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Modular Pulsar P42 Climax: l'indispensabile per mix e mastering - La recensione

Suono10
Facilità d'uso9
Rapporto Qualità Prezzo8.5
P42 Climax è un plug-in indispensabile in fase di mix e masterting: concentra in una sola finestra equalizzatori e saturazione, con effetti sulla dinamica, il corpo e la qualità del timbro. I risultati sono eccellenti, il peso sulla CPU leggero!
9.2

Ci sono plug-in che possono vantare una discendenza nobile, altri invece conquistano la fama per il passa parola, come nel caso di P42, nato come saturatore ma che è evoluto in qualcosa di nuovo e indispensabile, sia per il mix che per il mastering, senza emulare un hardware in particolare.

 

Di Modular Pulsar abbiamo parlato per il test del filtro P565 e per l'intervista a Ziad Sidawi, il geniale programmatore dietro a questo brand. Il suo plug-in di punta è senz'altro P42, che ha assunto un'aurea di perfezione e innovazione grazie al passa parola, nonostante un prezzo di acquisto che si posiziona nella fascia medio alta. L’effetto che produce richiama anche quello dei circuiti di un Neve 1073 d’annata, spalmato sulle componenti della distorsione armonica e particolarmente vivo ed eccitante per chi ascolta. Siccome alla base ci sono algoritmi, e non campioni, il peso di P42 sulla CPU è leggero e consente di essere utilizzato su innumerevoli tracce, diventando il modulo d’ingresso per ogni traccia del mix o per finalizzare un mastering ITB. Il trial gratuito è di ben 40 giorni, più che sufficienti per innamorarsi perdutamente e comprarlo.

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La storia dietro a P42

A quanto pare, l’inizio di questa storia è datata 1958, quando Ed Wolfrum inventò la prima DI Box per la registrazione degli strumenti, che gli permise di essere assunto a Detroit negli studi della Motown e di United Sound. La sua DI box era legata indissolubilmente al trasformatore Triad A-11/12J, che non solo permetteva il controllo dell’impedenza ma spalmava gli effetti del trasformatore sul suono, rendendolo rotondo, vivo, pieno e molto musicale. P42 nasce per emulare quelle caratteristiche ma, visto che c’erano, a Pulsar Audio hanno iniziato ad aggiungere funzioni per creare un plug-in per definire meglio il timbro, sempre però con l’obiettivo di un suono molto accattivante per chi ascolta. Gli studi sul trasformatore originale hanno condotto a generare una serie di tabelle, chiamiamole così per comodità, per definire le armoniche secondo la saturazione e creare filtri ed equalizzatori che sono stati migliorati sempre di più fino alla versione odierna, che include filtri shelving Low e High, un saturatore, modalità Mid Side, automazione completa e formati AU, VST3 e AAX. Il resto è storia sui social e sui forum: P42 si è conquistato la fama di spezia indispensabile dalla singola traccia al mix finale.

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La saturazione introdotta da Modular Pulsar P42 Climax con segnale a 40 Hz con Input a + 12

Il trasformatore

P42 ha nel trasformatore il suo elemento centrale, affiancato da un meter per l’ingresso e uno per l’uscita, di cui è possibile scegliere la scala tra Peak e RMS. I livelli di uscita massimi sono indicati sia in LUFS che Peak, presente quest’ultimo anche per l’ingresso. La luce che illumina il trasformatore incrementa la sua intensità proporzionalmente alla quantità di saturazione applicata, con un effetto scenico molto gradevole. È possibile scegliere la scala del metering in RMS o Peak. Il reset del picco si esegue cliccando su una piccola R a fianco del controllo di Main Out. L’effetto del trasformatore può essere inserito all’inizio del percorso del segnale, selezionando Input, che è collegato con il controllo di Drive per aumentare il livello di distorsione sulle basse frequenze pilotando il trasformatore a un livello più alto. In alternativa, è possibile spostare il trasformatore all’uscita del plug-in, quindi dopo aver applicato i filtri al segnale. In questo caso, anche le armoniche più alte possono subire il trattamento del trasformatore. Il controllo di Main Out (da -24 dB a 6 dB) può essere sottoposto a un algoritmo automatico di controllo del gain, che cambia in tempo reale il livello d’uscita secondo il livello d’ingresso. Al suo fianco troviamo anche il fader di Mix Wet/Dry, che si spiega da sé. Il bypass si trova in alto a sinistra sopra la finestra del plug-in e, al suo fianco, è presente il pulsante per l’inversione di fase.

