I monitor MTM sono stati uno dei più grandi successi di IK Multimedia, grazie alla possibilità di calibrarli senza bisogno di software. Ora la versione MK II promette ancora meglio!
Fino a quando si parla di monitor nearfield, è facile trovare ottimi monitor da calibrare con sistemi di correzione ambientale (Digital Room Correction, DCR), come il più recente ARC 4 Studio di IK Multimedia, con sistemi proprietari come quelli di Genelec o Neumann, o con software di terze parti quali Sonaworks o Dirac.
Quando però lo spazio è poco e si vogliono tenere i monitor direttamente sulla scrivania, ecco che insorgono diversi problemi. Intanto le dimensioni: piccoli monitor a due vie non hanno dimensioni sufficienti per riprodurre le basse frequenze. La scrivania su cui appoggiano, come minimo, esalta la banda intorno ai 200 Hz, peggiorando sensibilmente la qualità di riproduzione sulle medie e sulle alte frequenze, con una bella confusione sui bassi. E poi ci sono i monitor video del computer, nel nostro caso ben quatto, che sono pronti a riflettere qualsiasi onda sonora.
La soluzione di IK Multimedia, con MTM, è stata furba: un monitor di dimensioni ridotte con un design simmetrico midrange-tweeter-midrange con mid woofer da 3,5 pollici e un tweeter da un pollice, con porta bass reflex posteriore, che permette di utilizzarli sia in orizzontale che in verticale, grazie ai supporti forniti di serie, cioè due adattatori di plastica, potendo anche definire l’angolo, da 0 a 20° quando sono in verticale, grazie a una guida e a un blocco con vite fornita di serie, o messi in orizzontale.
La serie MK II non si discosta dalla precedente in fatto di accessori: nella confezione, altre ai due adattatori di plastica, sono presenti due cavi USB per il collegamento al computer e la gestione di X-Monitor (una delle novità della serie MK II), il microfono di misura ARC omnidirezionale a condensatore con supporto per asta microfonica, che necessita di alimentazione Phantom, con relativo cavo con jack da 1/8 di pollice da collegare al monitor per la calibrazione, e i cavi di alimentazione. I monitor possono essere sostenuti da un’asta microfonica, grazie alla filettatura standard inserita nel cabinet.
Hardware
MTM MK II sono monitor a due vie e tre speaker, biamplificati in Classe D (70 Watt per LF e 30 Watt per HF) e controllati digitalmente. I due driver per LF sono realizzati in fibra di cellulosa composita mentre il tweeter è da un pollice con cupola in seta e camera posteriore. I driver sono nuovi, rispetto alla versione precedente.
La porta bass reflex posteriore è gestita dal DSP, come pure il crossover posto a 2,8 kHz. A +4 dBu di sensibilità in ingresso, con segnale a -6 dB, l’SPL a un metro è di 94 dB, con SPL continua massima di 97 dB. Il singolo monitor arriva a 110.5 dB SPL di picco a un metro di distanza.
La risposta in frequenza va da 48 Hz a 28 kHz +/- 2 dB. (-10 dB a 36 Hz e 32 kHz). Il DSP interno lavora con un convertitore a 96 kHz.
La latenza totale è di 2,44 ms e il peso di 2,5 kg. Le dimensioni dei woofer e del tweeter sono le stesse del modello precedente, con led multicolore, controlli sul pannello posteriore, ingresso XLR Combo bilanciato e a 1/8” per microfono ARC, porta USB e pulsante di accensione.
Controlli
Il punto di riferimento per la calibrazione SPL si trova a ore 12 sul controllo di volume sul pannello posteriore (precedentemente era da mettere al massimo) che ora va da -infinto a un + 6 dB di guadagno. I controlli posteriori, che sono tutti programmabili anche da X-Monitor quando ogni monitor MTM MK II è collegato via USB al computer, sono realizzati con pulsanti dotati di led che richiamano le impostazioni: LF Extension (HPF a – 3 dB a 80 Hz con tutti i tre led accesi o a 60, 50 o 40 Hz), filtro shelving sulle alte frequenze a 8 kHz con valori a -2, 0 e +2 dB, filtro shelving sulle basse frequenze a 100 Hz a -3, 0 e +2 dB, e scelta del livello di sensibilità tra + 4dBu e -10 dBV. Il penultimo pulsante è dedicato al richiamo dell’equalizzazione per desktop (-4 dB a 160 Hz e +1 dB a 1,8 kHz), alla risposta Flat o all’accesso alle funzioni di calibrazione e relativa curva.
Da notare, e qui sta la novità più interessante, è che tutti questi parametri sono accessibili con X-Monitor, applicazione gratuita, che consente di andare oltre a queste impostazioni. Una volta calibrati i monitor, non è più necessario il collegamento al microfono o a USB: grazie ai pulsanti posteriori è possibile richiamare tutte le funzioni, ma indubbiamente il collegamento all’app X Monitor è molto più comoda.
