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Arturia KeyStep Pro Chroma, dai sequencer ai modulari - Test

Costruzione8
Facilità d'uso8
Rapporto qualità/prezzo8
Arturia Key Step Pro ha molte anime, tutte flessibili: convertitore MIDI/CV Gate a quattro parti, quattro sequencer, Drum sequencer, arpeggiatore, sequencer per CC e una tastiera a tre ottave con aftertouch e velocity. La soluzione sempre pronta per qualsiasi esigenza in uno studio di produzione, anche per gli anni a venire!
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KeyStep Pro, la piccola tastiera con quattro sequencer e ricca di connessioni analogiche e digitali, è un must per produrre musica elettronica ed è un successo dal 2020.
La nuova versione Chroma è più di un semplice restyling?

Arturia Keystep pro ksp chroma review recensione opinions modular synth arpeggiator luca pilla audiofader

Tutti abbiamo sperimentato la differenza di risultati che si ottengono su una stessa funzione gestita con controlli differenti. I nostri riflessi oculomotori sono ben differenti davanti a uno slider o una manopola, a parità di funzione, e ancora di più la nostra vista influenza sostanzialmente il nostro comportamento. Nel processo creativo, riconoscere a vista un parametro è molto diverso che doverlo cercare in mezzo ad altri. Interrompere il flusso creativo per cercare un parametro è quanto di peggio ci sia per la musica. KeyStep Pro, di colore bianco, è ora disponibile anche in edizione limitata di colore nero (chiamata Chroma), con la possibilità di modificare i colori dei led per ognuno dei quattro sequencer.
Il colore nero ha un vantaggio sul bianco: permette di individuare prima i nomi dei parametri e le posizioni, facilitati dall’illuminazione verde metallico di ogni pulsante. Oltre all’estetica, la versione Chroma arriva con il firmware 2.5, valido anche per la classica KeyStep Pro, con un paio di feature interessanti.
Di serie, come sempre, anche Analog Lab Intro e Ableton Live Lite.

In generale

Nulla è cambiato rispetto a KeyStep Pro (KSP) bianco: non sono stati aggiunti nuovi pulsanti o nuovi encoder. La meccanica di tastiera a tre ottave con velocity e aftertouch è identica alla precedente, sempre su tre ottave. Per chi ancora non ci avesse messo su le mani, KeyStep Pro offre quattro sequencer (Track) differenti, basati su pattern da 16 a 64 step con massimo di 16 note di polifonia per singolo step. Fino a 16 pattern per sequencer possono essere concatenati per una song. Ogni sequencer Track può essere attribuito alla funzione di arpeggiatore, drum sequencer (solo Track 1) o classico sequencer con note. Si può registrare in tempo reale, con overdub o overwrite con o senza quantizzazione, o step by step, con possibilità di quantizzare la scala musicale e la durata delle note.
Il Looper, un piccolo ribbon orizzontale suddiviso in quattro parti, consente ripetere le sequenze in un loop da 1/4, 1/8, 1/16 o 1/32 di lunghezza della nota: una volta tolto il dito, la sequenza riparte normalmente da dove era stata interrotta.
L’arpeggiatore offre sette modalità su range di cinque ottave.
Il drum sequencer gestisce fino a 24 note e singoli pattern possono avere lunghezze differenti. Inoltre i quattro sequencer possono avere suddivisioni temporali diverse, per creare poliritmie. E' sempre possibile splittare la tastiera in due, così da controllare l'arpeggiatore e suonare una linea melodica. L'arpeggiatore è polifonico: ogni step può essere un accordo invece che una nota singola. KSP permette di passare, sulla stessa Track, da arpeggiatore a sequencer, ma il sequencer non controlla però l'arpeggiatore.

