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Studi: EdRecords, la perla del Gargano


Se fino a non molto tempo fa la maggioranza degli studi di registrazione sorgevano nelle grandi città, la tendenza degli ultimi anni ha visto uno spostamento verso località più periferiche ma altrettanto produttive (... e anche affascinanti!)

Dopo la gita presso Angel’s Wings Recording Studio dello scorso numero, lo studio che visitiamo oggi è situato a diverse ore di macchina dal Friuli, precisamente a San Severo (FG). La Puglia è una regione musicalmente molto attiva e che ha dato i natali a tantissimi artisti vanto del nostro paese e non solo. Tanti di questi, specialmente negli ultimi anni, sono stati scoperti da team di esperti produttori e musicisti che hanno la funzione di selezionatori per i talent show. EdRecords è una delle strutture scelte per adempiere a questo compito per il talent X-Factor già da diversi anni. Ma non solo: qui i clienti possono contare su un ambiente serio, professionale e familiare nonché su attrezzature di altissimo livello, tra cui una consolle SSL Duality Matrix.

 

AudioFader Da dove ha preso origine l’idea di questo studio?

Edgardo Caputo Dopo diverse esperienze fatte in altri studi di registrazione, nel corso degli anni ho sempre immaginato che nel cuore del centro storico di San Severo, una piccola cittadina ai piedi del Gargano, potesse nascere uno studio di registrazione che, in termini di equipment non avesse nulla da invidiare a rinomati studi inglesi e americani e che fosse particolarmente confortevole e a misura di musicista. Ritenevo inoltre che fosse giunto per me il momento di creare una struttura in cui poter gestire liberamente progetti discografici in prima persona.

 

AF Quali sono state le maggiori difficoltà burocratiche, se ci sono state?

EC Non ho incontrato particolari problematiche se non quelle legate all’avvio di una qualsiasi attività imprenditoriale. L’iter però è stato comunque complesso in quanto lo studio nasce da un finanziamento erogato da Sviluppo Italia e ho preferito seguire personalmente tutta la procedura dalla richiesta iniziale sino alla rendicontazione. Ho passato diverso tempo tra business plan, preventivi e documentazioni varie fino a giungere, dopo circa otto mesi, alla realizzazione della struttura.

 

AF Qual è la filosofia dello studio e cosa offrite ai musicisti?

EC La mission è di poter garantire un’alta qualità anche alle produzioni di artisti emergenti, i quali hanno budget non certo elevati. Nel dilagare dell’home recording, riesco a contenere le tariffe e a offrire la possibilità di poter registrare con microfoni e pre high-end come Neumann U87Ai o Neve 1073 in un ambiente trattato acusticamente e con differenti tipi di ascolti (PMC TB2-SA, Genelec 1030A e Avantone Mixcubes). Volevo anche offrire un luogo in cui si potesse respirare un’atmosfera confortevole, non di rado infatti i musicisti che prenotano le sessioni amano intervallare le registrazioni a momenti di relax su un comodo divano con luci soffuse e rilassanti. Rispetto alla tradizionale sala di incisione incentrata sulla figura del tecnico del suono/proprietario, curo personalmente (quando richiesto) la produzione artistica e gli arrangiamenti in quanto sono innanzitutto un musicista e sono convinto che le questioni squisitamente tecniche abbiano un ruolo non di primo piano. Mi è capitato spesso di dover registrare e missare un progetto discografico e in corso d’opera, su richiesta della band o del produttore, aggiungere linee di archi, synth o programmare sequenze. L’essere sempre dalla parte di chi suona mi ha portato a essere partner della SIAE come unico studio pugliese offrendo agevolazioni e sconti agli autori iscritti.

 

AF Come sei arrivato ad amare questo settore?

EC Negli anni ho maturato la convinzione che il moderno musicista dovesse integrare le proprie conoscenze musicali con quelle legate ai principi del suono e dell’acustica. Così dopo aver iniziato la mia attività come pianista e tastierista live, mi sono avvicinato al mondo della produzione in studio; ho creato intorno alla metà degli anni ’90 uno studio in casa di mia zia dal nome CasadiziaWanda e in seguito ho divorato riviste, tutorial, libri e tutto ciò che poteva favorire la mia conoscenza. L’EdRecords nasce anche per merito di Computer Music & Project Studio, prima rivista italiana a divulgare l’audio pro nell’ambito della produzione in studio.

 

AF Quanto conta avere un banco SSL in studio in una realtà come la Puglia?

