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Behringer 1273, il pre/EQ in stile Neve 1073 - Recensione

Costruzione6
Suono7
Rapporto qualità prezzo7.5
Facilità d'uso9
Costruzione non di alta qualità, tanti trasformatori e induttori, e l'ispirazione al Neve 1073 rendono il Behringer 1273 un doppio pre/EQ interessante per l'home recording o per project studio in cerca di un outboard colorato e con un buon eq.
7.4

Dopo il compressore 369 (qui il test), è la volta del preamp/EQ a doppio canale 1273 che riprende estetica ed è ispirato al Neve 1073, il più noto preamp del mondo terrestre.

Behringer 1273 Neve 1073 review opion recensione prezzo audiofader luca pilla

 

È sempre utile tenere le orecchie aperte e la mente senza pregiudizi quando compare un prodotto come Behringer 1273, nato per entrare in migliaia di studi di registrazione, dall'home recording in su, giocando sulla suggestione di ottenere il suono e l'eq del 1073 a un prezzo accessibile a tutti, che però comincia ad avvicinarsi a un paio di ottimi cloni come il Golden Age Premier PRE-73 e, un po' più su, il Warm Audio WA273EQ, da cui Behringer si è certamente ispirata per il layout del pannello di controllo, se non fosse per il diverso switch di accensione, la posizione dell'HPF e i 7 led che allungano il meter di Behringer. Quanto vale quindi questo 1273?

Giro d'ispezione

Behringer 1273 è un doppio preamplificatore in due unità rack, dove ogni canale dispone di ingresso microfonico, linea e Instrument (DI), con classiche funzioni di inversione di polarità, alimentazione Phantom a +48 Volt, selettore Line e Instrument, cambio di impedenza in ingresso (pulsante Tone) e attivazione di Send/Return. Il controllo di gain è identico per tutti gli ingressi, non c'è quindi la divisione tra Mic e Line come su 1073, se non per il fatto che si raggiungono -20 dB a inizio corsa, che funziona come un pad. Behringer afferma che l'amplificazione è in Classe A, come il 1073, e con trasformatori in ingresso e uscita Midas. Il selettore a step mette a disposizione fino a 80 dB di gain e l'equalizzatore a tre bande (+/-15 dB di gain) è realizzato con diversi induttori, sempre Midas.

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Ci soffermiamo sul filtro HPF, basato su induttore a 18 dB/Oct, perché vedremo che avrà un comportamento molto particolare, con identiche frequenze del 1073 a 50, 80, 160 e 300 Hz.
Le frequenze di equalizzazione sono riprese tali e quali dal 1073, con qualche espansione: filtro shelving per le basse frequenze a 35, 60, 110 e 22 Hz, filtro per le medie di tipo Peak a 360, 700, 1600, 3200, 4800 e 7200 Hz, shelving per le alte a 10, 12 e 16 kHz (su 1073, solo 12 kHz). Il metering va da -30 a +24 diviso in sette segmenti.

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Gli ingressi per Mic/Line sono bilanciate, sia su XLR (anteriore e posteriore) che su jack TRS, con impedenza a 300/1200 Ω per microfono (300 Ω premendo Tone), 10 kΩ per Line e 16 kΩ per Instrument. Le uscite sono sempre bilanciate, su XLR o TRS a 1/4" con impedenza inferiore a 80 Ω.
L'ingresso anteriore Combo accetta anche segnali sbilanciati. Premendo Line, si disabilitano gli ingressi Mic e Instrument. Insert invia il segnale post gain all'uscita TS posteriore, bypassndo l'eq. L'ingresso anteriore Instrument, attivato con il relativo pulsante, passa dal trasformatore in ingresso per cui è soggetto alla scelta del valore di impedenza, con il pulsante Tone, che invece non funziona con Line. L'uscita Out è sia su XLR che su jack 1/4" TRS, che accetta anche connessioni sbilanciate TS.

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Hardware

Dopo l'esperienza di 369, con i suoi selettori a scatti di qualità molto bassa, la prima manovra su 1273 è stata eseguita sui suoi controlli: i selettori del gain del preamp e del filtro HPF fanno il loro lavoro, con quelli della frequenza dell'HPF che quasi scivolano tra una posizione e l'altra. Niente metallo, ma plastica lucida, per i controlli del gain dell'equalizzatore. I selettori delle frequenze scorrono veloci tra le dita. Posteriormente, i connettori audio, sia XLR che jack TRS sono ancorati allo chassis, senza sollecitare la scheda PCB. Le due unità rack sono infarcite di componenti a più non posso: l'alimentatore si trova sulla stessa scheda delle connessioni audio, separato però da una paratia metallica dalle altre tre schede. L'ingegnerizzazione interna è ottima. Chiunque lo abbia progettato sapeva cosa stava facendo.

