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Test: Ik Multimedia AmpliTube 4, costruisci il tuo cabinet!

Rapporto qualità/prezzo9
Suono9
Facilità d'uso8
8.7

IK Multimedia è un marchio storico nella produzione software dove a una produzione di altissimo livello si affianca un cuore italiano. AmpliTube è stato il precursore per la virtualizzazione dei cabinet, ampli e stomp box, e ora si proietta nel futuro.

Siamo giunti al quarto capitolo per la famiglia AmpliTube, ora solo a 64 bit, che ha esplorato vari ambiti e settori addentrandosi anche nell’emulazione di marchi storici realizzandone versioni dedicate (come AmpliTube Fender, Orange e MESA/Boogie). Va da sé che oramai il background è ovviamente corposo; sono tante le comparazioni possibili in un mercato florido anche se oramai statico, ciò nonostante le sorprese (positive!) non mancano.

 

Mainscreen di AmpliTube 4

Panoramica generale

Analogamente alle precedenti versioni, AmpliTube 4 si presenta come una piattaforma completa comprensiva di simulazioni di testate, combo, cabinet e stomp box. Un aspetto che è bene mettere in evidenza sin dall’inizio per differenziare la nostra analisi; è infatti lo stesso software a presentarsi come omnicomprensivo, tenendo la distanza da plug-in dedicati a un singolo componente o aspetto della simulazione (cabinet o stomp box). Non è un aspetto trascurabile anche perché pone AmpliTube sull’olimpo dei software, alla paLa library di speaker presente in Amplitube 4ri di colossi sfornati da Native Instruments o Line 6. Di fatto l’approccio è globale, finalizzato alla creazione di un preset autosufficiente e comprensivo di tutto ciò che è necessario per ottenere un suono definitivo. Il contenuto della nuova versione prevede: 10 stomp box, nove amplificatori, 10 cabinet, 29 vintage speaker, quattro microfoni, due unità rack, due tuner. La schermata si presenta user friendly e organizzata, come nelle versioni precedenti, su due linee parallele con la possibilità di creare timbri stereo piuttosto che dual amp. Novità che salta subito all’occhio proprio dalla visualizzazione del diagramma di flusso, è la possibilità di Insert cioè di Effect Loop. La versione stand alone, a differenza del plug-in, prevede la possibilità di registrare fino a otto tracce tramite un software di recording e looper (su quattro tracce). All’apertura del software, il main screen presenta nel box centrale la testata selezionata dal preset in uso; nella parte superiore il diagramma di flusso relativo alla catena di effetti e insert e nella parte inferiore i controlli di Input level, Gate e parametri generali quali Main Volume, fase e D.I. Nel diagramma di flusso appare subito in evidenza il componente Tuner, posto immediatamente dopo il segnale di ingresso che in realtà lascia all’utente la possibilità di selezionare due modelli storici di Tuner ispirati alle versioni Korg. Interessante la possibilità di selezionare accordature non cromatiche (Phytagorean, Werkmeister III ecc), quasi a dire al musicista: prima di procedere al resto, accordati per bene! Il tuner si può attivare/disattivare e soprattutto silenziare, con la funzione mute, nel momento dell’accordatura. La famiglia Stomp è suddivisa in sottocategorie di cui alcune dedicate e acquistabili separatamente, altre comprese nel pack o derivate delle versioni precedenti. Le cLe icone verticali rappresentanoategorie, ciascuna dotata di una buona gamma di modelli, sono organizzate in Delay, Distortion, Dynamics, Eq, Filter, Fuzz, Modulation, Pitch, Other. Per quanto riguarda gli Amp le famiglie prevedono un’ampia gamma, acquistabile e implementabile e una di serie già compresa nel pack AmpliTube. I principali proposti da AmpliTube 4 sono i Classic Brit Collection che includono Brit 8000 (basato sullo storico Marshall JCM800), Brit 9000 (Marshall JCM900), Red Pig (Marshall Major), Brit Silver (Marshall Jubilee), Brit Valve pre (Marshall JMP-1). Lo step successivo prevede la possibilità di utilizzo degli insert, cioè di tutti gli effetti a rack disponibili (anche nell’ultimo box Rack A) suddivisi nelle famiglie Delay & Reverb, Eq & Dynamics, Filter, Modulation, Pitch, Other. La grande innovazione si presenta però con la categoria Cabinet dove il software dà il meglio di sé. In AmpliTube 4 è possibile selezionare non solo il modello di cabinet (fra 10 modelli di cui 29 individual speaker) ma anche il singolo speaker all’interno del cabinet stesso. Se ad esempio selezioniamo una cassa 4 x 12”, una volta scelto il cabinet e cliccando sull’apposita icona, sarà possibile selezionare lo speaker con la possibilità di creare un cabinet composto da speaker di diversa natura. A complemento di questa articolata configurazione, la gestione di tre diverse e simultanee riprese microfoniche dLa modifica dei parametrii cui due frontali sulla cassa e una (stereofonica) dedicata alla room. Ogni microfono è selezionabile da una library e la scelta è indipendente per ogni punto di ripresa. La posizione dei microfoni posti di fronte al cabinet è modificabile in distanza, angolazione e altezza, parametri innovativi rispetto alle versioni precedenti e a molti altri software concorrenti. Anche i microfoni dedicati alla control room sono gestibili per quanto riguarda la distanza e l’apertura stereofonica sia dalla raffigurazione grafica che dal cursore Width. Oltre alla scelta dei microfoni possiamo seleziona l’ambiente di ripresa fra sei diverse tipologie ovvero: Big Live Room, Venue, Studio A, Studio B, Booth, Garage. L’intera gestione dei microfoni e della control room ha inoltre un suo mixer dedicato richiamabile dall’apposita icona e da cui è possibile gestire il livello e il pan.

