A sorpresa, IK Multimedia ha presentato i monitor amplificati Micro Monitor Pro, che si affiancano ai precedenti Micro Monitor, inserendo la calibrazione e il controllo da remoto
I piccoli Micro Monitor (qui la nostra recensione) si trovano su scrivanie di studi di produzione, nelle borse dei fonici da palco o negli home recording studio, e sono stati scelti per la loro qualità e dimensioni ridottissime, assieme alle connessioni, compreso Bluetooth, che li hanno resi flessibili e sempre ben suonanti. Un paio di Micro Monitor sono da sempre sulla nostra scrivania, calibrate con Dirac Live e connesse direttamente al computer. Quando dobbiamo semplicemente ascoltare musica o analizzare velocemente qualcosa, i Micro Monitor non ci hanno mai tradito, pur con tutti i limiti delle dimensioni e del posizionamento sulla scrivania. Inoltre i controlli e le connessioni sono solo su un singolo monitor, grazie a un cavo multipolare custom che si incarica di pilotare il secondo monitor. Una soluzione adatta a una postazione per computer.
La nuova serie Pro è profondamente diversa dai piccoli Micro Monitor, che continuano a essere in catalogo. Le dimensioni sono maggiori, quindi meno adatte a piccolissimi spazi, e le connessioni individuano subito il target: ingresso bilanciato o su RCA, ma senza mini-jack o Bluetooth. Ogni Micro Monitor Pro è indipendente dall’altro: sono monitor amplificati con tutti gli standard che ci si aspetta di trovare nel mondo professionale, più la possibilità di calibrarle direttamente con l’algoritmo derivato da ARC 4 (qui la nostra recensione), già inserito nel DSP interno di ogni monitor. La calibrazione è la parte più significativa di Micro Monitor Pro, oltre che la più appetitosa per uno piccolo studio di registrazione.
Hardware
IK Multimedia ha mantenuto lo stesso design dei precedenti, con guida d’onda per il tweeter a cupola e la porta bass reflex anteriore, ma con dimensioni maggiori e alimentazione inclusa in ogni singolo monitor (non ci sono alimentatori esterni da collegare). Il driver per LF è di tre pollici e il tweeter da un pollice a cupola. Ogni Micro Monitor Pro è amplificato in Classe D con 30 W RMS per LF e 20 W RMS per HF. Il punto di crossover è a 2,5 kHz e la risposta in frequenza va da 20 Hz a 20 kHz +/- 2 dB. L’SPL massimo è di 94 dB a un metro. La latenza è di 3 ms. La coppia di monitor è fornita di microfono per la calibrazione, cavi USB C e di alimentazione. Incluso anche il software X-Monitor.
Le connessioni sono solo posteriori (XLR bilanciato e RCA), affiancate dal controllo di volume (fino a + 6 dB) e i pulsanti per selezionare la risposta, tra Flat, calibrato e Desk (filtro a campana 250 Hz a -3 dB o 1200 Hz a +4 dB), equalizzazione HF (shelving a 8 kHz da +2 a -2 dB) e LF (shelving a 100 Hz da +2 a -3 dB) e filtro HPF a 50 e 80 Hz (Butterworth di quarto ordine). Se ne va anche lo switch di accensione a favore di un pulsante switch.
I Micro Monitor Pro hanno anche un supporto alla base che può essere alzato per inclinarle. Troviamo anche l’aggancio inferiore per asta microfonica
Calibrazione
Ogni Micro Monitor Pro ha la propria connessione USB C per cui la calibrazione avviene per singolo monitor a destra e poi a sinistra. La connessione a entrambi i monitor via USB è più comoda per poter agire sulla calibrazione e la scelta delle curve da X-Monitor. Diventa indispensabile per lavorare con X-Monitor, perché le modifiche devono essere applicate a entrambi i monitori Durante il test, abbiamo avuto qualche problema di interferenza con il cavo USB C fornito di serie: la soluzione è non usare un hub USB, collegare direttamente a una porta USB C diversa, meglio se direttamente al computer, e sostituire il cavo con uno di alta qualità.
La calibrazione è semplice e assistita con X-Monitor, attraverso la misurazione di quattro punti attorno alla posizione di ascolto. Il microfono, fornito di serie, va collegato direttamente all’ingresso XLR del monitor che si sta calibrando. Occorrono quindi sempre due calibrazioni complete. Senza X-Monitor, è possibile calibrare direttamente dal DSP interno dei monitor, senza troppe complicazioni e seguendo il colore del led anteriore.
