Grazie a una vasta gamma di strumenti, tra cui due Hammond B3, un Fender Rhodes, sintetizzatori Moog Music, microfoni vintage come gli RCA, un registratore a nastro MCI 2" a 24 tracce e Harrison Mixbus 10, Tibbs ha intrapreso il progetto più appagante e di successo della sua carriera.
Mixbus 10: uno strumento di produzione di classe mondiale
Tibbs, che ha sempre considerato il suono di Mixbus come la sua caratteristica più importante, è rimasta particolarmente colpita dai miglioramenti estetici e funzionali della nuova versione del software: "Una delle prime cose che ho notato e apprezzato in Mixbus 10 sono stati i grafici aggiornati — mi hanno fatto sentire come se fossi in uno studio professionale con una console vera, a cui sono abituata."
Ha poi aggiunto: "Un'altra cosa che ho apprezzato è stata la comodità di poter accedere immediatamente ai preset. Che tu stia cercando un EQ o una compressione, hai a disposizione una serie di preset di livello mondiale che possono fare gran parte del lavoro pesante, se sai quale tipo di suono desideri ottenere."
"Hai un'infinità di opzioni tonali e un controllo per quasi tutto quello che vuoi fare,"continua Tibbs. "Il raggruppamento è molto semplice. Dopo aver impostato i livelli e i toni di tutta la batteria e delle chitarre, li ho raggruppati in un unico bus. Mixbus 10 mi aiuta a ottenere una qualità di produzione di alto livello in pochi minuti, così posso continuare a lavorare e rimanere concentrata sulla musica. Sento davvero come se ci fosse una console reale davanti a me, e questo rende tutte le mie decisioni di produzione più facili."
Tibbs apprezza anche i riverberi di Mixbus 10, che considera emulazioni autentiche di alcuni studi classici in cui ha lavorato: "Sono incredibili. Non solo paragonabili ai migliori riverberi hardware classici che ho usato, ma anche alle vere camere d'eco fisiche degli studi classici in cui ho lavorato."
Una visione femminile e innovativa
Combinando il suo flusso creativo con Mixbus 10, Tibbs ha potuto prendere un maggiore controllo su come la sua musica viene percepita: "Voglio essere una combinazione di Quincy Jones, Motown, Stax e Royal, ma con una prospettiva femminile," spiega. "Voglio costruire il mio suono non solo come polistrumentista, ma anche come paroliera, compositrice e cantante. Mixbus mi ha davvero aiutata a prendere il controllo del mio suono come artista femminile. Se voglio qualcosa, lo inserisco, e se non lo voglio, lo lascio fuori."