Integrando un iPad e l’app gratuita Pro Tools | Control per iOS, Dock è la soluzione all in one per gestire Avid Pro Tools ma anche tutte le DAW compatibili con Eucon, tra cui Apple Logic, Steinberg Cubase e Nuendo.
Siamo nel 2016. I sistemi digitali touch screen hanno preso campo nelle nostre vite, sia quotidiane (pensate ad esempio a tutti i prodotti mobile), sia lavorative. Tra i più giovani l’utilizzo di un qualsiasi prodotto non touch rappresenta quasi un’eresia, ma per la maggior parte dei professionisti con esperienza, quel tipo di sistema da solo non è sufficiente per ottenere l’efficienza e la velocità necessaria nell’utilizzo della propria DAW, qualsiasi essa sia. Sfruttare il controllo tattile contraddistinto da fader e pulsanti fisici su una superficie di controllo, a mio avviso, non può essere sostituito. Avid, conscia di come si muove il mercato, ha già introdotto questa soluzione ibrida con il costoso Avid S6. Tuttavia, la progettazione e la realizzazione di Pro Tools | Dock ha reso felici i moltissimi utenti che hanno fatto di Pro Tools il centro del loro studio di produzione. In questo sistema un iPad è integrato in apposito alloggiamento per sfruttare tutta la potenzialità del Dock.
Connessioni
Sul retro di ProTools | Dock troviamo la connessione Ethernet per agganciarlo al computer. Il protocollo previsto è il noto Eucon, che viaggia su cavo di rete. Sono presenti una fondamentale porta USB, che ha lo scopo di mantenere in carica l’iPad (porta che non può essere utilizzata per attaccare altro, ad esempio mouse o tastiere), la presa per l’alimentazione (fornita da un alimentatore esterno a 12V), il pulsante di accensione, una piccola fessura per usare il cavo d’acciaio antifurto di Kensington, un jack femmina per connettere il footswitch che spesso chitarristi e bassisti (ma non solo) usano per attivare e interrompere la registrazione audio. Aprendo una piccola parentesi sulla connessione Ethernet, è molto importante tenere presente che, nel caso si possegga la work surface ProTools | S3 a 16 fader agganciata al computer e dotata di due prese di rete, si può usare la seconda porta per creare un ponte e agganciare Dock, mettendolo in comunicazione con il sistema senza bisogno di comprare router aggiuntivi esterni. Per chiudere la parte dedicata alle connessioni, al momento i tablet supportati sono iPad Mini (a partire dalla seconda versione) e iPad da 9,7" (a partire dall’iPad Air). Per gli iPad Pro da 12,9" sembra sia probabile una futura integrazione sfruttando l’app Pro Tools | Control rivista in modalità schermo verticale, anche se per ora si tratta solo di rumors. Oltre all’S3, ProTools | Dock può essere affiancato ai prodotti della serie Artist Mix.
Interfacciamento con Pro Tools e altre DAW
Le versioni Pro Tools certificate per l’utilizzo con Pro Tools | Dock partono dalla 12.5. Tutti i test che ho eseguito in questi giorni si sono basati proprio su Pro Tools HD 12.5. Quella di Avid comunque non è l'unica DAW controllabile dal Dock, nel momento in cui scrivo anche Apple Logic Pro X, Steinberg Cubase 8.5 (o superiore) e Steinberg Nuendo 7 (o superiore) sono approvati per l’utilizzo con questa superficie di controllo.
In prova
Pro Tools | Dock è dotato di numerosi pulsanti suddivisi in modo funzionale. Analizzandoli per macro-aree, troviamo in alto, al di sotto dell’iPad, sedici pulsanti rotondi con rispettivi LED colorati che vanno ad interagire direttamente con i soft key in basso nella schermata dell’applicazione ProTools | Control (ampiamente analizzata su Audiofader ottobre 2016). Al tatto i pulsanti restituiscono un ottimo feedback: sulla loro qualità costruttiva, solo il tempo ci potrà dare una risposta. Da notare che i colori dei LED cambiano a seconda del colore dei soft key presenti a schermo. Scendendo, possiamo suddividere il Dock in sette aree dedicate a innumerevoli funzioni. A sinistra la fa da padrone l’unico fader automatizzato della superficie, identico a quelli dell’S3, che offre una riposta al tatto estremamente piacevole; ho trovato la sua corsa morbida e precisa. Ogni qualvolta si seleziona in ProTools una traccia, il fader restituisce il valore di volume della traccia selezionata. Sopra il fader trovano posto i pulsanti di Solo e Mute di comode dimensioni, mentre a sinistra due pulsanti piccoli e quadrati abilitano la selezione, la registrazione di traccia e la modalità di automazione. Questi due pulsanti sono troppo piccoli per il mio gusto, ma sono equivalenti a quelli presenti a lato dei sedici fader dell’S3, in modo da offrire continuità nel caso le due superfici siano accoppiate. Proseguendo verso destra, 12 pulsanti sono dedicati a modalità standard (ad esempio touch, latch etc.) e avanzate (ad esempio Preview, Capture, Write to all etc.). Li ho trovati affidabili al tatto, di buona dimensione. Abbiamo una doppia serigrafia: una sul pulsante che indica cosa abiliteremo premendolo e una a lato che indica la funzione