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Le prime due schede PCB sono verticali e anteriori: accolgono i controlli di pannello e una parte dei componenti discreti, la terza è orizzontale e dedicata ad altri trasformatori. A proposito di trasformatori e induttori, non si può dire che Behringer abbia risparmiato sul numero, per un totale di ben 10! Impossibile stipare più di così: se avete presente la profondità di un rack Neve serie 80, qui rimarrete sorpresi dalle dimensioni davvero ridotte. Da notare che, a parte il metering, tutti i componenti sono discreti e non smd, permettendo quindi in futuro qualche opera di modifica per migliorare i circuiti. Le connessioni sono sufficientemente bloccate, ma ciò che lascia perplessi è la qualità delle saldature, che non sono omogenee e lasciando molto a desiderare.

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Tirare fuori il suono

Ci sono molti miti e leggende su come usare il 1073. Alcuni fonici potrebbero pensare, per esempio, che sovraccaricare il trasformatore in ingresso sia una buona idea, visto che c'è il fader (potenziometro Level). In realtà non è così, anzi può essere vero l'opposto. Di per sé, lo stadio di preamplificazione ha una risposta molto lineare. La magia del suono del 1073 si tira fuori più dal trasformatore in uscita che non ingresso. Quindi come fare? È sufficiente mettere al massimo il potenziometro Level dell'uscita e far lavorare il giusto il gain in ingresso, rimanendo con un livello intorno ai +5 dB in uscita. Poi, come sempre, vale la regola della sperimentazione, dove ognuno trova l'equilibrio giusto tra gain in ingresso e in uscita. Lasciando Level al massimo, che corrisponde all'Unity del fader, non solo sentirete il profumo del 1273, ma avrete anche molto spazio per l'eq. Un'impostazione per esaltare l'aria intorno e sentire le pessime sibilanti di molte produzioni recente o il disastro dello streaming di Spotify a bassa qualità? 35 Hz con un pizzico di dB di guadagno per il filtro shelving sui bassi, 360 Hz e qualche dB in meno per il peak centrale e infine il filtro shelving sulle alte frequenze a 16 kHz con un pizzico di dB in più. Buon ascolto!
L'analisi con un 1073 è però impietosa: manca completamente il ruolo del shelving sulle alte frequenze per modificare la curva del filtro sulle medie, che si realizza intorno allo zero dB di gain del 1073. Le tre bande del 1273 non interagiscono tra loro, come fa invece il 1073 originale. I risultati si sentono e sono differenti: mentre il 1073 apre sulle alte ed è cremoso sulle medie, il 1273 sembra avere un comportamento da classico eq a stato solido recente, con le tre bande che si sommano tra loro, precise e prevedibili, piuttosto che interagire. Anche le curve non sono affatto simili. Nelle Figura sotto, in verde c'è il 1073 con shelving a 12 kHz al massimo, in rosso il 1273 con shelving a 12 kHz sempre al massimo. Neve 1073 ha una curva unica, contro quella classica del 1273 che si trova nella quasi totalità degli equalizzatori. Mentre la curva del 1273 è replicabile da qualsiasi equalizzatore con filtro shelving sulle alte frequenze, così non è nel caso del 1073. Questi comportamenti dissimili conducono anche a una gestione dell'headroom, oltre che del timbro, molto differente, come vedremo in seguito.

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In verde la curva dello shelving HF di Neve 1073, in rosso lo shelving HF di Behringer 1273, ai massimi del gain

 

L'errore più evidente di 1273 è però il filtro HPF: uno si aspetta che tagli al di sotto della frequenza prefissata, e invece il 1273 taglia sì sotto, ma crea anche un bel picco positivo sulle frequenze al di sopra del taglio. Il risultato è l'opposto di un filtro HPF: tagliate a 50 Hz e vi ritrovate con un picco intorno ai 100 Hz che esalta le basse frequenze sopra il punto di taglio. Sulle voci l'effetto è impietoso: invece che ritrovarsi con una voce più libera al di sotto della frequenza di taglio, il risultato è una voce che ha ancora più basse frequenze rispetto al previsto. Semplicemente inaccettabile, almeno sul modello in prova. Forse può andare bene come quarta banda sui bassi, da combinare con il shelving sulle basse frequenze, ma sarebbe un filtro HPF, non un HPF+ Peak!

