziona anche come Return.
2 Selezionare Settings
3 Selezionare General
4 Scorrere verso il basso fino a Network: qui è possibile trovare l’indirizzo IP assegnato a MT 48 che può essere scelto anche manualmente o lasciato con l’opzione Auto.
5 Aprire Google Chrome e inserire l’indirizzo. Google vi dirà che il sito non è sicuro ma proseguite e si aprirà la pagina di MT48 da cui accedere a tutti i parametri di programmazione come da display su MT 48.
6 Premete di nuovo il primo pulsante a sinistra per tornare alla pagina del mixer di MT 48
Ingressi e uscite
MT 48 è in grado di gestire in mix fino a 48 ingressi, che comprendono i quattro analogici, gli otto ADAT e i 36 canali AES67. Grazie al modulo ZMAN AES67 integrato, MT 48 può accedere a 64 stream Ravenna/AES67 e fino a 256 canali, che si programmano da MT Discovery accedendo alla cartella ZMAN. Da MT Discovery si accede anche alla programmazione dei flussi AES 67 per i monitor Neumann.
L’attivazione degli ingressi può essere programmata direttamente sull’interfaccia, dove è possibile abilitare i gruppi di ingressi fisici, divisi in quattro ingressi analogici, otto ingressi ADAT, 4 ingressi analogici Post Fx, 8 ingressi digitali ADAT Post FX, microfono incorporato, e fino a otto canali di Bus Return Mix1, Mix2, Mix3 e Mix 4. Il numero massimo rimane sempre 48, ma possono essere inclusi anche i canali Peer derivanti dalla connessione Audio Over IP via Ethernet in un routing più complesso. E’ possibile definire fino a quattro coppie stereo indipendenti di playback dalla DAW. Le uscite totali sono 16 e comprendono le due uscite bilanciate principali, le due uscite Line Out 3-4, le due coppie stereo cuffia e gli otto canali ADAT. Interessante notare che MT 48 assegna automaticamente il numero di canale che vedrà la DAW secondo la quantità di ingressi fisici attivati. L'assegnazione non è fissa ma dinamica, per cui conviene impostare definitivamente gli ingressi e non pensarci più, pena dover andare a vedere a quale canale è stato assegnato un ingresso.
Gli effetti
Al momento sono tre: un equalizzatore a quattro bande, un processore di dinamica con compressore, gate e limiter, e un riverbero globale. L’implementazione di MT 48 è potente. Ogni singolo canale del mixer può avere dinamica ed eq, con la possibilità di utilizzarli anche sul bus dei quattro Mix, richiamati premendo sul pulsante Mix . L’equalizzatore è al momento sempre prima del compressore e offre quattro bande completamente programmabili, ognuna delle quali può assumere il ruolo di High Cut, Low Cut, Peak, High Shelf e Low Shelf, senza limiti di range e con Q che può arrivare a 100.
Il modulo di dinamica permette di utilizzare come sidechain il segnale proveniente dalla DAW o da altri canali del mixer, a patto che sia inserito il compressore anche sui canali che faranno sa sidechain, e ha funzioni di gate, compressore e limiter, attivabili indipendentemente tra loro. Il compressore ha tutti i parametri che ci si aspetta di avere, compreso un autogain e la possibilità di lavorare in mono. Non è possibile, al momento, cambiare la posizione del compressore rispetto all’eq che lo precede, né usare l’equalizzatore per elaborare il sidechain.
Diverso è il caso del riverbero: la mandata è attivabile su tutti i canali da Menu>Show Effects Knobs. La programmazione avviene premendo sul nome Rev del canale del mixer dedicato, che è anche un ritorno effetto. I parametri sono molto semplici.
In prova
Veniamo alla qualità di conversione: in una parola, eccellente. Siamo nello stesso territorio di Anubis, essendo identiche le interfacce ma con alimentazione differente: la qualità è irraggiungibile per altre interfacce desktop di simili dimensioni e prezzo. Trasparente, dinamica, precisissima sia in conversione A/D che D/A, ha l’immenso vantaggio di non riuscire a mandare mai in distorsione digitale il convertitore A/D dell’ingresso audio. La flessibilità dei convertitori in ingresso permette di abbandonare i soft clip visti su altre schede audio. Un vantaggio non da poco, anche perché MT 48 è sempre molto silenziosa. In ascolto, MT 48 mette in crisi moltissimi pezzi recenti dove si colgono imperfezioni relative alla distorsione del microfono o del preamplificatore o l’eccessivo processing sulle armoniche. Sembra di mettere una lente sul mix e sulla qualità di registrazione. E il bello è che non occorre avere monitor da sette cifre per sentire questi difetti: anche su monitor ampiamente sotto i 2000 euro si sente benissimo il problema, se c'è. Se invece il pezzo è stato mixato e registrato molto bene, MT 48 descrive microdinamiche, ritardi brevi, transienti e ambienti con grande sfarzo di dettagli che aumentano l’emozione dell’ascolto.
