Derivato dal famigerato NEVE 33609, HA-609A è un compressore/limiter stereo a ponte di diodi dotato di un suono e di un carattere che lo rendono eccezionale in molte situazioni, sia per il mix che per il mastering.
Chi conosce il carattere dei compressori a ponte di diodi sa bene quanto essi possano essere aggressivi, sia per i tempi di attacco brevissimi che possono raggiungere sia per la curva di compressione piuttosto particolare, ma con HA-609A, come nel Neve 33609, ci troviamo di fronte a una macchina studiata per avere un comportamento che sa adattarsi a moltissime situazioni, che può raggiungere gain reduction importanti senza quasi farsi notare e viceversa. Ho avuto l'occasione di provarlo nel mio setup di mix e mastering e, al termine, è difficile dirgli addio: me ne sono innamorato subito, perché è talmente poliedrico e pulito che è difficile trovare una situazione in cui potrei dire “No, qui un HA 609A non va per niente bene”.
Hardware
HA-609A è un compressore a ponte di diodi che può essere utilizzato sia in modalità dual mono che in modalità stereo, tramite l'apposito controllo Link, il che lo rende perfetto sia per bus compression che per interventi dinamici su singoli diversi strumenti, in modo completamente indipendente. La circuitazione è in classe A con tre trasformatori Carnhill/St.Ives per canale, coi quali si può ottenere un output gain superiore a +24 dBu: quindi attenzione al livello in entrata alla vostra interfaccia audio. I controlli sono semplici ed intuitivi, in particolare, rispetto a modelli più datati, sono stati aggiunti degli switch Fast Attack sia sul compressore che sul limiter, i quali hanno un impatto decisamente importante sul suono.
I tempi di attacco delle due modalità non sono dichiarati sul sito di Heritage Audio tuttavia, dando per scontato che anche questi controlli si riferiscano al modello 33609 Neve, il limiter ha un tempo di 2 ms in modalità Fast e di 4 ms in modalità Slow; il compressore si muove tra i 3 ms della modalità Fast e i 6 ms della modalità Slow: questa però è solamente una supposizione in quanto sul manuale ufficiale di HA-609A i tempi di attacco non sono menzionati. L'aspetto estetico richiama chiaramente il 33609 ed è bellissimo da vedere, una volta installato in studio. La costruzione è eccellente.
I controlli sono quelli basilari di un qualsiasi compressore. Entrambe le sezioni sono accessoriate con knob (a scatto) e switch:
Threshold: da 0 a +20 per il limiter, da -20 a +20 per il compressore (in dBu)
Release Limiter: sei posizioni fisse e due automatiche (A1 e A2) dove il release si comporta in modo differente a seconda del segnale in entrata, 50 ms per i picchi e 800 ms per i suoni ricchi di sustain (A1), 50 ms e 1,5 sec per il programma A2
Release Compressor: a sei posizioni e dotato anch'esso di due release automatici, identici nel comportamento a quelli della sezione limiter con l'unica eccezione del programma A1 che ha un release di 500 ms sui suoni ricchi di sustain
Switch Fast Attack: quando inserito l'attacco del limiter e/o del compressore raggiunge la massima gain reduction in modo velocissimo, con un impatto molto marcato sui transienti del suono
Switch Limit In/Compress In: attivano e disattivano le sezioni di limiting e compressione
Ratio (Compressor): da 1,5:1 a 6:1
Gain Makeup: fino a 20 dB di guadagno per il segnale precedentemente compresso, questo stadio di amplificazione è posizionato appena prima dell'ingresso al limiter quindi ne influenza direttamente il comportamento
True Bypass: due switch che se attivati indirizzano il segnale direttamente agli output di HA-609A, bypassando di fatto tutta la circuitazione e l'inevitabile distorsione armonica
Link: quando questo switch è attivo il compressore diventa stereo, con il canale 1 che comanda il canale 2 (ad eccezione del Makeup Gain). Viceversa i due canali sono completamente indipendenti (Dual Mono)
Power: accende e spegne l'unità
VU meter: due per il monitoring della compressione del segnale in tempo reale
La sezione posteriore infine è quanto di più semplice si possa trovare: due input e due output di tipo XLR e una connessione per l' alimentazione dell'unità. HA-609A è totalmente analogico, in nessun momento il segnale subisce alcuna conversione A/D e D/A, motivo anche per cui il limiter, benché molto perentorio se spinto a dovere, non è di tipo brickwall, non è adatto a situazioni in cui il segnale non debba mai andare oltre un valore scelto. Va semplicemente visto come un compressore molto più aggressivo.