che verrà abilitata dopo aver premuto anticipatamente lo switch in basso a sinistra o a destra di Shift. Poco più a destra prende posto la Wheel utilizzabile in congiunzione con molti dei 12 pulsanti alla sua destra. Da essi infatti si abilita la Wheel per lavorare ad esempio come zoom o scroll orizzontale e verticale, come jog e shuttle. La Wheel si è rivelata di ottima fattura e di materiale simile al fader. La bordatura rialzata sulla sua circonferenza, aiuta nell’utilizzo e non fa sentire l’assenza di una rientranza da usare con un dito per avviare la rotazione in un senso o nell’altro. Tornando all’area dei pulsanti, alla sua destra trovano posto anche quelli dedicati al nudge e al bank delle tracce, al Do To All e Do To Select, al Mark In e Mark Out, al Move Selection, al cambio di applicazione aperta nel sistema o di workstation collegata, alla funzione di Save, Cancel e Ok, più due locazioni serigrafate come User 1 e User 2. All’estrema destra del Dock e al di sotto della Wheel, spiccano due touch strip contrassegnati con i numeri da 1 a 4. È sufficiente sfiorare i numeri per attivare il soft key relativo (e altre quattro funzioni se si sfiorano dopo aver premuto lo Shift di cui abbiamo parlato). Personalmente non sono un grande fan dei touch strip. Risulta troppo semplice sfiorarli per errore e attivare una funzione non desiderata. Nella zona inferiore di ProTool | Dock troviamo la Transport Bar con tutti i pulsanti principali utili al trasporto e a opzioni di record e playback. Di commode dimensioni, anche questi pulsanti sono di buona fattura e dall’ottima resa tattile. Per conoscenza, nella pagina dedicata dell’Eucon Settings le aree designate a ricevere un soft key sono nominate come Dock Left Edit, Dock Transport, Dock Right Edit, Dock Horizontal Touchstrip e Dock Vertical Touchstrip. Passando all’area superiore, otto potenziometri affiancano i lati dell’iPad, inserito nell’apposito alloggiamento. Questi sono di plastica rigida e la loro fattura è abbastanza buona, equivalente in tutto e per tutto a quelli dell’S3. Potrebbero a mio avviso ruotare in modo meno frenato di quanto si percepisce al primo utilizzo, anche se è facile abituarsi alla loro corsa. La funzione specifica è quella di comandare i parametri dei plug-in aperti all’interno dell’app Pro Tools | Control. Pilotano, solo per fare un esempio, le bande di un equalizzatore, l’ampiezza dei reverberi (e le mandate relative ad essi), threshold e gain di un compressore e così via. Premendole si riporta il parametro modificato al valore di default. Sul lato destro della superficie un ultimo encoder è serigrafato con la scritta Monitor - Control Room (al momento non utilizzabile in Pro Tools ma solo in altre Daw). Anche se non è questa la sede per discutere le caratteristiche intrinseche di S3, tenete a mente che un eccezionale workflow operativo si può ottenere in Pro Tools con l’utilizzo dei VCA Master, accoppiandoli il Dock. Sull’S3 infatti è possibile, come vedremo in un altro test, eseguire uno spill out dei VCA rendendo accessibili i canali ad esso assegnati sui fader dell’S3 e automaticamente trovando nel fader del Dock il VCA Master che li gestisce. Per curiosità sappiate che esiste un apposito supporto opzionale di connessione tra Pro Tools | Dock e Pro Tools | S3, anche se sinceramente non ne sento assolutamente la necessità. La posizione dell’iPad nell’alloggiamento dedicato è stata ben studiata ed è anche possibile rimuovere una parte in plastica per modificarne i gradi di inclinazione. Non è sicuramente comodo avere a disposizione un solo fader, ma d’altronde è naturale la scelta decisa da Avid nel creare una superficie di queste dimensioni (circa 35cm x 35cm).
Conclusioni
Utilizzare ProTools | Dock è molto semplice. A differenza di Pro Tools | S3, che necessita di una curva di apprendimento più lunga, una volta connesso il Dock è utilizzabile da chiunque, anche senza esperienze su superfici di controllo. Tutte le prove che ho eseguito, usando sessioni semplici o estremamente complesse, hanno tratto un notevole giovamento da ogni componente della superficie. L’integrazione tra iPad e Pro Tools | Control fornisce accesso istantaneo a centinaia di tracce e centinaia di soft key assegnabili a qualsiasi pulsante desiderato. Gli utenti di Pro Tools che ancora stanno valutando l’acquisto di una control surface dovrebbero mettere in cima alla lista dei candidati il Dock di Avid: prezzo, qualità di costruzione e prestazioni si sposano come mai prima di oggi nel campo delle superfici di controllo.
PRO
Semplicità di utilizzo
Integrazione tra modalità tattile e touch
Espansione del modello S3, per un sistema eccellente a costo contenuto
CONTRO
Mancanza di spazio adeguato per il cavo di alimentazione di un iPad 9,7"
Nessuna funzionalità dell'encoder Monitor – Control Room per Pro Tools
Mancanza attuale di supporto per iPad Pro 12,9"
Necessità di possedere un iPad
INFO
Soundwave
Prezzo: 1.028,00 € +IVA