Perché testare un prodotto IKEA, realizzato da Sonos, su un magazine di pro audio? La risposta arriva subito: è molto probabile che la serie Symfonisk sia destinata a un grande successo e quindi possa diventare un buon riferimento per l’ascolto dei mix in ambiente domestico.
Sonos è conosciuta, da anni, per i suoi sistemi audio dedicati alla casa e all’home theatre di alta qualità, che si controllano via Ethernet o Wi-Fi, integrandosi con servizi di streaming in abbonamento, tra cui Spotify, e compatibile con AirPlay 2 con iOS 11.4 o superiori. I suoi prodotti, nati per installazioni multiroom, sono rimasti piuttosto esclusivi e lontani, in termine di costi e risultati, a sistemi basati su connessione Bluetooth. Ora la collaborazione con IKEA cambia le carte in tavola e, con 99 €, ci si può portare a casa una cassa Wi-Fi da scaffale, bianca o nera, che lavora rigorosamente in mono, ma con la qualità Sonos.
Ci sono proiezioni che dicono che la maggior parte degli ascolti casalinghi sia in mono, ragione per cui è possibile comprarne anche una sola in studio. E c’è un altro dato interessante: Sonos ha rivelato che i risultati finanziari del terzo quadrimestre sono migliorati grazie alla collaborazione con IKEA, con un incremento delle vendite del 25%, segno che la serie Symfonisk si sta diffondendo molto più velocemente rispetto al classico canale Sonos. Noi abbiamo comprato due modelli da scaffale e aggiunto le staffe per il montaggio. Dopo averle provate, una è finita in una camera da letto, l’altra è stata messa definitivamente sotto il monitor del computer dello studio.
Hardware
Le dimensioni sono contenute: 10 cm di larghezza per 15 cm di profondità e 31 cm di altezza, per un peso di 3,11 kg. Le connessioni posteriori comprendono Ethernet, con cavo in dotazione, e alimentazione con un cavo da 1,5 metri rivestito in tessuto. Il cabinet è in plastica ABS, con gomma a base di silicone per i piedini. Il rivestimento in tessuto anteriore è ancorato a una griglia sempre in plastica, rimovibile, per cui non ci sono rischi di schiacciare il tweeter o il piccolo driver. Il sistema è un bass reflex, con la porta che esce superiormente e anteriormente. I comandi su pannello prevedono tre soli pulsati, di cui due per Volume e uno per Play/Stop, e un led che può essere spento dalla App. In pratica sono stati usati i controlli dei modelli Sonos meno recenti, per mantenere i prezzi più bassi. L'hardware è comparabile con quello di Sonos One, quindi dovrebbe avere due amplificatori in Classe D. C'è un bel video che illustra l'hardware di Symfoniks rispetto a un altro modello Sonos.
Installazione
La prima installazione deve avvenire necessariamente in un ambiente WiFi dove sia collegato sia lo smartphone o il tablet, sia le casse. Non è possibile, per esempio, installarle la prima volta via Ethernet, malgrado esista l’App per Mac e PC. Una volta registrate, è possibile utilizzarle su reti diverse, questa volta usando anche Ethernet. L’App per smartphone funziona solo via WiFi e non Bluetooth. Una volta scelto il servizio di streaming, è possibile indirizzarlo direttamente alla cassa, così da staccare lo smartphone.
In altre parole, la cassa lavora via WiFi o Ethernet collegandosi direttamente ai servizi di streaming. Ciò significa, per esempio, che è sempre possibile avviare o interrompere lo streaming dalla cassa anche senza l’intervento del PC o dello smartphone, a patto di mantenere costantemente attiva la connessione WiFi o Ethernet alla cassa. In caso di scollegamento, non c’è modo di recuperare lo streaming se non attraverso l’App per smarphone o PC.
