Dall’Italia a New York passando per Londra, la storia di Alessio Casalini tocca i punti cardinali della produzione discografica mondiale. Nonostante la giovane età Alessio ha un curriculum davvero invidiabile ed è ora studio manager dei mitici Quad Studio di New York.
Luca Pilla raccontami quali sono stati i tuoi inizi, quando hai deciso di trasferirti e perché
Alessandro Casalini allora vediamo...il tutto è iniziato nel 2008, lavoravo alla Blu Room di Chivasso da ormai quattro anni, un po’ in studio ma sopratutto in live dopo aver finito il corso di sound engineer all’APM di Saluzzo. Allo stesso tempo lavoravo nella ditta di maglieria dei miei genitori. La mia vita consisteva in lunghissime settimane di lavoro a cui si aggiungevano i service nel weekend. A un certo punto ho raggiunto il punto di rottura e ho deciso di seguire la mia passione per la musica. Così sono andato a Milano per visitare studi più grandi, dopo di che mi sono diretto a Londra per un paio di settimane con una lunghissima lista di studi a cui lasciare il mio curriculum. Tornato in Italia ho ricevuto qualche chiamata per internship troppo brevi, della durata di neanche un mese. Così mi sono detto F**k it! Let’s go to NY City. Mi sono trovato un ostello ad Harlem per una settimana e ho bussato alle porte di tutti gli studi che potevo trovare. Ho fatto un po’ di colloqui da Germano Studios, Avatar, Sear Sound, Platinum e altri di cui non ricordo il nome e infine Quad Studios. New York mi ha dato l’impressione di essere molto più aperta mentalmente di Londra e le persone molto più amichevoli. Tra tutti alla fine ho scelto il Quad.
LP Sei arrivato nel cuore di New York allo studio Quad come assistente, come sei riuscito a entrare prima della ristrutturazione? Come si lavorava allora?
AC ho iniziato uno stage di tre mesi finiti i quali ho iniziato a essere pagato come assistente del Chief Tech dello studio, Mac Bowne, il quale mi ha insegnato moltissimo; assistevo alle sessioni notturne e lavoravo come tecnico di giorno. Il lavoro di assistente consisteva nel calibrare le interfacce di Pro Tools e fare i recall del banco e degli outboard prima di ogni sessione, oltre ovviamente a fare commissioni per i clienti, pulire, pulire, e ancora pulire…ho conosciuto un sacco di gente, molti sono ancora i miei più cari amici di qui e mi sono creato una buona rete di contatti. Il Quad all’epoca consisteva in quattro piani con tre studi operativi e un piano vuoto, il quale dopo la ristrutturazione (mi ricordo giornate spese a tappezzare le pareti della control room con rulli di tessuto rosso…che poi è stato rimosso) è stato affittato dalla WindUp Records. Al sesto e all’ottavo piano avevamo due SSL 9000J a 72 canali che avevano bisogno di tanta manutenzione così come tutto l’ouboard. Dopo poco che ho iniziato ad assistere alle sessioni abbiamo venduto sei o sette tape machine, purtroppo non ho avuto la fortuna di imparare a registrare su nastro. Dopo un bel po’ di notti ad assistere ho realizzato quanto non mi interessasse molto fare il sound engineer. Preferivo lavorare come tecnico e continuare a produrre e a occuparmi della mia musica, essendo un musicista prima di tutto (all’epoca avevo una band industrial rock). Di giorno passavamo ore e ore a calibrare i power supply degli SSL, a saldare e riparare channel strip, switch, LED…specialmente quando il sesto piano era occupato da Micheal Brauer (da qualche anno si è spostato agli Electric Lady Studios) che al tempo lavorava su Coldplay, Shakira, Leonard Cohen, Bob Dylan e The Fray tra gli altri. Come puoi immaginare, il suo banco doveva essere in perfetto stato. In quel periodo abbiamo costruito un piccolo studio sempre al sesto piano. Dopo diversi cambiamenti, nel 2009 il Quad ha venduto due piani (il sesto e il dodicesimo) e siamo rimasti con il decimo e l’ottavo. All’ottavo