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Acustica Audio Alice 9: il VCO incontra i campioni - Recensione

Rapporto qualità/prezzo9
Suono9
Facilità d'uso9
Acustica Audio Alice 9 è un soft synth di grandissima flessibilità, grazie ai campioni, con il comportamento timbrico di un vero synth analogico di razza!
9

Mettete i campioni negli abiti di un VCO e avrete qualcosa di completamente nuovo e, soprattutto, vivo!

 

Alice 9 ha avuto uno sviluppo molto interessante: doveva essere un synth basato su campioni, ma quando in Acustica hanno avuto l’idea di trattare il campione con le caratteristiche di un VCO, AL-9 ha fornito risultati sorprendenti, portando a un suono caratteristico e unico. Dall’esperienza di TH8 sono derivati gli ottimi filtri ma AL-9 espande ulteriormente le potenzialità con una serie di nuovi parametri, a tendina, che comprendono anche nuovi inviluppi. Se TH-8 è dedicato ai sintetizzatori analogici polifonici, AL-9 entra nel mondo dei suoni anni ’90 e 2000, ma non solo, con una catena di sintesi tipicamente analogica. In pratica, Alice 9 fornisce suoni campionati che non hanno più quelle caratteristiche di staticità e noia digitale che sono alla base delle critiche ai sample player e ai campionatori.

L’installazione passa come sempre da Aquarius e il peso è di oltre 4 GB.

L’interfaccia

Alice 9 richiama elementi di TH8 con le ovvie modifiche. A colpo d’occhio, c’è tutta la sezione effetti che abbiamo trovato in TH8, con i due controlli di Age e Superstereo che agiscono come su TH8: basta solo agire su questi parametri per cambiare in meglio qualsiasi suono! Una delle novità di Alice 9 è l’implementazione dell’MPE. Gli effetti comprendono Saturator, Chorus, EQ, Delay e Reverb con un Trim per non mandare in clipping il cuore digitale. Il pannello di controllo è piuttosto semplice: sezione LFO, modulatori per i VCO, sezione VCO 1/2 seguito dal mixer e dall’altra sezione VCO 3, il suboscillatore VCO 4, indipendente, e il primo inviluppo. Inferiormente c’è l’arpeggiatore con i suoi controlli, la sezione dei filtri e relative modulazioni, il VCA e infine il secondo inviluppo. A sinistra della tastiera ci sono i controlli di modulazione. Apparentemente è tutto semplice, ma grazie ai menu a tendina per LFO, VCO ½, inviluppi e filtri, tutto può drammaticamente cambiare, rendendo Alice 9 un synth virtuale di grandissima potenza, anche perché Acustica Audio ha inserito più filtri analogici e curve di inviluppo molto diverse tra loro.

acustica audio alice 9 review recensione opinion luca pilla audiofader

 

Oscillatori

Acustica Audio utilizza il termine Sample-Controlled Oscillator (SCO), avendo letteralmente vestito la riproduzione del campione con gli abiti indossati, molto probabilmente, dal VCO del Jupiter 8, con la sua evoluzione temporale, il drift che lo rende vivace e tutte le imperfezioni di un vero VCO. I primi due VCO sono sempre SCO, mentre il terzo può lavorare come SCO, DCO o virtual analog. Poiché gli SCO sono basati su campioni, Acustica Audio ha inserito anche un controllo tipico di una wavetable: oltre impostare il punto di Sample Start, è possibile modularlo con l’LFO. Da notare che Alice 9 utilizza l’oversampling e ha un algoritmo di pitch shifting molto preciso, che può essere impostato cliccando sui due pulsanti in alto al pannello VCO ½. Per ogni VCO ½ sono presenti il controllo di Sample Start con controllo di modulazione LFS1, il mix tra i due VCO, il range comune per entrambi, e il detune del VCO 2. I due menu a tendina aprono la lista, organizzata in categorie, per la scelta del campione che richiama, nel nome, alcuni classici campioni di altrettanti synth e workstation, oltre a una serie di forme d’onda sempre riprese dai DCO dei synth degli anni ’80.

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Il terzo VCO è particolare: intanto è possibile metterlo in sync con il VCO ½, può essere impiegato con LFO (pulsante Low), ha un range continuo che permette di scegliere l’ottava e i semitoni, con controllo di Fine Tune, un selettore per le classiche forme d’onda o richiamando il solo VCO e, soprattutto, riprende in toto il circuito di Cross Modulation che abbiamo visto su TH8.

