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Avid Pro Tools Studio, il nuovo standard - recensione

Rapporto qualità/prezzo9
Suono8.5
Facilità d'uso9.5
Pro Tools rinnova la sua lineup, introduce nuovi tool e offre funzioni avanzate anche agli utenti Studio. SynthCell e GrooveCell sono strumenti che svecchiano il corredo di strumenti di Pro Tools, semplicissimi nell’utilizzo e molto utili per la produzione, anche se GrooveCell è molto migliorabile
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Una nuova linea di prodotti che vede in campo Pro Tools in tre nuove vesti: Artist, Studio e Flex.

Abbiamo provato per voi Pro Tools Studio, ecco le nostre impressioni.

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Nuova linea

Avid ha cambiato forma alla famiglia di Pro Tools, introducendo tre nuove versioni: Artist, Studio (di cui ci occuperemo in questo articolo) e Flex. Studio sostituirà la versione Standard di Pro Tools. Non si tratta di un semplice cambio di nome, infatti, come abbiamo avuto modo di vedere in questo articolo, la versione Studio di Pro Tools avrà molte delle funzioni che prima erano appannaggio esclusivo di Ultimate, come la possibilità di lavorare in Surround, Atmos e con Ambisonics, Clip Effects (che abbiamo guardato in questo tutorial) e funzioni di automazione avanzate.

La versione 2022.4, oltre alla nuova lineup di prodotti, introduce nuove feature come Custom Keyboard Shortcut e Pro Tools Search, miglioramenti che riguardano Video Color Space e Dolby Atmos, e nuovi tool, come SynthCell e GrooveCell.

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Da qui in poi i nuovi utenti non potranno più acquistare licenze perpetue, ma solo abbonamenti mensili o annuali, eccezion fatta per coloro che erano già in possesso di licenze perpetual o per utenti inattivi, cioè che magari avevano una versione di Pro Tools più vecchia e che non aggiornano da anni, di mettersi in pari pagando il normale prezzo di upgrade e mantenendo la loro licenza di tipo Perpetual, con l'opzione Reinstatement.

Vediamo insieme le features più importanti di Pro Tools Studio.

Nuove features

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Come già anticipato, Avid vuole attrarre giovani produttori, rendendo più semplice e immediato l’utilizzo di Pro Tools. La sezione Getting Started che ora compare nella dashboard è proprio dedicata a chi muove i primi passi con Pro Tools. Da qui, infatti, potremo accedere a una serie di strumenti come la serie di video “Getting Started”, la Quick Reference Guide, ossia una rapida guida in PDF dedicata alle operazioni fondamentali in Pro Tools, e una sessione demo.

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Pro Tools 2022.4 introduce due nuove funzioni dedicate a sveltire e a personalizzare il workflow. La prima feature, richiesta a gran voce, ci permette di personalizzare le Keyboard Shortcut. Dalla tab Setup possiamo aprire la finestra di modifica delle Shortcut, organizzata in Tag, Command (ossia descrizione dell’azione), Key Combination, Focus e Conflict. Qui potremo modificare le shortcut esistenti oppure assegnarne di nuove.

Non solo, ma potremo comodamente organizzare le shortcut con dei Tag. Ad esempio, sotto il Tag “Automation” potremo trovare tutti i comandi rapidi che hanno a che fare con le automazioni. Questa nuova feature è comodissima anche per un altro scopo, ossia cercare shortcut in base alla funzione desiderata. Le configurazioni di shortcut sono memorizzabili ed è possibile esportarle, in modo da avere la propria configurazione anche quando lavoriamo in diverse postazioni. Oltre a questa troviamo ora Pro Tools Search, una funzione di ricerca che ci permette di cercare rapidamente tracce, clip e funzioni (comandi specifici, gruppi, plug-in, ecc.).

