Nuove vitamine nei contenuti e una formula commerciale inedita per l’ultima versione dello storico software di produzione musicale americano: la DAW per tutti?
Cakewalk è da sempre il punto di riferimento tra le DAW in ambiente Windows; in Europa ha dovuto battagliare da sempre con altri marchi storici del settore, oltreoceano ha pochi concorrenti. Per capire l’importanza di Cakewalk nell’universo dell’informatica musicale ecco alcuni cenni storici.
La Storia
Fu fondata a Boston da Greg Hendershott nel 1987 col nome Twelve Tone System, Cakewalk era la denominazione adottata per il software. In un’epoca dove il dualismo Atari/Apple era forte nel settore, Hendershott scelse di andare controcorrente puntando sulla piattaforma Microsoft. La prima versione di Cakewalk era un sequencer MIDI in ambiente DOS; nelle versioni successive fu allargato il supporto a Windows 3.0 mentre la trasformazione del sequencer in vera e propria DAW avvenne nella seconda metà degli anni novanta, con la serie Cakewalk Pro Audio. La prima serie di DAW denominata Sonar viene lanciata nel 1999, in concomitanza con l’evento l’azienda sceglie di cambiare il proprio nome in Cakewalk.
Nel 2008 Roland Corporation acquisisce le quote di maggioranza della società e Cakewalk inizia a sviluppare soluzioni software dedicate al marchio nipponico; la gamma di interfacce audio e superfici di controllo Roland V-Studio uscita nel 2009 è uno dei risultati più rappresentativi di questa partnership. In occasione dei festeggiamenti per i 25 anni di attività, Greg Hendershott annuncia di abbandonare la società. Roland – alle prese con un profondo ridimensionamento aziendale – cede a fine anno le proprie quote di maggioranza a Gibson.
Lo storico marchio di chitarre sceglie di rendere nuovamente indipendente Cakewalk come realizzazioni, andando però a potenziarne le risorse; il risultato di questa sinergia ha portato a un’apertura verso altre piattaforme. Tra essi i dispositivi iOS, con il rilascio di applicazioni mirate come ScratchPad e una rivisitazione del virtual instrument Z3TA+ 2. Il segno di un nuovo corso del marchio americano è evidente nell’ultima versione di Sonar; oltre a potenziarne i contenuti, Cakewalk per la punta di diamante del proprio catalogo ha studiato una nuova strategia volta a renderlo abbordabile per qualsiasi fascia di utenza.
Sonar
Le tre versioni odierne di Sonar (Artist, Professional e Platinum) condividono le stesse caratteristiche generali, tra cui il supporto a 32/64 bit per le versioni di Windows 7, 8 e 10, una risoluzione massima fino a 384 kHz e l’impiego di un numero di tracce audio/MIDI illimitato. La versione Platinum è la più completa in termini di funzionalità e software in bundle; in essa troviamo 57 plug-in, 21 virtual instrument, 11 moduli Pro Channel impiegabili nel mixer, tre liberie di loop/groove e alcune librerie di impulsi per il riverbero REmatrix Solo.
La versione Professional non supporta alcune nuove funzioni quali il Vocal-Sync e il Drum Replacer; a corredo troviamo 50 plug-in, 18 virtual instrument, quattro moduli Pro Channel e la libreria di impulsi per il riverbero REmatrix Solo. La variante più economica Artist non supporta il Surround tra i formati audio e l’Audiosnap, e il Pro Channel nel mixer non è disponibile; in bundle troviamo 11 virtual instrument e 27 plug-in.
La Console View con una serie di Pro Channel aperti
Le novità
L’interfaccia grafica è l’oramai consolidata Skylight comparsa per la prima volta su Sonar X1, in cui possiamo sganciare le cinque sezioni presenti nel menu principale organizzandole a piacere su uno o più schermi. Nell’odierna versione di Sonar la Control Bar è stata ridisegnata e al suo interno ora potete organizzare anche una serie di moduli dedicati a funzioni e strumenti preferiti, per un facile richiamo. L’inedita modalità Mix Recall consente di allestire diverse scene del proprio mix in un singolo progetto e di richiamarle con un clic del mouse direttamente nella Control Bar.