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I controlli per il trasformatore e la distorsione armonica di Modular Pulsar P42 Climax

 

La sezione dei filtri

Attorno al nucleo centrale sono distribuiti i filtri: a sinistra c’’è l’HPF da 15 a 500 Hz a 12 dB/Oct, con due modalità operative, che lavora in combutta con il Low Shelf, da 40 Hz a 5 kHz con gain da 0 a + 10 dB (ne bastano davvero pochi per cambiare il suono), in pieno stile Pultec. Questo shelf ha una curva particolare, con un dip sopra la frequenza scelta, per rendere ancora più incisiva l’azione (SSL docet). Nella nuova versione con espansione dei controlli, trova posto anche la modalità Proportional EQ (presente anche su High Shelf) che incrementa il Q quando si superano i 6 dB di guadagno.

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La sezione sinistra di Modular Pulsar P42 Climax, dedicata al filtro HPF con due modalità, e allo Shelving, con opzione di Proprortional Q

 

A destra troviamo i filtri per le alte frequenze, con l’LPF da 150 Hz a 20 kHz sempre a 12 dB/Oct, il filtro High Shelving da 150 Hz a 5 kHz con gain da 0 a +10 db, e il solito dip prima della frequenza selezionata. È presente anche un secondo shelving chiamato Air, da 5 a 16 kHz con 10 dB di gain massimo, ma con un comportamento diverso dall’High Shelving, più gentile e studiato per far emergere le alte frequenze senza però renderle dure o digitali.

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La sezione a destra di Modular Pulsar P42 Climax, dedicata al filtro HPF, al filtro Air e allo Shelving, con opzione di Proportional Q

I filtri possono essere disabilitati cliccando sul led verde, che ne segnala l’inserimento, e il circuito di saturazione può essere posto a valle dei filtri, attivando il pulsante Input, o all’uscita del plug-in attivando Output.

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Il filtro Air a 5 kHz di Modular Pulsar P42

La gestione del mid side

Su una traccia stereo, è possibile intervenire sulla parte side o mid del segnale, che sono mutualmente bypassate. L’istanza di P42 infatti può gestire il processamento solo della parte Mid o solo della parte Side, con possibilità di ascoltare con il pulsante Isol quando selezionate. Selezionando per esempio Side, il Mid rimane inalterato e i controlli di P42 sono utilizzabili solo su Side. A questo proposito, il controllo di Drive può essere usato per la parte selezionata (quando è accesa la spia azzurra MS) o per entrambe le parti spegnendo la spia. Allo stesso modo funziona Output: se è acceso il led MS, esso controllerà esclusivamente la parte Mid o Side selezionata, potendo quindi cambiare l’apertura stereo. Se invece il led MS è spento, il controllo di Output funziona sul segnale stereo. La stessa logica è applicata anche al fader di Mix Wet/Dry, potendo così controllare la sola sezione in uso per il blending. Mettendo in serie un secondo P42, è possibile elaborare le due parti indipendentemente, assegnando il Mid e il Side ai due plug-in, combinando anche il Wet/Dry con la funzione Isol.

