Un test dettagliato sull’innovativa Seaboard Rise prodotta da ROLI, che smonta il concetto tradizionale di MIDI keyboard grazie al controllo sul suono a cinque dimensioni.
Roli sulla propria pagina web ci introduce in questo nuovo mondo attraverso slogan: ascolta la differenza. Effettivamente la prima volta che ascoltai le esecuzioni su una master keyboard Roli rimasi letteralmente sbalordito. Era subito evidente quanto questo nuovo controller MIDI rendesse possibile un livello di espressività fino ad oggi molto difficile da raggiungere per una tastiera. Il protocollo MIDI permette di poter manipolare il suono in maniera totale e a oggi ogni virtual instrument o sample library permette un livello di controllo profondo: il risultato in termini di espressività e realismo è ormai eccelso. Questo è vero però in relazione al numero di controlli che siamo costretti poi a editare, controllare e registrare. Prendiamo in esame il più semplice dei casi, un pad del quale vogliamo controllare il cutoff, il livello e magari un effetto di pitch. Suonare e controllare questi tre parametri contemporaneamente è complesso e poco intuitivo. Roli ha completamente ribaltato la situazione dando la possibilità di suonare e contemporaneamente avere sotto mano tutto quello che serve per controllare l’espressività, le modulazioni, e tanto altro, senza distrarsi troppo dalla performance, il tutto rigorosamente live. Questa caratteristica apre a un livello di espressività che mancava, dal mio punto di vista, quanto meno in maniera così intuitiva e complessivamente semplice. Per far questo bisognava necessariamente ripensare il concetto di tastiera andando a prendere ispirazione da altri mondi e superando uno dei principali ostacoli che un controller costruito con la logica di un pianoforte può avere, ovvero la separazione meccanica tra toni e semitoni e la mancanza di continuità tra essi. Su una classica tastiera non è possibile legare il passaggio tra due note, se non attraverso dei processi automatici come script o campionamento delle transizioni di nota con effetto di blending così come avviene tipicamente sugli strumenti a corda. Roli è riuscita a creare una tastiera che permette questo e altro attraverso una serie di funzionalità decisamente avanzate.
Hardware design
Fornita in una confezione stile valigetta con un packaging decisamente elegante, Seaboard Rise è disponibile nei modelli 25 e 49 tasti. La costruzione è impeccabile (solo 23 mm di spessore) e si dimostra a prima vista molto affascinante. La struttura portante è in alluminio anodizzato che gli dona notevole robustezza e anche un certo peso se teniamo conto delle dimensioni ridotte. Tutta la superficie tattile è realizzata in silicone rubber, molto elastico, resistente e, a detta di Roli, sicuro: è una derivazione dei materiali usati per i contenitori alimentari. La scelta del silicone nasce dalla necessità di realizzare una superficie molte sensibile, deformante ma resistente, che permettesse un controllo con soluzione di continuità tra le varie note. Al di sotto dello strato di silicone trova spazio la scheda dedicata ai sensori che si occupano di ricevere anche i minimi gesti compiuti sulla tastiera, restituendo una sensibilità veramente notevole. Rise è alimentata a batteria (ricaricabile) con durata di circa otto ore, quando connessa a una presa USB powered viene ricaricata e allo stesso tempo alimentata. Altra funzionalità interessante è la connettività MIDI wireless tramite l’ultima versione del protocollo Bluetooth (MIDI over Bluetooth). In questa modalità il sistema operativo che ho utilizzato, OS X Yosemite, funziona egregiamente; si percepisce una leggerissima latenza aggiuntiva, la quale non limita le performance in modo evidente. Il fronte connessioni prevede oltre a due ingressi USB A e B, ingresso per il sustain e connettore di alimentazione. Come accessorio è disponibile un Flip Case in vari colori, stile iPad, che garantisce protezione e supporto.
La quinta dimensione
Con Roli entrerete direttamente nella quinta dimensione, sebbene non avrete a che fare con mondi paralleli o warm hole, potrete controllare il suono in maniera decisamente unica tramite i comandi Strike, Press, Glide, Slide e Lift, ognuno dei quali controlla una particolare azione sul suono. Strike è una sorta di velocity e varia in base alla pressione che si esercita sui tasti. Press si potrebbe accostare all’aftertouch, cioè la pressione che si esercita in maniera continua sul tasto una volta premuto. Glide permette di effettuare un blending tra le note, il vibrato e anche di effettuare lunghi effetti di blend attraverso le due zone posizionate sopra e sotto i tasti (chiamate ribbon), zone che come vedremo in seguito sono un’estensione delle note stesse. Slide agisce sul movimento verticale sul tasto; a questo parametro possono essere assegnati una serie di controlli tra cui il cutoff. Infine abbiamo il parametro Lift che è la velocità con il quale viene rilasciato il tasto. Seaboard è dotata inoltre di quattro strumenti di controllo posizionati all’estremità sinistra: Glide Touch Fader, Slide Touch Fader, Press Touch Fader e il modulo XY Touch Pad. I primi tre controlli hanno una doppia funzionalità configurabile tramite il selettore Expression Mode: in modalità Expression Mode controllano l’ampiezza della riposta dei parametri Glide, Slide e Press visti precedentemente; la seconda modalità MIDI Mode può essere personalizzata trasformando i tre ribbon in controller MIDI generici assegnabili a qualsiasi MIDI CC. Il modulo XT Touch pad è un classico controller MIDI configurabile con asse X-Y, assegnabile a piacimento a MIDI CC.
