Erica Synths e Sonic Potions uniscono le forze dando vita a una seconda versione della LXR
Abbiamo provato per voi LXR-02, ecco le nostre impressioni.
Una nuova LXR
Nel 2014, Sonic Potions, company di Julian Schmidt, rilasciava LXR 1 DIY, una drum machine digitale con 6 instruments capaci di emulare i classici suoni di drums, così come di incattivirsi sino a sonorità più aspre e dure. Dall’incontro con la ben nota Erica Synths nasce una seconda versione di questa drum machine, LXR-02. Niente più DIY, ora le unità sono pronte all’utilizzo, con un leggero, ma solido, case in alluminio nero in tipico stile Erica Synths.
LXR-02 è una drum machine che adotta la struttura, il credo, e l’idea della sua antenata, migliorandone le possibilità con nuove funzioni, con dei fader per ognuna delle voci, con un sequencer più profondo e molto altro.
Come la prima versione, anche LXR-02 è una drum machine digitale, ma non lasciamoci ingannare, questa macchina è in grado di raggiungere temperature elevate grazie alla distorsione e ai moltissimi parametri di sintesi che permettono un controllo profondo in fase di sound design.
Esploriamone insieme le caratteristiche, la struttura delle voci, il tipo di suoni che possiamo ottenere, e come possiamo organizzarli con il sequencer.
Connessioni e struttura
La macchina offre due uscite, Main Out e una aggiuntiva Stereo Out, entrambe utilizzabili con classici Jack ¼’, uscita cuffie 3,5mm, MIDI I/O, USB 2.0, SD Card per salvare progetti, IO per Analogue clock.
L'LXR carica i dati (Kit, Pattern, Song, ecc.) dalla scheda SD nella RAM interna. I dati vengono caricati dalla scheda SD durante l'accensione. Modificando parametri, pattern e kit apporteremo modifiche alla copia volatile dei file nella RAM, è dunque importante tenere presente che se si spegne l'LXR senza salvare manualmente il progetto, tutte le modifiche andranno perse.
LXR può gestire fino a 64 progetti. Il progetto può contenere 64 kit (il Kit è l’insieme dati dei sei strumenti), 64 pattern (ogni pattern può contenere 64 step per 7 tracce) e 64 songs (una lista di pattern concatenati per una riproduzione in un ordine stabilito). Un’architettura che abbiamo avuto modo di osservare anche in altre drum machine e che rende piuttosto semplice e comoda la gestione del materiale, siano kit o pattern.
Definita a chiare lettere sulla scocca Digital Drum Synth, LXR-02 offre 6 Strumenti diversi con circa 30 parametri l’uno su cui possiamo agire per modificarne il suono. Gli strumenti sono:
- Drum 1
- Drum 2
- Drum 3
- Snare
- Clap/Cymbal
- Closed/Open HiHat
Ognuna delle voci ha un fader dedicato con cui regolarne il livello, oltre a un fader per il livello generale. I suoni, come dicevamo, possono essere organizzati in pattern (e i pattern concatenati in songs) nel sequencer, che offre 64 step per 7 tracce (le voci sono 6, ma le tracce Closed e Open HiHat, pur condividendo lo stesso motore di sintesi, hanno tracce dedicate). La qualità audio è 16-bit/44.1kHz.
Come gestiamo, a livello pratico, LXR-02? La drum machine offre diverse “modalità operative”, per così dire, accessibili tramite la pressione di non più di due pulsanti.
Vediamo nel dettaglio i parametri di sintesi per poi passare al sequencer e alle altre funzioni.
Analisi
Come dicevamo, LXR-02 offre 6 instrument diversi e 7 voci. Un mix di sintesi sottrattiva e FM è alla base di queste voci, ed ognuna è descritta in dettaglio e in modo chiaro nel manuale. Le voci 1-3 (Drum 1, 2 e 3) sono dedicate alla creazione di suoni come Kick, Tom, Cowbell, ma ben si adattano anche a bassi e percussioni di vario tipo. L’architettura prevede due oscillatori (il secondo può essere accostato al primo o modularne la frequenza in FM) che portano il loro segnale al filtro, seguito da distorsione e sample rate reducer, quest’ultimo sempre a fine catena. Un transient generator potrà aiutarci, qui come in tutte le altre voci, ad aggiungere punch al nostro suono.