Lo streaming da computer
La critica maggiore a prodotti di Sonos è l’ambiente chiuso: si possono utilizzare solo i servizi di streaming compatibili, tra cui Amazon Music, Apple Music, Audiobooks.com, Bandcamp, Classical Archives, Deliver.media, Google Play Music, Last.fm, MixCloud, My Cloud Home, Napster, Qobuz, SoundCloud, Spotify, Tidal, YouTube Music, o l’accesso alle radio digitali attraverso TuneIn, integrata nella App. Non esiste alcun driver per lo streaming dell’audio da computer, il che lo rende appunto un sistema chiuso. Tuttavia esiste una soluzione, gratuita, che sfrutta la possibilità di aggiungere una radio a TuneIn su PC. Stream What You Hear è una piccola applicazione per PC con Windows Vista/7/8/10 e processore Intel da 1,5 GHz, che vede il collegamento Ethernet alla cassa Sonos, la quale però non supporta direttamente DLNA.
A questo punto arriva il trucco: l’applicazione crea un URL per lo streaming live su HTTP delle uscite del computer. Entrando sull’App Sonos, si seleziona “Radio basata su TuneIn” e quindi “Le mie stazioni radio” e si aggiunge una nuova stazione, che richiede l’inserimento dell’URL generato da Stream What You Hear, e il gioco è fatto. Da questo momento, selezionando la radio con questo URL, è possibile riprodurre tutto ciò che è diretto all’uscita analogica del computer in formato MP3, di cui si può scegliere anche il bitrate, pur con una latenza enorme per gli standard di uno studio di registrazione, intorno ai 3 o 4 secondi. È impossibile, quindi, vedere un video o giocare sul PC, ma non è questo il nostro scopo. Se vogliamo usarle come monitor audio dal computer per ascoltare il mix, questa latenza, pur esagerata anche via Ethernet, non andrà a disturbare l’ascolto.
Nel caso di MacOS, la soluzione sembra essere SonoAir, ancora in fase Beta.
In prova
Comprate direttamente online, spendendo meno di sei euro per la spedizione, sono arrivate dopo circa una settimana. Tutto quanto perfetto per quanto riguarda il confezionamento. Terminata la prima registrazione con lo smartphone e dopo aver installato l’App di Sonos e Stream What You Hear su PC, abbiamo verificato che si potesse usare la cassa anche con la DAW: è sufficiente selezionare le uscite audio del computer (Output 1 e 2) e dopo qualche secondo dal Play le casse Symfonisk hanno iniziato a riprodurre tutto quanto senza glitch o altri problemi. Ovviamente non si possono usare in tempo reale e il loro scopo è il puro ascolto di un mix finale su quello che probabilmente diverrà uno dei sistemi di ascolto casalinghi più diffusi.
Parlando di qualità sonora, il lavoro del bass reflex è più che evidente sulle basse frequenze e contribuisce a dare l’impressione di un sistema con un buon range di frequenza, sicuramente superiore alle casse e cassettine Bluetooth che si incontrano nei bar o a casa. Nelle medio basse, intorno 500 Hz, non c’è un grande dettaglio, mentre funzionano bene le medie, che riproducono la voce e gli strumenti acustici in modo piuttosto naturale e piacevole all’ascolto, con colori caldi e una buona profondità di campo. Salendo, non troviamo asprezze esagerate o sibilanti fastidiose, anche se c’è una certa tendenza all’esaltazione degli estremi di banda. La funzione Loudness, nell’App, è da togliere all’istante per un eccesso di basse frequenze, anche nell'ascolto casalingo.
L’equalizzatore consente il controllo di alte e basse e, nel nostro studio, abbiamo incrementato la banda delle alte frequenze e ridotto le basse, pur in assenza di loudness, per cercare un bilanciamento più naturale. Non si possono comunque usare come monitor trasparenti, perché la curva di risposta ha sempre una esaltazione sulle medie, seguite da un boost delle basse frequenze, che può essere frenato chiudendo letteralmente il foro del bass reflex. Inoltre l’equalizzazione cambia con il livello d’ascolto, non rimanendo omogeneo a bassi o alti volumi. Nota positiva è l’amplificazione, più generosa di quel che si pensi e più che sufficiente in studio per un confronto con nearfield, ma con una dinamica schiacciata, che potrebbe dipendere anche dallo streaming in MP3.