Software
Seaboard Rise è fornita con due principali software: Dashboard ed Equator. Il primo è un’applicazione gestionale con la quale configurare tutti i parametri del controller, assegnare i vari MIDI CC dei tre touch fader o touch pad X-Y, editare la riposta del Five Dimensions Touch, aggiornare il firmware e scaricare le ultime release del software. È dotata anche di una rappresentazione grafica real-time della superficie keywave della tastiera, mostrando visivamente l’azione della tecnologia Five Dimensions Touch. In sostanza la Dashboard è il cuore per configurare propriamente la nostra Roli. Il secondo software Equator è un synth proprietario sviluppato per sfruttare alla perfezione le caratteristiche del controller. Dotato di wavetable, frequency modulation e sample playback con filtri multimode, Equator è un synth molto interessante, porta con sé più di 100 preset che fanno intuire le grandissime potenzialità del controller. Il synth si comporta benissimo e i suoni offerti spaziano da bass, lead, pad a qualche emulazione di strumento a fiato. Al di là della qualità specifica dei preset, quello che mi ha colpito è la grandissima espressività offerta: in un semplice tocco di tastiera è possibile controllare il suono come mai fino ad ora: superata la prima fase conoscitiva, è un vero piacere suonare. Il synth presenta tre oscillatori, due sample player, un generatore di noise, una sintesi FM, due filtri generali assegnabili. Completano le dotazioni due LFO, cinque inviluppi e un’ottima sezione effetti composta da bitcruscher, distortion, eq, chorus, delay, riverbero e ring modulator. Il routing dei segnali e del ritorno effetti è gestito da una sezione Mixer alla quale si accede dall’apposito Tab. Le modulazioni possibili sono veramente tante, l’assegnazione dei vari parametri avviene in una modalità simile ad altri synth, come ad esempio Massive. Tramite la sezione Modulation List è possibile controllare visivamente le assegnazioni delle modulazioni assegnato la sorgente e la destinazione decidendo anche l’ammontare dell’intensità di modulazione. La sezione effetti si comporta molto bene, complessivamente la qualità è ottima, anche il riverbero on board non è affatto male. Non è ancora possibile importare campioni esterni, un peccato vista la presenza di due moduli di sample playback; pare sia una funzione che sarà implementata in un prossimo update.
In prova
Eccoci alla parte più interessante: dico subito che c’è una certa curva di apprendimento iniziale, la sensazione al tatto è completamente nuova; la scelta del colore nero crea inizialmente qualche piccolo problema nell’individuare correttamente le note, per non parlare della possibilità di spostarsi di semitoni senza staccare il dito dalla tastiera. Superata comunque una prima fase di apprendimento, la sensazione è decisamente positiva, la facilità con la quale si riesce a restituire un espressività al suono è notevole. Passaggi che prima prevedevano diversi step, come registrare la parte, editare il MIDI, assegnare un MIDI CC, ora possono essere eseguiti in un colpo solo semplicemente suonando. La possibilità di controllare il MicroPitch e realizzare un effetto vibrato semplicemente oscillando sul tasto o il blending tra le note, aggiungono alla performance una naturalezza fantastica. Qualità queste che non si apprezzano esclusivamente con strumenti di natura acustica ma anche suonando lead o synth: le capacità di controllo sono entusiasmanti. Utilizzo la versione a 25 tasti e devo dire che presa confidenza con la sua logica poi si inizia a desiderare la disponibilità di più ottave sotto le mani. La versione piccola va un po' stretta, diventa ideale per suonare soli di synth, chitarra o giri di basso, ma quando si usano strumenti come pad o texture sonore, si apprezza notevolmente il fatto di poter disporre di ottave aggiuntive e la versione a 49 tasti diventa perfetta. Le due bande di silicone sopra la zona dei tasti sono anch'esse una superficie suonabile, sono delle zone utilizzabili sia per effettuare dei lunghi blending di pitch sia per creare un interessante effetto di portamento tra le note. Il Five Dimension Touch è egregiamente valorizzato dal synth proprietario Equator: ogni suono sembra appartenere a una generazione mai sentita fino ad oggi grazie ad un controllo unico, nonostante la qualità specifica dei preset non faccia gridare al miracolo, però la natura stessa del