X-Monitor
La versione per Micro Monitor Pro è già conosciuta: curve di misurazioni in verde, curve calibrate in arancione, con possibilità di assegnare i monitor al canale destro o sinistro, attivare o meno la calibrazione, che può essere linkata in stereo per agire su entrambi i monitor, scelta della eventuale curva di equalizzazione per emulare diversi monitor e ascolti (menu Voice), e facoltà di controllare da remoto le opzioni sui pulsanti posteriori, potendo però cambiare le frequenze. Per LF il range va da 50 Hz a 400 Hz con gain da +6 a -10 dB passi di un dB; la banda Mid ha una escursione da 500 Hz a 5 kHz con gain di +/- 4 dB. Sulle medie agisce anche l’eq Desk, che riduce la banda da 100 a 500 Hz, con valori del 50% o 100%, incrementando con un peak le frequenze attorno a 1,3 kHz. L’HF copre un range da 2 kHz a 15 kHz ed è un shelving con gain a +/-6 dB a passi di un dB. Presente l’opzione di HPF a 50 o 80 Hz per l’accoppiamento con un subwoofer. Presenti, per ogni monitor anche i controlli di delay, a passo di 0,07 ms. In mezzo e in basso alla finestra troviamo i quattro pulsanti per richiamare quattro curve di calibrazione o equalizzazione differenti o assegnare i controlli di Mute e Dim. Da notare che l’equalizzazione può essere sovraimposta alla curva di calibrazione calcolata ma, ancora una volta, la finestra mostra solo la curva di equalizzazione senza possibilità di vedere la curva di risposta finale o la curva di misurazione. La curva di equalizzazione di Countour ha sempre la precedenza sulla calibrazione, per cui si la calibrazione si può inserire o disinserire mantenendo sempre attiva la curva Countour. Non è possibile inserire in Countour le curve create dall’utente, che vanno sempre salvata e caricate dal menu delle opzioni
In prova
Già in fase di ascolto, senza calibrazione, i Micro Monitor Pro sono particolarmente lineari. La riprova è che in campo libero, in studio, non c’è molto da calibrare, mentre appoggiate a un piano, come una scrivania, si vede subito dalla calibrazione l’incremento intorno ai 200/400 Hz dovuta all’interferenza costruttiva del piano di appoggio. Poiché X-Monitor è incluso nel pacchetto, difficilmente userete i pulsanti posteriori. Da X-Monitor si controlla e si calibra tutto quanto. Uno dei vantaggi maggiori è la possibilità di intervenire sulle tre frequenze dei filtri del DSP, che sono fisse sui monitor usando solo i pulsanti posteriori, e adattarli a piacimento. L’unico inconveniente è l’impossibilità di salvare le proprie curve all’interno di Countor. Occorre sempre passare da Save e Load, perdendo tempo per richiamare altre impostazioni dell’utente. X-Monitor non permette di modificare direttamente la curva di calibrazione, ma di sovraimporre una seconda curva usando i filtri interni del DSP. C’è da dire, però, che nella stragrande maggioranza dei casi userete Micro Monitor Pro con la calibrazione, rendendo anche meno necessario avere aperto X-Monitor o i collegamenti dei monitor via USB-C, che sono il punto più pericoloso della catena. Tenendoli collegati via USB, è possibile che entrino interferenze dagli hard disk e da altri elementi interni, a volte con un livello così alto da dover staccare il cavo USB. Non è un problema di Micro Monitor Pro, ma del computer e dell’alimentazione dello stesso. Su Mac, per esempio, è raro trovarsi in queste condizioni. Su PC assemblati tutto può accadere…
Appena tirati fuori dall’imballo, siamo rimasti un po’ delusi dalle connessioni. Ci aspettavamo una versione di Micro Monitor con calibrazione, con le stesse connessioni originali, compresa la possibilità di usarli via Bluetooth, ma non c’è. Abbiamo quindi chiesto a IK Multimedia di spiegare la motivazione tecnica di questa assenza e la risposta è stata semplice: i Micro Monitor Pro avrebbero richiesto una configurazione completamente differente da un classico monitor professionale. Nel caso dei precedenti Micro Monitor, infatti, parlavamo di un sistema Master/Slave gestito da un unico monitor con amplificatore per entrambi e con il secondo monitor (Slave e passivo) direttamente collegato a esso con un cavo multipolare. La versione Pro lascia indipendente ogni monitor, anche per ragioni di audio immersivo, includendo l'alimentatore nelle chassis, per cui è impossibile gestirli via Bluetooth. I nuovi IK Multimedia Micro Monitor Pro vanno quindi intesi come monitor amplificati professionali di dimensioni molto ridotte, con connessioni professionali e calibrazione automatica. Nonostante il nome, quindi, la versione Pro è più indicata agli ambienti professionali, siano essi produzione, mixing o musicisti, alla ricerca di buone prestazioni in poco spazio. I risultati ci sono tutti e sono sempre sorprendenti, una volta attivata la calibrazione. Non ci si aspetta un suono così ampio e potente da dimensioni così ridotte, anche nell’estensione verso le basse frequenze. C'è molto suono ma poca aria mossa, e non potrebbe essere altrimenti per le dimensioni del driver. Sebbene il crossover sia posto a 2,5 kHz, le medie frequenze non hanno un buco evidente ma, anzi, permettono di riconoscere facilmente i dettagli e i transienti, con un bel corpo per i bassi e la cassa, con alte frequenze mai frizzanti o sibilanti, ma naturali e lineari. Le leggi fisiche, però, non possono essere oltrepassate e anche per Micro Monitor Pro non si può chiedere una riproduzione delle frequenze sotto i 50 Hz potenti e precise, sebbene il loro comportamento sia impeccabile fin dove arrivano verso il basso: l’associazione con un subwoofer ha risolto egregiamente il problema, come ci aspettavamo, e ha creato un sistema 2.1 interessante e musicale.
