Golden Age GA-8000
Ispirato al classico Sony G 800, uno dei microfoni più desiderati, riuscirà Golden Age a reggere il confronto con l’originale?
Era 1992 quando Sony lanciò nel mercato dell’audio professionale il Sony C 800G, un microfono a condensatore valvolare costruito con l’obbiettivo di diventare IL microfono per la voce senza compromessi e, in qualche modo, definitivo. Quindi, se la matematica semplice ancora ci confà, stiamo parlando di oltre 30 anni fa.
In questo lungo tempo il C 800G ha assunto uno status di leggenda perché, in primis, quello che Sony si aspettava è in effetti accaduto. Il suo microfono è diventato uno degli oggetti più desiderati da studi di registrazione top e/o da produttori di fama e artisti di successo. soprattutto quando si parla di hip hop e rivoli vari. Oltre a questo, il prezzo di mercato quasi proibitivo (stiamo parlando di cifre che vedono anche eccessi oltre i 20.000 euro) ne ha fatto un prodotto che pochi hanno potuto possedere e maneggiare aumentando, se possibile, il suo status di leggenda. Oggi, l’originale è ancora in produzione (anche se ci sono notizie discordanti) ma comunque la reperibilità sul mercato rimane non scontata!
Golden Age, azienda Svedese nata circa quindici anni fa, che ha concentrato il suo core business nella riproduzione di macchine sonore leggendarie (avrei potuto scrivere cloni dell’originali … ma suonava peggio) non poteva mancare la sfida di confrontarsi con una leggenda come il Sony e quindi, oggi, siamo a recensire quello che hanno saputo fare.
Tecnicamente il microfono GA 8000 è stato prodotto accettando la filosofia no compromise che fu di Sony. Questa scelta ha inevitabilmente fatto lievitare il costo di produzione del GA 8000 anche se stiamo parlando di una cifra decisamente più contenuta rispetto l’originale. Nonostante il desiderio di clonazione, il team di Golden Age ha saputo approntare delle piccole modifiche che, a loro dire, ne hanno addirittura aumentato le capacità sonore!
Hardware
Il caratteristico dissipatore di calore del microfono è stato mantenuto identico affermando che tale caratteristica si riflette a favore nel rapporto segnale rumore del microfono rispetto ai suoi concorrenti valvolari. Anche il circuito è identico all’originale con la presenza della valvola francese NOS CIFTE 6AU6, con una tensione anodica di 90 Volt che giustifica la necessità del dissipatore, oltre che a tutte le caratteristiche dell’originale. Una delle modifiche principali adottate da GA è invece il circuito stampato in ceramica Rogers placcato oro che offre prestazioni più stabili e garantisce parametri di isolamento superiori. Il solo circuito stampato costa venti volte di più di uno classico. Altra differenziazione è quella relativa all’alimentazione (esterna al microfono) che in questo sfrutta un circuito a stato solido (mentre l’originale era incentrato su di uno a valvola), con stabilizzazione per la linea ad alta tensione basata su FET. I condensatori di accoppiamento sono dei Siemens EPCOS, mentre le resistenze a strato metallico e il condensatore elettrolitico sono prodotti per il mercato degli audiofili. Per finire le saldature sono di tipo Felder, contenenti argento e rame. GA-8000 ha un SPL massimo di 137 dB in modalità cardiode, e di 140 dB in omni. L'impedenza di uscita è di 100 Ohm, il rapporto segnale rumore è di 76 dB con un self noise di 18 dB (A-pesato).
Il microfono è contenuto in una confezione in plastica nera. Onestamente, anche per il blasone che il padre porta con sé, mi aspettavo qualcosa di più da parte di Golden Age in fatto di cura dei dettagli. E’ vero e ne sono ben consapevole che un case non aumenta la qualità sonora di un prodotto ma, mettendomi nei panni di chi affronta comunque una spesa importante, mi sarei aspettato maggiore cura anche in questo. Oltre a ciò, l’alimentatore alloggia separatamente rispetto al microfono e anche questo, in termini di compattezza del prodotto rimane scomodo. Il microfono, una volta preso in mano, risulta essere identico all’originale. Il suo peso è relativo nel senso che non necessità di particolari aste contro bilanciate per poter essere sospeso. Il sistema a ragno è un comune (seppur funzionale) Rycote USM-VB. La dotazione, oltre al microfono ed il suo sostegno, offre l’alimentatore ed il cavo di collegamento fra i due.