 

In prova

AmpliTube 4 prevede un suo browser interno per la categorizzazione e il caricamento dei preset presenti nella nostra workstation. L’organizzazione prevede le voci Name, Description, Instruments, Sound Character, Artist. Di incredibile utilità la nuova schermata posta nella parte inferiore del browser che illustra, in base al preset selezionato, i componenti in uso. Accanto al pulsante Browse le funzioni Save per il salvataggio di ogni modifica. Una volta selezionato l’amplificatore di nostro interesse, è possibile gestLa sezione dedicataire i parametri con il mouse direttamente sui potenziometri oppure inserire un valore numerico nella finestra Value. Provvediamo al settaggio dei valori di Noise Gate dalla parte inferiore del main screen, sempre presenti, cosi come i valori di master out. Terminata questa fase potremo dedicarci alla scelta degli effetti e soprattutto del cabinet, provvedendo a settare la control room con tutti i nuovi parametri previsti. Il comportamento si rivela molto veloce e snello con bassi valori di latenza e ottima dinamica. Il timbro risultante è molto puntato con altissimi valori di attacco e sustain, e conserva dinamica e sensibilità al tocco rispettando pennate più leggere e più intense restituendo valori di crunch e compressione sempre maggiori coerentemente con il peso del nostro tocco. Anche la qualità degli effetti di modulazione e dei riverberi si rivela di ottima qualità. Le prestazioni, in termini di risorse sSettaggi relativi all'esempio audio 1ono accettabili mentre si rivelano stupefacenti da un punto di vista timbrico. Dinamica, attacco, sustain, armonici sono gli aspetti che meglio caratterizzano il comportamento della nuova versione di IK Multimedia, il tutto coronato da un’interfaccia davvero user friendly, intuitiva e flessibile. La funzione di acquisto di singoli componenti è inclusa nel software e raggiungibile dallo stesso main screen dalla apposita icona raffigurante un carrello (in alto a destra). Interessante la possibilità di poter scegliere solo quale famiglie di amplificatori implementare fino a definire il profilo del singolo chitarrista, come ad immaginare che ogni utente possa avere non solo una configurazione personalizzata, ma anche una sua personalissima library di componenti.

Settaggi relativi all'esempio audio 2

Conclusioni

AmpliTube 4 si rivela una piattaforma multifunzione di altissimo livello. Al suo interno troviamo tutto ciò di cui deve disporre un chitarrista e un sound engineer, senza necessità (escluse particolari esigenze) di plug-in esterni e aggiuntivi. L’idea, e la sfida, è quindi quella di racchiudere in unica schermata e in unico software, tutto quanto è necessario e implementabile. Sfida vinta con genialità italiana!

 

PRO

Versatilità

Timbri realistici

Possibilità di personalizzazione degli ambienti di ripresa

CONTRO

Leggermente rumoroso

Automazioni non possibili su tutti i parametri

 

INFO

Ik Multimedia

Prezzo: € 149,99 +IVA

 

 

Allegati

FileDescrizione
pdf Test - IK Multimedia

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