Lo scorso mese di novembre e sempre sulle pagine di Audiofader abbiamo dato l’annuncio della cessazione di ogni attività della celebre software house di Boston, ma è di qualche ora fa la notizia che BandLab, una giovane start-up di Singapore, ha acquisito una serie di risorse e tutti i brevetti di Cakewalk da Gibson.
La crisi Gibson
Che il marchio di chitarre americano non navighi in buone acque in termini finanziari è cosa nota da tempo: entro agosto va ripianato un debito di 375 milioni di dollari di un prestito obbligazionario, ma c'è anche un prestito bancario di 145 milioni, da rifinanziare entro il prossimo 23 luglio. Il CEO di Gibson, Henry Juszkiewicz, all’inizio della scorsa settimana ha svelato la sua ricetta per uscire dalla crisi: “Monetizzare attività come titoli azionari, proprietà immobiliari e segmenti di business che non hanno raggiunto il livello di successo che ci aspettavamo. Con la monetizzazione di queste attività, generiamo fondi per contribuire ai segmenti di business che stanno prosperando". Juszkiewicz ha inoltre aggiunto: "Con il rifinanziamento e il miglioramento delle prestazioni operative, derivanti dalle azioni che stiamo mettendo in atto, ci aspettiamo che l'azienda sia pronta per il successo e la crescita per gli anni a venire”. Il primo segnale di questo cambiamento è giunto con la nomina di un nuovo direttore finanziario (Benson Woo), mentre Juszkiewicz nella sua dichiarazione non fa cenno a quali altri segmenti di business Gibson intende mantenere oltre alle chitarre, e di conseguenza quali marchi del proprio portafoglio saranno ceduti in un prossimo futuro. Oltre a Cakewalk, anche una recente acquisizione di Gibson come la divisione audio di Philips nel gennaio scorso è stata drasticamente ridimensionata, con l’annuncio di un taglio delle risorse del 60 per cento, la chiusura della filiale italiana e una razionalizzazione del centro ricerche e sviluppo di Hong Kong. Gibson è proprietaria inoltre di brand quali Epiphone, Dobro, Valley Arts, Kramer, Steinberger, Tobias, Slingerland, Maestro, Hamilton, Chickering, Wurlitzer e Baldwin, e oltre alla già citata divisione di Philips nell’audio professionale possiede marchi quali Krk Systems, Cerwin-Vega!, Stanton, Onkyo, Integra, Teac e Tascam.
Chi è BandLab
Fondata nel 2016, BandLab Technologies ha sede a Singapore ed è anche la punta di diamante tra i marchi del gruppo: si tratta di una piattaforma social che consente ai musicisti di creare musica e condividerne il processo creativo con altri musicisti e i propri fan. L’acquisizione di Cakewalk da parte di BandLab potrebbe assumere un carattere strategico in termini di potenziamento della piattaforma, grazie ai software musicali studiati nel tempo dal marchio americano, tra cui la celebre serie di DAW Sonar. Tra gli altri marchi di proprietà di BandLab spiccano marchi di produttori strumenti musicali quali Teisco e Harmony, di accessori come Mono, ma anche Swee Lee, la principale catena di distribuzione di strumenti musicali e proaudio online del mercato asiatico. BandLab è attiva anche nell’editoria, perché ha rilevato una storica testata come Rolling Stone, infine ha rilanciato recentemente la piattaforma di streaming Dj Chew.
Per maggiori informazioni riguardo all’acquisizione di Cakewalk da parte di BandLab, vi rimando alla nuova pagina dedicata sul sito internet del brand asiatico.