Calibrazione
Ecco la seconda grande differenza: MTM MK II si calibrano su quattro punti differenti rispetto alla posizione d’ascolto. La prima serie prevedeva un solo punto. La versione MK II include la stessa versione dell'algoritmo ARC usato sulla serie Precision, con relativi calcoli sul DSP interno e creazione della curva, la quale sarà visibile su X-Monitor, con possibilità di modificare l’equalizzazione globale esattamente con su ARC Studio e ARC 4. I quattro punti di calibrazione sono attorno alla testa dell’ascoltatore e, sempre attraverso X-Monitor, è possibile seguire le indicazioni sulla posizione, procedendo sul software invece che usando il pulsante posteriore sul monitor. Senza l’intervento di X-Monitor, la calibrazione è automatica usando il pulsante Cal, che riproduce lo sweep e analizza direttamente sul DSP interno. Ovviamente la procedura va eseguita per ogni singolo monitor, perché la calibrazione avviene sempre usando un monitor alla volta, con quattro sweep per ogni punto misurato. Al termine della procedura, che richiede meno di cinque minuti, sarà possibile richiamare la curva con il pulsante posteriore o da X-Monitor. Non occorre stabilire livelli: tutto quanto è già preimpostato da IK Multimedia per la massima semplicità.
X-Monitor
Terza novità per MTM MKII: ora anche MTM MK II accede al software di controllo, finora riservata alla serie Precision. Da X- Monitor è possibile calibrare i monitor, dare un nome ai monitor, salvare e richiamare la calibrazione, decidere di sovraimporre un’equalizzazione che imiti altri monitor o dimensioni diverse della mixing room, impostare un delay in millisecondi e modificare la curva di equalizzazione. Attivando Contour, si possono richiamare tutte le impostazioni del pannello posteriore. In basso, centralmente, si trovano quattro pulsanti a cui assegnare il richiamo di funzioni o di emulazioni di altri monitor. X-Monitor mostra anche la risposta in frequenza misurata e quella che deriva dalla calibrazione. Nulla vieta, naturalmente, di usare il sistema ARC 4 al di fuori dell’ambiente X-Monitor, tuttavia non è possibile caricare i preset di ARC 4 su X Monitor: non è prevista alcuna compatibilità tra la calibrazione di X-Monitor e quella di ARC 4.
In prova
Ci sono almeno due situazioni diverse che vedono protagonisti i monitor MTM MK II: il posizionamento sulla scrivania con computer o portatile, probabilmente con un bel muro posteriore e un monitor video, e l’installazione su supporti per monitor a una altezza superiore ai monitor video, più distanti dalle orecchie del fonico e con più spazio tra monitor audio e orecchie. Le due possibilità danno risultati diversi, come ovvio che sia.
Cominciamo col dire che le MTM MK II sono costruite con precisione e attenzione, ma hanno un potenziale difetto: il pozzetto per il cavo di alimentazione ha la massa in posizione tale che usando un cavo a L, lo stesso cavo tende a ostacolare il pulsante di accensione posteriore. I cavi di alimentazione forniti di serie non hanno questo problema, essendo lineari. Non ci sono comandi nascosti nei pulsanti, a eccezione della modalità di calibrazione che richiede la lettura del manuale per apprendere che occorrono quattro misure per ogni posizione per concludere la calibrazione. Meglio farlo da X-Monitor, per comodità.
Quest’ultimo replica moltissime delle funzioni di ARC 4, sebbene la calibrazione sia semplificata. Rimanendo su X Monitor abbiamo apprezzato la possibilità di salvare le diverse calibrazioni e l’assegnazione di funzioni ai quattro pulsanti alla base di X-Monitor. Per esempio, si può associare l’attivazione o meno della calibrazione, anche se è già disponibile come funzione sulla pagina principale, il Dim e il richiamo di altri preset, che siano calibrazioni custom o emulazioni di monitor. Il passaggio da una calibrazione all’altra è veloce ma non immediata.