Il quarto VCO è legato al suboscillatore, con scelta tra sinusoide o quadra, pulsante di accensione e un controllo di Mix

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I modulatori per VCO sono LFO1 e l’Env-1, che si possono usare simultaneamente ma con intensità indipendente grazie ai due slider. Lo switch per l’assegnazione ai VCO è indispensabile: solo VCO ½, VCO ½ con VCO 3, o solo VCO 3. Qui troviamo anche il controllo della PWM con relativo slider, che può essere assegnato all’LFO1, all’ENV 1 o controllato manualmente.

Il VCO Mixer controlla il bilanciamento tra VCO ½ e VCO3, che può essere a sua volta modulato dall’LFO 2, dall’LFO1 o in alternativa ENV 1.

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Inviluppi e LFO

I due inviluppi, basati sul classico schema ADSR, hanno una finestra dedicata per il grafico derivato dalle impostazioni. Ognuno di essi può accedere a cinque modalità di inviluppo, a scelta dalla tendina, che prevedono ENV8, SER, LIN, PRO, e DIGIT. E’ possibile attivare, ma non controllare, il Key Fopllow e, solo per ENV-1 usato normalmente come modulatore, anche l’inversione della curva. ENV-1 può controllare il pitch del VCO, il PWM e il VCO mixer, ma può anche essere assegnato al cutoff del filtro.

 

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La sezione LFO è particolarmente ricca: ognuno dei due LFO può essere sincronizzato a una divisione, può oscillare liberamente per tutte le voci, resettato quando si suona la nota o compiere un unico ciclo (One Shot) quando si suona una nota. Presente anche un delay di ingresso e infine la scelta tra 64 curve, tra cui diverse a step con valori positivi e negativi. Davvero lodabile!

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Filtri e VCA

La sezione riprende i concetti di TH8: filtro HPF con slider del cutoff, cutoff dell’LPF a 12 o 24 dB/Oct, con risonanza e soprattutto manopola per la gestione del clipping della risonanza, modulazione del cutoff con l’inviluppo, a scelta tra ENV-1 e ENV-2, sensibilità alla velocoty e modulazione con LFO 1 o LFO2 e controllo di Key Follow. E’ possibile selezionare il modello di filtro tra OMX (Oberheim), LAD (Moog), SVF (Oberheim), 8 (Jupiter 8), Pro (Phophet) e ProMK2 (simile al Prophet ma con modulazione più profonda e risposta migliorata).

 

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Il VCA ha un semplice controllo di livello ed è agganciato sempre all’ENV-2. Può essere modulato su tre valori differenti con LFO1 e dal controllo di velocity.

Gestione generale

Come su TH8, troviamo l’assegnazione delle voci tra Low/Last Monophonic, Unison e due modalità Poly, di cui la prima richiama sempre voci successive a quella suonata in pieno stile analogico. Nella stessa sezione sono presenti i controlli per la scelta dell’arpeggiatore, il Volume generale, il pan globale e il Master Tune. L’arpeggiatore può essere sincronizzato esternamente anche a valori da ¼ a 1/16.

 

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A fianco della tastiera sono presenti le due pitch e modulation wheel non che i pulanti e gli slider per controllare VCO ½ Bend, VCO 3 Bend, VCF Bend, VCO Mod Amount e VCF Mod Amount, questi ultimi due legati alla modulazione dell’LFO. Chiude il controlo di Portamento con relativo pulsante.

 

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Effetti

La sezione superiore è del tutto simile a quella di TH2: scelta del numero di voci, detune, Age e Superstereo agiscono direttamente sul generatore timbrico. L’implementazione MPE prevede la ricezione di messaggi Note On/Off, Pitch Bend e Control Change 74 per il movimento orizzontale, agganciato anche alla Modulation Wheel. Alice 9 non supporta l’aftertouch polifonico.

Gli effetti comprendono Saturator, con 18 modelli differenti, Chorus derivato dal plug-in Corn con tre modalità, e delay con venti modelli, che includono il meglio dell’hardware da studio. Lo stesso dicasi di Reverb, con i suoi 20 modelli. La qualità è a dir poco stellare, ben superiore alle media dei virtual instrumet.