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In rosso la risposta del filtro HPF a 50 Hz su Behringer 1273, in verde quella (corretta) di Neve 1073

 

L'equalizzatore è comunque efficace, ma diverso per grana e qualità dal 1073. Lo si vede da un semplice particolare: sul 1073, quale che sia l'impostazione del gain, il livello di uscita tende a rimanere costante, mentre sul 1273 si fa presto ad andare oltre i +12 dB, costringendo a rivedere il livello in tracking o durante il mix, facendo anche i conti con l'headroom interna. Anche le curve di equalizzazioni non sono del tutto identiche, soprattutto agli estremi. Il shelving sulle alte frequenze è molto buono, ma non così ricco di formanti come il 1073.
Siamo quindi passati al puro preamplificatore: lo abbiamo provato con Neumann U87, U67, U47, Austrian Audio OC 18, Royer R-122, Shure SM57, una serie di microfoni Lewitt e molti altri. L'opinione di chi ha ascoltato i risultati è sempre stata simile: entrambi i preamp colorano il suono, ma il 1073 originale è molto più dinamico, controllato e aperto sulle medio alte, senza problemi di plosive e sibilanti, che appaiono più presenti sul 1273, che risulta più rigido, ma non eccessivamente, e diverso nella risposta ai transienti. Sul Neve 1073 c'è sempre una certa distorsione su transienti che arricchisce il timbro, mentre 1273 si comporta come un preamp perfettamente preciso sui transienti, quasi fosse realizzato con degli operazionali. Qui si vede la differenza tra la qualità dei trasformatori, che è assai diversa tra i due preamp.

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La distorsione armonica a 41 Hz di Behringer 1273 con gain più elevato

 

L'opzione Tone, con ingresso a 600 Ω, può essere usata in parallelo per dare più corpo a una traccia, perché tende a schiacciare maggiormente la dinamica e a chiudere il suono. Non è l'opzione giusta quando si entra nel tracking di una voce con un bel microfono a condensatore.
Il 1273 ce la mette tutta per assomigliare a un 1073 e, in fondo, tende a portare verso quel risultato, a patto di non ricercare quel perfetto equilibrio dinamico della preamplificazine che mantiene tutto costantemente in ordine. Oltre alla distorsione armonica sotto i 40 Hz, che è più imponente del 1073, il 1273 fatica un po' a mantenere il bilanciamento dinamico, talvolta con qualche picco di troppo e inaspettato che lo rende più imprevedibile, soprattutto se il cantante non sa gestire la dinamica e la distanza con il microfono. Il tracking vocale e strumentale, inoltre, mostra una maggiore componente di distorsione armonica sulle frequenze medie, e meno distorsione sulle alte frequenze. Dove il Neve 1073 è quasi sempre perfetto nel suo equilibrio, con quella bellissima e professionale apertura sulle medio alte, esaltando le formanti più alte di frequenza, il 1273 tende a fornire un suono più angolare sulle alte frequenze e una coalescenza di medie frequenze che lo rendono meno definito.
In fase di mix, questi comportamenti richiedono un lavoro maggiore sui fader, un minimo di compressione dolce per riportare tutto in ordine e un lavoro sulle medie frequenze per tenerle più a bada. Il Neve 1073 reale, pur non potendo fare nulla con un pessimo cantante, è più rotondo sulle medie e omogeneo, più prevedibile (in senso positivo) e anche più caratteristico sulla qualità della risposta dinamica sulle medie grazie al comportamento dei trasformatori. Le differenze si colgono soprattutto confrontando l'ascolto dello strumento reale e della voce, e il risultato della registrazione: invariabilmente la scelta è finita sul 1073 per musicalità. Provando invece ad ascoltare su Youtube, non conoscendo la sorgente reale, il giudizio diventa più personale e difficile da compiere. Un buon test sarebbe registrare una decina di strumenti con il 1273 e confrontarli con la stessa registrazione sul 1073. La singola traccia può trarre in inganno, per fattore personali.