Non ci sono generi musicali che non siano gestibili da Micro Monitor Pro: hip hop e affini hanno un bel range di frequenze con una corretta interpretazione dei bassi, anche sintetici. Non abbiamo percepito oscillazioni nel glide di bassi sintetici verso il basso, segno di un ottimo accoppiamento tra driver e bass reflex. Passando al rock, Micro Monitor Pro hanno una personalità più aperta verso le alte frequenze, per cui le chitarre acustiche e distorte tendono a brillare piacevolmente. Una timbrica sicuramente in linea con il modello di ascolto di questi ultimi anni. La voce rimane sempre in primo piano, con una lieve enfasi sulle armoniche e formanti più alte.
La stessa sensazione si ha con brani orchestrali o colonne sonore: soprattutto gli archi in sezione sono più aperti verso l’alto, più incisivi sopra i 3 kHz e talvolta leggermente più ruvidi, a discapito di un corpo sulle medio basse che sembra leggermente arretrato. In questo caso occorre alzare il volume per riportare un maggiore equilibrio. Ascoltando Darkstar dalla colonna sonora di Top Gun 2 si avvertono questi limiti, che possono essere oltrepassati solo da monitor di ben più alto costo e dimensioni. Non si aspetta un risultato così neutrale da questi piccoli monitor. Scommetteremmo tranquillamente che nessun fonico possa credere a questi risultati tenendo gli occhi chiusi! A noi sono piaciute molto e, come per i primi Micro Monitor che continueranno a lavorare con noi sulla scrivania, tutte le volte ci chiediamo come sia possibile ottenere questi risultati da dimensioni così modeste, da borsa del computer!
Conclusioni
IK Multimedia Micro Monitor Pro rappresentano, nel catalogo dell'azienda italiana e più in generale, i monitor di qualità di dimensioni molto ridotte. Di fatto non ci sono alternative valide sul mercato, quando si confrontano dimensioni, funzioni e calibrazione. Il filtro LFE è già pronto per l’accoppiamento con un subwoofer (che sia un prossimo prodotto di IK?) e, soprattutto, per chi cerca di allestire un sistema Dolby Atmos o immersivo, i piccoli Micro Monitor Pro costituiscono la porta d’ingresso migliore se non si vogliono spendere migliaia di Euro, accontentandosi della potenza.
La nuova versione Pro non sostituisce i precedenti Micro Monitor, che hanno un altro pubblico e diversa flessibilità, ma ampliano la scelta dei monitor nel catalogo IK Multimedia, andando a occupare un posto nel mercato che attualmente non è affollato, quando si tratta di piccoli monitor audio professionali di cui fidarsi nell’ascolto.
Ci piace
Risposta in frequenza
Dimensioni ridottissime
Calibrazione e microfono incluso nel prezzo
X-Monitor incluso
Suono
Prezzo
Non ci piace
Assente connessione Bluetooth (per ragioni di filosofia di progetto)
Curve di equalizzazione da salvare e caricare da computer
Interferenze da cavo USB C se computer non professionale
Info
MOGAR
Prezzi
Singolo monitor: 279,99 € + IVA
Coppia incluso microfono: 559,99 € + IVA
ARC Mic: 79,99 € + IVA