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Pro Tools ora supporta una vasta gamma di opzioni di spazio colore garantendo che il video mostrato in Pro Tools corrisponda all’immagine nei NLE. Per le tracce video è prevista una impostazione dello spazio di colore che determina come viene processato il file e lo spazio colore per il monitor con qualsiasi periferica video collegata. Pro Tools sarà in grado di rilevare in modo automatico lo spazio colore dei media che abbiamo importato e consentirà all’utente, grazie al nuovo Color Space Selector, di scegliere l’opzione più adatta.

Le novità riguardano anche migliorie per Dolby Atmos, come l’introduzione di Static Dolby Atmos Groups e il nuovo comando nuovo comando Duplicate Atmos Music Panner Plug-in Atomation to Pro Tools Pan Automation.

L’introduzione dei gruppi statici Dolby Atmos, che fanno dei quattro gruppi più comunemente usati nella post-produzione audio (dialogo, musica, effetti e narrazione) una sorta di standard, e sono stati aggiunti alla finestra Manage Bed/Object Groups. Nella gestione di gruppi di Bed e Object in Atmos Pro Tools ora fornirà un set di gruppi predefiniti che corrisponderanno a quelli che si trovano nel Dolby Atmos Renderer.

I miglioramenti nel workflow con Atmos non si fermano qui, e anzi si fanno più interessanti con il rilascio della versione 2022.6, versione che introduce la possibilità di re-render offline in 7.1, 5.1, 2.0, e binaurale, migliora il tempo necessario per bounce di ADM e aggiunge la possibilità per le sessioni di essere linkate a file WAV ADM BWF. In più, è ora è possibile inserire dalla tab Setup – Timecode Overlay Settings, un Timecode Overlay sui file video per avere un riferimento sempre visibile. Infine, la versione 2022.6 apporta alcune migliore al workflow MIDI, specie per quanto riguarda la quantizzazione.

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SynthCell

SynthCell è un sintetizzatore molto semplice e leggero, offre due oscillatori, due filtri, una matrice di modulazione 8x8, effetti e arpeggiatore, e la possibilità di customizzazione dei MIDI CC con MIDI learn. L’interfaccia è molto intuitiva e si divide in due pagine: una per i controlli di base e la seconda dedicata agli effetti. I due oscillatori ci permettono di utilizzare e miscelare più forme d’onda contemporaneamente: Saw, Pulse, Triangolare, Noise e un Sub Oscillatore con onda quadra sempre un’ottava sotto rispetto all’intonazione dell’oscillatore, mentre solo Saw e Pulse per il secondo oscillatore.

I due filtri sono connessi in serie e offrono comportamenti di filtraggio diversi: HP12, BP12, LP6, LP12, LP18, LP24 il primo e HP12 SVF (a stato variabile), HP12 MS (emulazione di un synth molto popolare negli anni ’70), BP12 SVF, LP12 SVF, LP12 MS, Notch, Comb +Comb – il secondo.

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La sezione di modulazione, grazie a moltissime sorgenti come Wheel LFO (di default può essere destinato a Vibrato, Pan, Tremolo, ecc.), un LFO con forma diverse forme d’onda, un Mod ENV, Aftertouch, MPE Timbre, generatori random e molto altro, garantisce la possibilità di animare il suono in molti modi.

La sezione effetti ci offre un Riverbero, Effetti di Modulazione (Chorus, Flanger, Phaser), Delay e Distorsione. Per movimentare un po’ le patch, un classico arpeggiatore ci viene in aiuto, con i suoi classici controlli relativi a rate, ottave, mode, gate e swing.

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SynthCell si presenta come un synth semplice, immediato e divertente, grazie anche agli effetti e a un sistema di modulazioni non proprio ridotto all’osso.

Groovecell

GrooveCell è la nuova drum machine con sequencer introdotta per tutte le versioni di Pro Tools, a partire dalla release 2022.4.