Operatività

Molto differente il funzionamento dell'ingresso Line, per chi è abituato a lavorare con i veri 1073. Di fatto non c'è alcuna differenza tra Mic e Line nel selettore del gain. Nel 1073 reale, c'è una parte del gain che è dedicata esclusivamente a Line ed esclude automaticamente Mic, e viceversa. Qui invece il selettore per Mic e Line è unico: solo con il pulsante Line si ottiene l'attivazione dell'ingresso anteriore o posteriore, ma con dei range di gain assai minore in escursione rispetto al microfono a parità di gain sul pannello. Collegando all'ingresso anteriore un ingresso Line su XLR, 1273 non lo riconosce affatto. Line funziona solo con una connessione su jack a 1/4" sbilanciata o TRS bilanciata. Altro piccolo problema: se usate l'ingresso Intrument, che accetta connessioni bilanciate (TRS) o sbilanciate (TS), assicuratevi che il pulsante Line sia disattivato e sia invece attivato Instrument. Purtroppo è un po' difficile, da distante, capire se il pulsante è premuto oppure no. Al contrario, se è attivato Line, non ha alcuna importanza la posizione di Instrument.
Altro dato interessante: a parità di gain impostato, l'ingresso Line è quello sempre più basso (almeno -20 dB), quello Instrument si pone a metà tra Line e Mic, quest'ultimo il più alto di tutti.

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Behringer 1273, una parte dell'alimentatore interno

 

Anche sulla DI, l'ingresso Instrument, si può modificare l'impedenza con Tone, che comporta un bilanciamento differente tra le frequenze, incrementando come previsto il corpo delle basse e medie frequenze, in grado di far risaltare alcuni strumenti percussivi ma con una maggiore melmosità tra bassa e casso. Su Line, invece, Tone non agisce affatto.
Ulteriore problema è nato dal livello dei due ingressi Line: il secondo ingresso, a parità di Gain su pannello e con Level al massimo, ha sempre avuto un segnale in uscita più basso di quasi 5 dB, che si abbina anche a una risposta in frequenza davvero anomala rispetto al primo ingresso. Problemi di controllo qualità? Sono invece corretti, al decimo di dB i livelli in ingresso e uscita degli ingressi Mic e Instrument.
Della qualità dei componenti su pannello abbiamo già scritto: qui aggiungiamo che il tono di blu del selettore del filtro è davvero giocattoloso e ben lontano dal sobrio blu scuro del Neve. Le qualità dei componenti e della costruzione non sembra allo stato dell'arte. Solo il tempo ci dirà se l'hardware reggerà all'uso in studio.

 

Conclusioni

Consiglieremmo un Behringer 1273 per lo studio di registrazione? Dipende! In ambito pro, un Neve 1073 rimane un investimento sicuro al 100% e soprattutto prevedibile nei risultati e di immensa flessibilità, con una grandissima capacità di arrivare a risultati veloci.
Un Behringer 1273 potrebbe trovare posto in uno studio B o anche solo per inserire un po' di saturazione differente con un eq chirurgico ma efficace in fase di mix.
Trasformatori e componenti differenti, in un circuito simile, danno risultati differenti, che possono essere eccellenti quando la sorgente combacia con il preamp ed entrambi funzionano per correggere l'uno i difetti dell'altro. In home recording, se ancora non c'è un preamplificatore con trasformatori e un eq classico, il 1273 è una scelta per iniziare, senza dimenticare che a un prezzo appena superiore si trovano altri modelli che hanno consolidato il loro primato in quella fascia di prezzo e si comportano come ci si aspetta (vedi il filtro HPF e le differenze di livello Line). Oltre ad alcuni problemi tecnici, che speriamo siano solo dati dal nostro modello in prova, il 1273 non è un clone del 1073, ma un preamp colorato, con un buon equalizzatore che richiede pochi dB di correzione per stravolgere il timbro, ma richiede poi un lavoro aggiuntivo in fase di mix. Ci si può sicuramente lavorare con profitto, ma un Neve 1073 è un preamp/eq di ben altra fattura e risultati, che giustificano l'alto costo e soprattutto risultati sempre all'altezza del professionismo di alta classa. Il Berhinger 1273 è ispirato al Neve 1073, ma sono molte le sottili differenze che sono poi sostanziali. Non vi resta che provarlo.

Info
Behringer
Prezzo: € 644 inc IVA.

Pro
Suono colorato
Eq efficace

Contro
Filtro HPF sbagliato
Dubbi sul controllo qualità
Saldature di dubbia qualità
Ingresso Line non identico sui due canali