Smoke è una suite composta da un compressore e un equalizzatore ispirati agli anni cinquanta/sessanta come sound, ma dotati di tutti i controlli dei nostri tempi che a quel tempo erano ancora un miraggio lontanissimo. La suite include, come sempre, l'equalizzatore stereo, una sezione preamp con cinque emulazioni per Line e altri dieci per Mic, un compressore e l'insieme di tutti i plug-in in un'unica interfaccia per la channel strip. Utilizzabili separatamente oppure in un unico plug-in (Channel Strip) hanno un suono dichiaratamente unico, in grado di riprodurre un feeling che nell'era della trasparenza digitale ogni tanto viene a mancare.
Un po' di storia
Se volessimo pensare a quali macchine sia ispirato Smoke, diremmo che per suono e controlli siamo nei paraggi del classico Pultec EQP-1A ripreso in tempi recenti da Retro con il suo splendido 2A3 , entrato in scena nel 2010 a cui abbiamo dedicato un test approfondito. Questi equalizzatori hanno caratteristiche particolari che li hanno resi un must dalla loro nascita: potete scoprire di cosa stiamo parlando nello speciale dedicato a Pultec. Naturalmente non sono equalizzatori parametrici a cui chiedere un intervento chirurgico, ma l'insieme del design passivo con curve di Cut e Boost, nonché l'amplificazione valvolare associata a un alimentatore valvolare, rendono unico il suono, che non solo è equalizzato ma anche in qualche modo domato sui transienti più impulsivi.
Acustica Audio ha voluto aggiungere due filtri HP e LP con due modalità differenti, per renderli ancora più versatili e soprattutto sono incorporate più scelte per le alte frequenze per l'equalizzazione. In particolare il filtro HP include la modalità a 40 e 90 Hz che era propriadi Retro 2A3.
Il compressore ci sembra basato sulla reissue Retro Sta Level, a sua volta basato sul classico Gates Sta Level, con i suoi sei valori di release e tre modalità operative. L'emulazione è così ben riuscita che Acustica Audio ha deciso di vendere il plug-in Smoke Comp anche separatamente.
Discorso diverso per i preamplificatori che sembrano derivare innanzitutto dal mixer Altec 1567A, conosciuto per essere valvolare ma anche rumoroso, nato non per la registrazione audio ma di fatto diventato, in quegli anni, un'ottima opzione. Tra le sue caratteristiche c'erano cinque ingressi audio con controlli di Bass e Treble e master gain.
Un altro gruppo di preamplificatori deriva dalle console Gates valvolari. Molto probabilmente tra questi c'è la piccola console Gates Dualux della fine degli anni '50 completamente valvolare, con un aspetto indimenticabile e, ovviamente, introvabile. Ce n'è giusto una in vendita in questi giorni su Reverb al prezzo di oltre 14.000 Euro!
In entrambi i casi, Acustica Audio ha eliminato qualsiasi disturbo o rumore, inserendo solo l'essenza del suono dei preamplificatori delle due console.
Interfaccia e controlli
Per questa recensione ho scelto Smoke in modalità Channel Strip, per il semplice fatto che contiene al suo interno tutti i moduli utilizzabili anche separatamente.