In prova
La prova del GA-8000 si è tenuta durante una sessione di canto. Una volta posizionato il microfono lo abbiamo acceso e aspettato una ventina di minuti prima di iniziare la registrazione. A quel momento il microfono ed il dissipatore erano già in temperatura. Il preamplificatore è quello di una Antelope Discrete 8 senza alcuna simulazione inserita. La configurazione polare scelta è quella cardioide (ricordo che il microfono, come l’originale, può variare la sua configurazione anche a omnidirezionale e non presenta un pad di attenuazione). Una volta fatto un guadagno di massima apriamo il canale per fare una prima take. In cuffia la cantante si sente.
Ready? Go…!
E la magia si rinnova. La voce prende il suo spazio ma non perché sovrasti il resto, semplicemente le frequenze si poggiano sulla musica e tutto sembra fondersi insieme. Il suono è finito, definito, preciso, aperto, controllato. Potrei dire perfetto, ma la perfezione non esiste (soprattutto nelle cause umane). Eppure ben ci avviciniamo.
Allora mi domando cosa potrei fare per rendere quel suono migliore. Provo a comprimerlo un pochetto. Ma poco. Pochissimo. Provo a limitare un po' di effetto prossimità attorno ai 180 Hz. Ma poco, pochissimo. Altro? Non saprei…se non fare il livello all’interno del mix quando verrà il suo tempo. Per toglierci dei dubbi, soprattutto quello di non subire il condizionamento del nome che porta, decidiamo di fare un test al volo con uno Shure SM7b ed un Neumann M149 (valvolare). E la conferma ci pare evidente. Le altre riprese sono belle, caratteristiche, ma hai la percezione di dover ancora lavorare un bel po’ prima di ottenere quello che cerchi… cosa che non avviene con il Golden Age.
Il suono è quello. Stampato al centro del tuo mix.
Ma è davvero così? Siamo difronte alla definizione di suono di voce finale?
Probabilmente la risposta non è del tutto positiva. Ma è possibile che non si sia così distanti. Il Sony ha dovuto il suo grande successo soprattutto al genere rap, hip-pop e loro derivazioni. Quel suono, naturale ma al tempo stesso artefatto, così preciso in tutta la gamma media e medio alta rendeva ben intellegibili quelle voci resistendo anche alle masterizzazioni più brutali dovute alla loudness war. Il punto è proprio questo ovvero di avere un suono che, nelle fasi lavorative successive, non diventi spigoloso, dove le sibilanti non diventino di difficile gestione, dove non si avverta quella durezza sulle medio alte. Più volte è capitato di registrare voci che in un primo momento risultano convincenti ma che, in sessione di mix e/o master risultano poco equilibrate evidenziando problemi. Il GA-8000, ad un veloce trattamento risulta invece armonioso, le curve di intervento di eq si allargano per colorare il timbro, la compressione diventa un processo che porta ad una solidità più consistente ed il risultato finale è sempre piacevole. E poi evidente che il suo utilizzo ci porta verso una direzione di timbro che, produttivamente parlando, si ricerca ma, se questo è l’obiettivo, la soluzione è davvero vicina.
Unica lieve pecca è la cura a 360 gradi del prodotto. Per i prossimi nascituri della serie Premiere di Golden Age, mi aspetto un cura del dettaglio, qualcosa che sappia soddisfare anche la vista … oltre all’udito.
Conclusioni
Golden Age GA-8000 alza il livello della sfida. Se in passato tutti siamo stati sorpresi dalla qualità die risultati dei piccoli outboard, come l'eccellente preamp in stile Neve PreQ-73, con il microfono GA 8000 la casa svedese cerca addirittura di andare oltre. Cerca di migliorare una leggenda. Non so se l’operazione sia riuscita, forse soltanto qualche profondo conoscitore del Sony potrebbe darci una risposta (ma sarebbe poi quella definitiva?) ma comunque siamo di fronte ad un microfono per la voce semplicemente eccellente.
Golden Age si dimostra capace di progetti che, seppur imitazione di macchine pre esistenti, hanno nella qualità timbrica il loro punto di forza. Il prezzo del microfono rimane comunque elevato. Stiamo infatti parlando di circa 4000 euro che rimangono un’importante investimento. E’ evidente che è un prodotto che si rivolge a quei professionisti che vogliono avere nel proprio set up quel suono che ha avuto così tanto successo, quel suono senza compromessi e ancora così attuale… spendendo comunque meno della metà rispetto all’originale. Complimenti davvero!
PRO
- Suono fedele all’originale
CONTRO
- Custodia non all’altezza
Info
Soundwave
Prezzo: 3.963 IVA Inclusa
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