Dotate di un dsp interno e di una funzione di room correction, le KH120 II sono piccole ma potenti e chirurgiche.
La prima versione delle KH120 vide la luce ormai tredici anni fa ed era ora che ci fosse un aggiornamento, considerando il grande sforzo di Neumann nel campo dei DSP e della room correction. Le KH120 II sono le “sorelline” delle KH150, delle quali ho già scritto un articolo qui: sono poche le differenze, la maggior parte delle quali dovute semplicemente alle dimensioni della cassa e dei coni, ma per quel che riguarda DSP interni, controlli e room correction tramite sistema MA1, la filosofia è identica, cioè un grandissimo dettaglio, dei medi ben focalizzati, la possibilità di correggere l'ascolto con il sistema di misura proprietario e l'integrazione con gli altri monitor KH anche con connessioni digitali come l'SPDIF di serie e la porta AES 67 per Audio Over IP opzionale.
Essendo un pochino più piccole ovviamente hanno un range sulle basse inferiore, ma di poco: le KH150 col loro woofer da 6,5” raggiungono infatti i 39 Hz, mentre le KH120 II, dotate di un woofer da 5,25”, arrivano fino a 44 Hz, comunque notevole per un cono così piccolo.
Anche la linearità di fase è leggermente diversa (FIR Phase Correction) mentre la potenza dei finali è esattamente la stessa per entrambi i modelli: 145W per il woofer e 100W per la sezione tweeter.
Il punto di crossover è anch'esso identico (1700 Hz), ciò che cambia è lo slope del filtro che è decisamente più marcato nelle KH120 II (48 dB/ottava) rispetto alle KH150 (24 dB/ottava): tuttavia, niente paura, poiché tale filtro è digitale ed è a fase lineare, interamente gestito dalle DSP interne.
Le KH 120 II sono già pronte per gli standard Dolby Atmos, con una distanza d'ascolto raccomandata fino a un massimo di quattro metri. Il range dinamico analogico è di 118 dB mentre il convertitore a 24 bit dispone di un range dinamic0 di 121 dB in ingresso e uscita, con una latenza di 2,5 ms all'ingresso analogico. Il DSP lavora a 32 bit. E' presente anche un filtro infrasonico a 40 Hz 12 dB/Oct.
Del sistema di Room Correction MA-1 ho parlato in modo approfondito in un articolo dedicato, e tale sistema viene applicato allo stesso modo su tutti i monitor Neumann compatibili con questa applicazione: sette punti di misurazione effettuati con un apposito microfono a condensatore il quale, dopo i preparativi, registra uno sweep signal generato dagli stessi monitor che va ad eccitare tutti i nodi e i ventri della stanza di ascolto (in pratica i boost e i cut naturali che un ambiente dà a certe frequenze, dovuti alle dimensioni e ai materiali presenti nella regia). Tale curva viene poi caricata nel software che, in seguito, andrà a compensare la curva di risposta della stanza modificando di fatto il suono alla sorgente: in pratica la filosofia è quella di eliminare il più possibile bass trap e pannelli acustici, ma questo non implica che anche il riverbero sia intaccato, il quale può essere modificato solo con un intervento fisico sulla stanza (pannelli, diffusori ecc..).
Per farla breve: se lavorate in una stanza con troppo riverbero, sicuramente MA-1 migliorerà il suono in generale (anche quello di ambiente), ma non potrà fare assolutamente nulla sulla quantità di riverbero e sul suo tempo di decadimento (RT60). Per questo esistono i pannelli acustici studiati ad hoc e posizionati nei punti corretti della stanza.
I CONTROLLI
Tutti i controlli sono posti sul pannello posteriore
• Acoustical Controls: è una sezione di equalizzazione studiata per ottimizzare la risposta in frequenza delle KH120II a seconda del punto in cui sono posizionate.
• Output Level: da 94 dB a 114 dB, unito al controllo Input Gain permette di ottenere una loudness ben calibrata su un segnale a -18 o -20 dBFS nel punto di ascolto.
• Input Select: lo switch permette di scegliere la tipologia di segnale in entrata alle KH120II, quindi di scegliere tra analogico (connessione XLR) o digitale (S/PDIF). In caso si utilizzi S/PDIF si può eseguire un mono summing di entrambi i canali oppure, tramite apposito link, collegare i due monitor tra di loro e assegnare indifferentemente ad essi il canale L o R.