EC È certamente molto importante. Ma lo è almeno quanto chi c’è dietro la consolle. Penso che il fattore umano e la sensibilità musicale non possano essere surrogati da apparecchiature top level. Ho conosciuto tecnici che riuscivano a ottenere ottimi risultati con pochissimi mezzi e altri che al contrario sfornavano lavori mediocri con banchi blasonati. Ovviamente avere un SSL in termini di suono aiuta tanto e l’immagine commerciale dello studio ne esce sicuramente rafforzata. Inoltre lavorare con questa consolle mi permette di chiudere più velocemente i mix e il cliente di questo è sempre molto contento.

 

AF Quali sono state le esperienze che ti hanno formato in passato?

EC Dopo aver frequentato un paio di corsi da tecnico del suono e seguito tanti seminari (ne ricordo uno interessantissimo organizzato dall’Apulia Film Commission tenuto da Silvio Relandini dell’Istituto Italiano per le Tecnologie Musicali), agli inizi degli ani 2000 o avuto la fortuna di conoscere Carlo Gargioni, un grande produttore e arrangiatore che aveva collaborato con Phil Ramone, Dee Dee Bridgewater, Fabio Concato, Ornella Vanoni e tanti altri grandi nomi del panorama musicale internazionale. Con lui ho iniziato a produrre jingle e sonorizzazioni per le reti Mediaset curando anche produzioni discografiche. Ho scoperto trucchi e piccoli segreti che si celano dietro a questo lavoro, affinato il mio ascolto critico e compreso quanto fosse importante la produzione artistica in un progetto discografico.

 

AF Qual è stato il percorso per scegliere il banco?

EC Non ho mai avuto dubbi su SSL. E quando ho saputo dell’uscita sul mercato di Matrix ho iniziato a immaginare che prima o poi sarebbe entrato nella control room dell’EdRecords. Da quando ho iniziato a lavorare in questo ambito ho sempre utilizzato superfici di controllo: la prima fu Mackie Control Universal con la quale pilotavo Logic 6. Non ho mai amato usare il mouse per missare, SSL Matrix da questo punto di vista è straordinario perché il suo cuore analogico è fuso con la comodità di pilotare fisicamente tutti i miei plug-in. È una sensazione incredibile muovere la manopola di un compressore virtuale UAD 1176 con un knob del Matrix. In fase di missaggio inoltre, aggiunge un colore che adoro anche solamente alzando i fader. Inserirlo nella mia catena di lavoro non è stato semplice e per questo non posso non ringraziare il mio rivenditore SMAP, Francesco Borsotti di Midiware e Gino de Dominicis che l’ha personalmente installato e cablato.

 

AF Come è stato realizzato lo studio dal punto di vista acustico?

EC Il punto di partenza è stato dover isolare perfettamente un ambiente di lavoro situato in un centro storico pieno di abitazioni. Per farlo ho costruito la classica stanza nella stanza, in cui tutti i materiali sono perfettamente disaccoppiati tra loro. Dopo aver fatto realizzare un progetto di insonorizzazione dal progettista Marco Maffei, ho acquistato i materiali necessari e gestito direttamente una squadra di tecnici che realizzasse le pareti di cartongesso, la pavimentazione flottante e la controsoffittatura usando come materiale isolante pannelli in lana di roccia. Ho quindi realizzato delle porte in legno, costruite artigianalmente con le specifiche dettate dal progetto. Terminata questa prima fase, per ottimizzare il campo acustico, all’interno della recording room ho utilizzato i moduli Absorber e Diffusor della Hofa Akustik. Nella control room non sono state necessarie grandi correzioni se non per smorzare delle lievissime risonanze tra i 200 e i 400 Hz e attenuare leggermente la riverberazione a frequenze medio basse. Dopo un’analisi fatta con il progettista, ho fatto costruire tre piccoli diffusori in legno con forma piramidale e installato alcuni pannelli di bugnato.

 

AF Parlaci degli outboard e dei preamplificatori che hai scelto.

EC La maggior parte delle tracce sono registrate con un AMS Neve 1073 e un Universal Audio Solo 610. Il 1073 mi piace tantissimo su voci, chitarre acustiche, rullante e anche con alcuni ampli per chitarra elettrica. Quando lo utilizzo con un microfono valvolare come il Peluso 2247, dona alle tracce quella crema inconfondibile. Se invece voglio aggiungere saturazione con un pre valvolare, uso il 610 abbinato spesso al Neumann U87Ai il quale in alcuni frangenti, rivela tratti di leggera vetrosità. Quando invece ho bisogno di registrare maggior numero di tracce contemporaneamente, uso i pre di un RME Octamic D oppure in aggiunta quelli di una Fireface 800 sempre di casa RME.

 

 

AF Compressori ed equalizzatori, come li hai scelti e perché?