La quarta voce, Snare, è composta da un noise generator e un oscillatore, la voce Cymbal/Clap è invece costruita con FM a tre oscillatori, 2 modulatori e il carrier, seguito dalla catena già descritta di filtro, distorsione, sample rate reducer.
La voce Hihat è strutturalmente identica alla precedente ed è la stessa per closed e open hihat, salvo per i due tempi di decadimento diversi.
Per agire sulle diverse voci e creare il nostro suono possiamo usare gli 8 menu per i voice parameters.
La pagina OSC ospita i parametri relativi agli oscillatori, come forma d’onda e intonazione, la pagina AEG quelli per Amplitude Envelope Generators, con controlli su Attacco, Decadimento, Slope (lineare, esponenziale o logaritmica) e nel caso della voce Snare/Cymbal avremo anche Repeat Count (RPT) per il numero di retrigger, utile nel caso di suoni come il clap, appunto. La pagina MOD è dedicata alla modulazione, qui potremo assegnare la Velocity ai parametri di sintesi o gestire la sua infuenza sul volume. Questa pagina ospita anche controlli sul Pitch EG per Drum 1-3 e Snare.
Sotto la sigla FM troviamo la pagina per gestire frequenza dei modulatori e indice di modulazione.
La pagina CLICK è dedicata al transient generator, modulo fantastico e che potrebbe potenzialmente giovare a qualsiasi drum machine. Possiamo aumentare il punch del nostro suono con dei sample (Click 1 e 2, Tick, Acoustic Kick, Rim Shot, Drip, Tick, Hat, 808 Clap, Kick, Snare, Tom, Finger Snap), con un Pitch Envelope aggiuntivo in SNP (Snappy) mode, o creare un click creando offset sulla fase in Offset mode.
La pagina FILTER ospita uno State Variable (SVF) con diverse topologie: LP, BP, HP, Unit Gain BP in cui resonance controlla larghezza di banda, Notch (Res = width), Peak, LP2, che rimpiazza il filtro SVF con uno dal suono ben più graffiante.
Anche il filtro ha un overdrive, capace di scaldare (o distruggere) il suono. Particolarmente apprezzato su Kick e Tom. Si sente la mancanza di un EG sul filtro, anche se un LFO può essere impiegato come inviluppo usando la funzione retrigger.
Le ultime due pagine che incontriamo sono LFO e MIX, dove possiamo gestire Volume, Pan, Soft Clipping e Sample Rate Reduction (da 44 kHz a 0).
Sequencer
Il sequencer offre 16 step e 4 battute, per un totale di 64 step. Per ognuna delle 7 tracce possiamo editare, in Step Edit Mode, quelli che sono definiti gli step parameter, ossia volume, note value e probability. È possibile inserire il note value anche collegando un controller MIDI.
È anche possibile registrare in tempo reale automazioni dei valori dei parametri di sintesi per singoli step (parameter lock), fino a un massimo di due parametri per step.
In Performance Mode potremo gestire BPM, shuffle e global sample rate e molto altro, infatti, possiamo animare i pattern con rolls a rate variabile, mettere in mute le tracce che desideriamo e cambiare completamente il suono del kit grazie alla meravigliosa funzione morph. Grazie a questa potremo caricare in memoria un altro kit scelto liberamente e fare morphing tra il kit corrente e quello selezionato semplicemente ruotando un potenziometro. Funzione molto interessante per creare sonorità che siano a metà tra due kit oppure per creare variazioni durante la performance.
LXR-02 nasconde anche un Pattern Generator Mode, che, confesso, è una delle funzioni che ho preferito in assoluto. Possiamo decidere, per ognuna delle 7 tracce, la lunghezza in numero di step, il numero di step attivi (quanti Step attivare), il valore di Morph e Rotation, che permette di spostare gli step attivati a destra. L’algoritmo euclideo, in base al numero di Step e alla lunghezza del pattern cercherà di distribuire nel modo più uniforme possibile gli step attivi. Pattern Generator Mode è un modo divertente di creare nuove combinazioni, generare idee rapidamente e di animare i Kit.