In prova
A differenza di molti compressori a ponte di diodi, HA-609A è molto trasparente e docile; ciò lo rende un fedele compagno di lavoro anche per il mastering e, benché i tempi di attacco forse siano un po' brevi in linea di massima, la curva di compressione è tale da rendere minimo l'impatto di questo limite intrinseco di questo outboard. Utilizzando la modalità di attacco normale (Attack Fast disattivo) si ottengono compressioni anche marcate senza intaccare troppo i transienti; i programmi automatici A1 e A2 sono anch'essi in grado di contrastare questo inconveniente, evitando dove possibile fastidiosi effetti pumping dovuti a tempi di release troppo brevi quando la compressione è molto marcata.
HA-609A si comporta benissimo anche come Bus Compressor (in modalità Attack Fast attiva) e come Dual Compressor in situazioni dove si voglia processare due diversi strumenti o i due canali L e R in modo separato (può succedere con le batterie, per evitare che un picco su un canale, per esempio creato da un timpano, vada ad attivare anche la compressione dell'altro canale).
L'unica nota dolente di questo modello è la mancanza di un ingresso sidechain, presente sul Neve, e di un filtro sul sidechain interno, ormai obbligatorio, per non processare le basse frequenze. Spesso capita, per risparmiare headroom o per far lavorare un compressore solo su una parte della gamma di frequenze, di voler avere l'opportunità di utilizzare un filtro HPF sul sidechain interno al compressore che escluda le frequenze dagli 80/60 Hz in giù, poiché sono molto ricche di energia e sono sempre le prime nelle quali incappa il compressore quando si inizia ad abbassare la threshold.
Molti compressori sono quindi dotati di questa funzione, che evita artefatti indesiderati e compressioni esagerate del segnale dovute a basse frequenze che magari non si voleva nemmeno processare. Un altro caso è quello in cui il tempo di attacco del compressore è troppo veloce o troppo lento per il nostro scopo, in tal caso un ingresso sidechain esterno permetterebbe di attuare quella che viene definita Lookahead Compression, dove il compressore non è comandato dal segnale originale ma da una copia di esso anticipata o ritardata di qualche millisecondo.
Questo accorgimento avrebbe reso HA-609A completo al 100%, ma bisogna dire che sto andando a cercare il pelo nell'uovo: si sta infatti parlando di una macchina eccezionale che vale tutto il suo prezzo, una macchina che difficilmente ci farà pensare che sia arrivato il momento di sostituirla. Come dicevo all'inizio dell'articolo bisogna porre una particolare attenzione al livello in uscita da questo outboard, poiché gli stadi finali di amplificazione possono portare il segnale anche a +26 dBu, il che può facilmente portare alla distorsione da clip digitale i convertitori di qualsiasi interfaccia audio, soprattutto quelle con ingressi fissi tarati su -18 dBFS= 0 dBu: in tal caso un segnale in uscita di +18 dBu dall'unità analogica porterà il convertitore a lavorare su un segnale già pericolosamente troppo vicino al limite del digitale, che è appunto lo 0 dBFS.
Viceversa, proprio per questa sua proprietà anche in Input, è virtualmente quasi impossibile portare HA-609A al clipping del segnale quindi, almeno finché si è al suo interno, si può lavorare molto sereni. La distorsione armonica totale è poca rispetto a molti altri modelli, questo anche quando si calca un po' la mano sia come gain reduction che come gain makeup. L'analisi FFT mostra, come si può vedere, un incremento degno di nota solamente sulla seconda armonica, fermo restando che qualsiasi circuitazione introduce per forza di cose un minimo di questi artefatti, spesso molto ricercati proprio per il valore aggiunto che danno al suono, altre volte il più possibile evitati per mantenere il suono il più pulito e trasparente possibile: HA-609A fa sicuramente parte di questa seconda categoria.
Conclusioni
Heritage Audio, con la sua reinterpretazione del Neve 33609, ha creato l'opportunità per molti professionisti di arrivare al suono e alle performance del venerando, ma sempre in produzione, 33609, senza dover spendere delle cifre esagerate. I circuiti e il comportamento di HA-609A sono praticamente identici al modello al quale si ispira. Parliamo comunque di un outboard che costa quasi duemila euro, per cui è un prodotto destinato solamente ai professionisti e a chi sa esattamente cosa cercare. Non vi deluderà!
PRO
Facilità di utilizzo
Suono
Carattere
Poca distorsione armonica
Versatilità
CONTRO
Assente ingresso sidechain esterno
Assente filtro HPF su sidechain interno
Input e Output secondari di tipo jack sarebbero stati comodi
Tempi di attacco limitati come sull'originale
Info
MIDI MUSIC
Prezzo: € 1890 + IVA