Sign in / Join
0
Oberheim Xpander clone

ACME XP60: sintetizzatore Polyphoner ispirato all'Oberheim Xpander


ACME XP60 – un Xpander compatto

A dire il vero, dal nome ACME si potrebbe pensare che si tratti solo di un'altra bufala che circola di tanto in tanto. Tuttavia, l’XP60 è reale e l’elettronica del prototipo è già completata, anche se, secondo Malik, sono ancora necessarie alcune ottimizzazioni nel layout del circuito stampato e nell'alimentazione.

Come il suo illustre predecessore, l’XP60 è un sintetizzatore analogico a sei voci. Tuttavia, il formato è più compatto: pur essendo progettato per l'uso desktop, il dispositivo può essere montato anche in un rack da 19″.

Non solo è stata mantenuta la struttura della sintesi sonora, ma anche il concetto di interfaccia utente con tre display. Un miglioramento significativo è rappresentato dai controlli con anelli LED, il cui colore può essere personalizzato.

Per la generazione del suono vengono utilizzati equivalenti moderni (chip cloni) dei circuiti integrati originali impiegati all’epoca, ovvero il CEM3374 (Dual VCO) e il CEM3372 (VC Mix-VCF-VCA). Come riferimento, lo sviluppatore Markus Malik ha potuto realizzare le voice-card del prototipo con gli oscillatori IC originali. Nei test alla cieca con un funzionamento misto, non sono state riscontrate differenze tra i chip originali e i cloni.

Oberheim clone

ACME XP60

Sono stati effettuati anche tentativi di ricreare il circuito degli IC utilizzando transistor discreti. Tuttavia, nonostante l'adattamento dei valori, i risultati non erano soddisfacenti in termini di stabilità termica e modulazione di frequenza (FM), motivo per cui questo approccio è stato abbandonato.

Il fatto che sia possibile replicare con successo il complesso filtro multimodo con i suoi 15 diversi tipi di filtraggio è stato dimostrato, tra gli altri, da Doepfer con il modulo A-106-6 XP VCF.

ACME XP60

Inizialmente non è stato scritto un nuovo firmware, ma durante lo sviluppo è stato utilizzato il sistema operativo originale. La complessità del firmware è elevata, poiché include la gestione via software di inviluppi, LFO e altre possibilità di modulazione. Per l’utilizzo del firmware originale è stata richiesta l'autorizzazione a Tom Oberheim.

Se si decidesse di mantenere il firmware originale, ci sarebbero alcune limitazioni, poiché non supporta il controllo dei parametri tramite MIDI-CC, ma solo tramite Sysex. È quindi possibile che, prima o poi, lo sviluppatore debba realizzare un proprio sistema operativo.

Per il momento è prevista una piccola serie di 50 unità, ma non si esclude una produzione successiva, come affermato dallo sviluppatore su Sequencer.de. Attualmente non è possibile fornire informazioni su data di rilascio, distribuzione e soprattutto prezzo dell’ACME XP60, poiché ci sono ancora troppi fattori in gioco.

C'è ancora molto lavoro da fare, e continueremo a seguire gli sviluppi del progetto.

Visita ACME