abbiamo costruito un nuovo studio con un SSL AWS 16 canali e speaker Guzauski-Swist. A quel punto sono rimasto l’unico tecnico perché il mio mentore Mac nel frattempo era stato assunto dall’altro studio situato al sesto e al dodicesimo piano. Ho progettato lo studio D dell’ottavo piano assieme a Lou Gonzales, fondatore del Quad nel 1977. Ti lascio immaginare l’esperienza e le storie vissute da quell’individuo…ho imparato moltissimo, specialmente come affrontare sfide impossibili tipo saldare e cablare uno studio in 72 ore con l’aiuto di caffè e RedBull o saldare sulla scheda madre della sezione centrale dell’SSL due ore prima dell’arrivo di Alicia Keys in Studio A! L’anno dopo, il Quad ha venduto anche l’ottavo piano e, verso la fine del 2010 abbiamo iniziato la costruzione dell’attuale Studio Q1 (www.quadnyc.com); il progetto è stato curato interamente da me e da un mio caro amico che lavorava come tecnico quando iniziai, mentre della costruzione si è occupato Larry Swift. Tra design, patchbay e cablaggi ci sono voluti circa sei mesi di lavoro. Il concetto di questo studio era diverso: basandoci sul feedback degli engineer senior del Quad, ci siamo orientati più verso il mondo digitale con un Avid Dcontrol a 32 canali affiancato da un mixer valvolare a 16 canali della Manley, un sommatore SSL 16 canali e il mixer Chandler Minirack in aggiunta a una buona collezione di outboard e plug-in. Praticamente uno studio ibrido dove si possono fare recall e piccole modifiche al volo sfruttando 48 canali analogici. Siccome poi la costruzione di Q1 ha cambiato il layout dell’intero decimo piano, abbiamo dovuto ristrutturare lo studio pre esistente (quello con il Dcommand) che è divenuto l’attuale Studio Q2. A quel punto il proprietario e mio futuro business partner Ricky Hosn si è trasferito in Florida lasciando a me e al booking manager la gestione del Quad.
LP la tua parentesi con Anthony DeMaria ti ha aiutato nel frattempo?
AC eccome! Fantastica esperienza! Ho incontrato Antony per caso di fronte all’AES Convention al Javis Center di New York. Sentivo qualcuno parlare con accento italiano e mi sono presentato: erano il proprietario di Lucky Music di Milano e Anthony DeMaria. Ci siamo scambiati i numeri di telefono e poi ho iniziato a lavorare per lui per poco più di un anno. Anthony…un altro personaggio incredibile! Andavo a casa sua in New Jersey nei weekend ad assemblare compressori a valvole e pre amplificatori. In quel periodo ero (e lo sono tuttora) appassionato di outboard e stavo anche lavorando sul mio progetto Tsar Bomba, un compressore nato come clone del SSL Stereo Buss Compressor ma che ho poi iniziato a modificare mano a mano che imparavo da Anthony. Ho così aggiunto un circuito di sidechain stereo preso dall’API 2500, i controlli di output gain e, siccome Anthony è l’unico che ufficialmente costruisce e ripara il Fairchild 670 (credo abbia il brevetto originale), ho introdotto qualche modifica presa proprio da quest’ultimo tra cui il controllo di threshold range che ti permette di schiacciare il suono in modo molto aggressivo. Ho costruito due unità, una l’ho venduta a Marcello Succo della Blu Room di Chivasso e l’altra al mio caro amico Stuart White (Beyonce, Jay Z, Nicky Minaj, Nas, Fun…); lo Tsar Bomba è diventato parte della sua master chain e lo usa su ogni mix specialmente gli ultimi due album di Beyonce (oops…probabilmente non dovrei svelare il segreto!). A quel punto ho iniziato a pensare di diventare business partner con Ricky e abbiamo iniziato le trattative, così il progetto Tzar Bomba è stato abbandonato…ma un giorno ne costruirò un altro. Sono rimasto amico di Anthony e ci sentiamo ancora anche se di rado, si è trasferito in North Carolina.
LP da operation manager a proprietario, un salto incredibile! Quando hai deciso di acquistare tutto quanto?
