elysia nasce dalle menti di alcuni ingegneri che hanno lavorato a progetti ben conosciuti sotto il nome di altri produttori. Decisi a proseguire su una strada propria e in piena creatività, hanno fondato questa piccola azienda che si avvia a essere un bel punto di riferimento per l’innovazione
Invece che partire dal test dei loro prodotti hardware, iniziamo con il plug-in per l’emulazione dell’interessante Mpressor, compressore analogico a componenti discreti con alcune funzioni particolari, che scopriremo passo dopo passo nel plug-in. Realizzato da Brainworx, è disponibile in formato RTAS/TDM, AU, VST3 e VST2. Il motore audio funziona su un segnale in oversampling: in progetti sotto i 50 kHz di frequenza di campionamento, l’over-sampling è di 4x, sotto i 100 kHz di 2x e sopra i 100 kHz è conservato il segnale originale.
Compressore ed equalizzatore
Mpressor può essere usato come un qualsiasi compressore con i controlli di soglia (Threshold, +16/-18 dBFS), attacco (0,01/150 ms), rilascio da 5 ms a 1,2 secondi, cioè il tempo necessario al ritorno all’Unity Gain dopo 6 dB di riduzione del gain, e rapporto di compressione. La quantità di riduzione del gain è visualizzata da un meter non proporzionato, dove i primi sette led comprendono la scala dei primi 10 dB, per una maggiore precisione. Il controllo di Gain in uscita, sulla fila inferiore a destra, va da 0 dB a 20 dB, con più di metà della corsa dedicata ai 10 dB.
L’equalizzatore è un filtro Niveau, che ha alla base un all-pass e quindi un suono particolare, che permette di modificare contemporaneamente basse e alte frequenze: una volta selezionata la frequenza centrale con EQ Freq, il controllo EQ Gain, verso destra, incrementa le alte frequenze tagliando i bassi, verso sinistra incrementa i bassi e taglia le alte frequenze.
La frequenza centrale si seleziona dal range da 26 Hz a 2,2 kHz ocon il pulsante x10, da 260 Hz a 22 kHz. Il filtro è successivo al compressore e non può essere usato per equalizzare il sidechain. Fino a qui Mpressor si comporta come un comune compressore con un equalizzatore particolare. Lascia al palo gli altri plug-in in alcune funzioni speciali. Autofast, sull’attacco, riduce automaticamente il tempo di attacco in caso di transienti veloci e intensi. Anti-log, sul rilascio, modifica la curva di rilascio da lineare ad antilogaritmica, aumentando la velocità di rilascio per segnali con decadimento veloce. Nei rapporti di compressione, superato il valore di 10:1, si entra nei rapporti negativi fino a 1:-4, con inversione del rapporto tra livello d’ingresso e uscita.
Limiter standard? No grazie
Superata la soglia, il compressore riduce il livello d’ingresso in modo da avere valori finali che avranno un livello tanto più basso quanto maggiore è la distanza dalla soglia secondo il valore del rapporto negativo, come descritto per Softube Dynmite nelle pagine precedenti. Mpressor non ha funzioni di limiter classiche perché il limiter non è standard: il knob della fila inferiore controlla la quantità di compressione del segnale di controllo del compressore, una tecnica che si può realizzare anche con un bus nel caso di compressori dotati di sidechain. Basta infatti comprimere il segnale di sidechain per modificare drasticamente il comportamento di un qualsiasi compressore.
Lo scopo, usando un limiter sul sidechain, è di avere un segnale che produrrà un livello di riduzione del gain sotto controllo: più il sidechain sarà limitato nell’escursione, più la riduzione del gain sarà costante ma anche meno musicale se si esagera. Sempre a proposito di sidechain, attivando quello esterno con l’apposito pulsante, è possibile scegliere velocemente tra tutti i bus e gli ingressi disponibili dall’interfaccia. Usando il sidechain esterno, Mpressor applica automaticamente al segnale un filtro HPF a 6 dB/oct a 80 Hz. Anche il Gain Out nasconde una funzione: più si incrementa il livello, più Mpressor aggiunge distorsione armonica all’ingresso del compressore, producendo quindi un segnale più ricco di armoniche.
Analisi
La fase è perfetta e non mostra alcun cedimento né sulle alte né sulle basse frequenze. La parte più interessante sono le curve di compressione, in particolare la fase di rilascio che è il cavallo di battaglia di Mpressor. I valori negativi di compressione genera- no, come ci si aspettava, curve molto particolari dopo la fase di attacco, che tendono a ispessire il transiente, e il rilascio ha componenti più immediate. La curva antilogaritmica produce un rilascio più morbido, che può aiutare a scavare il rilascio aumentando i tempi.
