UFX+ è un upgrade della UFXII: 188 I/O con connessione MADI, 24 bit di risoluzione e porte USB e Thunderbolt. Come le sue sorelle, può funzionare anche in class compliant o stand-alone, il tutto in un'unità poco ingombrante e molto funzionale.
Se vi era piaciuta la RME Fireface UFX II, questa UFX + non può che farvi andare in estasi, poiché si tratta di una versione spinta al limite della UFX II: design identico, stessi controlli, stesso software e driver, stesso funzionamento, ma ha ben 128 I/O in più e dispone anche della connessione Thunderbolt oltre che della pur sempre velocissima USB 3 (5 Gbit/sec rispetto ai 480Mbit/sec di una USB 2).
Hardware
Gli operazionali sono dei THAT 1580 con Slew Rate di 53V/µs, davvero impressionante come valore, forse il più alto che io abbia fino ad ora riscontrato in un'interfaccia; il modello Fireface 802, per fare un esempio, monta dei JRC con 5V/µs di Slew Rate, che non è un valore insufficiente sia chiaro, ma rispetto alla trasparenza di un THAT 1580 si può dire che c'è una differenza, soprattutto sulle alte frequenze e sui transienti dove la velocità con cui un preamplificatore reagisce al segnale in entrata e in uscita è importantissima.
La conversione A/D è gestita da tre AKM AK5388A in modalità stereo (4:1) con una dinamica di 120 dB e 24 bit di risoluzione, i quali si occupano in toto dei 12 input analogici, mentre i convertitori D/A sono sempre tre e si tratta dei modelli AK 4414 a 32bit, con alta tolleranza al jitter: entrambi i convertitori sono gli stessi montati dalla Fireface 802.
Infine la scheda FPGA è una XLINX ARTIX 7, una delle ultime generazioni di produzione, velocissima e con un consumo di corrente ridotto al minimo, caratteristiche necessarie per gestire l'elevato numero di canali digitali dei quali dispone la UFX +.
Quasi tutti i controlli della FireFace UFX + sono eseguibili sia tramite il software Totalmix, su un computer, che direttamente dall'interfaccia tramite gli appositi pulsanti appena a destra dello knob “Volume” (oppure tramite il controller ARC USB, venduto a parte), quindi senza alcun bisogno di un computer, grazie anche alla possibilità di memorizzare direttamente su un supporto USB i file audio (fino a 60 tracce), grazie alla porta “Memory”.
Sul pannello frontale troviamo quindi, partendo da sinistra, quattro ingressi ibridi (mic/line/instr), dotati di phantom power ma sprovvisti di qualsiasi tipo di Pad. Quest'ultima non è affatto una semplice mancanza come in altre interfacce, ma è una scelta dovuta al fatto che i preamplificatori, con il loro guadagno totale di ben 75 dB, vi permettono di non dover usare un Pad.
Appena a fianco degli ingressi XLR troviamo le due uscite cuffie, perfettamente funzionanti con qualsiasi modello ad alta o bassa impedenza e collegate di default agli output 9/10 e 11/12 dell'interfaccia.
Subito dopo le uscite cuffie sono presenti porte MIDI I/O, seguite da una presa USB “Memory” a cui collegare una qualsiasi chiavetta USB o HD esterno per la memorizzazione/playback delle tracce audio.
Ancora a destra troviamo il pannello principale che contiene gli indicatori di sync del clock, lo stato delle connessioni MIDI, ADAT e MADI, lo knob del volume master, i quattro tasti per il controllo di gain, +48v, inversione di polarità, matrice M/S, ingresso Hi-Z, della registrazione, del routing e dei vari effetti, del sample rate e del clock, dello stato dell'interfaccia, il tutto visibile sul display contenuto in questa sezione.
Molto interessante la funzione “AutoSet” relativa al gain, che limita i picchi a -6dBFS ed evita così i possibili clip, in modo automatico ed abbassando ulteriormente il gain nel caso un picco ecceda tale limite.
Infine sono presenti i due controlli separati di volume delle uscite cuffie e il tasto di accensione spegnimento dell'interfaccia.
Sul pannello posteriore sono presenti altri otto ingressi analogici TRS, seguiti dalle due uscite master XLR e da altri sei output di linea TRS.
Subito a fianco sono presenti gli I/O digitali, composti da un AES EBU, un I/O MADI, due input/output ADAT, le connessioni Worldclock/MADI e la porta remote USB a cui collegare il controller ARC.
Infine troviamo una porta USB 3.0 (compatibile con USB 2) e una porta Thunderbolt per il collegamento al computer e, infine, un'altra connessione MIDI I/O.
