John Oram è conosciuto da decenni nella cerchia dei professionisti per la sua carriera di ingegnere elettronico: inizia con Vox, passa a Trident Audio e realizza la serie 80, introduce una serie di innovazioni tecniche per arrivare a Oram Pro Audio che, usando la tecnologia SMT, produce una serie di outboard e console di alto livello. Tra questi, troviamo gli eq ad alta definizione HD-EQ, 35 EQ e 55 EQ.
La collaborazione con John Oram ha portato allo sviluppo di questo plug-in, che possiamo ritenere la versione ufficiale del modello hardware. Come sempre, Acustica Audio non lesina versioni differenti: con Opal installate sulla vostra DAW il plug-in che riproduce fedelmente l’originale (OpalLite) e un secondo plug-in (OpalEQ) che aggiunge un trim per preamp, un circuito di Mid/Side e i controlli di Pan e Spread, anche nelle versioni ZL (Zero Latency). La storia diventa interessante sapendo che John Oram ha sempre ritenuto insufficiente la qualità dei plug-in rispetto alla sua versione hardware. L’aver in qualche modo licenziato la versione AAX e VST del suo EQ con Acustica Audio è un cambio epocale per il suo modo di vedere, e una fortuna per noi!
Due parole su John Oram
È un nome leggendario nel settore della musica elettronica, i cui progetti sono stati nominati per 23 premi Technical Excellence & Creativity; il suo talento creativo come musicista, produttore ed engineer lo ha portato lavorare con band celebri del calibro di The Beatles e Rolling Stones. Come parte del team Vox è stato il progettista del Wah-Wah, del Fuzz Box e dell'organo Continental, portando alla progettazione dei circuiti per gli amplificatori VOX AC50 e Super Beatle. John Oram è entrato a far parte di Trident Audio Developments nel 1972, dove ha lavorato come designer per 14 anni e ha creato alcune delle console classiche più famose del settore, come le console Trident Series 80 / 80B / 80C.
Con i suoi marchi, Oram Professional Audio e Oram Consultancy, è stato responsabile di sale cinematografiche di livello mondiale per molte produzioni vincitrici di Oscar come Avatar, Pirati dei Caraibi, King Kong, Il Signore degli Anelli, Jurassic Park, Pearl Harbor e Titanic. Nel 2008 John è stato nominato per un Technical Grammy Award. Al Schmitt, leggendario produttore discografico dice di lui: "John è uno dei migliori ingegneri progettisti del settore. Attribuisco a John una parte importante del mio suono sui dischi".
OpalEQ Lite
La riproduzione dell’equalizzatore è pressoché identica all’originale, con le sue sei bande e i due canali audio, distribuiti orizzontalmente, che hanno medesimi controlli e possono essere messi in link tra loro usando la versione estesa. Partendo da sinistra, incontriamo il filtro Low Cut da 5 a 300 Hz a cui si accompagna il filtro High Cut da 1,5 kHz a 80 kHz, entrambi inseribili con il pulsante Filter In. La gestione dell’equalizzatore è divisa in sei filtri: si parte con un filtro Low Sweep da 35 a 500 Hz, un shelving Low Shelf a 35, 60 e 200 Hz, un filtro bell Low Mid Sweep da 250 Hz a 2,5 kHz e un secondo filtro a campana High Mid da 1 kHz a 9 kHz, un filtro a campana High Sweep da 5 kHz a 18 kHz, un shelving High Shelf da 3 a 6 kHz. Ogni filtro dell’equalizzatore ha un range di +/- 18 db con controllo Detail da +/- 6dB. È possibile selezionare due larghezze di banda (bandwidth narrow e broad) per Low Sweep, Low Mid, High Mid e High Sweep.
OpalEQ
Come si può intuire, 55-EQ è un equalizzatore del tutto particolare: non è il classico parametrico e i filtri possono superare tranquillamente il range di frequenze udibili. Già così è tutto da sperimentare, ma Acustica Audio ha fatto di più: la versione OpalEQ aggiunge un modulo che aiuta tantissimo a rendere più flessibile e utile questo eq. Qui troviamo un trim di ingresso, valido per entrambi i canali, da +/- 24 dB che aggiunge distorsione armonica e si attiva con il pulsante Preamp, un circuito Mid Side e il link stereo dei controlli. Alla sua destra troviamo un Pan, un controllo di Stereo Spread per la gestione dei livelli Mid Side e le uscite indipendenti per i due canali.
In prova
Abbiamo messo le mani sull’eq originale Oram alcune volte negli anni passati, per apprezzarne l’assoluta trasparenza e soprattutto la grande headroom, al pari di quei pochissimi equalizzatori hardware di assoluto livello. Oram è sempre stato un produttore d’elitè, grazie alla sua grande storia come progettista legato al successo della serie Trident, spesso è stato associato al broadcast per il suono molto pulito e dettagliato. Poter contare su queste prestazioni anche in plug-in non era affatto scontato. L’interfaccia grafica rispetta il modello originale. Una volta imparata la disposizione dei controlli si lavora bene, anche se avremmo preferito qualche artificio maggiore sulla posizione dei pulsanti per rendere più contrastante la loro attivazione o meno. Il bypass si ottiene dal pulsante di accensione… molto realistico!
E veniamo al suono: premesso che Acustica Audio non ha un solo equalizzatore che suoni male e, secondo noi, è un bel passo avanti per headroom e assenza di distorsione rispetto a concorrenti molto noti, anche OpalEQ rispetta la regola mai infranta di suonare divinamente bene, senza alcuna incertezza sulle alte frequenze che di solito sono il tallone d’Achille dei plug-in di equalizzazione. OpalEQ, al contrario di quanto sentito su Camel, è un eq molto trasparente: le modifiche eseguite, anche con livelli esagerati di gain, cambiano certamente il timbro ma non lo stravolgono dal punto di vista della distorsione armonica, a meno di intervenire con il preamp della versione estesa.
È il classico equalizzatore che si può usare in mastering per correggere i dettagli, senza che nessuno se ne accorga. Siamo anni luce lontani da un Chandler Curve Bender, orbitando invece dalle parti di un GML 8200, pur non avendo però tutte le potenzialità di un puro equalizzatore parametrico. E forse il fatto di avere pochi controlli costringe a scelte artistiche interessanti e non banali. Il professionista che ama togliere, invece che aggiungere, trova molte risposte con OpalEQ. I filtri Low e High Cut sono un punto di forza di OpalEQ, grazie al loro range, e anche qui avranno un impiego in fase di mastering. Condividiamo appieno la scelta di inserire un modulo di Mid Side, anche se avremmo voluto avere il controllo Spread accanto al pulsante di attivazione. La divisione dei livelli delle due uscite è un’ulteriore intervento importante in fase di mastering, quando occorre.
Conclusioni
Acustica Audio Opal è un equalizzatore trasparente, molto dinamico, qualche volta limitato dal non essere un puro parametrico ma con alcune potenzialità in fase di equalizzazione che sono negate, in tema di risultati sonori, a molti plug-in di equalizzazione. Si candida a essere presente nelle sessioni di mastering o in tutti quei casi dove si vuole preservare al massimo il timbro originale, con interventi anche importanti ma sempre trasparenti e chiari. Acustica Audio aggiunge un’altra emulazione di grande classe al suo eccellente parco di equalizzatori.
PRO
Equalizzazione molto trasparente
Headroom
Circuito Mid Side
CONTRO
Alcuni elementi dell'interfaccia migliorabili
INFO
Prezzi: € 89 in offerta lancio, € 119 regular price