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Test: Gyraf Audio G23, tilt equalizer

Rapporto qualità/prezzo9
Costruzione8
Suono9
Facilità d'uso10
9

Nell’audio professionale si è portati erroneamente a pensare che nel campo degli equalizzatori si sia già detto tutto. Gyraf propone un diverso approccio all'equalizzazione, un sistema in grado di cambiare l’impronta base di un segnale e plasmare il suono con delicatezza e musicalità. La limitata quantità di parametri e di riferimenti numerici presenti costringe a far lavorare solo l’udito e quindi a ottenere risultati coerenti e aggraziati.

L’idea di Gyraf è quella di unire la versatilità di un tilt equalizer con la musicalità di curve shelving molto morbide e di peaking altrettanto ampie, fare asservire inoltre questo tipo di filtri dalla circuiteria vintage più classica, basata su valvole NOS e trasformatori. Il fine ultimo è quello di ottenere una cremosità e una morbidezza di azione notevole. La combinazione di questi elementi assicura semplicità e immediatezza di utilizzo fin dal primo approccio.

Hardware

Il G23 è contenuto in sole due unità rack, la scatola è priva di fori per la ventilazione; il contenitore risulta piuttosto semplice alla vista e al tatto, il pannello frontale è sufficientemente spesso per consentire una buona rigidità. Aprendo il coperchio si è meravigliati dalla semplicità delle elettroniche e dalla loro ordinata e spaziata disposizione. In alto a destra è visibile il trasformato1.Circuiteria internare toroidale di abbondanti proporzioni, alla sua sinistra la relativa scheda di alimentazione composta da condensatori di generose dimensioni e FET per la stabilizzazione. In basso notiamo la PCB dedicata alle elettroniche dei filtri inusualmente sagomata per accogliere e posizionare alla giusta altezza il pregevole potenziometro Alps riservato al tilt. In basso a sinistra troviamo il nucleo prezioso del G23, cuore e anima costituiti da ottimi trasformatori Lundahl per input e output, rispettivamente LL1540 e LL5402 e da due valvole 6N23P NOS provenienti dall’ex blocco sovietico, che sfoggiano orgogliosamente il logo a forma di razzo della Voskhod plant, simbolo di qualità costruttiva e durevolezza. Non sono presenti operazionali all’interno del G23, come specificato con fierezza nel manuale, il segnale attraversa solo valvole e trasformatori in purissimo stile vintage. Ne deriva una tipologia in classe A.

Il pannello

Due unità rack di colore nero, agli estremi due pratiche maniglie aiutano il posizionamento della macchina. I controlli sono immediatamente visibili, ben spaziati ed ergonomici. Il primo a essere notato è il grande potenzio2.La PCB frontale sagomatametro dedicato al Linear Tilt posto sulla sinistra del pannello, accanto al logo Gyraf. Questo è privo di scatti, eccetto che sulla posizione di zero. Non ci sono informazioni serigrafiche, esistono solo due semplici indicazioni riguardanti la direzione della curva di tilt etichettate come Low e High e delle semplici tacche di riferimento poste lungo lo scorrimento del comando. Nella parte centrale troviamo i controlli di un piccolo program equalizer a tre bande: in basso sono ubicati i selettori per le tre frequenze fondamentali Low Freq, Mid Freq e High Freq ciascuno con tre scatti, in alto e leggermente spostati a sinistra, i tre gain relativi. Anche per questi ultimi, solo il punto di zero ha un riferimento meccanico, il resto dell’escursione è piacevolmente c3.Cuore e anima del G23ontinua. Per adeguarsi alla filosofia della macchina le informazioni riguardanti le frequenze o i livelli di amplificazione e attenuazione sono assenti: sono presenti esclusivamente dei riferimenti grafici atti solo all’orientamento visivo che non indicano un livello preciso. Nella parte destra del pannello si trovano i comandi dedicati all’accensione e all’hard wire bypass, un LED a due livelli di luminosità indica se la macchina è accesa e in azione sul segnale. Poco più in alto è posizionato il controllo dedicato al Trim, un potenziometro a micro-scatti, quaranta per la precisione, la sua funzione è quella di attenuare o recuperare il livello di uscita dopo il trattamento di equalizzazione.

Analisi

La circuiteria del G23 esibisce un livello di rumorosità molto contenuto, i trasformatori di ingresso e uscita offrono una discreta adattabilità in termini di impedenza, 10 kOhm in ingresso e circa 1 kOhm in uscita. Come og5.Distorsione armonica sullo sweep 20 Hz - 20 kHzni macchina dotata di valvole e trasformatori, i livelli di input/output non devono essere troppo alti per lavorare al meglio: questo equalizzatore è pensato per lavorare a circa +4 dBu di livello operativo medio, tenendo presente di non eccedere i circa +15 dBu di picco, dove la distorsione introdotta inizierà a farsi sentire in modo poco piacevole. Le colorazioni introdotte nel segnale, tipiche di macchine con questa architettura, sono ben visibili nel grafico. Il quantitativo di armoniche è significativo, la terza e la quarta armonica risultano maggiormente presenti rispetto alla seconda. La curva di tilt ha il suo centro a circa 1,4 kHz e un’ampiezza che al suo massimo, ovvero con il potenziometro ruotato completamente in uno dei due sensi, raggiunge una pendenza di 1 dB per ottava che equivale a circa +/-4 dB agli estremi dello spettro. È possibile apprezzarne il comportamento in figura e notare la diversa risposta sulle alte e sulle basse frequenze. Il resto dei parametri dell’equalizzatore segue la norma della larghezza di banda, i due filtri shelving per le basse e per le alte adottano curve di Baxandall molto aperte, agendo sulle quali si coinvolge un’ampia parte di spettro. Anche la centrale curva di peaking dedicata alle medie frequenze non sfugge a questa regola ed è quindi sufficientemente ampia per lavorare in simbiosi con gli altri parametri. Utilizzando campanature così larghe per tutti i controlli, lo sfasamento introdotto dal G23 è pressoché inesistente anche se si decide di ruotare uno o più comandi verso il loro parametro di massimo utilizzo. È inoltre importante segnalare che il bypass è di tutta l’elettronica e non del solo trattamento di equalizzazione: si tratta di un hard wire bypass veritiero con funzionamento a relè. È inoltre rilevante indicare che l’output trim ha differenti valori per amplificazione o la riduzione del livello di uscita, si parla di circa 2,5 dB per il guadagno e di circa 4 dB per l’attenuazione.