Cakewalk ha sempre rivolto particolari attenzioni all’editing MIDI e l’ultimo Sonar include novità quali la possibilità di compiere operazioni di Time Stretching anche sugli eventi MIDI di una traccia; inoltre, il menu Piano Roll è stato rivisto nel layout per una maggiore immediatezza nell’uso. Nella palette Smart è stata inserita la modalità Pattern Tool, per duplicare una serie di eventi MIDI velocemente nel Piano Roll o in una traccia con il mouse ed evitando laboriose operazioni di copia/incolla. Nelle FX Rack di ogni traccia del mixer potete inserire nuovi plug-in trascinandoli dal Browser attraverso un semplice drag and drop.
Tra le altre novità segnalo un potenziamento degli algoritmi legati alla modalità Audiosnap e il menu Virtual Controller introdotto recentemente, dotato di una tastiera virtuale con cui inserire degli eventi di nota in assenza di un controller MIDI esterno, anche tramite uno schermo touch screen. In tutte le versioni è inclusa una suite di concatenazione di effetti (FX Chain) dedicata a diverse categorie timbriche, peraltro studiata da un guru del settore come Craig Anderton.
La versione Platinum include una variante del QuadCurve EQ presente nel Pro Channel impreziosita da una pratica modalità Zoom e l’analizzatore di spettro, più due tool comparsi tra gli aggiornamenti come Vocal Sync e Drum Replacer, rispettivamente per il trattamento di tracce audio vocali e di batteria. Una licenza di XLN Audio Addictive Drums 2 è inclusa in Sonar; le versioni Professional e Platinum ricevono per questo virtual instrument anche una serie di librerie aggiuntive (ADPack) e inoltre la versione Essential del software Celemony Melodyne.
Il modo Zoom del QuadCurve EQ aperto per intervenire in una traccia vocale su Sonar Platinum si noti sullo sfondo l’analizzatore di spettro
Il programma Membership
Un punto debole dei software Cakewalk è sempre stato la totale assenza di protezioni copia hardware/software contro la pirateria; con la nuova serie di Sonar si cambia musica, grazie a una formula di Membership Program analoga a quella di Adobe. Il programma studiato da Cakewalk è articolato in due soluzioni:
- potete scegliere se pagare subito la licenza di Sonar acquistata
- dilazionare la cifra in 12 comode rate mensili; per i possessori di vecchie versioni sono previsti ulteriori sconti sui prezzi.
Acquistando Sonar ricevete un anno di abbonamento gratuito legato agli aggiornamenti (definiti Rolling Updates) e alla scadenza dei 12 mesi potete abbonarvi per un secondo anno, scegliendo sempre tra le due modalità di pagamento descritte sopra. Nel caso in cui si scelga di non rinnovare l’abbonamento ai Rolling Updates, la versione di Sonar di cui disponete sarà perfettamente funzionante, ma si congelerà all’ultimo aggiornamento scaricato. Sonar ora lavora in stretta correlazione con il Cakewalk Command Center, un applicativo che rimanda a sistemi analoghi studiati da Native Instruments e Arturia per i propri software; oltre alla registrazione delle varie licenze nel proprio account, potete monitorare gli aggiornamenti disponibili e in seguito scegliere quali pacchetti installare.
Il riverbero Overloud/Morevox REmatrix Solo inserito nel Pro Channel di un Bus (freccia bianca) e dosato sul canale tramite un mandata dedicata (freccia rossa)
Rolling Update
Cakewalk con questa formula garantisce - a cadenza mensile – il rilascio di aggiornamenti volti a correggere eventuali bug del software fornendo al contempo nuovi contenuti. Quanto proposto nei primi mesi di servizio promette bene; l’update denominato Braintree comparso nel febbraio scorso comprende delle nuove librerie di loop e FX Chain dedicati alla voce e alle chitarre, e un modulo Pro Channel sviluppato da Boz Digital Labs. Il Virtual Controller o il modo Panipulator nel Pro Channel sono stati introdotti con l’update Cambridge comparso nel mese di marzo; l’aggiornamento Dorchester del mese di aprile ha incluso un nuovo motore per l’editing MIDI e il Mix Recall espanso anche al Synth Rack. Il tool Drum Replacer è comparso con l’update Everett del mese di maggio.
