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Test: Golden Age Comp-3A, compressione trasparente

Rapporto qualità/prezzo8
Costruzione8
Suono8
Facilità d'uso9
8.3

Golden Age Comp-3A è stato creato per dare l'emozione, il fascino e il suono di un processore di dinamica ormai quasi introvabile a un prezzo decisamente abbordabile.

Vi è mai capitato di pensare, quando aprite un compressore in insert e lo fate lavorare anche poco, che l'effetto si senta troppo? Che il suono venga in un qualche modo reso innaturale, rigido, medioso, snaturando l'essenza principale della performance stessa? Questo può accadere anche con compressori hardware costosi e la risposta di questo comportamento è semplice: non è il processore adatto a ciò che volete ottenere. Nel passato, però, ci sono stati outboard analogici la cui flessibilità in mix era universale, tra cui il leggendario leveler Universal Audio LA3A, a cui si è ispirata Golden Age per il suo Comp-3A, il quale non è certo il comp/limiter a cui molti giovani sound engineer sono abituati, soprattutto quelli che lavorano molto con i plug-in o con gli outboard moderni a circuitazione integrata: una volta entrati in sintonia con questa attitudine analogica del passato, appare subito chiaro perché questi tipi di compressore/limiter hanno fatto la storia delle più grandi produzioni musicali.

 

02 I controlli sul pannello frontale

Hardware

Comp-3A è interamente analogico con un disegno tipicamente anni '70. Ogni singolo componente contribuisce al suono generale, dai transistor ai condensatori fino alle resistenze, ai cavi stessi e ai trasformatori custom in entrata e in uscita. Golden Age Comp-3A è un classico compressore ottico, ossia la gain reduction è attuata dall'interazione tra una fonte luminosa e una fotocellula che reagisce a tale luminosità (T4-Style Electro-Optical Attenuator), gestendo la dinamica del segnale e livellando così i picchi, in modo morbido, perché attacco e rilascio sono di fatto comandati da una fonte luminosa che ha i suoi tempi di accensione e spegnimento, proprio come una lampadina a incandescenza. È un compressore mono, che dispone di connessioni XLR e jack ¼” (bilanciati e sbilanciati) parallele in ingresso e in uscita; può contare sull’ulteriore uscita Link che permette di collegare un altro Comp-3A e ottenere un compressore stereo (modalità attivabile tramite lo switch Stereo Link). Rispetto a Comp-2A, suo fratello valvolare, Comp-3A è a transistor, il che lo rende un po' più nervoso: è in grado di ottimizzare qualsiasi tipo segnale, grazie a due switch che permettono di settare sia il trasformatore in entrata che in uscita su un livello operativo ottimale. Il controllo HF, infine, permette di concentrare maggiormente l'attenzione della compressione sulle alte frequenze rispetto al resto e questo è molto utile quando lo si vuole utilizzare, per esempio, per compressioni parallele.

Le connessioni posteriori

Le connessioni posteriori

Controlli

I controlli sono tutti sul pannello frontale: nessun parametro di attacco e rilascio, nessuna threshold, nessun controllo knee, Peak/RMS o Ratio. Comp-3A ha due controlli principali Gain e Peak Reduction, i quali sostanzialmente corrispondono all'output gain e alla threshold di un compressore qualsiasi. La Ratio è fissa (si può solo scegliere tra la modalità Compress e Limiter) e in generale cresce all'aumentare del segnale in ingresso, come in tutti i compressori ottici. Flat/HF è un controllo che imposta la sensibilità del compressore in base alla frequenza. Più ci si sposta col controllo verso HF, più il compressore agirà sulle alte frequenze (da 1 kHz in poi) tralasciando il resto dello spettro. Una volta collegati tra di loro due compressori Comp-3A, lo switch Stereo Link può farli lavorare in modalità stereo o dual mono. Mod/Normal è lo switch che controlla il trasformatore in uscita. In posizione Normal non vi è attenuazione, mentre in posizione Mod il segnale viene attenuato di 24 dB. L’interruttore 50 dB/30 dB controlla il livello in ingresso lasciandolo inalterato quando lo switch è su 50 dB e applicando invece un pad di 20 dB quando lo switch è in posizione 30 dB. Limit/Compress cambia la curva di I/O quando il compressore sta agendo in modo drastico, aumentando la ratio e comportandosi di fatto come un limiter. In/Bypass: quando questo interruttore è in posizione bypass il segnale viene mandato direttamente all'output senza passare nemmeno nei circuiti di Comp-3A. Quindi se volete scaldare un po' il suono senza comprimerlo, non utilizzate questa funzione. Il VU meter in posizione Meter Gr mostra la gain reduction che stiamo apportando al segnale. In posizione +4 lo 0 VU corrisponde a +4 dBU nella fase di output. Stesso discorso vale per la posizione +10, utile per monitorare segnali molto forti che altrimenti, in modalità +4, andrebbero a fondo scala. Ci sono inoltre due controlli ulteriori, Mono e Zero, modificabili con un normale cacciavite, che servono rispettivamente a tarare due compressori tra loro in modalità link e a tarare il VU meter sullo 0 VU effettivo relativo al gain reduction.