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Una menzione a parte va fatta per la Control Track, che si richiama tenendo premuto il pulsante Control per creare un'unica Track dedicata esclusivamente alla registrazione di Control Change da pannello. Le funzioni di registrazione e modifica sono del tutto simili a quella di un pattern. La registrazione può avvenire in tempo reale o step by step. KSP permette di inserire fino a cinque CC per step, che corrispondono ai cinque encoder su pannello, per ognuno dei quali è possibile stabilire il numero di Control Change da MIDI Control Center o da display. Qui occorre ricordare che per ogni encoder, oltre al numero di Control Change, si può stabilire la porta MIDI in uscita (USB, MIDI 1 e MIDI 2), il canale MIDI e il range minimo o massimo in fase di utilizzo (non dopo la registrazione).  Mettendo KSP in modalità Control (tenendo premuto il pulsante Control), si attiva la trasmissione dei CC dai cinque encoder. Per vedere cosa stanno trasmettendo, basta aprire MIDI Console (sotto il menu View) dall'applicazione MIDI Control Center. Le Control Tracks girano in parallelo alle Track normali e ognuno dei 16 pattern può essere usato per salvare i CC.

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Il metronomo è incorporato nella tastiera senza necessità di collegamento MIDI a una traccia specifica. Presenti i classici controlli di Tempo e Swing. Ognuno dei quattro sequencer è indipendente nei controlli e nella scelta del pattern. La programmazione può essere assistita da un display OLED e da una serie di 16 pulsanti funzione per richiamare all’istante una modifica mentre si programma in modalità step sequencer.  A semplificare o migliorare la performance ci sono gli encoder rotativi con ghiera di led per il controllo del pitch, del gate, della velocity, del time shift e della casualità per singola nota. Gli stessi encoder possono essere usati per inviare e automatizzare CC.
Molte funzioni di programmazione si raggiungono usando i tasti della tastiera, sopra i quali è presente un led e il nome di una funzione, da richiamare con la pressione di Shift.
Il singolo pattern del sequencer è alla base della creazione di una progetto più esteso, che può essere generato con concatenazioni di pattern, progetti e scene. Sebbene ci sia un display OLED, praticamente tutto quanto si programma con i pulsanti sul pannello frontale.
Per il live, Arturia ha previso la creazione di Scene che salvano e richiamo le configurazioni.
L'altra anima di KeyStep Pro è l'essere un convertitore MIDI /CV Gate su quattro parti distinte, grazie da altrettante connessioni CV/Gate e Mod sul retro del pannello e sync In e Out con diversi settaggi.

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Le connessioni

In tempi di sistemi modulari, KeyStep Pro è il classico coltellino svizzero. Ognuno dei quattro sequencer dispone di uscite su mini jack da 3,5 mm per segnali di Pitch, CV (Velo/Mod) e Gate. Usando il primo sequencer come Drum Track si accede alle otto uscite distinte Gate da usare con moduli percussivi esterni, con connessioni anche per Sync In, Sync Out e Reset Out. Chroma include la classica triade MIDI In, Out, Thru (o MIDI Out 2) su connessione standard, oltre che a un ingresso per pedale Sustain. Il metronomo, oltre a essere presente con un piccolo altoparlante interno con controllo di livello posteriore, può essere condotto all’uscita audio dedicata. L’alimentazione è assicurata da un trasformatore esterno in dotazione o dalla porta USB.

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Le nuove funzioni

Comuni sia a KeyStep Pro che KeyStep Pro Chroma, permettono l’assegnazione dei canali MIDI per singola traccia, una nuova modalità di impostazioni per Track, l’inserimento di Program Change per singolo pattern per ogni traccia, la trasposizione del sequencer o dell’arpeggiatore, la velocity fissa per note e il cambio di colori per le singole Track (solo su Chroma).

Track Setting
La versione 2.5 porta con sé la nuova modalità di editing Track Settings (Shift+Track), per ogni singola Track, che richiama all’istante sul display OLED il menu generale: MIDI Channel In, MIDI Channel Out, PC Send, PC Assign, Fixed Velocity e Track Color (solo su Chroma). Da qui, premendo l’encoder, si entra in una serie di parametri, da modificare con l’encoder a lato display e confermare con la pressione dello stesso. I gruppi di parametri sono indipendenti per ogni Track e, trovandosi in questa modalità di editing, si può saltare ai parametri da una Track all’altra semplicemente premendo il pulsante Track relativo. Per uscire dal menu o retrocedere al menu precedente, si usa il pulsante Exit al di sotto dell’encoder. Per ogni Track è possibile stabilire il canale MIDI In e il canale MIDI Out.