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GrooveCell è divisa in tre parti: Pads, Sequencer ed Effects. Nella pagina Pad ci troveremo di fronte a una drum machine con i classici 16 pad. Qui potremo importare i nostri sample navigando tra i nostri file o con un semplicissimo drag&drop e gestirne i parametri principali, come Filtraggio, Start/End Point, Volume, Pan e Send Effects. Ma non è tutto, infatti la sezione Pad ospita tre tab, grazie alle quali possiamo gestire alcune opzioni molto interessanti, come emulazioni di vecchie drum machine (un po’ come accadeva in Battery 4 di NI), inviluppo AHDSR, Pitch Envelope, Drive e Dynamics con alcuni preset per colorare e scolpire ulteriormente il suono.

Ogni pad può ospitare fino a tre samples. Potremo dunque layerare più campioni su di un singolo pad in modalità Layer, scolpire il suono con inviluppi, filtri, drive e dinamica per creare il nostro kit in maniera creativa, oppure usare tre sample per velocity diverse, o per il round robin.

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Il sequencer è molto semplice ed intuitivo, ma comunque potente. È organizzato in 16 corsie per 32 step. Nella parte inferiore della finestra troviamo le corsie dedicate a velocity, pitch, pan e probabilità, decisamente utili, insieme al controllo Swing a destra, per personalizzare, movimentare e rendere più vivo il nostro groove.

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Come SynthCell, anche GrooveCell mette a disposizione una pagina di effetti, che include Equalizzatore (anche se con due sole bande), Distorsione, Compressore, Riverbero e Delay. In questo caso, gli effetti offrono meno possibilità rispetto a SynthCell. Per intenderci, distorsione e riverbero non hanno la stessa scelta di tipologie come accadeva invece nel sintetizzatore.

In prova

Installare Pro Tools è molto semplice grazie alla app Avid Link, dalla quale possiamo installare anche tutti i plug-in. Nel caso ci fossero dubbi, nella nuova sezione Getting Started sul sito di Avid troveremo video che guidano attraverso ogni step dell’installazione.

A proposito di Getting Started, Avid ha lavorato molto su nuovi contenuti, tutorial molto semplici e brevi, una sessione guidata e la nuova Quick Reference Guide, la cui impaginazione è forse un po’ troppo ricca ma perfetta per i produttori o musicisti alle prime armi, ma anche per chi vuole rispolverare i rudimenti del software. Molto efficaci e ben fatti i Quick Tips video, brevi tutorial (spesso meno di due minuti) che esplorano diverse sezioni e funzioni del software. Ci auguriamo che Avid rimpolpi presto questa sezione e che voglia dedicare attenzione anche al campo della post-produzione e del sound design.

La possibilità di customizzare le shortcut è finalmente realtà. Le funzioni di ricerca, tag e assegnazione sono immediate, complete e semplici da usare, in più salvataggio ed esportazione della lista di scorciatoie permette di portare il proprio modo di lavorare anche fuori dalla postazione. La finestra per la personalizzazione delle keyboard shortcut è anche utilissima nel caso in cui non ricordassimo la shortcut per una funzione e volessimo rinfrescare la memoria. Insomma, un tool chiesto a gran voce e implementato in maniera molto efficace.

Anche Pro Tools search risulta uno strumento utilissimo, specie se vogliamo cercare clip o funzioni in maniera rapida. SynthCell è una aggiunta interessante e, nonostante la sua semplicità, non manca di alcuni punti che meritano attenzione, come il doppio filtro e la possibilità di usare il comb per suoni che esulano dal classico repertorio in sottrattiva, e il corredo di effetti, piuttosto nutrito, specie se pensiamo a tutti i tipi di distorsione, riverbero e delay disponibili.

È un peccato che gli effetti seguano un percorso predefinito e che non si possano riorganizzare a piacimento. Tra gli esempi audio, un paio di patch create durante questo test.

GrooveCell è un tool che ha un po’ più di sorprese. In tutti i sensi. È molto interessante finalmente vedere una drum machine e sequencer in Pro Tools, soprattutto se carica di features interessanti. La possibilità di emulare diverse macchine, di avere preset di dinamica e colore, così come un sequencer niente male e con un bel pulsante “Randomize” per sperimentare.

