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PMC 6, monitor d'eccellenza per Dolby Atmos - Recensione

Suono9.5
Costruzione10
Rapporto qualità prezzo8.5
PMC 6 sono i nuovi monitor a due vie amplificati dell'azienda inglese, con controllo remoto, adatti tanto all'ascolto stereo quanto alle installazioni multicanale, compreso Dolby Atmos. La qualità si paga, ma l'investimento durerà degli anni. Una solida base su cui costruire il proprio successo.
9.3

Il produttore di monitor inglesi è da sempre nella top ten tra gli studi professionali: grande neutralità e profondità tridimensionale sono sempre state le carte vincenti. PMC 6 sono una evoluzione importante, pronte per il surround e Dolby Atmos

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PMC 6 sono monitor a due vie amplificati con la classica tecnologia a trasmissione di linea, che da sempre ha caratterizzato i monitor inglesi. Li abbiamo sempre amati: il dettaglio nel campo tridimensionale è qualcosa di unico tra i monitor, come anche i dettagli, i transienti e la risposta dinamica. Non c'è un monitor PMC che, nella sua fascia di prezzo, sia meno che ottimo. Uno dei punti di forza è sempre stata la neutralità timbrica, diversa da quella di Genelec, e anche le nuove PMC 6 non sono un'eccezione, ma con una serie di nuove funzioni che dettano la strada del futuro dei monitor amplificati.

Caratteristiche

PMC 6 hanno un driver da sei pollici per LF e un tweeter a cupola morbida da un pollice per HF. La risposta in frequenza va da 39 Hz a 25 kHz (-3 dB) con una SPL continua di 106 dB a un metro e picco a 118 dB. Due sono gli amplificatori, in Classe D, in grado di erogare fino 200 Watt RMS indipendentemente per LF e HF, con consumo massimo di 400 Watt. Il peso è di 11,5 kG.
Fino a qua sembrerebbe la classica evoluzione di prodotto, ma la grande rivoluzione è nascosta nei circuiti interni e giustifica il motivo per cui le PMC 6 sono diventate un must per molti studio Dolby Atmos. PMC 6 ha sia un ingresso analogico (fino a +24 dBu), sia un ingresso digitale a 16/24 bit da 18 a 192 Hz su ingresso AES 3, con uscita digitale through XLR AES 3 fissa a 24 bit 96 kHz. Tutto il controllo di PMC 6 può essere remotato grazie alla connessione Ethernet e l'interfaccia PMC SoundAlign, che si carica direttamente su computer, tablet o smartphone, usando un indirizzo IP. Da questo accesso, che è il futuro di tutti i monitor audio professionali, è possibile entrare in programmazione con Level Trim, orientamento del monitor, filtro HPF da 20 a 200 Hz per inserimento subwoofer, delay, inversione di fase, filtri shelving LF e HF, equalizzatore parametrico a cinque bande e tre memorie preset richiamabili. La latenza si attesta a 3,4 ms che, oltre ai convertitori, deriva dal DSP a 32 bit. PMC 6, come tutta la nuova serie, impiega una conversione a 24 bit/96 kHz per l'ingresso analogico, e in uscita dal processore usa un convertitore DA sempre a 24/96 per ogni singolo speaker.
Il pannello posteriore ha un piccolo display a due righe con due encoder per impostare i parametri visti sopra, secondo la logica di selezione del parametro e immissione del valore. Una volta collegati via Ethernet, potete dimenticarvene per sempre.
Non abbiamo ancora parlato del crossover: le PMC 6 sono in grado di riconoscere come è stato posizionato il monitor in verticale od orizzontale e adattano il punto di crossover in base alla posizione.

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PMC Soundalign, selezione del monitor

 

La programmazione

Abbiamo immediatamente dimenticato il display posteriore delle PMC 6, se non per prendere nota dell’indirizzo IP, e tutta la programmazione è stata gestita da Soundalign. Si può anche accedere digitando http://soundalign.local/ se il network lo supporta. Da questa pagina è possibile conoscere tutti i dettagli di ogni singolo monitor, oltre ad aggiornarne il firmware. In caso di un sistema complesso, c'è anche un navigatore specifico per richiamare le impostazioni dei monitor in uno schema grafico che segue le regole del surround/Dolby Atmos. Ogni modifica può essere salvata in una delle tre memorie preset del monitor o come file su computer.

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PMC Soundalign, i parametri principali dei due monitor in prova

 

La prima pagina permette di selezionare quali monitor saranno modificati: selezionandone più di uno, qualsiasi modifica apportata su un qualsiasi monitor diventa attiva anche su tutti gli altri. Inoltre, la selezione dei monitor comporta anche il cambio colore degli slot dei parametri e del logo sui monitor, così da poter anche fisicamente riconoscere su quali monitor si sta lavorando.

