Derivata direttamente dalla channel strip 611 E della leggendaria console SSL 4000E, approda per il formato rack Api 500 la sezione dinamica VCA composta da compressore ed expander/gate.
La notizia dello sbarco su rack API 500 dei moduli E-Series EQ e Dynamics dello storico marchio inglese, presentati di poi ufficialmente all'AES di San Francisco del 2012, è stata una delle più piacevoli sorprese degli ultimi mesi. Per quanto la possibilità di avere a disposizione un sistema modulare SSL fosse già presente con il formato proprietario X-Rack e Mynx, la fruibilità di prodotti Solid State Logic su una piattaforma aperta e ormai popolarissima come la serie 500 segna la volontà del produttore di estendere il proprio mercato.
Il modulo 611Dyn dispone di funzioni di compressione, limiting, expander e gate ed è fondato sul medesimo progetto della channel strip presente nell'SSL 4000 E: così come per il modulo XR418 E Series Dynamics per X-Rack, anche in questo caso troviamo un convertitore true RMS utilizzato per il sidechain e componenti discreti che vanno a ricomporre in modo identico il VCA presente nelle console originali. Il livello nominale di ingresso e uscita è, come da standard API 500, di +4dBu.
Operatività
L'estetica e le funzionalità sono chiaramente le stesse della channel strip cui il modulo si riferisce. In alto c'è il compressore/limiter, in mezzo il metering e il pulsante di inserimento dei circuiti, sotto la sezione Gate/Expander.
Nella sezione compressione/limiter, i potenziometri di color bianco controllano il rapporto di compressione (da 1 a infinito), la soglia (da +4 a –26 dB) e il tempo di rilascio (da 0.1 a 4 secondi). Con lo switch posizionato in alto a destra è possibile modificare la curva di compressione dalla classica soft knee ad una hard knee. Il tasto nominato Lin Rel modifica la curva di rilascio da logaritmica a lineare: l'inserimento di questa modalità, oltre a cambiare la modalità di rilascio, innalza di 6 dB la threshold. L'ultimo switch è deputato al tempo di attacco: se non inserito (attacco normale) il tempo è fissato a 30 ms, una volta inserito (modalità Fast Attack), il tempo scende a 3 ms.
La sezione expander/gate presenta potenziometri di color verde per il controllo del range (da 0 a 40 dB), della soglia (da +4 a -26 dB) e del rilascio (da 0.1 a 4 sec). I pulsanti selezionano l'attacco veloce (1,5 ms in condizioni normali, 100 µsec in Fast Attack) e il cambio tra le modalità gate o expander.
Al centro del modulo troviamo il tasto che inserisce o esclude tutto il circuito di compressione e gate/expander, nonché due colonnine di led poste in verticale che indicano il livello di profondità del gate/expander e i dB di riduzione del gain del compressore/limiter.
Hardware
A differenza dei recenti moduli rack SuperAnalogue che utilizzavano VCA THAT, nel caso di 611DYN ci troviamo di fronte a un disegno che utilizza diversi componenti discreti, anche per il VCA. Per esempio sono presenti dei THAT 300, ognuno dei quali corrisponde a quattro transistor NPN matchati. Sono presenti numerosi operazionali TL052, TL054 e N5534. Si tratta, insomma, di un circuito che richiama i dettami degli anni '80 e non prende scorciatoie impiegando VCA precostituiti. A parte alcuni condensatori, tutti i componenti sono SMD per contenere lo spazio occupato. Presenti quattro trimmer interni per la calibrazione.
In prova
Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: questo modulo porta il suono della dinamica SSL così come la conosciamo, senza se e senza ma, direttamente nel nostro lunchbox API: punchy e aggressiva. L'effetto è deciso, senz'altro non trasparente o invisibile. La modalità di utilizzo è intuitiva e ci si ritrova subito a lavorare d'istinto. Agendo tra i parametri di ratio e threshold, e complice l'auto make up gain, si riesce quasi subito a trovare lo sweet spot e scovare la compressione adatta al segnale sonoro che stiamo trattando. Per chi si avvicina per la prima volta al suono SSL, l'esperienza è senz'altro stimolante, anche se bisogna avere un approccio particolare e conoscere sin da subito l'ottimale ambito di utilizzo, al di là degli indiscutibili pregi, di queste macchine.
Il carattere irruento e poco sfumato del compressore fa si che il suo utilizzo sia indicato su determinate fonti sonore piuttosto che altre. Da sempre questa dinamica si trova a suo agio tra il rock, il pop o l'elettronica e non certo la musica classica o qualsiasi genere in cui fondamentalmente non sia richiesta una particolare spinta sui singoli strumenti. Utilizzare 611 Dyn su strumenti percussivi, bassi, chitarre elettriche o acustiche, o su suoni elettronici (synth, loop audio) porta sempre a risultati soddisfacenti. Sulla cassa della batteria già una compressione non troppo feroce è in grado di regalarci una presenza, pienezza e vitalità che fanno subito la differenza nel mix. La stessa cura non può non essere applicata ai rullanti, ai tom o quant'altro di percussivo. Le chitarre di solito ritrovano lucentezza sulle medie frequenze, con un corpo più presente e rock.
La voce è da trattare con i guanti, perché il 611Dyn non è il più gentile dei compressori se si superano i 5 o 6 dB di riduzione del gain. Il fatto di non avere un controllo sul tempo di rilascio, se non due tempi da cui scegliere, qualche volta mette in difficoltà nelle compressioni più fini ma, tutto sommato, ci si salva sempre. Il 611Dyn è capace di compressioni estreme e, messo in parallelo, è uno dei migliori compressori quando si cerca la punta o si entra negli effetti di pumping più creativi. L'expander e il gate sono vincenti rispetto a quasi tutti i plug-in. Qui il suono analogico vince sull'elaborazione digitale, soprattutto nelle curve di rilascio o quando l'expander entra nella zona grigia dei livelli analogici bassi. L'utilizzo dell'alimentazione API sembra non penalizzare 611Dyn che mantiene dei buoni valori di rapporto segnale rumore e una buona headroom.
Conclusioni
Solid State Logic 611Dyn è un processore di dinamica che mancava nel rack API 500. Rispetto ai molti compressori per API 500, il 611Dyn si ritaglia facilmente il suo spazio, non essendoci di fatto, a oggi, emulazioni precise del suono SSL. In altre parole, se cercate le sfumature SSL e una dinamica sicura e aggressiva a piacere, un 611Dyn è la soluzione migliore.
Pro
Compressione efficace e punchy
Immediatezza di utilizzo
Il classico sound SSL anni '80
Contro
Suono talvolta duro
Versatilità limitata
Non previsto un bus stereo