I kit nativi di GrooveCell suonano bene e mostrano, grazie al sequencer, come riuscire ad impostare ben più di una semplice linea ritmica. Il sequencer è molto divertente da usare, semplice ma completo. L’unica pecca è che, comunque rinominiate i pad, le corsie rimarranno descritte come Pad 1, 2, … 16, il che rende un po’ difficoltoso rendersi immediatamente conto di cosa stiamo andando a modificare.

Tra gli esempi audio troverete due kit, LoFi e Re Re Wind.

La sezione effetti è piuttosto basilare e scarna, specie se si pensa che SynthCell ha molto più da offrire. Il riverbero non ha algoritmi da scegliere o molto su cui lavorare. Lo stesso vale per la distorsione, con il suo generico “Drive”, mentre in SynthCell trovavamo diverse tipologie di distorsione, riverbero, delay, ecc. Inoltre, nell’interfaccia notiamo un’organizzazione un po’ bizzarra che lascia uno slot vuoto nella colonna Send.

Non è tutto. Il tasto più dolente riguarda la gestione dei campioni. Importare più samples è possibile solo se questi sono selezionati contemporaneamente. Per esempio, se carico un campione in un pad e in un secondo momento mi rendo conto di voler aggiungere un layer, draggando su questo pad un nuovo sample eliminerò il primo. Oppure, viceversa, nel caso avessi caricato due sample sullo stesso pad, e volessi cambiarne solo uno dei due, dovrei selezionare nuovamente il primo, oltre alla new entry, prima di importarli, per evitare di eliminare tutto ciò che già esiste nel pad.

GrooveCell ha molto di buono, ed è un tool divertente e intuitivo, speriamo vivamente che nelle prossime versioni vengano migliorate la gestione dei campioni, la sezione effetti e il sequencer.

Conclusioni

Pro Tools rinnova la sua lineup, introduce nuovi tool e offre funzioni avanzate anche agli utenti Studio. Il modello della subscription è sicuramente un aspetto che ha fatto e continua a far discutere. Ci sono aspetti che lo faranno risultare conveniente per alcuni, e che faranno storcere il naso ad altri. Al di là delle opinioni personali, delle preferenze e delle politiche di mercato, è certo che ci aspettiamo molto nei prossimi mesi da Avid, più del rinnovamento della lineup dei prodotti, come ad esempio più funzioni e tool dedicate ai professionisti e che molti competitor già offrono da tempo.

Bisogna anche riconoscere che la versione Studio di Pro Tools, offrendo la possibilità di usare Clip Effects, molte più tracce rispetto a prima, automazioni avanzate, la possibilità di mixare in Surround, Atmos e di lavorare con Ambisonics, è un passo non indifferente che rende Studio una versione molto appetibile per moltissimi che prima lavoravano con Ultimate.

Le migliorie nel workflow rendono senza dubbio Pro Tools più semplice da usare e penso che questo, insieme alla documentazione video, possa essere un buon modo per avvicinare più producer al mondo Avid. Come si diceva, ci auguriamo inoltre che questa serie di tutorial venga espansa a funzioni più avanzate e ad ambiti diversi, come post-produzione e sound design, aree nelle quali il nome di Pro Tools compare spesso.

SynthCell e GrooveCell sono strumenti che svecchiano il corredo di strumenti di Pro Tools, semplicissimi nell’utilizzo e molto utili per la produzione, anche se GrooveCell è molto migliorabile. Al di là di questo, SynthCell e GrooveCell sono i benvenuti e lavorano bene insieme all’apertura verso i producer più giovani. Inoltre, speriamo che Avid abbia in serbo nuovi strumenti con cui i producer potranno ispirarsi.

 

PRO

Surround, Atmos e Ambisonics
Shortcut finalmente personalizzabili
Clip Effects e automazioni avanzate

CONTRO

GrooveCell migliorabile
Le novità sostanziali sono poche
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INFO

Avid Technology Srl

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