Program Change
Ora è possibile inviare o meno i messaggi di Program Change, assegnandoli a ogni singolo pattern, da individuare prima dell’assegnazione, inserendo il numero e l’eventuale messaggio di Bank Select MSB e LSB. Il messaggio di Program Change sarà inviato sul canale MIDI Out precedentemente programmato. Il valore è salvato nel pattern e nel progetto, per cui è sempre necessario salvarli prima di spegnere KeyStep Pro. Arturia ha previsto l’invio del messaggio di Program Change anche se Track è in Mute, funzione che può essere utile dal vivo per cambiare una patch di un synth esterno senza inviare note.
Per semplificare l’assegnazione del Program Change al pattern, sono utilizzati i 16 pulsanti step che, in questa fase di programmazione, identificano il pattern. La selezione del pattern con il relativo step, dopo essere entrati nel menu Program Change Assign, ha un risvolto sul colore del led dello step: lo step lampeggia quando è selezionato per l’assegnazione e, una volta programmato, il led rimane acceso ma con luminosità inferiore così da avvertire che c’è un Program Change. I pattern senza Program Change non hanno alcuna retroilluminazione del pulsante.
Il Program Change può essere copiato e incollato su altri pattern: entrati nel menu Program Change Assign, si seleziona lo step sorgente corrispondente al pattern (solo per il Program Change), poi il pulsante Copy e si tiene premuto lo step sorgente (il display mostra Program Change Copied) e quindi Paste + step di destinazione (il display mostra Program Change Pasted). La sola copia del valore di Program Change, senza il contenuto musicale del Pattern, si ottiene esclusivamente entrando nel menu Program Change Assign. Se si utilizza Copy/Paste al di fuori di questo menu, si copieranno anche tutti i dati del pattern. La funzione Erase, al di fuori del menu Program Change Assign, cancella anche il valore di Program Change oltre a tutti i dati per pattern. Per cancellare solo il Program Change dal pattern, è necessario entrare in Program Change Assign e con l’encoder inserire il valore Off. Volendo estendere la cancellazione di Program Change su altri pattern, la soluzione è cancellarlo su un pattern e quindi usare Copy/Paste (sempre in Program Change Assign) su tutti gli altri pattern di cui vuole eliminare il Program Change. La funzione Erase non è attiva in Program Change Assign.

Fixed Velocity
L’idea alla base dell’attivazione di questo parametro nasce dall’esigenza di non dover inserire, per ogni nota in step recording, un valore di velocity differente. La funzione è attiva per l’intera Track, indipendentemente dal pattern e dal progetto. L’encoder Velocity serve in questo caso per stabilire il valore di velocity che avranno tutte le note suonate o inserite. Fixed Velocity può essere impiegato anche durante la registrazione in tempo reale. Purtroppo non c’è alcun led che indichi che siamo in Fixed Velocity, per cui il rischio è che una volta impostato, dimenticandosi di averlo fatto, suonando la tastiera in tempo reale si otterranno solo velocity fisse, da cambiare con l’encoder.

Track Colors
Solo per la versione Chroma, questo parametro permette di associare a ogni singola traccia, e di riflesso anche tutti i relativi step del pattern, un colore differente rispetto a quelli standard che sui trovano su KeyStep Pro bianca. Soprattutto i colori assegnati ai singoli step permettono di capire immediatamente su quale Track si sta lavorando in quel momento. Una piccola funzione in più che può venire comoda per customizzare Chroma.