Qui un esempio di una traccia pulita registrata direttamente dall'uscita mono di Cyclone Analogic Beat Bot a 44,1 kHz 24 bit:
Aumentando al massimo il gain in ingresso, con valori assurdi, MT 48 diventa uno strumento di sound design perché si sente tutta la distorsione armonica del preamplificatore, ma non quella del convertitore! Per esempio per la musica elettronica ci sono risultati distorti sulle casse e sul rullante, utilizzando in malo modo il preamp, che sono ancora musicali e utili. Ecco cosa succede a esagerare con il preamplificatore e mandare in clip il canale, inserendo eq, compressore e riverbero di serie del mixer di MT 48:
Detto in altro modo, più professionale, ci si può dimenticare di controllare con precisione il livello del preamp, perché anche in casi di picchi non subentra la distorsione digitale, o per lo meno non si apprezza proprio con le orecchie, ma solo quella analogica del preamplificatore. Il minimo prezzo da pagare per far lavorare molto i preamplificatori è l’attivazione della ventolina interna, che però compare solo per pochi istanti e non disturba più di tanto. In fase di mix la ventola non si è mai affacciata alla finestra: Neumann afferma che è stata messa solo per sicurezza.
Sia il compressore che l’eq appartengono alla categoria dei plug-in trasparenti, senza un suono proprio ma con il pregio che una volta applicati mantengono esattamente il suono originale senza mai renderlo artificiale. Una volta attivati e programmati, entrano a far parte del suono originale e non sembrano affatto presenti. Niente a che vedere con altri equalizzatori e compressori presenti su interfacce audio. Se fossero dei plug-in a parte, probabilmente sarebbero apprezzati in mastering per la loro qualità di trasparenza. Tuttavia hanno anche un aspetto per il sound design inaspettato: l’eq, con Q superiori a 30, diventa un tool fantastico per individuare singoli strumenti o armoniche, stravolgendo la distribuzione dei suoni. Nulla che non si possa fare con un altro plug-in di eq sulla DAW, ma a questi limiti non ci aspettavamo un suono così musicale e, ancora una volta, l'eq è non intrusivo. Il processore di dinamica è altrettanto potente, ma sempre rispettoso del segnale originale. Entrambi permettono di arrivare al risultato in mix con poca fatica. Poiché eq e compressore sono disponibili per ogni singolo canale del mixer, compresi i ritorni dalla DAW, i canali ADAT e gli stream, si comprende quanto MT 48 sia potente! La gestione di 18 snapshot, indipendenti per eq, dinamiche e riverbero, permette di essere molto veloci nell’assegnare le stesse impostazioni a più canali. A ciò si deve aggiungere anche la possibilità di salvare e caricare su disco gli snapshot.
Il riverbero è finalmente un riverbero come si deve: la sua programmazione, che si richiama premendo su Rev nel mixer, è molto semplice ma efficace. Il controllo wet/drive è il fader di riverbero. Utilizzando riverberi corti si ottengono effetti di ambiente molto realistici in grado di cambiare completamente il risultato finale, in meglio. Sempre l'esempio precedente a cui è stato aggiunto il riverbero. Se qualcuno sta pensando ai Genesis non è molto lontano da quel sound...
Il cantante o il musicista che si ascoltano in cuffia apprezzeranno la profondità e naturalezza del riverbero. C’è un altro aspetto da non sottovalutare: pur essendo un eq a quattro bande, c’è già abbastanza spazio per la correzione ambientale dei monitor audio. Sarà interessante vedere come Neumann integrerà il sistema MA 1 su MT 48, perché c’è già una bella base di partenza. Per ora abbiamo copiato la curva di equalizzazione di MA1 usando approssimativamente le quattro bande e con un buon risultato.