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In prova

Alice 9, al prezzo scontato di 99,71 € fino alla fine di agosto (usando il coupon ALICESPECIAL fino al 31 agosto) è quel virtual synth che non ti aspetti! L’idea di usare i campioni con un player che si comporta come un VCO analogico è tanto semplice quanto efficace, soprattutto quando si suona e si programma. Acustica Audio ha iniziato a inserire una serie di sample molto famosi ma è chiaro che siamo solo all’inizio di quello che potrà essere: ci aspettiamo espansioni di campioni e preset nel prossimo futuro. Alice 9 nasce come puro sintetizzatore e, infatti, i sample interni sono quasi sempre elettronici ed evocativi. Non troverete, per esempio, trombe e tromboni, o campioni iper-realistici: non è questo il compito di Alice 9. La selezione attuale è più che sufficiente per programmare nuovi suoni, perché molto difficilmente rimarrete con l’anima inziale: il sync, la cross modulation, la modulazione del sample start (comodissime le curve a step dell’LFO per creare effetti simili ai classici synth a wavetable) sono i primi fattori per uscire dalla struttura del campione ed entrare in nuovi colori digitali ma con un comportamento analogico. Nulla rimane statico, digitale, rigido e freddo. Tutto quanto continua a muoversi ed evolvere, lasciando al sound designer la scelta di mantenersi a minimi cambiamenti o evolvere verso suoni potentissimi e mostruosi, ma mai taglienti o digitali. La scelta del modello di inviluppo è perfetta per pad o strumenti percussivi. E cosa si può dire del filtro che non sia stato scritto già per TH8? Alice 9 ha un gran bel suono grosso e grasso quando si parla di filtri, bel al di sopra della media dei virtual synth.

 

La precisione degli algortimi per la trasposizione ha però un rovescio della medaglia: non è possibile trasporre i campioni in un range inutilizzabile e poi applica un inviluppo che li riporta alla nota originale. In un sample player o in synth digitali degli anni ’80 e ’90, questo era un trucco per obbligare il generatore timbrico a leggere diversamente il campione, producendo talvolta delle patch meravigliose. Per esempio, usando il campione di sax tenore su M1 e applicando questo trucco, si otteneva un fantastico sax baritono con un attacco molto particolare. Non è che questa tecnica sia così indispensabile, ma sarebbe stato un elemento in più nella sintesi. Tuttavia Alice 9 non è nato come synth per la pura emulazione dei sample player, ma è un synth unico. E infatti ci vuole poco per scoprire la potenza del synth e della cross modulation con i campioni. Il sync è eccellente, ma bisogna saperlo usare: la modulazione del pitch va assegnata al VCO 2 e non appena si inserisce anche la Cross Modulation si entra in un mondo di colori, distorsioni analogiche e strane combinazioni che sono sempre musicalmente interessanti. Basterebbero queste due funzioni per dare ad Alice 9 lo scettro di synth virtuale per la distorsione! Senza necessità del filtro, si possono riprodurre suoni che assomigliano alla modulazione del cutoff con risonanza ad alto livello! Provate l’esempio qua sotto, visto che c’è un trial gratuito.

 

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Aggiungete gli effetti, un po’ di chorus e il superstereo e otterrete un timbro potente, cangiante e musicale, ma pur sempre elettronico. Qui Alice 9 si distingue dagli altri: non è più la sorgente a determinare per forza il timbro, ma tutte le sue funzioni di sintesi. Non ci rimane che aspettare l’apertura all’import dei campioni, perché ognuno di noi potrebbe trasformare un vecchio synth digitale, campionamento le forme d’onda, in qualcosa di completamente nuovo!

Conclusioni

Se, con TH8, Acustica Audio ha mostrato che è possibile ricreare in software il suono di un classico synth polifonico, in particolare con il sapore di un Jupiter 8, con Alice 9 l’azienda italiana entra nel settore del sound design e della musica elettronica con concetti completamente nuovi, a cominciare dall’idea geniale di applicare le caratteristiche di un VCO ai campioni. Non c’è un aspetto di Alice 9 che non sia musicale e, se si aprirà la possibilità di caricare campioni, Alice 9 si candida ad anni di lavoro sulle DAW senza mai perdere freschezza e flessibilità sonora. A meno di 100 € è anche un investimento per il futuro, oltre che un synth software di grande valore e divertimento!

 

Pro
Suono organico e analogico
Sync e crossmodulation con campioni
Filtri
Facilità di programmazione
MPE
Curve inviluppo
Effetti

Contro
Al momento non carica altri campioni
Aftertouch polifonico non implementato

Info:
Acustica Audio
Prezzo: € 249, in sconto a 99,71 € fino Agosto 2025 (codice coupon ALICESPECIAL)

 

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