Una specificazione va fatta sulla (o meglio sulle) connessioni MADI, in quanto hanno la particolarità di poter trasmettere il segnale sia attraverso cavo ottico che coassiale, questo rende i due I/O MADI completamente intercambiabili e, tramite la funzione Auto (Automatic Input Selection) attivabile tramite l'applicazione Fireface Settings, tali porte si settano automaticamente in base al segnale in entrata, davvero una scelta intelligente alla quale va aggiunto il fatto che tale sistema innovativo rappresenta, con molta probabilità, il futuro delle connessioni digitali a livello di standard globale poiché un solo cavo (coassiale o ottico) può trasportare fino a 64 canali per oltre tremila metri senza la minima perdita di dati, il tutto a 24 bit.
Inoltre, con la funzione MADI Output Mirror Mode, è possibile fare uno split in uscita e quindi trasmettere lo stesso segnale sia dalle uscite ottiche che coassiali, col limite di 32 canali per una.
Parlando invece della modalità Stand-Alone, Fireface UFX+ può attivare uno dei seguenti stati di funzionamento, senza alcun bisogno di essere collegata ad un computer:
- Convertitore AD/DA a 12 canali.
- Preamplificatore a 4 canali.
- Monitor Mixer a 188 canali.
- Convertitore digitale.
- Routing Matrix analogico/digitale.
- Stand-Alone recorder/player.
Queste funzioni sono piuttosto complesse e non fanno parte dell'utilizzo standard dell'interfaccia per cui, per qualsiasi approfondimento, invito il lettore a scaricare il manuale direttamente dal sito a questo link: Manuali per Mac e Windows
Controllo e routing
Essendo la UFX + praticamente identica alla UFX II fatta accezione per il numero di I/O e la presenza di connessione Thunderbolt e USB 3, per quel che riguarda il controllo e il routing vi invito a leggere l'articolo sulla Fireface UFX II a questo link: RME Fireface UFX II.
In prova
Come UFX II, che avevo avuto il piacere di testare tempo fa, la UFX + può farvi innamorare al primo ascolto: è precisa, trasparente il giusto, con una sensibilità ai transienti e alle medio-alte frequenze che rende la fase di recording e mixing un vero spasso.
L'altissimo Slew Rate, unito ad una conversione AD/DA pulitissima e dinamica e all'altissima tolleranza all'errore di jitter, restituiscono un suono vivo e presente, con un bilanciamento tra transienti e corpo del suono veramente sbalorditivo, impeccabile.
Il numero di I/O totali è talmente elevato che questa interfaccia può tranquillamente gestire qualsiasi tipo di sessione di registrazione e missaggio, se adeguatamente collegata a periferiche esterne dotate di connessione ADAT, MADI o coassiale.
Come dicevo, nella sezione Hardware la modalità Auto Set, quando attivata, calibra automaticamente il gain per non avere picchi in entrata che superino i -6dBFS, il che vi permette di registrare in assoluta tranquillità anche quando un batterista si lascia prendere magari un po' troppo la mano sul rullante, o in situazioni analoghe.
I difetti, se così li vogliamo chiamare, sono gli stessi della versione UFX II: pochi preamplificatori integrati (almeno otto sarebbero stati una scelta più consona visto il costo) e la non proprio semplice gestione del routing all'interno di Totalmix, unita al fatto che gli effetti utilizzabili simultaneamente sono due ma la mandata è una sola e non è quindi possibile separarne l'utilizzo a seconda dello strumento in questione.
UFX + si presta benissimo anche come mixer digitale per sessioni live, oppure come registratore multitraccia stand-alone, grazie anche al controller esterno ARC USB (venduto separatamente) e di fatto, questa sua poliedricità unità alla qualità eccellente del suono e all'elevatissimo numero di connessioni, la rendono un'interfaccia con un rapporto qualità prezzo veramente difficile da battere, nonostante si tratti di un prodotto che supera i duemila euro di costo.
Conclusioni
Considerando che UFX + (prezzo circa 2200€), rispetto al modello UFX II, costa circa 300/400€ in più, bisogna chiedersi cosa esattamente offra di meglio: in primis, lo ribadisco, il numero di I/O è più che triplo (grazie alla porta MADI), e in secondo luogo è dotata di connessione Thunderbolt e USB 3, decisamente più veloci della USB 2 montata sul modello UFX II, ciò la rende più versatile, più veloce e abbassa notevolmente il tempo di latenza.
Se tutto ciò è per voi indispensabile allora UFX + è sicuramente una scelta azzeccata e motivata, mentre nel caso 60 I/O e una latenza leggermente superiore (comunque sempre aggirabile col direct monitoring) non siano affatto un problema, forse la scelta migliore è il modello UFX II.
PRO
Gradevole colorazione dei preamplificatori
Conversione D/A e A/D
Routing
Suono
Precisione
Funzioni Stand-alone
Funzione DURECorder
Adatta per ogni genere musicale
Numero di I/O
CONTRO
Software difficile da utilizzare
Mandate ai due effetti non separabili
Pochi preamplificatori integrati
INFO
Prezzo: 2.399 € +IVA