Quanto costa in termini di DSP tutta questa potenza? Per saperlo si può andare in Settings>Info e controllare la percentuale di lavoro dei due Core, oltre che la memoria impiegata e un paio di altri parametri interessanti, come la temperatura (lo chassis metallico di MT 48 funziona come dissipatore, quindi si scalda) e gli stream Ethernet.
Qui arriviamo a un punto importante di MT 48, che rimane una interfaccia Audio Over IP, su protocollo Ravenna/AES 67, con una seconda interfaccia USB che fa da ponte per Mac e PC. Questo è il motivo per cui è possibile programmare da browser l’interfaccia, anche se più di una volta siamo passati a lavorare sul touch screen in fase di programmazione perché è più immediato o per piccoli bug che comprendono dei lag nella selezione dei parametri e del loro controllo, senza però che MT 48 perda mai la connessione audio! Su Mac non abbiamo dovuto installare nulla di particolare: MT 48 è stata immediatamente riconosciuta e non ha posto alcun problema di convivenza con il sistema operativo e il mixer interno. Il toolkit è utile per caricare il firmware, per richiamare velocemente il browser, accedere al remote control che duplica il touch screen su monitor del computer, e sarà in futuro utilizzato per le licenze.
Un accenno importante per le cuffie: i due amplificatori sono tra i migliori di sempre tra le interfacce e non richiedono un secondo preamplificatore per cuffie. Trovare il livello giusto è sempre facilissimo, grazie alle due opzioni che di fatto modificano l'impedenza in ingresso.
Meno bene, invece, il fatto che al momento il routing consente di assegnare l’uscita stereo del Mix solo a una delle possibili uscite tra Main, Line Out 3-3, HP 1 e HP 2. I quattro mix sono tutti identici, cioè replicano ingressi e uscite di Mix 1 per quanto riguarda i segnali in ingresso e gli effetti applicati ai singoli canali, compreso il riverbero. Solo l’eq e la dinamica del bus non sono riportati sugli altri mix, ma si può rimediare facilmente con gli snapshot.
La possibilità di registrare separatamente la traccia originale, la stessa traccia processata con eq e compressore e infine la medesima traccia trattata con il riverbero è eccellente: conservare la traccia pulita permetterà di elaborarla successivamente, mentre è sempre possibile usare quella già processata, come negli esempi audio. C’è però un difetto nascosto tra le righe: MT 48 non tiene conto della latenza del DSP. A 44,1 kHz compressore ed equalizzatore introducono sei campioni di ritardo nella traccia processata, che diventano circa otto con il riverbero. Messe quindi in riproduzione le tre tracce, compare immediatamente il comb filter e occorre aggiustare manualmente le tracce.
E’ vero, però, che ciò che si ascolta alle uscite di MT 48 non è la combinazione delle tre tracce derivate da un solo ingresso: alle uscite audio arrivano le tracce relative a eq+comp e riverbero. Solo questa è da allineare manualmente se al si vuole tenere con tracce pulite. E visto che ci siamo parliamo della latenza dell’interfaccia USB, per la cui gestione occorre tenere conto del filtro Roll Off del convertitore: in registrazione conviene scegliere l’opzione Slow, che introduce 9 campioni per l’elaborazione. A questi occorre aggiungere il roundtrip USB computer, che porta la latenza di MT 48 a livelli buoni e più che accettabili in registrazione, ma lontani da quello che si può ottenere da Thunderbolt. Concordiamo appieno con la scelta di usare USB invece che Thunderbolt, perché rende MT 48 adatta a qualsiasi computer e garantisce che anche tra molti anni possa essere usata con profitto, al contrario degli standard di Apple (vedi Firewire) che rischiano di scomparire dai computer. Il driver è stabilissimo, ma i tempi di latenza su USB possono essere un punto di miglioramento, se confrontati con la concorrenza. Non è da escludere che nel tempo Neumann e Merging mettano mano anche a questo aspetto. Già così com’è, MT 48 è perfettamente in grado di condurre a termine una registrazione con buffer di pochi campioni. Da sottolineare che usando la connessione Ethernet per Ravenna/AES 67, i tempi di latenza si riducono significativamente rispetto al driver USB.
