La notizia che molti attendevano in questi anni è arrivata. Behringer ha in produzione il clone del synth ARP 2600 con un prezzo annunciato di 599 dollari!
Era da tempo che Behringer stava lavorando su questo progetto, che ha realizzato con alcune soluzioni grafiche differenti rispetto all'originale. I cursori, per esempio, hanno un led per riconoscere all'istante la posizione, con un effetto scenico non da poco.
Realizzato con componenti SMD per la parte di circuiti generali, il clone rispecchia fedelmente la struttura dell'originale semimodulare, dove è possibile costruire un suono senza usare alcun punto di patch bay, grazie ai collegamenti interni precablati. I punti di patch bay su pannello, tuttavia, consentono di sganciarsi dalla struttura iniziale per esplorare nuove modulazioni, che sono state il marchio di fabbrica di ARP 2600, oltre a un suono molto potente.
La struttura di base del 2600 è classica: tre oscillatori, un inviluppo ADSR, un filtro a 24 dB/Oct, un VCA e una sezione mixer, a cui però sono stati aggiunti un noise generator, un LFO con Sample & Hold, un envelope follower, un ring modulator, un riverbero a molla con un paio di speaker integrati, con una serie di funzioni più particolari ma adatte alle modulazioni, al controllo dell'inviluppo e all'uso di segnali esterni. Il clone di Behringer non include il riverbero a molla e gli speaker, anche per ovvie ragioni di spazio, essendo montabile a rack.
La sezione VCO comprende gli slider per la selezione della frequenza, del Fine Tune e del PWM, opzione per usare il VCO come modulatore in bassa frequenza, ingressi CV per la modulazione di frequenza e PWM. Gli stessi controlli di frequenza e fine tune si trovano anche nel filtro, dotato di risonanza, con possibilità di scegliere tra i due modelli di filtri grazie a uno switch. Il clone incorpora anche un riverbero digitale, controllo di pan, le due uscite audio su jack standard su pannello e l'uscita cuffia con controllo di volume.
Le connessioni posteriori comprendono l'interfaccia MIDI, l'ingresso per due controlli e la connessione USB, il che ci fa dire che è presente un firmware e una interfaccia USB/MIDI. Come per tutte le altre riedizioni analogiche del passato di Behringer, anche 2600 non dovrebbe avere la possibilità di inviare control change per i controlli da pannello.
Circa il suono, i primi esempi ascoltati ci indicano che questo 2600 è un altro di quei synth Behringer pronti a diventare un must per chi ama la musica elettronica e il sound design, perchè le capacità di modulazione sono straordinarie, come sull'originale, e la qualità dei risultati è notevole. Al prezzo di vendita di circa 600 Euro, è una tentazione irresistibile anche per chi ama il vintage!