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PMC Soundalign, gestione dei preset e delle impostazioni

 

I parametri disponibili nella prima pagina riguardano la selezione della sorgente del segnale (Analogue, AES3 Left, Right, Left+Right, Exp Left, Right, All Channel, All+Analog), il trim a passi di 0,1 dB con range da +/- 10 dB, livello massimo di ingresso analogico tra +20 e +24 dBu, Position tra Free Space, Wall e Corner, Desk Filter On/Off: il sistema corregge in automatico la risposta sulle basse frequenze secondo questo schema, che per altro può essere utile anche per altri monitor

  • Speaker entro 0,5 metri da un muro ma più distante di 0,5 metri da un altro muro: LF Shelf -4 dB a 45 Hz, Q 1,41 (equivalente a un'ottava) (curva B)
  • Speaker in un angolo, con monitor più vicino di 0,5 metri da due muri: -8 dB a 45 Hz Q 1,41 (curva C)
  • Speaker in un punto formato da tre lati (per esempio in alto sul soffitto in angolo) entro 0,5 metri: LF Shelf a -4 dB 45 Hz (curva D)
  • Desk, se lo speaker è posizionato direttamente sulla console, filtro a -4,5 dBd a 150 Hz Q 3
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PMC 6 - Le quattro curve di riposta secondo la posizione, vedi testo

 

Orientamento tra Auto, Portrait e Landscape per la modifica del punto di crossover, attivazione del filtro HPF se presente subwoofer da 20 a 200 Hz a 12 dB/Oct, delay a passi di 0,05 ms fino a 30 ms e inversione di fase. Da notare che settando la posizione del monitor, nella seconda pagina troviamo i parametri per la prima parte dell’equalizzatore, che si completa nella seconda. Le regole sono semplici: ogni banda, compresi i due shelving LF e HF, ha un range da 20 a 20.000 Hz, con un gain di +/-10 dB a passi di 0,1 dB. I filtri shelving hanno un Q fisso 0,707. Le quattro bande parametriche hanno un Q variabile di 0,05 da un minimo di 0,05 a un massimo di 10 a passi di 0,01. Per ogni monitor è possibile richiamare una finestra di equalizzazione con tutte la bande, che possono essere messe in bypass semplicemente cliccando sul nome della banda.

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PMC Soundalign, l'eq parametrico a disposizione di ogni monitor

 

Comoda la possibilità di salvare fino a tre preset per monitor da richiamare all’istante, gestendo qualsiasi altra impostazione come file da caricare o salvare sul computer o dove volete. Nella relativa pagina, troviamo il check del firmware e il factory reset all’impostazioni inziali, oltre al livello di luminosità del monitor.

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PMC Soundalign: i dati del singolo monitor connesso via Ethernet

 

A facilitare la programmazione ci pensa anche la pagina Monitor Selection, che prevede fino a 23 monitor in qualsiasi configurazione possibile. Da qui, per esempio si possono selezionare tutti i monitor, solo i sub e metterli in bypass, con l’opzione di copiare le impostazioni del monitor selezionato e incollarle su un altro monitor. Manca completamente una funzione di monitor controller, che avrebbe potuto essere implementata facilmente. Chissà che non arrivi in un secondo tempo. I tempi di reazione sul controllo sul computer non sono immediati, ma considerando che stiamo parlando di programmazione non è un problema. Passa qualche frazione di secondo prima che il parametro modificato sia applicato ai monitor.

In prova

Ci vogliono circa 50 ore perché la linea di trasmissione si stabilizzi e gli speaker si allentino, dopo di che le PMC 6 sono pronte all'uso. La porta della linea di trasmissione è nuova: è organizzata a nido d'ape esagonale, che servirebbe per garantire la fuoriuscita di aria in modo molto più efficiente e veloce della classica porta lasciata libera. Dobbiamo darne atto: l'idea è buona e funziona bene, riducendo quelle turbolenze sulle medio basse frequenze che non fanno che aumentare la confusione dove non dovrebbe essercene! L'intera costruzione è all'altezza di PMC: semplicemente perfetta, compreso il logo che si illumina quando accesa o per indicare l'attivazione di limiter o clip.

