Audiofader 24: abbiamo simbolicamente dato alla luce il primo di gennaio 2021 per buttarci alle spalle il peggior anno di sempre per la musica, in qualsiasi sia la forma in cui la si ascolta, produce e si lavora. Abbiamo anche abbassato il prezzo dell'abbonamento a 24 Euro all'anno, che da diritto a leggere tutto il contenuto del sito, ricevere la rivista digitale e gli arretrati.
Anche noi siamo stati obbligati dagli eventi a rivedere il nostro piano, per rimodellare l'offerta ai lettori e mantenere alto il livello di approfondimento, per cui abbiamo ripensato ai contenuti della rivista. Mentre molte recensione saranno pubblicate in tempo reale sul sito, lasciano alla rivista il compito di raccogliere i test più simbolici di questo periodo e una serie di speciali, approfondimenti e tutorial per l'aggiornamento tecnico dei nostri lettori professionisti.
Con questa nuova visione, partiamo con il sogno americano di Gaia e Leonardo con il loro studio di produzione Bertinelli Sound a Los Angeles, per approdare agli Art&Music Studios di Bruno Carlo Oggioni che si occupa di tutti gli aspetti, dalla demo al master, dal set fotografico alla promozione digitale.
I test hardware sono di gran peso: apre le danze la console americana API 2448, con il suo sistema di automazione old school associato al più bel suono API che conosciamo, per realizzare album rock e pop di grandissima qualità integrandosi con la DAW.
Siamo andati alla ricerca di qualcosa di veramente speciale per la ripresa: Hum Audio RS-2 è un microfono ribbon stereo, in configurazione XY o Mid/Side, con preamplificatori integrati e gestione da remote controller, impiegato anche da Marco Borsatti per le riprese di batteria.
Decisamente più classico il nuovo Telefunken TF47, della serie Alchemy, che nasce non per riprodurre un microfono ma per offrire le stesse performance timbriche dei migliori microfoni di sempre, a un prezzo professionale ma non stratosferico.
Il rack API serie 500 accoglie in questo numero l'SSL LMC+, un processore dinamico con filtri che può diventare l'arma segreta per alcune evoluzioni dinamiche molto caratteristiche, soprattutto quando si pensa al sound degli anni '80.
Nella nostra ideale linea in studio di registrazione, abbiamo provato i monitor IK Multimedia iLoud MTM che si sono rivelati sorprendenti per qualità e potenza rispetto alle dimensioni davvero contenuto. Un miracolo tecnologico tutto italiano!
Il cuore di AF#24 sono gli speciali. Il primo è dedicato a impostare la sessione di mastering secondo il formato audio finale, includendo lo streaming. Il secondo speciale è dedicato alla ripresa Mid/Side, che è sempre più necessaria e utile in fase di produzione.
Il terzo speciale è dedicato alla storia delle Yamaha NS-10M, perchè nonostante gli anni è sempre argomento di discussione. Lo abbiamo scritto anche in virtù del test, sempre su questo numero, delle Avantone CLA-10A, chiedendo anche a Marco Borsatti e Sabino Cannone cosa ne pensino, oggi, delle NS-10M. Come previsto, non ci sarà mai un punto fermo circa questi monitor. L'ultimo speciale raccoglie i migliori suggerimenti per gli strumenti software necessari per la creazione di un pezzo trap.
Il versante software è coperto dal test di iZotope RX8, ormai un must in post produzione ma non solo, dai due nuovi plug-in UAD Neve Dynamics Collection indispensabili in mix e mastering, da UVI Whoosh per la creare woosh sterefonici di granissimo impatto, e di Skylife Samplerobot 6.5 che sta diventando la piattaforma per campionare sintetizzatori hardware e software in automatico.
Infine chiudiamo la rivista con la recensione del libro Mixing Secrets, nella sua nuova edizione italiana.
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Buona lettura a tutti gli abbonati!