Altre prelibatezze sono comparse in estate, e mentre scrivo questo test è stato appena rilasciato l’ultimo update Ipswich, che include anche una funzionalità molto attesa dagli utenti (me compreso) come il Direct Synth Recording, per registrare in tempo reale l’esecuzione di un virtual instrument; tra le altre novità segnalo dei potenziamenti nelle modalità Bounce to Track e di esportazione, più tre moduli plug-in One Knob della gamma Dials Style impiegabili nel Pro Channel delle versioni Professional e Platinum della DAW.
In prova
Il ciclo di vita di una DAW oggi è intorno ai 15/18 mesi ma Cakewalk continua ad aggiornare Sonar con una certa regolarità, a volte di poche settimane. Ora siamo alla release Newburyport. In ogni caso, l’offerta finora inclusa nei Rolling Updates può disorientare l’utente in fase di installazione, soprattutto nelle versioni Professional o Platinum; è facile farsi prendere la mano e scaricare tutto quanto disponibile. Viceversa, suggerisco di ritagliarsi una porzione di tempo per studiare a fondo i vari contenuti e installare solo lo stretto necessario. Sempre in tema di fare ordine nel proprio PC, un suggerimento legato al pratico Cakewalk Command Center; al primo avvio selezionate le impostazioni e indirizzate i download in una directory dedicata di un hard disk separato, così in caso di emergenza saprete dove recuperare (o cancellare) i vari Installer scaricati.
Le guide online di Sonar integrano finalmente quella in italiano, peraltro aggiornata anch’essa a cadenza regolare: ben fatto. Passiamo all’analisi del software: per un utente storico delle DAW Cakewalk, il balzo in avanti in termini di workflow nell’ultimo Sonar rispetto al passato è notevole. Prendetevi una piccola porzione di tempo per configurare a dovere la nuova Control Bar in modo da allestire una serie di template ad hoc; a riguardo, l’introduzione del Mix Recall merita un plauso, perché azzera l’obbligo di realizzare diverse copie del progetto per allestire mix differenti secondo l’uso (video, radio, MP3, ecc); consente inoltre di compiere delle comparazioni A/B al volo tra i vari set. L’unico difetto riscontrato nell’uso (già prontamente segnalato a Cakewalk) riguarda un fastidioso bump emesso dai monitor al cambio delle scene.
Anche in termini di editing MIDI ora si procede piacevolmente spediti, grazie alle nuove funzioni associate al solo mouse; il restyling dell’interfaccia del Piano Roll è apprezzabile lavorando su schermi di medie dimensioni, come quelli dei laptop. Tra i tool introdotti devo ammettere che Vocal Sync mi ha stupito positivamente, in pochi istanti potete correggere il timing di parti di un cantato; oppure raddoppiare una voce con ottimi risultati. Se fate video editing il Vocal Sync è strategico per adattare un parlato all’interno di un filmato ruotando un semplice knob: tool che consiglio caldamente, se per voi il tempo è denaro. L’interfaccia del Drum Replacer rimanda ad altri software dedicati al trattamento della batteria come Drumagog, ma quanto proposto in Sonar brilla per intuitività.
A mio parere, Pro Channel è il vero punto di forza di questo Sonar, perché ogni emulazione è stata profondamente rivista in termini di carattere. Ho caricato alcuni progetti realizzati in passato con le vecchie versioni di Sonar, ripartendo da zero in termini di mix e la sorpresa è stata tanta al termine del test; in termini di pasta sonora restituita, il Pro Channel spazza via un bel parco di plug-in impiegati in ogni traccia del progetto precedente! Tra le emulazioni delle console trovo l’A-Type azzeccata per il trattamento delle voci, per la morbidezza restituita nel carattere, mentre l’S-Type di default è l’ideale per chitarre e batterie.