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La tecnologia a linea di trasmissione usata sui monitor PMC

 

L'installazione è stata inizialmente un po' più complicata del previsto. L’accesso ai monitor via Ethernet ha richiesto il riavvio dei monitor per creare un nuovo indirizzo IP rispetto a quello che era stato selezionato all’accensione. Sia su Safari che Chrome non ci sono stati problemi di accesso.
La nostra esperienza ci dice che conviene sempre accedere dall'indirizzo soundaligne.local, perché n questo modo si vedono tutti i monitor sulla rete per la prima volta. Tuttavia, una volta stabilita la connessione, anche richiamando con l’IP Address un unico monitor, la pagina comprende tutti i monitor attivi. In un sistema complesso, ricco di device via Ethernet, Soundalign non ha mostrato mai alcun cedimento!

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Personalmente il sistema di navigazione scelto da PMC è quello che preferiamo ed è migliore di altri prodotti. Tutto quanto si può controllare dalle tre pagine. Certo potevano inserire in un’unica pagina tutti i parametri, per velocizzare la programmazione, ma è anche vero che una volta impostati i parametri, in un sistema Dolby Atmos, non occorre più toccarli. Sospettiamo che lo slot libero per espansioni sia destinato all’Audio OverIP, soprattutto DANTE. Stranamente a oggi non è stata annunciata alcuna espansione, nonostante DANTE sia già disponibile sull'amplificatore a otto canali PMC power750-8. È anche vero, però, che gli ingressi digitali permettono di configurare diversamente il sistema, affidandosi per esempio a convertitori DANTE/AES 3 a più canali.

PMC è riconosciuta per la qualità di riproduzione molto naturale, profondamente tridimensionale e precisa. Le PMC 6 conservano queste qualità, apprezzabilissime sulle voci che sono sempre omogenee quando ben registrate e mixate. Sono monitor molto abili a rappresentare difetti nel mix o nel mastering. Di sicuro non nascondono nulla dei difetti di streaming o compressione MP3, e noi lo apprezziamo molto! In qualsiasi condizione di ascolto sono precisissime nel trovare i difetti, ma senza mai essere artificiali o esagerate nella descrizione delle alte frequenze. I bassi sono sempre presenti anche a bassi livelli di SPL. Quando si lavora intorno agli 80 dB SPL danno in massimo in fatto di bilanciamento, tridimensionalità e microdinamica. Le abbiamo trovate migliorate rispetto ai modelli precedenti, con una timbrica più moderna, adatta alle produzioni recenti, con un'ottima dispersione orizzontale e verticale in fase di ascolto.
La loro neutralità è un punto di forza in installazioni Dolby Atmos. Si può cominciare in studio con un paio di monitor PMC 6 e poi, poco per volta, estendere l’ascolto con sub e altri monitor fino ad arrivare a un completo sistema multicanale. Rispetto ad altri monitor, le PMC 6 non hanno un genere musicale che esprimono meglio: vanno bene tanto per la classica di alto livello al rock più duro e distorto, dal pop commerciale alle evoluzioni dell’hip hop. Qualsiasi sia la situazione di ascolto, sono monitor di grandissima classe che non deludono mai. Non siamo mai riusciti a metterle in crisi per brani difficili e in fase di mix hanno sempre traslato bene le decisioni. Rispetto al passato, si coglie una minima riduzione del campo tridimensionale, ma non in senso negativo. Ora sono ancora più neutre e bilanciate rispetto al passato, anche se la differenza è davvero minima e occorre avere sentito molti monitor PMC nel passato. Se provenite invece da monitor di altri produttori, rimarrete piacevolmente sorpresi dal loro equilibrio e da un timbro sempre molto musicale. Un sistema Dolby Atmos su PMC è una perfetta garanzia. Ne sa qualcosa Marco Borsatti (www.marcoborsatti.com) che è stato uno dei primi in Italia a sceglierle.

 

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Lo studio di Marco Borsatti a Bologna ha un sistema completo Dolby Atmos con monitor PMC

 

Conclusioni

PMC 6 sono senza dubbio un salto in avanti verso le mixing e mastering room in stereo, in surround o in Dolby Atmos. Mantengono le eccellenti qualità della tradizione PMC a cui aggiungono la flessibilità del controllo remoto e di un sistema a più monitor facilmente gestibile. Le dimensioni sono più che adatte per le installazioni Dolby Atmos. Il prezzo rimane in asse con il passato di PMC: hanno un costo più elevato della media, ma sono anche quei monitor che si tengono per una vita intera. Se volete ascoltare il futuro, provatele!

 

Info
Milk Audio
Prezzo per coppia: Euro 6.670

 

Pro
Riproduzione lineare e neutra
Grande dettaglio
Costruzione
Garanzia 5 anni
Controllo remoto

Contro
Non ancora possibile l'uso di AoIP se non con convertitori esterni
Nessuna integrazione al momento con sistemi di calibrazione di terze parti
Nessuna funzione di monitor controller da remoto