Risultati da effetto speciale si hanno con un rapporto di 1:-4, dove si possono esaltare i transienti delle percussioni levando il corpo. La distorsione armonica è caratteristica e non ancora incontrata nei test di altri compressori: prevale la terza armonica con un contributo importante della seconda armonica e un pizzico di quinta. La velocità di attacco è impressionante: è forse il plug-in più veloce che abbiamo mai incontrato.
In prova
Che il suono di Mpressor non fosse usuale è stato evidente fin dall’inizio. Non impasta mai, non mangia sulle frequenze in basso, difficilmente crea effetti evidenti di pompaggio. La prima impressione è che si tratti di un compressore il cui sidechain è stato ottimizzato e tagliato da un HPF, per evitare i classici problemi di pompaggio o di scomparsa delle alte. Mpressor restituisce un suono chiaro, in senso positivo, ben definito, molto moderno. Ci ricorda le migliori produzioni e masterizzazioni di materiale elettronico e pop recentissimo, dove c’è una bella spinta sulle alte e sulle medie, senza perdere in bassi e in definizione, con un colore scintillante ma non metallico o inarmonico.
È contemporaneamente ricco di armoniche e definito, riempie quasi come se fosse un nastro magnetico e apre sulle alte quel poco che basta per dare un suono patinato. I risultati si ottengono in pochi istanti: basta un minimo di orecchio sul rilascio e il gioco è fatto. Ciò che più ci è piaciuto è il fatto che cambiando il tempo di attacco e di rilascio, o il rapporto di compressione o i gradi di riduzione del gain, comprendendo anche il limiter sulla riduzione del gain, si sente subito l’effetto sul timbro. È un attimo disegnare il colore di singole tracce, pur rimanendo questa sensazione di suono chiaro, e come bus compressor riesce a incollare bene le tracce e a dare una buona sensazione di omogeneità.
Anche in mastering
È un suono anche da mastering di livello, senza necessità di compressioni parallele o trucchi vari. L’equalizzatore non è alla stessa altezza del compressore, quando si vuole incrementare di qualche dB le alte. Qui si sente un po’ più di granulosità e un suono un po’ rigido. Sulle frequenze medio basse va meglio e può essere utile. Il rilascio antilogaritmico dovrebbe essere attivato di default: più naturale sul bus stereo, su basso e cassa, deve essere evitato per i piatti e le percussioni più ricche di armoniche. L’Autofast va provato di volta in volta. Quasi sempre lo abbiamo disabilitato, perché i risultati erano poco prevedibili o controllabili.
Ben realizzato il modulo di distorsione armonica, che di fatto è sempre presente: ha un suono che è una via di mezzo tra nastro e valvola. La riduzione del gain, usando il sidechain processato dal limiter, necessita di qualche periodo di apprendistato: non è così immediato ma può essere utile per alzare l’RMS e tenere sotto controllo la dinamica. La contropartita è la perdita di flussi dinamici nel pezzo, cosa però che da molto tempo è andata persa nelle masterizzazioni Pop e Rock di questi anni. Manca un clip sul gain out, che sarebbe stato molto utile per non continuare a osservare la barra del mixer della traccia processata. Il plug-in è però aderente alla versione hardware, che non dispone di led per il clip.
Conclusioni
Ci aspettavamo sorprese da elysia e le abbiamo avute. Mpressor ha un suono che si potrebbe ottenere, generalmente, impiegando più plug-in e tecniche contemporaneamente, soprattutto elaborando il sidechain. È facile da usare, non richiede grandissime conoscenze e i risultati sono allineati al miglior suono da mastering che ci sia oggi. Come bus compressor è ottimo, come plug-in di dinamica sulle singole tracce può aiutare molto a schiarire e dare corpo al suono.
Fa poche cose, ma le fa molto bene e con un suono diverso dagli altri compressori. Niente colori vintage, ma una personale interpretazione in chiave moderna di produzioni raffinate: Smooth Jazz, R&B, Pop, Jazz ed Elettronica sono gli ambiti dove Mpressor troverà principalmente spazio, senza dimenticare che la sua flessibilità è tale da essere usato anche come compressore trasparente. Da provare immediatamente, soprattutto se cercate colori chiari, moderni e vivi in un solo plug-in.
PRO
Suono chiaro e moderno
Facile da programmare
Funzioni utili
CONTRO
EQ sulle alte
Manca led per clip