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Intervista: Accademia del Suono, l’accademia e lo studio


Accademia del suono, a Milano, è da tempo una realtà forte per imparare a uno strumento musicale e per apprendere le tecniche di registrazione e mix. È una delle poche realtà educative che può vantare una console SSL 4056e in studio.

Incontriamo Timur Semprini e Stefano Pinzi per entrare nel dettaglio dell’offerta formativa e dell’integrazione tra accademia e studio di registrazione.

Luca Pilla Accademia del Suono ha sempre avuto una parte importante legata al recording e alla produzione, come si è evoluta la parte tecnologica in questi anni?

Accademia del Suono In questi ultimi anni ci siamo resi conto dell’importanza di delineare percorsi specifici dedicati all’Audio Engineering e alla produzione di musica. I primi (Audio Engineers) affrontano un percorso più tecnico e volto alla formazione di operatori in grado di gestire diversi contesti lavorativi come Studio Recording/Mixing, Post Produzione, Mastering e Live Sound; i secondi (Music Producers) affrontano in modo più approfondito tematiche legate alla conoscenza musicale e al Music Business. Abbiamo quindi allestito uno Studio di Produzione (StudioP) dedicato ai percorsi di Music Production nel quale gli studenti lavorano su Apple Logic Pro, Ableton, campionatori e virtual instrument come Native Instruments Komplete, master keyboard, superfici di controllo e synth digitali. Visto l’interesse riscontrato negli studenti abbiamo deciso di ampliare la nostra proposta formativa offrendo, a partire dal prossimo anno accademico, un percorso di Music Composition nel quale gli studenti approfondiranno temi inerenti l’arrangiamento e la composizione su computer.

 

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LP La regia accoglie un SSL, quale contributo ha portato all’insegnamento e ai risultati raggiunti da chi frequenta i corsi?

AS Al di là delle caratteristiche sonore della consolle in questione, riteniamo importante che i nostri studenti acquisiscano una visione quanto più ampia possibile sulle diverse procedure con le quali le fasi di registrazione e di mixing possono essere condotte. Gli studenti di Audio Engineering beneficiano quindi della presenza nel nostro StudioA di un banco come l’SSL 4056 E che, pur non essendo frutto di una tecnologia di ultima generazione, permette loro di acquisire cognizioni sia sul routing del segnale in un banco analogico in-line che sul patching delle molte risorse esterne al banco presenti in studio e di approcciarsi a un flusso di lavoro tutt’ora in uso in diversi contesti professionali. Oltre a ospitare lavoro conto terzi, l’Accademia è anche editore musicale delle proprie produzioni. Laddove è possibile cerchiamo di coinvolgere gli studenti nelle attività svolte all’interno dei nostri studi permettendo così loro di comprendere non solo le problematiche tecniche che si devono affrontare nello svolgimento di un lavoro di registrazione e mix ma anche e soprattutto le particolari relazioni artistiche e interpersonali che si verificano in studio, discriminante di fondamentale importanza nella formazione della figura professionale di un Audio Engineer.

 

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LP Rispetto solo a dieci anni fa, le modalità di produzione sono cambiate radicalmente: come avete affrontato queste nuove sfide e su quali tecnologie avete investito?

AS Il nostro StudioP nasce con l’intenzione di rappresentare con la maggior efficacia possibile quelle che sono le attuali metodologie di produzione e composizione di musica su computer. Essendo centro di formazione certificato da AVID per Pro Tools e avendo le medesime piattaforme di lavoro in tutti gli studi, abbiamo la possibilità di trasferire agevolmente il processo di produzione e composizione dal nostro StudioP sia nel nostro StudioB, attrezzato con superficie di controllo C|24 e diverse risorse hardware analogiche, che nel nostro StudioA.

 

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LP Avete anche molti corsi di strumenti musicali? Qual è l’interesse dei musicisti verso la tecnologia, considerando che possono avere a disposizione una sala regia completa?

AS Abbiamo sempre previsto che gli studenti di strumento eseguissero turni di registrazione in studio sotto la guida dei loro docenti. Vista l’importanza che hanno assunto che le Tecnologie Audio nel curriculum di un musicista professionista, qualche anno fa abbiamo inserito fra le materie propedeutiche del primo biennio una preparazione di base in ambito di teoria del suono, acustica e psicoacustica, specie in relazione agli strumenti musicali, nonché di comprensione delle caratteristiche musicali e sonore in una performance in funzione dell’esecuzione di un mix. Inoltre abbiamo implementato la possibilità di scegliere le Tecnologie Audio come materia di specializzazione, permettendo agli studenti di acquisire le competenze necessarie per la gestione su banco analogico di un piccolo live e per la produzione di musica su computer nel nostro Studio P (Apple Logic Pro, Campionatori e Virtual Instrument Native Instruments Komplete). A riprova del fatto che i nostri studenti sono sempre più coscienti del peso che ha la preparazione in ambito audio abbiamo visto, con nostro grande piacere, tutti gli studenti di strumento optare per questa strada.

 

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LP Chi ha realizzato la struttura della regia e della sala, dal punto di vista acustico, e come avete deciso il setup hardware e software?

AS Il progetto acustico dell’intera struttura è stato curato dallo Studio Pisani di Torino con la collaborazione del Dott. Marco Fringuellino: affidarsi ad uno dei migliori ingegneri acustici d’Italia ha permesso di ottenere prestazioni fuori dal comune, come per esempio un’insonorizzazione pari a 60 dB ad una frequenza di 600 Hz. Dal punto di vista software abbiamo scelto di diventare AVID Learning Partner e di dotare gli studi di sistemi Pro Tools HDX. L’hardware è stato selezionato con grande cura nel corso degli anni con l’intenzione di coniugare al meglio tecnologie moderne e vintage (qui una scheda tecnica del nostro SudioA: http://www.accademiadelsuono.it/sito/edizioni/studi/studio-a-scheda-tecnica/).

 

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AF Quali saranno gli sviluppi futuri della produzione audio e della musica basata sulla tecnologia?

LP A nostro parere le tecnologie audio oggi sono una parte molto importante del bagaglio di conoscenze di un musicista, sia per quanto concerne il lato della composizione e dell’arrangiamento, sia per quanto riguarda il controllo delle proprie sonorità. La condizione attuale è quella di lavorare con tempi e budget ristretti e questo comporta la necessità di avere capacità operative in diversi ambiti, così come descritto per le tecnologie audio nel campo di studio di uno strumento musicale. Basandosi sulla tecnologia la produzione e composizione di musica non è mai stata così agevole, questo però non deve far venir meno le competenze musicali, anche teoriche, che sono condizione imprescindibile per il mantenimento di un elevato standard di qualità. Volendo raggiungere risultati di alto livello rimane infatti la necessità di rivolgersi a professionisti particolarmente competenti nel proprio settore specifico.

 

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