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Editoriale #12: sempre più avanti


Il 2018 si apre sotto una buona stella, come dimostrato dal successo del NAMM che si è espanso come non mai. Segno che il settore degli strumenti musicali e del digitale in genere sta rifiorendo sotto nuovi paradigmi, che vedono il software insinuarsi sempre più prepotentemente nell’hardware. Quella che era una volta una semplice interfaccia audio, oggi è anche un DSP con plug-in di emulazione di grande qualità. Strano a dirsi, visto la potenza dei computer di oggi, ma la carta dei plug-in proprietari sembra essere un argomento molto convincente nel scegliere un’interfaccia audio, forse per l’idea di poter avere dei processori virtuali esclusivi e differenti da quelli installabili su DAW. Il numero di ingressi e di uscite, oltre alla connessione al mondo del mobile, è diventato una sfida tra i produttori di interfacce: tra collegamenti in cascata, porte ad alta velocità e reti Ethernet, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Dietro a queste scelte, c’è la chiara tendenza ad aprirsi verso settori anche molto diversi tra loro, facendo diventare un prodotto che aveva un suo campo di applicazione particolare il crocevia di un sistema dalle infinite propaggini. La guerra degli standard da implementare è anche una guerra commerciale: non stupisce più di tanto l’apertura di Avid verso il mondo Dolby Atmos, a cui dedichiamo uno speciale che fa il punto della situazione. L’audio immersivo sarà sempre più una possibilità concreta di lavoro nel futuro anche se, come sempre accade in momenti di transizione, non c’è ancora una via maestra da percorrere. Avid Pro Tools sceglie Dolby Atmos, Steinberg Nuendo preferisce Barco Auro 3D: solo il futuro ci dirà chi sarà il vincitore che, da tempo, dipende più da chi ha in mano i contenuti (film e musica) e li produce, piuttosto che dal valore tecnologico assoluto. Resiste e resisterà sempre lo studio di registrazione, che per arrivare a un suono particolare si affida alle orecchie del sound engineer e a sistemi ibridi che integrano vintage, outboard analogico e digitale, e software. Il bilanciamento di questi elementi rimarrà sempre una scelta personale che identificherà anche il risultato finale.

 

Luca Pilla

luca.pilla@audiofader.it

 

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