prodotto Roli rende possibile un’esperienza diversa. Appurato che il matrimonio tra Rise ed Equator è ovviamente soddisfacente, la successiva domanda che mi sono posto è come si comporta con i virtual instrument di terze parti? La risposta è abbastanza complessa e potrebbe spegnere qualche entusiasmo. SeaBoard Rise è un prodotto nuovo, con una concezione diversa, ci sono alcuni aspetti da considerare: tutto quello che fa è reso possibile anche grazie alla trasmissione MIDI su più canali contemporaneamente (fino a un massimo di 10) e questo rende possibile vibrare su una nota, mentre su un’altra si effettua un lungo blending ad esempio, se Equator è stato concepito per sfruttare da subito questa tecnologia, synth di terze parti non sono di default configurati per questo tipo di funzionamento. Sarà quindi necessario settare manualmente ogni synth impostando sulla propria DAW la ricezione su tutti i canali MIDI, anche usando Equator, impostando la traccia del virtual instrument su Any e andare poi a configurare i vari segnali di MIDI CC: questo procedimento avviene attraverso la DashBoard vista prima. Il blending tra le note, così come il vibrato, è uno dei parametri che abbastanza facilmente si riesce da subito a gestire, è sufficiente solo configurare come è gestito il pitch bend, visto che SeaBoard in base al modello prevede un Pitch Bend Range fino a 60 semitoni. Per esempio Kontakt 5 a oggi supporta un Pitch Bend Range fino a + o - 12, quindi sarà necessario entrare in modalità Edit, selezionare tutti i gruppi e andare a editare il parametro di controllo di Pitch Bend impostandolo su 12. Stesso setting andrà poi riportato anche in Roli Dashboard configurando correttamente il Pitch Bend Range su 12 semitoni. Questo consente di gestire correttamente il blending in Kontakt, ovviamente tutte le altre possibilità offerte da Roli andranno opportunamente configurate e gestite a proprio piacimento. Risulta importante effettuare questa serie di operazioni per poter apprezzare in modo totale il Five Dimension Touch anche con virtual instrument di terze parti. Bisogna considerare che per sfruttare la Seaboard Rise al massimo delle sue potenzialità è necessario tempo per costruirsi un template che preveda virtual instrument opportunamente configurati per lavorare al meglio. Ci sono DAW che ben si prestano all’utilizzo di questo controller: Steinberg Cubase con il suo VST Expression permette già di poter editare nota per nota i vari CC MIDI generati da Roli.
Conclusioni
Roli Seabord Rise ha rotto gli schemi, ha puntato coraggiosamente su un prodotto che per molti aspetti rivoluziona il modo tradizionale di suonare e non solo. I dubbi iniziali sono sciolti dopo qualche ora di pratica, dopo le quali sarà divertente e stimolante poter suonare in un modo nuovo. Il controller è assemblato benissimo, la sensazione è di avere tra le mani un prodotto di qualità, con una forte personalità e un design accattivante e ricercato. Non è un prodotto per tutti: consiglio se possibile di provarla prima di spendere una cifra non certo economica, perché l’impatto sul prodotto è molto soggettivo, potreste amarla da subito o definirla scomoda e inutile. Di certo è un prodotto affascinante che una volta adeguatamente supportato dagli sviluppatori permetterà un controllo sul suono mai raggiunto fino a oggi con questa immediatezza. L’utilizzo con il synth Equator è stimolante da subito, i preset sono gradevoli, sicuramente però Equator diventa ancora più interessante se si dedica tempo alla costruzione dei propri suoni. L’utilizzo con virtual instrument di terze parti implica una configurazione iniziale di vari parametri, che porta a perdere un po' di tempo ma, una volta configurata, sarà sicuramente in grado di regalare soddisfazioni.
Live performance
Vi lascio anche il link a due video demo che ho realizzato durante una performance live con ROLI Seaboard Rise. Nel primo (https://www.youtube.com/watch?v=Wcyawc1Uerg) eseguo un’improvvisazione con una libreria di violino; nel secondo (https://www.youtube.com/watch?v=Uc6UJW2U560), un solo di chitarra elettrica improvvisato.
PRO
Rivoluzionaria
Maggiore espressività nelle performance
Ottima costruzione
CONTRO
Curva di apprendimento non trascurabile
Per ora si sfrutta al 100% solo col synth proprietario Equator
Necessità di configurazione manuale con virtual instrument di terze parti
INFO
ROLI
Prezzo: 25 tasti € 799
49 tasti € 1.199