AC verso la fine del 2011, se non ricordo male. A inizio di quell’anno ci fu un allagamento nel bel mezzo della costruzione dello Studio Q1. Il sistema di scarico dell’acqua sul tetto del palazzo si era intasato e tutta l’acqua accumulata allagò dalla penthouse del tredicesimo fino al quarto piano come una doccia gigantesca. Non ti dico la reazione che avemmo al vedere l’acqua scendere dal soffitto e dalla colonna dell’ascensore…io pensai: ok, è così che finisce tutto e me ne torno a casa. Dopo questo incidente non abbiamo potuto prendere sessioni per qualche mese. Una volta tornati attivi, Ricky cercava un partner sopratutto perché aveva accumulato troppe spese. Mi trovavo al posto giusto nel momento giusto e ho fatto il salto. Sono diventato partner a metà nel 2012. In quell’anno un altro importante studio di New York, il KMA, chiudeva e il nostro booking manager si trasferiva a Los Angeles, così abbiamo assunto il booking manager del KMA David Rosner che ironicamente aveva iniziato come cliente del Quad nel 1983 ed è diventato poi manager dello stesso Quad nel 1988…con più di 30 anni di esperienza era la persona perfetta per noi!
LP quali investimenti hai fatto negli ultimi anni per rendere il Quad ancora più interessante e attraente?
AC in tutti questi anni di manutenzione, cambiamenti e ristrutturazioni varie, ho realizzato l’importanza di non fermarsi mai e di essere sempre all’avanguardia (quando possibile economicamente) mantenendo lo studio come un hotel a cinque stelle se vuoi avere clienti al top. Come proprietario mi occupo dell’aspetto tecnico degli studi e Ricky essendo offsite si occupa più dell’aspetto finanziario. La prima cosa che abbiamo fatto è stata acquistare un paio di microfoni che ci mancavano tra cui un richiestissimo Sony C-800. Abbiamo poi dato una veloce ristrutturazione allo studio Q1 sotto la guida di John Storyk (https://wsdg.com), allargato un po’ la control room, installato due nuovi rack di outboard ai lati e un nuovo diffusore nella parte posteriore dello studio. Inoltre abbiamo rimpiazzato i due sub attivi con un paio di Augspurger da 18” e cambiato gli amplificatori da Bryston ad Augspurger DSP con 2500 W per canale, trasformando il Q1 in una delle stanze col loudness più alto di New York! Poco dopo il succeso di Q1, abbiamo rinnovato lo studio Q2, ho ricablato l’intero studio, installato un custom rack nella parte posteriore e cambiato i main monitor da Genelec 1032a con sub 7071a a degli Augspurger da 12” con doppio sub da 18” e amplificatore con DSP. Durante gli anni siamo diventati molto amici con il proprietario di Pro Audio Design che possiede il brevetto per la costruzione di monitor Augspurger, speaker molto conosciuti nel mondo dell’hip hop in quanto sono in grado di sopportare altissimi livelli di SPL senza distorsione: praticamente potenza da PA ma immagine e chiarezza da monitor da studio. Siamo stati i primissimi a installare il prototipo del modello dual 12” in studio Q2. L’ultimo grande investimento che abbiamo fatto poco più di un anno fa è stato la costruzione del nostro nuovo studio Q3, interamente progettato e costruito da me e Ricky basandoci sui nostri anni di esperienza e sul solido aiuto di una ditta di costruzione. Ancora una volta abbiamo coinvolto Dave di Pro Audio Design e siamo stati il primo studio a installare le nuovissime Augspurger Dual 8” con doppio sub da 15” e amplificatore con DSP. Dopo diversi mesi di ricerche nel suono e nel tuning, tutti e tre gli studi suonano molto simili l’uno all’altro il che permette ai clienti di spostare il proprio progetto da studio a studio mantenendo lo stesso suono e la stessa pressione sonora. Negli ultimi anni da quando sono diventato partner e il booking manager è entrato nella Quad family, siamo uno degli studi più richiesti di New York. Molti studi purtroppo hanno chiuso o stanno chiudendo e noi vediamo passare da qui abitualmente clienti come Beyonce, Lil Wayne, Birdman, Jay Z, Nicky Minaj, Busta Rhymes, Neil Diamond, Dionne Warwick, ASAP Rocky, Paul Simon, Earth Wind and Fire e tanti altri. Da qualche mese abbiamo iniziato una nuova avventura qui al Quad chiamata ASL Advanced Studio Learning, dove i ragazzi imparano a lavorare in un vero studio di registrazione attivo tutto il giorno tutti i giorni con insegnanti che hanno vinto diversi Grammy Award. Il nostro libro di testo è quasi completo e il primo corso inizierà presto (www.asl-ny.com). In conclusione, gli ultimi sette anni sono stati molto interessanti e tra il Quad e il mio nuovo progetto musicale Bark (http://bark.mu), sono occupato tutti i giorni. Ora sono pronto per la prossima avventura…finger crossed!