- Highpass Filter Model: con questo selettore si può selezionare uno dei due modelli di HPF, entrambi emulazioni di circuitazioni reali vintage
- Highpass Cutoff Freq: seleziona la frequenza dalla quale i due modelli iniziano ad agire, ovviamente diverse per i due tipi di emulazione
- Lowpass Filter Model: anche questo knob è dedicato alla selezione di una delle due tipologie di circuitazione
- Lowpass Cutoff Freq: seleziona la frequenza dalla quale i due modelli iniziano ad agire, ovviamente diverse per i due tipi di emulazione
- Input VU Meter
- Output VU Meter
- Input Trim: collegato allo stadio di output in modo inversamente proporzionale, permette di aumentare la distorsione armonica senza aumentare il volume, ha effetto solamente quando l'emulazione di preamplificazione è accesa (Knob 11 dedicato ai vari tipi di preamp)
- Output da -24dB a +24dB
- OVF: Overflow, quando si accende questa spia è probabile che il livello di input sia troppo alto e ci sia un clipping del segnale che rende imprevedibile il comportamento di Smoke
- Preamp Bank Selector: seleziona uno dei banchi principali di emulazione (Line, Mic, Cust) ognuno dei quali dotato di cinque emulazioni
- Preamp Selector: sceglie uno dei cinque preamp all'interno di ogni Bank, mentre la prima posizione (Off) disattiva la sezione di preamplificazione
- Oversampling Slider: questa funzione speciale attiva un oversampling del segnale in entrata al preamp, per un valore di x8 o x16, aumentando la qualità del segnale ma certamente anche la richiesta di calcolo da parte della CPU. In posizione OFF la funzione è disattivata e il segnale mantiene la sua frequenza di campionamento originale
- Eq Activation Button: attiva e disattiva l'equalizzatore
- LF Band Control: seleziona la frequenza di cut o boost per il Lo Shelf
- LF Boost Control: controlla il gain del Lo Shelf da 0 a +15dB circa
- LF Cut/Att Control: controlla il cut del segnale dato dal Lo Shelf, da 0 a -15dB circa
- HF Band Control: offre dieci frequenze di cut o boost con regolazione della campanatura tramite lo knob Sharp/Broad
- HF Boost Control: permette di dare un guadagno fino a +15dB alla frequenza selezionata
- HF Q Control: imposta la campanatura per la frequenza selezionata con HF Band Control, in modo graduale, da Broad (larga) a Sharp (stretta)
- HF Band Control: simile a un LoPass filter, con tre punti di Cut Off (5 kHz, 10 kHz, 20 kHz)
- HF Cut/Atten Control: permette di eseguire un cut fino a -15dB sulla frequenza selezionata
- Bypass Switch: attiva e disattiva il modulo compressore
- Compressor Modes: tre modelli di curva di compressione (Single, Double, Triple), Single è quella con attacco e rilascio più graduali mentre Triple è quella più veloce , adatta per controllare transienti veloci. Double è una via di mezzo tra le due, più o meno adatta a qualsiasi strumento o voce
- Input Gain: controllo del volume in ingresso al compressore
- Output Gain: controllo del volume in uscita dal compressore
- Mix: permette una miscelazione del segnale wet (compresso) con quello dry (non compresso), ideale per compressioni parallele
- SOA Control: è semplicemente un controllo per ottimizzare la headroom in cui il compressore va a lavorare, simile ad una threshold
- Gain Reduction Meter: indica, in tempo reale, di quanti dB il segnale viene compresso
- Flt (Filter): è un controllo di sidechain la cui funzione è controllare quale range di frequenze del segnale entra nel compressore, filtrando le basse frequenze e lasciando che solo la restante porzione del segnale subisca il processing dinamico
- Recovery: è un controllo del parametro di release del compressore
In prova
C'è un elemento di Acustica Audio che non delude mai e lascia sempre piacevolmente stupiti: la qualità con la quale le altissime frequenze sono eccitate quando si applica un boost, anche bello deciso.
La freschezza che viene data al suono senza renderlo mai harshy è indice dell'estrema cura con la quale sono realizzati questi plug-in: basta eseguire lo stesso boost con un normale equalizzatore plug-in per capire di cosa sto parlando, esempio anche ascoltabile nell'esempio audio n.4 allegato a questo articolo, dove ho eseguito un boost di circa +6dB sui 16kHz (campana larga) per rendere più vivo il suono: il risultato è che la batteria (per la precisione il Bus stereo dove ho applicato Smoke) prende vita e i piatti non diventano assolutamente fastidiosi.
Sia le sezioni HiPass e LoPass Filter che il modulo Eq lavorano in modo efficiente e senza brutte sorprese, unica pecca del modulo equalizzatore è la mancanza di un controllo sulle medie e medio basse frequenze: ok che con le campanature larghe si può agire anche su molte frequenze oltre a quella centrale, ma a volte per un cut o boost preciso serve avere una campana stretta.
Con questo Eq, per esempio, ci si potrebbe trovare in difficoltà quando si equalizza una cassa o un tom, perché le frequenze così dette “boxy” (quelle che suonano “inscatolate” come si usa in gergo) si trovano quasi sempre tra i 200 e i 500Hz, e ci sarebbe poco da fare. In Smoke infatti tutto il range tra i 100Hz e i 1500Hz è tagliato fuori dai comandi, non si può agire su tali frequenze se non indirettamente tramite una campanatura larga che, però, andrà inevitabilmente ad intaccare anche cose che non ci interessa modificare.
