Acustica Audio LACE
LACE unisce l'estrema pulizia e precisione di circuiti Brickwall di tipo True Peak alla colorazione armonica di alcuni modelli di preamp, preservandone tutti gli aspetti, anche i colori armonici che rendono così speciali le macchine analogiche.
Acustica Audio ha da poco rilasciato LACE, un plug-in che presentano come la punta di diamante dei limiter finora prodotti, e devo dire che non sono stati per niente esagerati in tale definizione. LACE permette di raggiungere con facilità RMS elevati senza che il suono ne risenta, e gli speciali controlli rendono possibile monitorare con precisione cosa succede ai transienti dell'onda sonora: il tutto in due versioni, 3D e flat. Tutti i limiter sono capaci di portare un mix ad alti valori di RMS (o LUFS che dir si voglia), ma il problema é: cosa succede al suono? Prima o poi faranno il loro ingresso il famoso effetto pumping, fastidiosi artefatti sonori, o confusione sul il suono, che risulterà ingolfato, senza citare la stanchezza all'ascolto dovuta all'udito, sensibilissimo ai transienti sonori.
Per non parlare poi di quando si sta spingendo così tanto oltre il limite da incappare in vere e proprie distorsioni, solitamente dovute ad una cattiva gestione delle basse frequenze già in fase di mix.
LACE è il plug-in che ho provato fino ad ora che meglio può evitare questi inconvenienti, grazie soprattutto alla sua estrema malleabilità nell'intervento sui picchi del segnale e, se da un lato certamente vi permette quel paio di dB RMS in più, dall'altro non può certamente fare miracoli: a tutto c'è un limite, se si desidera sfondare il muro dei -6/-5 dBFS RMS, va da sé che il suono sarà irrimediabilmente ultracompresso e fastidioso, quasi sempre con delle distorsioni ben udibili sulle basse e medio basse.
Controlli
Il flusso del segnale di LACE è molto semplice: modulo Input seguito dalla parte di limiting (definito da diversi modelli) e infine il Clipping (Peak Stop). LACE ha un doppio detector, precedentemente visto in Tiger, che permette di passare dai soli Peak al segnale RMS o ai suoni più sostenuti grazie allo slider Power: un valore a 1 utilizza solo il Peak Detector, a 2 c'è un bilanciamento tra picchi e valore medio RMS, a valori superiori i picchi sono sempre meno considerati. Nascosto agli occhi, ma non ai controlli, c'è la possibilità di influenzare il comportamento dei detector grazie ad Attack Hold e Release Hold, che di fatto determinano un valore di tempo in cui non ci sarà un ulteriore incremento o decremento del segnale in uscita al detector. Ciò significa che nel lasso di tempo Hold, eventuali altri transienti non modificheranno il livello d'uscita del detector, che andrà poi a controllare il comportamento del limiter. Se i tempi di Hold sono al minimo, tutti i transienti modificheranno il detector. Con tempi più alti, i transienti che hanno una durata inferiore ai tempi di Hold passeranno inosservati al detector, preservandoli nel limiter.
Le funzioni Attack Hold e Release Hold consentono quindi di modulare con precisione la risposta dinamica del segnale. L'attacco regola il tempo impiegato dal segnale per adattarsi a variazioni improvvise e l'hold mantiene costante l'uscita prima di eventuali cambiamenti. Le due funzioni aiutano a mantenere i dettagli brevi nel suono, come i transienti, evitando di comprimerli se durano meno del tempo di Hold.
Più nel dettaglio, la funzione Hold relativa all'attacco si differenzia da quella del rilascio perché dipende dal valore di soglia del compressore (mentre nel caso del rilascio è indipendente): quando la funzione di hold è attiva, una volta che l'ampiezza del segnale di ingresso supera la soglia, l'uscita del circuito rimane al suo valore per un periodo predeterminato, indipendentemente da ulteriori variazioni dell'ampiezza del segnale di ingresso. In generale, quindi, i transienti che superano il valore impostato dalla soglia e sono più brevi del tempo di Hold vengono perfettamente conservati.
Poiché la sezione Hold crea un effetto considerevole, la sua presenza (o assenza) può cambiare drasticamente il modo in cui i transienti sono elaborati, allo stesso modo una leggera modifica del rilascio può creare una sensazione completamente diversa sui transienti. Acustica Audio ha inserito nel plug-in un controllo di Hold anche per il release, aumentando la versatilità e permettendo di avere tutto il punch che volete! L'introduzione di questi controlli non solo aiuta a preservare transienti ma permette anche agli utenti di personalizzare la risposta dinamica del segnale, adattandola a diversi stili e generi musicali, garantendo controllo e una fedeltà sonora ottimale. In LACE è importante sottolineare quanto questi controlli definiscano il risultato sonoro finale e il loro comportamento si adegui e vari a seconda della categoria/Model types selezionata (tra: Disto, Smooth, Natural, Clean).
Non mi soffermerò sui controlli classici di LACE, perché Threshold, Output, Attack e Release sappiamo tutti a cosa si riferiscono e quali siano le loro funzioni, mi soffermerò invece in particolare su quei parametri che non ho mai o quasi mai trovato sulla maggior parte di questi plug-in, che sono poi anche quelli che, nel caso di LACE, fanno la differenza.