Parlando di interfaccia grafica, le considerazioni sono identiche per il touch screen e il browser, che riproduce il display con un'area maggiore. La differenza è che nel browser possiamo lavorare su tutti gli effetti di una channel strip, che sono tra loro incolonnati, mentre su MT 48 occorre richiamarli premendo sul nome del canale o sul Mix selezionato. Ci sono delle incongruenze un po’ fastidiose: per esempio il reset dei peak si ottiene premendo Menu dalla pagina di mixer su MT 48, mentre nel browser si trova in alto a sinistra. Sono scelte facilmente risolvibili. Ogni tanto il browser perde la capacità di programmare un parametro, senza disconnettersi da MT 48, per cui ci siamo trovati spesso a lavorare sul touch screen che è ben visibile, anche se non reattivo come uno smartphone di ultima generazione, ma non ostacola il lavoro o non lo rende irritante. Esiste una terza possibilità che deriva dall’installazione del Toolkit: Remote Controller richiama una piccola finestrache replica esattamente il touch screen di MT 48 con stessa logica di funzionamento grazie ai pulsanti virtuali, e può convivere con il browser. E’ molto più stabile rispetto al browser perché è letteralmente incollata a MT 48. In generale si lavora velocemente su MT 48, ma qualche volta ci si perde perché occorre ricordarsi se alcuni parametri si raggiungono da un menu o un altro sul browser. Apprezziamo l’impegno, ma forse si può fare di meglio per la navigazione e il colpo d’occhio su tutti i canali.
I pulsanti in gomma sono l’unico punto debole della costruzione: sono molto sensibili al tatto ma ci chiediamo come diventerà la gomma dopo dieci anni di uso intensivo. Era meglio averli rigidi. Non siamo riusciti a provare la connessione MIDI, in attesa del cavo GPIO/MIDI. Dobbiamo aspettare di vedere integrata la Mission Monitor di Anubis e, in ultima analisi, siamo solo all’inizio di una storia che si preannuncia vincente e pronta a cambiare le carte in tavola. Neumann nel frattempo ha realizzato una serie di tutorial su Youtube che possono guidare chi inizia
Conclusioni
Neumann MT 48 porta a livelli superiori la qualità di conversione e di preamplificazione delle interfacce desktop, trasparente ma non sterile, con alcuni assi nella manica, che derivano dal mondo broadcast. E' una Anubis con un abito, per ora, perfetto per la produzione musicale, senza complicazioni per la connessione al computer. Mentre è già operativa in questo ambito, sia per registrare che per mixare, grazie alle enormi potenzialità AES67, che significa poter collegare e controllare direttamente i monitor Neumann con questa interfaccia, gestire in piena autonomia il monitoraggio multicanale, espandere e integrare il sistema con convertitori AES67, Ravenna o Dante compatibili. MT 48 si candida a diventare il perno di un sistema digitale moderno, garantendo quella qualità di conversione e di preamplificazione professionale indispensabile negli studi pro.
Il prezzo è superiore alla media ma è giustificato dalla costruzione, dalla qualità e dal lavoro per l'Audio Over IP. Dopo aver visto l’evoluzione del sistema di correzione MA 1 e del sub KH 750, che hanno richiesto molti mesi ma non hanno tradito le aspettative, possiamo scommettere che MT 48 crescerà molto nei prossimi mesi, essendoci dietro il know how di Merging. Si tratta ora di integrare al meglio il passato di Merging, con convertitori stellari multicanale, il presente dei monitor Neumann con ingresso digitale con correzione acustica, e il futuro dell’Audio Over IP negli studi di produzione. Un balzo avanti di Neumann che indica a tutti il futuro degli studi di produzione musicale, mix e mastering, traghettando il sound engineer dalla connessione USB a quella Ethernet senza ostacoli. MT 48 è quel punto di partenza che anche tra anni avrà un ruolo centrale nello studio, senza mai tradire la qualità audio.
Pro
Eccellente convertitore
Preamplificatori neutri e precisi
EQ e dinamiche trasparenti e precisi
Connessioni USB, Ethernet e ADAT
Controllo da browser via Ethernet
Futura integrazione con monitor con ingresso AES67
Costruzione robusta
Due valori di impedenza per cuffie
Trimmer su uscite audio fino a -36 dB
Latenza bassissima su AES67/Ravenna
Contro
Assente de-esser
Eq non per sidechain
Routing limitato usando driver USB
Assente trimmer su ingressi audio
Parametri minimi di monitor controller
Info
Exhibo
Prezzo: 1.990 € inclusa IVA
Neumann NDH 30, un ascolto che rasenta la perfezione - recensione