In Song Mode possiamo concatenare più pattern in modo rapido e semplice, usando anche gli step del sequencer per inserire il numero corrispondente più rapidamente. Oltre ad una lista di pattern potremo far sì che una sequenza suoni in LOOP, oppure, con il comando END, LXR-02 stoppi la lista di pattern.
Oltre al divertimento nei parametri di sintesi e nella creazione e gestione dei pattern, LXR-02 offre 4 effetti: Drive, Compressore, Ring Modulator e Delay, ma potremo usarne solamente uno alla volta. I parametri degli effetti cambieranno in base alla tipologia, ad esempio con il Drive potremo scegliere se passare da Tube a Fold, Clip, ecc., con il Compressore avremo accesso a Attack, Release (chiamato, qui, Decay), Ratio e Threshold, con il Ring Modulator potremo decidere forma d’onda e frequenza del modulatore, mentre con il Delay avremo a disposizione Feedback, Tone, Time e Range. Ognuno di loro ci permette di dosare, con controllo Dry/Wet, l’effetto.
In prova
LXR-02 si presenta come una macchina solida, ma leggera, molto accattivante nel classico contrasto tra il nero del case e il rosso dei caratteri sul display. Nella scatola troveremo un alimentatore con adattatori per vari tipi di presa e la scheda SD.
La drum machine, nonostante le sue potenzialità e profondità nella programmazione di pattern e sequenze, è piuttosto semplice da utilizzare e il manuale, scritto in maniera molto chiara, non rende le operazioni complicate.
Ci vorrà un po’ di tempo per abituarsi a tutte le pagine e ai parametri di sintesi, specie in un display non troppo grande, gestendo filtri, FM e vari tipi di distorsione.
A proposito di distorsione, la tripla opzione drive nel filtro, soft clip e sample rate reduction nella pagina mix rendono il sound design molto divertente e sconfinare in sonorità techno-oriented o sperimentali è molto facile.
La sample rate reduction non è da sottovalutare anche nella creazione di sonorità più retro. Tra tutte le voci la creazione di Kick e Snare è quella che mi ha convinto di più, specie grazie ai vari stage di distorsione.
Il transient generator è un modulo che aggiunge moltissimo a quello che LXR-02 può dire, e non solo perché possiamo aggiungere “punch”, ma perché cambiare sample per il transiente permette di raggiungere suoni completamente diversi. Sarebbe interessante poter importare i propri campioni per una maggiore libertà d’azione (o per testarli con il drive del filtro, in una ipotetica sample voice…).
Il sequencer è semplice ma profondo, oltre ai 64 step possiamo regolare con facilità i parametri principali come velocity e volume, ma anche registrare automazioni di parametri per rendere più piccanti le performance.
A proposito di performance, LXR-02 è molto interessante anche sotto questo punto di vista. Oltre ai classici mute/unmute e parameter lock di cui abbiamo parlato, desidero mettere l’accento sulla funzione morph che ho descritto prima e che ho trovato molto interessante. In aggiunta, nella modalità di generazione di pattern sarà facile perdere ore provando diverse combinazioni con diversi kit.
Il parco di kit-preset incluso come factory content è ben progettato e, soprattutto, vario, grazie a palette sonore che vanno dalle classiche emulazioni a kit più sperimentali in cui non si ha paura di tirare fuori i denti e mostrare di cosa sia capace la macchina.
Conclusioni
LXR-02 è una macchina divertente, non eccessivamente complessa ma profonda, dal suono decisamente convincente e che, è bene ripeterselo, ha molto carattere, grazie alla possibilità di distorsione (fatto che la rende più adatta ad alcuni generi rispetto ad altri). Immediatezza e suono non sono tutto, infatti un paio di piccole gemme, come la funzione morph, Pattern Generator Mode e il transient generator, mostrano come Erica Synths e Sonic Potions abbiano provato a rendere questa macchina ancora più completa e potente. È un peccato che non si possano importare i propri sample, così come il fatto che non si possano usare più effetti insieme.
PRO
Flessibilità sintesi
Sequencer semplice, ma profondo
CONTRO
Non è possibile importare sample
Possiamo usare un solo effetto alla volta
INFO
Prezzo: 490 € +IVA