Come ascolto secondario risulta molto utile per capire se stiamo esagerando sulle basse frequenze, se le medie risultano pulite e se la dinamica è rappresentata adeguatamente. Da questo punto di vista, queste Symfonisk daranno un panorama dell’ascolto casalingo reale. Parlando invece come puro ascolto tra le mura domestiche per persone non addette ai lavori, chiunque le abbia apprezzate ha ricavato una sensazione di bel suono, pieno e avvolgente, sorprendente considerando le dimensioni, molto adatte al jazz e pop acustico, meno impattanti nell’hip hop e nell’EDM, un po' spente nella dinamica per la classica. L’integrazione con i servizi di streaming e la facilità d’uso sono un’altra carta vincente nella casa connessa dei nostri giorni. Non abbiamo infatti citato le opzioni di invio degli streaming a casse diverse o le diverse funzioni legati all’associazione tra casse, library musicali e streaming preferiti. Per chiunque arrivi dall’ascolto solo con cuffiette, le Symfonisk saranno una rivelazione emozionante e irrinunciabile. Dopo appena una settimana, il desiderio di comprarne altre da distribuire per la casa è diventato molto forte, segno di un prodotto perfettamente riuscito e bilanciato, tra qualità del suono, interazione con i device della casa e installazione.
Il supporto in prova
Appoggiato sulla superficie di un tavolo o di una scrivania, il piccolo Symfonisk non suona male ma ha un problema non indifferente: le medio basse sono molto presenti, per la riflessione sulla superficie, e l’equalizzatore di Sonos è solo a due bande, non permettendo di intervenire sulle medio basse. Ne risulta un suono meno dettagliato, spostato sulle medio basse e con alte frequenze meno cristalline e dettagliate. Siamo quindi ricorsi al supporto da muro, che si monta velocemente e permette di agganciarsi alla cassa con due viti a brugola, fornite di serie assieme alla brugola, per ogni lato. Sorpresa! La Symfonisk ora suona molto meglio, molto più equilibrata e con un timbro indubbiamente piacevole all’ascolto. Non sembra neanche la stessa cassa!
L’uso del supporto da muro è quindi indispensabile per ottenere il meglio, ma ha un difetto di non poco conto che potrebbe portare i vicini in casa a bussare alla porta: il muro al quale si aggancia il supporto, con quattro tappi non forniti di serie, lavora come un trasmettitore acustico: quando siete nell’ambiente dove è stata montata la cassa non ve ne accorgete, ma quando siete dietro a quel muro ecco che la vibrazione viene trasmessa su frequenze tra i 250 Hz e 800 Hz, con un effetto fastidioso.
La vibrazione è trasmessa al muro dal contatto del supporto alla parete, nonostante Ikea abbia incollato un paio di strisce di plastica per ridurre l’effetto. Il rumore prodotto non si trasmette, per fortuna, a tutta la casa, ma se la cassa è montata nella stanza accanto e voi siete dietro alla parete, aspettatevi questa fastidiosa interferenza che si avverte anche ai livelli più bassi di ascolto. In studio, invece, appoggiate su supporti professionali per monitor audio, le Symfonisk suonano bene e vi sorprenderanno per la piacevolezza e il dettaglio d’ascolto del mix d’insieme.
Conclusioni
Ogni sound engineer ha il suo piccolo sistema d’ascolto a cui si appoggia per verificare come suonerà il pezzo alle orecchie degli ascoltatori. Il nuovo sistema Sonos distribuito da IKEA è un bel passo avanti per la casa digitalizzata e può offrire un sistema alternativo, e di migliore qualità timbrica, rispetto ai riferimenti fino a oggi usati, pur mantenendo i limiti che si richiedono a questi tipi di ascolto. Se sarà confermato il successo della linea, che non dubitiamo visto la qualità dei risultati e l’ottima integrazione con le rete domestica e i device, prima o poi un piccolo sistema come questo entrerà anche nel vostro studio, come nel nostro.
PRO
Qualità di costruzione
Integrazione Ethernet e WiFi
Suono migliore rispetto a casse Bluetooth
CONTRO
Latenza di secondi
Equalizzazione solo a due bande
Streaming da PC/Mac non nativo
Non memorizza la coda se si toglie l'alimentazione
Necessita di supporto a muro per suonare al meglio
INFO
Prezzo: 99 €
I prodotti Sonos sono distribuiti in Italia da Prase Engineering