EC Ormai è prassi seguire contemporaneamente più progetti e il total recall è diventato una necessità. Normalmente in EdRecords mentre si registra una band indie, sto magari producendo delle sonorizzazioni per le reti Mediaset o missando un singolo di un artista. Per questo ho deciso di lavorare con eq e compressori in versione software così da poter avere la possibilità di richiamare immediatamente settaggi e impostazioni. In quest’ottica sono un fan dei prodotti UAD e lavoro praticamente con quasi tutte le virtualizzazioni che i loro programmatori sono riusciti a realizzare. Tra queste, utilizzo per lo più come eq il 1073 o il 1081 Neve e i compressori LA-2A della Teletronix oppure 1176 della Urei. Universal Audio ha prodotto anche la versione virtuale di Fatso della Empirical Labs, che uso quando voglio aggiungere un carattere particolare. Negli ultimi tempi ho anche inserito nella mia catena, la versione UAD di Ampex ART-102 che, quando necessario, mi permette di aggiungere quel particolare colore del tape recorder. Al di fuori di UAD mi piace utilizzare anche Vitalizer mkII di SPL per rinvigorire tracce un po’ scariche e lo Stereo Bus Compressor SSL che uso per incollare bene il mix.

 

 

AF Hai dei suggerimenti da fornirci dettati dalla tua esperienza?

EC Un piccolo suggerimento che posso dare è quello di cercare di lavorare dando importanza ai dettagli, anche quando la produzione non è blasonata o non sono in campo budget elevatissimi. Nella mia esperienza è capitato a volte di essere coinvolto in progetti che sembravano nati senza grandi aspettative commerciali o artistiche ma che nel tempo si sono rivelati vincenti. Un esempio, qualche anno fa ho arrangiato e prodotto artisticamente il progetto discografico del giovane cantautore pugliese Nicola Giuliani il quale, in controtendenza con l’imperante moda di usare il dialetto per raccontare storie del proprio territorio vestendole con sonorità folk, decise di scrivere testi in italiano e di non usare chitarre battenti, tamburelli e la consueta strumentazione della tradizione. L’album ebbe molti riconoscimenti, fu scelto dal Club Tenco e a settembre 2015 Nicola è volato negli Stati Uniti per presentare il brano al Festival della canzone italiana di New York. La strada che percorre la musica che produciamo potrebbe essere più lunga di quanto possiamo immaginare.

 

SCHEDA TECNICA

Console Solid State Logic Matrix 40. Monitor: Genelec 1030A, PMC TB2sa, Avantone Active Mixcubes. Recording system: RME fireface 800, Digidesign M-box2, Apple Logic Studio, Apple Logic X, Avid Pro Tools LE 7, Apple Mac Pro 8core Quad-Core 14 GB RAM, Apple MacBook Pro i7 Dual-Core 12 GB RAM. Pre: Neve 1073dpd, SSL Superanalogue (x16). Universal Audio 610 solo, RME octamic D, RME adi8qs-mkIII. Microfoni: Neumann U87Ai, Peluso 2247 LE, AKG 414 b-xIII, Shure SM58, Shure Beta58, Shure SM57, AKG D330 bt, AKG D112, AKG C18 PP, AKG C1000. Cuffie: AKG K141, AKG K171, AKG K271. Outboard ed extra: UAD-2 Duo Neve, Radial J48 mkII, Behringer Powerplay Pro HA8000, Kurzweill PC3, Yamaha Motif6, Roland D-550, Korg Trinity rack, KRK Ergo control, Mackie 1402-vlz, M-Audio midisport 2z2, Lexicon reflex, Marantz DR4050, Rotel stereo amplifier ra971 mkII, Teac cassette deck v-1050, Sony ps-lx350h, Rotel phone equalizer rq970bx, APC backup RS1500VA. Plug-in e librerie: Spectrasonics Stylus RMX, Spectrasonics Omnisphere, Spectrasonics Backbeat S.A.G.E. xpander, EastWest Symphonic Gold Edition, East West Pianos, East West Voices of Passion, Toontrack Superior Drummer 2.0, Toontrack New York Studios sdx, Toontrack Custom & Vintage, Celemony Melodyne, SPL Vitalizer mkII, RME Digicheck spectral analyzer, Toast Titanium, SSL Duende native (Eq, Dynamic, Stereo Buss), UAD plug-in (Precision Maximizer, Neve 88rs channel strip, 1081 classic console eq, 33609 compressor, 1073 classic console eq, Fatso analog tape simulator & compressor, Ampex ATR 102, Teletronix LA-2A, Urei 1176, RealVerb Pro, Pultec EQP-1A, CS-1 channel strip).

 

 

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