Prima di iniziare ad andare nello specifico, un'ultima importante precisazione: le versioni 3D e Flat non differiscono solamente per l'interfaccia grafica. In realtà la versione Flat ha due controlli in più, per Mid-Side Processing (permette di processare in modo separato Mid e Side) e una speciale funzione Side-chain Filter.
- 1 - il primo controllo è il display, nel senso che osservando cosa succede alla forma d'onda e ai picchi del segnale si può capire in modo abbastanza intuitivo cosa succede al segnale durante il processo di limiting.
- 2 – Bypass: mette temporaneamente in pausa il plug-in.
- 3 – LUFS: permette di scegliere il metering della loudness del segnale in uscita, passando da valore RMS a LUFS.
- 4 – AUTO GAIN: se attivo aggiusta automaticamente il volume del segnale di output.
- 5 – Signal Monitoring Buttons: con questi tasti si decide cosa ascoltare, mix stereo (L/R), Mid, Side oppure la differenza tra segnale dry e wet attivando la funzione Delta (∆).
- 6a e 6b – Metering: mostra livelli di input e output, peak, RMS e LUFS.
- 7 – Signal Reduction Components: visualizza numericamente il livello di Peak Stop, Soft Limiting e Hard Limiting, e sono parametri molto importanti perché, come vedremo in seguito, sono quelli che rendono LACE così speciale.
- 8 – Threshold.
- 9 – Output Control.
- 10a e 10b – Attack e Release.
- 11 – Mix Control: è uno knob la cui funzione è miscelare la quantità di segnale dry e wet.
- 12 – Link Control: unisce o separa i due canali left e right, in modo da trattarli allo stesso modo o separatamente.
- 13 – Knee Control: aggiusta la curva del limiter, più è morbido più la compressione interviene prima che il segnale oltrepassi la Threshold.
- 14a e 14b – Secondary Controls: intervengono sui tempi di attack e release del limiter.
- 15 – Power Mode: agisce sul metodo di misurazione utilizzato dal limiter.
- 16 – Look Ahead: processa la forma d'onda con un certo anticipo in modo da avere un controllo più preciso sui transienti, funzione molto utile.
- 17 – True Peak Mode: attiva il limiting anche per gli intersample, in questo modo è garantito al 100% che niente andrà al di sopra del limite impostato, per cui se non volete mai vedere il master meter andare sul rosso questa funzione deve essere assolutamente attiva.
- 18 – Oversampling: migliora la qualità del suono evitando eventuali errori di aliasing.
- 19a e 19b – Dithering: attiva un dither per ridurre il rumore di quantizzazione finale.
- 20 – Preamp e Input Trim: ottimizza il livello in ingresso per dosare la quantità di distorsione armonica.
- 21 – Model Selection Menu: offre sei tipi di preamplificazione più la possibilità, ovviamente, di non attivarne nessuno se si vuole la maggiore trasparenza possibile.
Infine, nel menu a tendina in alto a destra, si può scegliere tra differenti tipi di limiting, organizzati per tipologia di intervento ed emulazione: le quatto macro-categorie sono Disto, Smooth, Natural e Clean, e hanno caratteri decisamente diversi:
- Disto: emula i limiter analogici tradizionali, enfatizzando l'effetto peak stop dopo il limiting.
- Smooth: offre una compressione delicata che lascia più respiro ai transienti, è quella che più mantiene le dinamiche originali.
- Natural: utilizza tempi di attacco specifici e tipici dei limiter analogici, per lasciare i picchi il più naturali possibile.
- Clean: si focalizza sulla funzione di limiting, riducendo al minimo la funzione peak stop.
Controllando e cercando alcune informazioni, ci azzardiamo a compilare la lista dei limiter che sono stati utilizzati in LACE con il relativo nome e cognome:
Indigo -> L2M, Mastering Limiter Requesite Audio
Turquoise 6001 -> Tc electronic 6000 (hardware)
Erin -> EAR Yoshino 660
Platinum Lim -> BETTERMAKER – MASTERING LIMITER
Tulip -> Philips Comp
Pacific PL-2 -> Pendulum PL-2
Amethyst -> AMEK 9098 limiter
Magenta C2 -> -Manley vari-mu limiter
Wisteria DS1 -> WEISS DS1 MK3
Coffee Mode 3 -> Chandler Limited TG12413 Zener Limiter
Gold 8254 -> Neve 2254
Magenta D1 -> Manley vari-mu limiter
Midnight -> Undertone Audio 660
Nickel -> 1176
In prova
E' difficile incappare in un prodotto di Acustica Audio che non abbia un suono decisamente superiore alla media, negli ultimi tempi inoltre anche la richiesta di risorse da parte della CPU è scesa a limiti decisamente accettabili. Inoltre devo dire che anche il timbro sonoro dei vari plug-gin nel tempo si è ulteriormente caratterizzato, sia perché sono moltissimi adesso i plug-in disponibili, sia perché se qualche anno fa a volte sembrava suonassero in modo molto simile, adesso ci sono differenze decisamente sostanziali tra i vari prodotti, sia a livello di timbro che di distorsione armonica che di effetto sull'inviluppo del suono.