Transposition Latch

Da anni aspettavamo questa funzione, che si attiva ora dal menu Utility/Misc/Transpose Latch (inserito tra Step Listen e Reset Factory). Una volta attivata, occorre tenere acceso il pulsante Trans e, dopo aver selezionato o rimosso le Track, è possibile modificare la trasposizione senza necessita di dover tenuto premuto Trans e la nota di riferimento per la trasposizione. In questo modo si ottiene la sola trasposizione delle tracce selezionate e le note suonate sulla tastiera non sono riprodotte o inviate al MIDI Out. E’ possibile suonare sulla tastiera disattivando temporaneamente la trasposizione, premendo su Trans che lampeggia, e poi riattivarlo per trasporre automaticamente il pattern alla prossima nota di riferimento che si suonerà. La trasposizione sarà sempre attiva. Per cancellare la trasposizione è necessario premere Shift+Trans che riporterà allo stato iniziale le note del pattern. In pratica occorre solo premere Trans, con Transposition Latch attivo, per decidere quando trasporre i pattern o suonare sulla tastiera.
Piccolo suggerimento per i principianti: per accedere direttamente al menu Utility, premete Shift+Project.

MIDI Control Center

Key Step Chroma è vista come KeyStepPro sul software di controllo. Oltre alla necessità di passare da qua per l’aggiornamento firmware, non troviamo nuove funzioni. Si possono importare ed esportare fino a sedici differenti project, o salvare o caricare dal computer, con i classici parametri di canali MIDI in ingresso e uscita per le quattro Track, con un quinto canale dedicato esclusivamente a Drum. Il sync In può essere impostato su Internal, USB, MIDI o Clock, con clock rate di 1 PP16, 2 PPQ, 24 PPQ, 48 PPQ. L’uscita Sync è impostabile in 1 PP4Q, 1 PP2Q, 1 PPQ, 1 PP8, 1 PP16, 2 PPQ, 24 PPQ e 48 PPQ. Il secondo MIDI Out può essere trasformato in MIDI Thru. Il Pitch CV Out può essere scelto tra 1V/Oct, 1.2 V/Oct, Hz/Volt, assegnando anche la nota di base tra C-2 e G8. Il Gate CV Output è selezionabile tra V-Trig 5 V, V-Trig 12 V e S-Trig. La sorgente di Mod CV è a scelta tra Velocity, Pressure e Mod Wheel con voltaggi da a 1 a 10 Volt a passi di un Volt.

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Ognuno dei cinque encoder (Knob) ha parametri indipendenti per MIDI Control Change, porta di uscita tra USB, MIDI 1 o 2, canale MIDI e range con valore minimo e massimo.
Interessante la possibilità di crearsi una mappa custom delle 22 note per il canale Drum, piuttosto che usare una scala cromica di cui si può stabilire la nota di partenza.
L’aftertouch e la velocity hanno ha tre curve di risposta: lineare, logaritmica ed esponenziale.

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In prova

Da tempo usiamo una KeyStep Pro come piccolo controller adatto a qualsiasi situazione: la flessibilità è sempre stata il suo punto forte. Che sia un expander, un componente modulare o un plug-in, KeyStep Pro è sempre pronta a tutto. La qualità della meccanica di tastiera è allineata a prodotti simili, ma c’è di meglio sul mercato. Un tastierista abituato a tasti semipesati si troverà in difficoltà per la poca resistenza della meccanica di tastiera. Si controlla abbastanza bene per quanto riguarda la velocity, mentre per l’aftertouch occorre provare con le tre curve differenti. I cinque encoder si assegnano velocemente dal menu o dal software di controllo. Dove KeyStep Pro spicca il volo è nei quattro sequencer indipendenti: qui è possibile fare di tutto. Dalla registrazione in tempo reale alla creazione di drum pattern per step sequencer. L’idea dei quattro sequencer polifonici è ottima, come anche la possibilità di inviarli con quattro parti di CV Gate indipendenti, che poi è il punto forte della versione Pro. La connessione ai modulari è inoltre facilitata dalla funzione MIDI/CV Gate: KeyStep Pro funziona esattamente come un convertitore MIDI/CV Gate su quattro porte distinte. La doppia porta MIDI Out è la benvenuta in tempi di moduli da tavolo di piccole dimensioni o per il controllo delle luci. Le funzioni del nuovo firmware chiudono un problema annoso: l’inserimento dei Program Change sul pattern consente finalmente il controllo di un setup MIDI esterno senza necessità di computer. Ci sarebbe piaciuto avere anche la possibilità di inserire il Program Change su singolo step, così da emulare la modalità AFX di Novation BassStation II.