Tra le quattro emulazioni disponibili nel QuadCurve EQ, ho apprezzato in particolare quelle dedicate alle console SSL; è l’interfaccia Zoom che fa compiere alla sezione un bel salto di qualità in termini di approccio. Un vero peccato non sia estesa alla versione Producer di Sonar, perché rende davvero piacevole lavorare con questo ottimo plug-in.
Le FX Chain sono ben studiate, le ho impiegate con profitto in alcuni miei vecchi progetti usati per il test al posto di pesanti plug-in storici di Sonar; in termini di risparmio delle risorse anche i Dials Style sono una bella mano tesa. Impiegando un laptop per registrazioni mobile potete impiegarle come block notes per fissare un’idea sul carattere di ogni traccia del progetto; in seguito potete trasferire quest’ultimo su un’altra DAW più performante per affinarne il mix. Tra i virtual instrument segnalo il potenziamento del parco batterie, con Addictive Drums 2 ad affiancare il modulo proprietario Session Drummer 3. L’abbondanza in termini di sonorità non manca e in entrambi i casi potete stendere una traccia di batteria con un semplice drag and drop.
Un'altra piccola perla da tempo inclusa nel bundle di Sonar è il modulo di archi nella libreria Studio Instruments: essenziale nella timbrica, ha nella suonabilità il suo punto forte; se amate suonare una traccia orchestrale e non programmarla, questo modulo può fare al caso vostro. Per gli amanti dei suoni sintetici strumenti quali Rapture Pro e Z3TA + 2 possono rivelarsi appaganti; nell’ampio parco di preset a corredo è difficile non trovare quanto desiderato. Anche in questa versione è presente lo storico modulo in formato General MIDI TTS1, buon partner per l'editing di MIDI file commerciali.
In conclusione, vi segnalo che c’è molto made in Italy nel bundle a corredo con Cakewalk Sonar; diverse timbriche di virtual instrument quali Rapture Pro 2 e Session Drummer 3 sono state realizzate da Chocolate Audio di Simone Coen. L’ottimo riverbero REmatrix Solo è una variante light del raffinato plug-in sviluppato da Overloud, in collaborazione con Sabino Cannone di MoReVox.
Cakewalk ha allestito infine anche uno store online per acquistare separatamente altri plug-in e virtual instrument; tra questa offerta spiccano i moduli effetti del plug-in VKFX acquistabili separatamente a circa € 10 ciascuno. Questi sono piccoli tasselli che il tastierista dovrebbe seriamente considerare, per aggiungere grinta e sapore vintage a piani elettrici e organi. Come di consueto, questa edizione di Sonar è parca in termini di risorse, ma stabile nell’uso anche con una piattaforma piuttosto critica come Windows 8.1.
Conclusioni
Gli interventi volti a snellire il workflow e i miglioramenti riscontrati nel Pro Channel valgono da soli il prezzo di acquisto di una versione al top di gamma. Se in termini di editing MIDI Sonar resta sempre un punto di riferimento, per tutte le versioni è l’evoluzione nel motore audio a sorprendere: ottima idea. La versione Artist è caldamente consigliata al musicista/appassionato con budget limitato che non vuole rinunciare a una DAW di rango; tra la versione Professional e quella Platinum la scelta va fatta secondo le proprie esigenze. Il crossgrade ai possessori di vecchie versioni di Sonar è caldamente consigliato, mentre a chi non lo conosce suggerisco di scaricare la versione demo: che sia giunta l’ora di cambiare DAW?
PRO
Workflow migliorato
Qualità del Pro Channel nelle versioni Professional e Platinum
Buon bundle di plug-in e virtual instrument, anche nella serie Artist
CONTRO
Installazione ADPack di Addictive Drums 2 migliorabile
Motore audio da escludere al cambio scena nel Mixer Recall
INFO
Prezzi
Artist € 106,14 +IVA (oppure € 10,61 al mese)
Professional € 212,28 +IVA (oppure € 21,31 al mese)
Platinum € 533,14 +IVA (oppure € 53,40 al mese)