Detto questo LACE è un prodotto che non ci mette molto tempo a far capire le sue potenzialità, e vi spiego subito perché: quando un normale limiter plug-in sta già annaspando per alzare il volume RMS, con LACE avete ancora del margine per alzare il loudness senza sentire strani artefatti.
Questo ovviamente non significa che allora adesso si potrà finalmente portare un mastering a -4 dBFS RMS, spero proprio anzi che in futuro le cose prendano la piega opposta... in realtà significa che dove prima un mastering a -7/-8 dBFS RMS con un normale plug-in era spesso una questione di compromessi, con LACE si può stare tranquilli che risulterà piacevolmente ascoltabile nonostante il loudness competitivo.
Ho realizzato due esempi audio per questo motivo, due a circa -8 RMS e due a circa -5 RMS, i primi ottenuti con LACE e i secondi ottenuti con un altro plug-in limiter normalissimo ed estremamente diffuso da anni, e la differenza si sente eccome, soprattutto negli esempi a -5 dove, con un normale plug-in, è già udibile a inizio brano un calo di volume e una distorsione, oltre ad un certo effetto pumping. Ho utilizzato LACE Flat nell'esempio a -5 per il semplice motivo che, tagliando un po' di basse tramite filtro sidechain, il limiter era più libero di lavorare sui transienti senza ingolfarsi: ci sono alcuni punti qua e la dove RMS arriva anche a -4dBFS: ovviamente sarebbe meglio non arrivare a tali volumi ma era solo per fare un esempio di come LACE riesca quasi a non far sentire artefatti anche quando si spinge veramente tanto.
A mio parere la modalità che meno si fa sentire è quella Clean, in particolare l'emulazione del Turquoise 6001, che consiglio a chi volesse spingere un po' di più e soprattutto a chi, anche ad RMS normali, vorrebbe far sentire il meno possibile compressione e distorsione.
Ciò che a mio parere rende LACE così efficiente è l'algoritmo di soft limiting che viene attivato soprattutto in modalità Clean, che agisce sui picchi prima che raggiungano il ceiling del true peak limiter, in questo modo un po' di lavoro viene tolto al limiter stesso nella fase di peak stop: è come se ci fosse un compressore appena prima del limiter, che va a smussare i transienti prima che vengano troncati di netto.
A seconda del modello di preamp utilizzato la quantità di distorsione armonica cambia e non di poco, e la colorazione si sente anche se è sempre molto gentile e gradevole, nella fattispecie ho trovato che il Tulip è quello più invasivo.
La distorsione armonica del Pacific PL2P è il più pulito di tutti:
Tutti i preamp sono abbastanza lineari nella risposta in frequenza, fatta eccezione per il modello Magenta C2 che ha un roll off sulle basse non indifferente, già a partire dai 200Hz:
Il più lineare di tutti è senza dubbio il modello Pacific PL2 e, manco a dirlo, se si vuole la trasparenza più assoluta è meglio lasciare questa sezione su Off. La linearità di fase dipende dal modello in questione, il premio al meno lineare va al modello Magenta C2:
mentre il più dritto di tutti sembra proprio essere il Tulip:
Ovviamente questo non è un problema di per sé, ma diciamo pure che nel mastering la linearità di fase in frequenza non è proprio un optional, per cui se si utilizza per esempio il Magenta è meglio lasciare lo knob di mix dry/wet su 100% wet, onde evitare possibili (non dico certe) strane sorprese. In ultimo, non ho rilevato la presenza di errori di aliasing anche con oversampling disattivo, per cui posso garantire che non ci sono problemi per quel che riguarda questo inconveniente non troppo raro nei plug-in e, a mio avviso, si può tranquillamente lasciare oversampling a un valore minimo in modo da alleggerire il carico sulla CPU.
Conclusioni
Trovo che LACE sia un ottimo plug-in per chi vuole spingere un po' gli RMS senza farlo notare e per chi, anche in fase di mastering, ama giocare con la distorsione armonica (non è affatto sbagliato farlo, anzi: dipende solo da cosa si sta cercando di ottenere). LACE è in vendita a € 189 (prezzo di lancio € 89 fino al 25 marzo 2024), e a mio parere quello che è in grado di fare vale tutti i centesimi spesi, perché, per ora, non ho ancora provato nulla di simile. Quando pensi aver raggiunto il limite, c'è ancora un po' spazio grazie a Lace!
PRO
- Modelli di preamp
- Hold su Attack e Release
- Si può spingere molto con gli RMS senza artefatti
- Algoritmo di Soft Limiting eccellente
- Controllo dell'inviluppo del detector
- Modalità Peak e RMS bilanciabile con Power
- Funzione Lookahead
- Algoritmi di dither e bit per il bounce
- Più leggero sulla CPU
- Visualizzazione grafica
CONTRO
- Nessuno
Leggi i nostri articoli sui prodotti Acustica Audio
Acustica Audio