Per quel che riguarda eventuali comportamenti strani di Smoke, ne ha e parecchi... ma non sono strani o sbagliati di per sé, sono semplicemente “errori” dovuti al semplice fatto che si tratta di un'emulazione di macchine analogiche che hanno circa cinquant'anni.
Per cui gli shift di fase ci sono, e anche pesanti, soprattutto quando si utilizza la sezione filtri (in modo particolare i modelli HP1 e LP1), ma ciò non dà alcun problema finché tutto il suono di uno strumento o voce che ci interessa passa interamente all'interno di Smoke, utilizzando lo knob Mix per eventuali compressioni parallele.
In caso contrario, ossia quando si utilizza Smoke su un Bus per effettuare un processing parallelo, si incappa inevitabilmente in vari shift di fase che possono alterare il suono in modo imprevedibile, per cui è meglio evitare di utilizzarlo in tale modalità a meno che non si sappia esattamente cosa si sta facendo e come ridurre al minimo l'interferenza di fase sulla porzione di segnale che ci interessa.
Nella seguente immagine per esempio è evidente il marcato sfasamento introdotto attivando HP1 e HP2 simultaneamente.
Per quel che riguarda la distorsione armonica introdotta da Smoke, essa varia molto a seconda di come lo si utilizza e dall'attivazione eventuale del modulo di preamplificazione. Alti livelli di Input aumentano la THD, così come l'attivazione della sezione di preamp, che può portare la THD+N da -147 quando è su Off a valori tra -70 e -85 THD+N quando attiva, a seconda del modello di preamp selezionato. In generale, comunque, quelli che introducono maggiore distorsione armonica sono i modelli contenuti nella categoria Mic.
Smoke può essere quindi molto pulito o piuttosto “sporco” a seconda di come lo si utilizza, e questo è certamente un punto a suo favore perché può soddisfare una forbice di professionisti più ampia: c'è chi non ama per niente la distorsione armonica, sia per gusti personali che per genere musicale trattato, per cui un plugin così versatile può tornare utile in più contesti.
Il compressore è piuttosto cattivo, nel senso che anche a livelli bassi di gain reduction inizia a farsi sentire, e non poco, soprattutto sugli strumenti percussivi e ritmici. Esso inserisce anche una certa distorsione armonica, più marcata sulle basse e medio basse frequenze soprattutto sulla terza e quinta armonica:
La curva di compressione, come accennavo all'inizio del paragrafo, è piuttosto rigida e aggressiva, l'analisi che ho eseguito è sul modello Double ossia quello con valori di attacco e rilascio intermedi, su una sinusoide a circa 1000 Hz: la pendenza della curva di compressione sembra suggerire una ratio di 3:1.
Conclusioni
Molto versatile e con un carattere decisamente particolare, Smoke è un plug-in che può far innamorare chi è più portato al suono rock e analogico classico, ma dipende molto da come ci si trova una volta capito come lavora.. il che, sicuramente, richiede un poco più di tempo rispetto ad altri plug-in, non tanto perché sia difficile da utilizzare, ma perché ha tantissime sfumature che bisogna saper cogliere.
Tutti gli stadi di preamplificazione emulano circuitazioni di tipo valvolare (manco a dirlo, in quegli anni i transistor erano ancora forse solo un'idea), e lo fanno piuttosto bene. Come tutti i plug-in di Acustica Audio ha un prezzo tendenzialmente più alto rispetto alla media del mercato, ma c'è anche da dire che si tratta di virtualizzazioni prodotte veramente bene e, anche per questo motivo, richiedono molte risorse di calcolo da parte della CPU per cui è decisamente consigliabile avere una macchina potente per poterne utilizzare svariati in un mix.
PRO
Suono
Versatilità
Emulazione di molti modelli di preamp
Semplicità di utilizzo
CONTRO
Elevato utilizzo della CPU
Manca un controllo per equalizzare medie e medio-basse frequenze
INFO
Prezzo: € 99 in promozione (listino € 149)
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