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A sinistra ci sono i controlli per selezionare Mid o Side, su cui intervenire, e il pulsante Isol per ascoltare e inviare all'Output solo una delle due parti

L’oversampling e l’aliasing

Il concetto stesso di saturazione include l’incremento delle armoniche al suono e, se la frequenza di campionamento è sotto i 48 kHz, il plug-in può creare aliasing. Tuttavia questo aliasiang può essere usato per aggiungere un colore alle alte frequenze, se l’effetto vi aggrada.

Il plug-in può lavorare alla stessa frequenza della DAW quando non si attiva il pulsante OS. La prima modalità di oversampling è HD che raddoppia la frequenza di campionamento con una attenuazione delle armoniche generate dall’aliasing. Lo spettro audio originale viene modificato con una leggera equalizzazione shelving sulle altissime frequenze, arricchendo di queste armoniche il segnale la cui quantità deriva a sua volta dalla saturazione del trasformatore e dall’uso dei filtri.

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L'effetto sulla risposta in frequenza dell'Oversampling impostato a HD su Moudular Pulsar P42, a 48 kHz di SR

La seconda modalità è Vintage, che raddoppia la frequenza di campionamento ma applica un filtro al segnale originale per creare un roll-off delle alte frequenze, a cui aggiunge inalterate le armoniche generate dall’aliasing, che saranno più contenute essendo il segnale iniziale filtrato sulle alte frequenze. Ecco spiegato perché agendo sul filtro shelving High e sull’eq Air, inserendo una vivace saturazione, si ottiene un timbro sulle alte più patinato, ma mai harsh, che a tratti assomiglia al shelving del Neve 1073. Per chi arriva dal broadcast, questo trucco del shelving in taglio sulle alte con successiva saturazione provoca l’effetto di un suono radiofonico vivo e incisivo. Si comprende quindi la logica dell’oversampling in modalità Vintage, che applica in anticipo un filtro sulle alte frequenze per contenere l’aliasing sulle alte frequenze, ma senza intervenire successivamente come per Intel.

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Modular Pulsar P42 Climax a 48 kHz con Oversampling impostato su Vintage

La modalità HD lavora a frequenza fissa di 384 kHz: inutile dire che è questa la condizione migliore per il mastering.

Utility

La finestra del plug-in può essere ingrandita a piacere trascinando l’angolo in basso a sinistra, con rendering in tempo reale, ed è possibile stabilire una dimensione che sarà applicata a tutte le finestre di P42.

Sono presenti due slot A/B per salvare temporaneamente le impostazioni per una comparazione veloce. P42 nasce anche con una serie di Preset efficaci, oltre alla possibilità di salvare i propri.

La modalità Dual Mono, presente quando ci sono DAW che implementano questa funzione come Avid Pro Tools o Apple Logic, emula la tolleranza analogica tra i canali in left e right. Pur essendo una opzione, si rivela utile per avere un campo stereo più analogico, soprattutto sul bus stereo. Spalmare P42 su più bus dual mono equivale a creare un sommatore analogico.

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I controlli di Modular Pulsar P42 Climax

Per controllare al volo cosa sta facendo il plug-in, è possibile cliccare su Delta a fianco di Main Out: si ascolterà la differenza che c’è tra il segnale Dry e quello Wet.

In prova

Meraviglioso è l’aggettivo giusto: ovunque lo si metta, P42 è un additivo naturale per migliorare il timbro. Migliora la percezione del basso, patina le voci femminili con un calore analogico, spinge percussioni e chitarre ovunque si voglia, combinando la sezione filtri con la saturazione. I filtri sono tra i migliori di sempre: mai digitali, molto naturali nella dinamica e nel trattare i transienti, questi ultimi sono i veri artefici dei risultati. L'equalizzazione non gonfia mai il timbro e sono sufficienti pochi dB di incremento per cambiare tutta l’inquadratura. L’idea di usare un dip vicino alla frequenza di taglio è quanto di meglio ci sia per l’emulazione analogica delle migliori console (leggi SSL). Si adattano perfettamente alla produzione moderna, dove si cerca la pienezza del timbro assieme a un maggior dettaglio in mix.