Un'altra assenza è la possibilità di controllare in tempo reale la durata delle note in playback dal sequencer usando gli encoder Gate o Velocity: dal vivo avrebbe fatto una bella differenza. Abbiamo poi trovato limitante poter registrare solo cinque CC per Control Track. KSP ha un limite non scritto: l'assegnazione del Control Change all'encoder è quella che determina sempre il CC in uscita. In pratica, se assegno il CC 10 al primo encoder e registro l'automazione, cambiando il numero di CC del primo encoder con un altro, KSP trasmetterà l'ultimo numero di CC e non il primo registrato. KSP registra quindi il movimento dell'encoder, legge il numero di Control Change al momento assegnato a quell'encoder e lo trasmette al MIDI Out. In qualsiasi istante, quindi, si può cambiare il numero di Control Change, ma non è possibile salvare delle Scene con assegnazioni differenti dello stesso encoder ad altri Control Change.
La trasposizione Latch farà felice chi esegue sulla tastiera e contemporaneamente controlla la trasposizione dei pattern, creando evoluzioni sintetiche molto interessanti grazie anche alla possibilità di quantizzare la scala musicale.
KeyStep Pro, per la stragrande maggioranza dei suoi utenti che producono musica assieme a una DAW, a qualche modulo MIDI o qualche sistema modulare, è esattamente lo snodo tra tutti questi sistemi per fare musica ed è anche quello in grado di facilitare connessioni e controlli.

La versione Chroma è identica alla versione bianca, ma il cambio di colore di sfondo nero la rende più veloce nell’individuazione del parametro, oltre che più moderna e bella da vedere, secondo noi. I cambi di colore delle tracce e dei relativi step sono comodissimi per sapere su cosa si sta lavorando, anche senza bisogno di concentrarsi sul colore di Track attiva. Tra le due versioni, propendiamo sicuramente per Chroma, che ha un'aspetto più serio e professionale. La lettura del manuale è indispensabile quando ci si avvicina a KSP, ma poi si scopre che tutto ha un ordine ben preciso e abbastanza intuitivo.

Conclusioni

Arturia KeyStep Pro Chroma è identica nelle funzioni alla versione bianca, se non per la possibilità di cambiare i colori relativi a Track. Il nero le si addice molto di più e rende tutto più facile. Il nuovo firmware inserisce un paio di funzioni necessarie alla migliore integrazione in un setup MIDI e all’esecuzione dal vivo. Non ci sono dubbi che ancora oggi KeyStep Pro sia il miglior compromesso possibile tra flessibilità, connessioni e funzionalità. Un must in qualsiasi studio di produzione che abbia poco spazio e sia basato soprattutto sulla musica elettronica, dance e ramificazione hip hop.
Si trova sempre un modo di usarla con profitto, indipendentemente dalle proprie capacità.

Pro
Quattro sequencer
Connessioni CV/Gate
Gate per drum machine
Convertitore MIDI /CV Gate
MIDI su USB e porte standard
Aftertouch e Velocity
Alimentazione anche via USB
Funzioni di arpeggiatore e trasposizione
Programmazione step sequencer dettagliata
Control Track

Contro
Meccanica di tastiera migliorabile
Nessun editor software completo per sequencer
Necessario studio del manuale per conoscere tutte le funzioni
Solo cinque CC per automazione
Assegnazione CC a encoder non salvabile come Scene

Info
MidiWare
Prezzo: € 499,00