• Ground Lift: scollega il pin 1 dell'input XLR, separando le KH120II dalla messa a terra dell'impianto, funzione utile in alcuni casi di hum o ronzii indesiderati causati da probabili anelli di massa.
• Control: lo switch permette di controllare alcune funzioni da remoto (Network), tramite cavo e connessioni Ethernet, indispensabile per utilizzare l'applicazione MA1.
HARDWARE
Woofer da 5,25 pollici, filtri a fase lineare dai 160 Hz ai 16 kHz, filtro a 48 db/ottava per le frequenze al di sotto dei 40Hz. In linea di massima le differenze principali con la sorella maggiore KH150 sono quelle appena elencate: range meno basso e filtri più aggressivi per ottimizzare la risposta dei monitor, per il resto si può dire che sia praticamente tutto identico, compresi i controlli e il DSP interno che lavorano sempre a 24bit/48 kHz. Molti altri dati tecnici sono pubblicati sulla pagina del sito Neumann dedicata ad KH120 II.
Molto leggere e maneggevoli, sono costruite in policarbonato composito e legno, si sposano bene in studi di piccole/medie dimensioni e la distanza perfetta per l'ascolto è compresa tra uno e due metri, situazione tra l'altro molto ottimizzata dal sistema proprietario MMD per la progettazione della guida d'onda, che allarga lo sweetspot e minimizza le possibili riflessioni causate dalla postazione di ascolto.
Come in tutti gli altri modelli simili è possibile già effettuare una prima grossolana equalizzazione agendo sugli switch posteriori dei monitor, a seconda ovviamente del punto in cui sono posizionati: vicino agli angoli di una parete per esempio è una buona idea attenuare le basse a -6 dB e le medio basse a -2 dB, in modo da avere poi una room correction più naturale e meno aggressiva quando si utilizza l'applicazione MA-1. Rispetto al primo modello, a conti fatti, è aumentata la capacità di tollerare un maggiore SPL senza distorsioni, basse più profonde e definite e infine una maggiore chiarezza e precisione nell'immagine stereo.
IN PROVA
Quello che stupisce di questa coppia di monitor è l'estrema precisione nell'immagine stereo e la maniacale definizione delle basse frequenze: non si sente un rumble che sia uno (a patto che il mix sia fatto come si deve ovviamente), e ogni oggetto nel panorama stereo è così ben definito e posizionato da lasciare sbalorditi. Ogni strumento, ogni suono, si ritaglia uno spazio preciso che potrebbe essere misurato in millimetri, veramente notevole, così come notevolissima è la rotondità delle basse frequenze che non si “impastano” mai nella tanto famigerata muddy area.
Leggerissime, maneggevoli, poco ingombranti e facili da inserire nel proprio setup, sono a mio parere un perfetto primo approccio possibile al mondo degli ascolti ultra professionali, di quelli che proprio ti cambiano il modo di lavorare e sentire il suono.
Non hanno assolutamente nulla da invidiare a monitor ben più costosi o ingombranti, si possono assolutamente utilizzarl come ascolto principale nonostante il woofer di piccole dimensioni: le trovo incredibilmente affidabili su ciò che poi è il risultato finale. Essendo nate per un ascolto nearfield non necessitano nemmeno di generare un alto SPL, e a dirla tutta riescono piuttosto bene anche in questo visto che arrivano senza problemi a pressioni sonore piuttosto elevate senza battere ciglio.
CONCLUSIONI
Considerando il rapporto qualità prezzo posso concludere che le KH 120 II siano una delle migliori coppie di monitor che abbia mai provato. Con una spesa al di sotto dei duemila euro la coppia si acquista un setup che fa fare un salto di qualità notevole a molte situazioni professionali e amatoriali. Da tenere assolutamente in considerazione come possibile acquisto per studi di medio/piccole dimensioni.
PRO
Precisione estrema nell'immagine stereo
Basse ben definite
Leggere e maneggevoli
Rapporto qualità-prezzo
CONTRO
Sistema MA-1 non di facile utilizzo, opzionale
Info
Exhibo
Prezzo: € 899 per singolo monitor
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