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Il filtro Low Shelf di Modular Pulsar P 42 Climax al massimo a 100 Hz, con la classica incisura prima dell'esaltazione

I nuovi filtri proporzionali sono perfetti per disegnare più precisamente la traccia. Il filtro Air e il shelving sulle alte frequenze devono essere gestiti valutando l’oversampling. Noi preferiamo la pulizia assoluta, ma c’è chi ama anche l’aliasing per ispessire il suono. La scelta dell’oversampling, in base alla frequenza di campionamento, modifica anche la risposta in frequenza. In fase di mix l’opzione migliore è sempre HD, perché P42 si troverà su moltissime altre tracce e l’effetto cumulativo sull’aliasing è ridotto con HD, il quale non mangia risorse della CPU in modo evidente.

In termini di mix, conviene crearsi dei preset per le singole tracce, così da spalmare P42 su un template pronto all’uso. Il solo controllo della saturazione permette di stabilizzare la dinamica dei transienti, come si conviene a un trasformatore mandato in saturazione.

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La risposta dinamica di Modular Pulsar P42 Climax è simile a quella di un compressore: Input Drive +12 e saturazione a 30

Si possono raggiungere risultati molto velocemente, usando sia i filtri che gli equalizzatori, senza per forza inserire altri plug-in per questa funzione. La saturazione di P42, considerando la sua origine, funziona quasi come un limiter o un compressore.

Non c’è strumento, voce o ripresa che non possa beneficiare di P42, per aumentare la ricchezza armonica, la vivacità o stagliare la traccia nel mix. Tutto quanto si regola a orecchio ed è facile percepire l’effetto della saturazione sulla traccia. Per esempio usare Air a 16 kHz con un LPF a 40 kHz, su una sessione a 48 kHz, produce un senso di aria che si può ottenere solo con particolari equalizzatori hardware dal costo proibitivo. Sul bus si ottengono risultati notevoli: le tracce tendono a incollarsi meglio e, una volta in più, si può colorare il suono velocemente e piacevolmente, senza scadere in difetti o distorsioni digitali. Non ci è dubbio che la qualità di programmazione è su un piano più alto rispetto a molti altri plug-in simili e, analizzando le performance, si capisce subito il perché: P42 ha una risposta all’impulso immediata e non lo distorce. Distribuite su più canali un P42, modificate per ognuno di essi il grado di saturazione e avete già ottenuto dei cambi importanti al suono del mix. La funzione Dual Mono introduce minime modifiche di fase, ma non di armoniche, e potrebbe essere più incisivo. Meriterebbe un controllo dedicato. Il manuale è il più onesto che abbiamo mai letto: oltre a una serie di trucchi non immediati e cita tranquillamente i limiti che si possono incontrare usando il plug-in in alcune condizioni. Il nostro consiglio è di compare P42 assieme all’espansione per le funzione avanzate.

Conclusioni

P42 è una miscela esplosiva per il mix e mastering: ogni singolo elemento è musicale e i risultati sono di una qualità notevolissima. Si possono ottenere risultati simili impiegano diversi outboard, tutti costosi, ed è qui che P42 supera l’hardware: il plug-in, pur avendo un costo medio alto, garantisce risultati timbrici che sono alla portata di studi top solo con molto hardware di elevato livello, ma senza voler imitare per forza un particolare outboard. La sua flessibilità è incredibile e, una volta applicato, non si torna indietro. Il vantaggio più grande, nella nostra esperienza, è che basta questo P42, un semplice compressore e un riverbero per portare a casa il risultato!

 

Pro

Risultati eccellenti

Controllo su Mid Side

Oversampling differente

Filtri con Q proporzionale

Leggero sulla CPU

Contro

La gestione mid side richiede due istanze del plug-in

Manca un controllo dedicato all’intensità di Dual Mono

 

Info

Modular Pulsar

Prezzo: Euro 271 (in offerta a Euro 244)