Il cuore della prova sono state le due posizioni e le calibrazioni. Messe sul tavolo, MTM MK II suonano mediose ed è chiara l’influenza negativa del piano della scrivania. Le abbiamo quindi calibrate con X-Monitor ed è stato come aprire la finestra per far entrare il sole! La riproduzione diventa corretta, facilmente traducibile dall’udito quando si parla di dettagli e transienti, con un bel balance delle frequenze che sentiamo sui nostri monitor dal costo ben più alto e ingombrante. La posizione sulla scrivania, purtroppo, sacrifica molto il soundstage: essendo molto vicine tra loro, con una triangolazione inferiore a un metro con le nostre orecchie, non può che esserci poca aria intorno, con un buon effetto sul pan ma una riduzione netta della profondità stereo, soprattutto quando si parla di riverberi e aria sulle alte frequenze. I miracoli non si possono fare! In questa condizione, però, abbiamo calibrato le MTM MK II con ARC 4, che richiede molti più punti, e il risultato è migliorato ancora, soprattutto sulla percezione delle basse frequenze, più profonde e pulite. Usando ARC Studio, la differenza tra le due calibrazioni si sente immediatamente, a favore di ARC Studio. C’è spazio per sperimentare posizioni differenti su X-Monitor quando si calibrano le MTM MK II. In queste condizioni, non ideali ma spesso frequenti nei piccoli studi di registrazione o home recording, le MTM MK II sono state ottime per finalizzare le produzioni e il mix, evitando di sbagliare sull’equalizzatore. Date le dimensioni e la possibilità di metterle in verticale, di fatto non ci sono alternative valide a MTM MK II per chi lavora in questi spazi ridotti e cerca un risultato professionale che si porta a casa senza troppe difficoltà.
Il secondo test è stato realizzato in studio, sostituendo i nearfield monitor che usiamo di solito con le piccole MTM MK II poste in orizzontale e con l’inclinazione giusta per puntare alle orecchie. Questa volta il triangolo d’ascolto era molto più ampio, senza ostacoli posteriori e con disaccoppiatori DMSD. Una condizione sicuramente più professionale.
Riprese in mano alcune produzioni e la nostra playlist per l’ascolto critico, le MTM MK II hanno mostrato tutte le potenzialità: nonostante i driver, i bassi c’erano (merito anche dell’accoppiamento con l’acustica), i medi erano ben definiti e abbiamo trovato molta aria sopra gli 8 kHz che ha restituito un soundstage di pregio, emozionante ma sempre preciso, senza regalare nulla al suono, che rimane vigoroso e potente, nonostante le dimensioni. Calibrate con ARC 4, ancora una volta MTM MK II hanno avuto un miglioramento. Tolte entrambe le calibrazioni, si mostra un focus maggiore sulle medie, a discapito delle basse frequenze. Con la calibrazione interna, i risultati sono stati eclatanti, rispetto all’assenza di calibrazione, e con un balance migliore rispetto ad altri monitor, tanto da essere più trasparenti.
Non sono però del tutto neutrali, perché hanno un timbro che è più compatto sulle alte frequenze, che aiuta a distinguere meglio alcune tracce, soprattutto la voce che è sempre riprodotta con dovizia di particolari. Chiudendo gli occhi, non ci si aspetta una riproduzione con un soundstage così grande da monitor così piccoli, mantenendo un focus centrale preciso sia in orizzontale che in verticale. Noi le abbiamo sempre preferite messe in orizzontale, perché hanno una maggiore dispersione laterale. Utilizzate intorno agli 85 dB SPL, reggono bene il lavoro, ma ogni tanto avremmo preferito avere un po' più di potenza, anche se è comprensibile che oltre non si possa andare per mancanza di spazio, per le dimensioni ridotte che hanno.
Conclusioni
Le iLoud MTM MK II sono monitor con calibrazione interna con rapporto qualità prezzo ottimo, considerando il bundle e le funzioni. Hanno molti vantaggi: sufficientemente ridotte di dimensioni per stare su una scrivania, ma adatte anche all’ascolto nearfield, hanno nella calibrazione interna il loro maggior punto di forza. Tutto quanto è fornito di serie, con i nostri complimenti per la completezza degli accessori, e si è subito pronti per lavorare.
iLoud MTM MK II sono i primi monitor da considerare per chi lavora nell’home recording e nel project studio, e vuole finalmente risolvere i problemi di ascolto, senza investire per forza in un sistema di calibrazione separato.
Per gli studi di produzione e di registrazione professionale, sono quei monitor che trovano sempre spazio, per il ridotto ingombro, quando occorre un altro ascolto o si richiede un piccolo sistema di ascolto performante e sicuro che sia trasportabile o utilizzabile al volo per i musicisti. Ovunque li si metta, richiedono solo cinque minuti di calibrazione per essere operativi e affidabili.
IK Multimedia ha di nuovo fatto centro: se ne avete la possibilità, cercate un negozio o uno studio che ne abbia un paio e ascoltate dove si può arrivare con la loro calibrazione. Scommettiamo che rimarrete a bocca aperta?
Pro
Ottima riproduzione una volta calibrate
Accessori inclusi
Calibrazione automatica interna
Ingombro ridotto
Costruzione
Contro
X-Monitor non può importare le curve generate con ARC 4
Distributore
Mogar Music
Prezzo: € 799,99 a coppia con microfono ARC incluso
€ 399,99 singolo monitor senza microfono
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