6.La curva di Linear Tilt

La curva di Linear Tilt

7.Curve Low Freq

Curve Low Freq

8.Curve High Freq

Curve High Freq

9.Curve Mid Freq

Curve Mid Freq

In prova

Gyraf produce macchine con una timbrica ricercata e personale e, nel G23, questa colorazione è quanto mai evidente. L’hardware possiede la tipica sonorità delle valvole vintage, morbida sulla dinamiche e fertile di armoniche, avvolta e ulteriormente addolcita dal corposo e ricco suono dei trasformatori di qualità. Il G23 è quindi un equalizzatore con una propria spiccata personalità: a volte questa caratteristica è proprio ciò che si cerca per vitaminizzare un brano sterile ma non solo, grazie alla preziosità dei componenti e alla sapiente gestione delle elettroniche, la macchina lavora egregiamente anche su mix qualitativi e ben fatti. Nel primo esempio audio, il segnale passa semplicemente attraverso le elettroniche, nessun trattamento di equalizzazione è stato applicato, l’unico intervento effettuato è un recupero di livello utilizzando l’output trim. È facile individuare l’effetto sul brano prodotto dalle armoniche aggiunte, la parte media è maggiormente in evidenza, anche le bassissime risultano più dilatate, il mix sembra in generale più pieno e stereofonicamente più aperto. Questa macchina non si ferma alla semplice caratterizzazione del suono, essa è capace di plasmarlo con c4.Le valvole 6N23Pongenita e genuina musicalità: è un piacere agire sul grande potenziometro del Linear Tilt, le cui grandi dimensioni danno la vera e propria sensazione di tenere in mano il suono. L’assenza di riferimenti numerici sulla serigrafia costringe a lavorare solo con l’udito per cui, particolarmente per quest’ultimo motivo, a mio avviso, si ottengono facilmente dei risultati coerenti ed armoniosi. Gli esempi audio 2 e 3 sono l’esemplificazione di ciò che il Linear Tilt può fare: si può letteralmente girare l’impronta base di un mix rovesciando il bilanciamento tra alte e basse frequenze, il tutto senza introdurre sfasamenti di sorta grazie alla estrema ampiezza della curva. Ovviamente ci si può spingere anche oltre e se necessario arrivare al fondo scala del comando, a patto di farsi aiutare dal piccolo ma pregevole program equalizer inserito nel G23. Nel quarto e quinto esempio audio si evidenziano le reali capacità di questo hardware: l’abilità di compensare il lavoro del Linear Tilt è la principale caratteristica delle tre bande accessorie. Paradossalmente, maggiore sarà l’intervento sui complessivi quattro equalizzatori minore sarà l’allontanamento dal bilanciamento originale. Questa preziosissima caratteristica denota uno studio peculiare sulle tre curve e sugli scatti di intervento sullo spettro, volutamente celati per incoraggiare il lavoro by ear come direbbero gli anglosassoni. Grazie a questo modo di operare si riescono a creare bilanciamenti differenti, dalla timbrica spostata verso l’una o l’altra parte degli estremi banda ma sempre piacevolmente musicali, poco invasivi e rispettosi del suono originale. In tutte le tipologie di trattamento, un valido aiuto al giudizio del lavoro svolto viene offerto dal Trim di uscita, i cui micro scatti regolano con precisione il livello e, grazie all’hard wire bypass, aiutano a paragonare con il medesimo loudness il suono processato versus quello originale.

Conclusioni

Gyraf Audio G23 propone un nuovo e interessante approccio all’equalizzazione, uno strumento in grado di cambiare e forgiare il suono con una musicalità e una facilità di utilizzo spiccata. Immediatamente si riescono ad ottenere risultati piacevoli e coerenti con il brano trattato: anche un utente alle prime armi potrà gestire i controlli con discreta confidenza. L’ampiezza di tutte le curve unita alla piacevole colorazione delle valvole e dei trasformatori rende possibile un approccio delicato ed eufonico che a scelta può trasformarsi in un’azione più forte e incisiva e, conseguentemente, cambiare anche in modo radicale il suono trattato.

 

PRO

Musicalità

Facilità di utilizzo

Immediatezza nei risultati

CONTRO

Carattere non sempre adatto a tutto

 

INFO

VDM Group

Info@vdmgroup.it

Prezzo: € 4.500 + IVA

Allegati

FileDescrizione
pdf Test - Gyraf Audio G23

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