 

Circuitazione interna di Golden Age Comp-3A

Circuitazione interna di Golden Age Comp-3A

In prova

Se non siete pratici di questo tipo di compressori ci vuole un pochino di tempo per imparare a padroneggiarli. Quello che più affascina è l’incredibile trasparenza; potreste tranquillamente comprimere la dinamica di una voce di 7 o 8 dB e non accorgervi del suo intervento: è molto morbido e caldo come sonorità. Non crea fastidiosi effetti di pumping o distorsione timbrica che molti altri compressori invece non risparmiano, spesso per l'utilizzo sbagliato che se ne fa. D'altra parte è un compressore ottico, i tempi di attacco e rilascio sono abbastanza lunghi, ma allo stesso tempo molto dolci e delicati ed è difficile accorgersi di quando sta lavorando molto o quando solo di un paio di dB, il che lo rende eccezionale per comprimere bus di batteria, overhead, room, chitarre elettriche, basso, voci, rullanti (in alcuni generi) e cassa. È forse troppo morbido per strumenti che necessitano di un attacco più breve e deciso, come una chitarra acustica o un rullante per generi rock/metal. Ottimo per compressioni parallele, con il controllo HF si può dare al suono un carattere più o meno aggressivo, a seconda delle esigenze. Il suo sound un po' soft e vintage è al contempo il suo punto di forza e il suo più grande limite, bisogna avere ben presente dove utilizzarlo e dove è meglio dimenticarsi di averlo, onde evitare disastri: per esempio è sconsigliabile il suo utilizzo con strumenti ritmici che abbiano molti transienti ravvicinati (come un tappeto di cassa) poiché il tempo di attacco e rilascio è troppo lungo per poter gestire i transienti, senza andare ad intaccare anche il corpo e la coda di ogni colpo. È invece un punto di forza incredibile su una traccia di voce, perché questi tempi lunghi e il comportamento tipico del compressore ottico (la cui ratio aumenta all'aumentare del segnale) permettono di intervenire anche in modo drastico senza che di fatto si sentano strani artefatti. Il risultato finale è più simile a quello di un cantante che sa tenere la distanza giusta dal microfono in base al volume emesso in ogni parte, che a quello di una traccia vocale ultra compressa dove non solo l'intervento dinamico ha rovinato e snaturato la performance, ma ha pure enfatizzato i difetti che magari prima si nascondevano un po' meglio. Il suo utilizzo è semplice, anche grazie allo switch Bypass che permette un confronto in tempo reale tra suono processato e suono non processato. Il rumore di fondo è per lo più trascurabile, o meglio, c'è, ma solo a livelli di output gain esagerati con compressioni anch'esse veramente proibitive e ci sarebbe a quel punto da chiedersi se il rumore di fondo sia veramente il problema principale; a ogni modo, per ovviare a questo problema, Comp-3A ha degli appositi switch per poter ottimizzare il livello di ingresso/uscita del segnale ed evitare di introdurre troppo rumore nella catena. Settando il primo su Mod e il secondo su 50 dB il livello di rumore generale si abbassa, così come la threshold, e si ha in generale una maggiore compressione del segnale. Sulle room è eccezionale perché è in grado di enfatizzare tutte le prime riflessioni e dare un senso di ambiente fenomenale, anche agendo in modo molto marcato e senza fastidiosi effetti pumping quando ci sono colpi di cassa o rullante. Se la cava benissimo anche su strumenti ad arco e a fiato, il suo carattere docile e il suono sempre ricco di armoniche frizzanti lo rendono perfetto per strumenti dove buona parte del suono è costituita da riprese già di per sé ricche di ambiente (come quelle d'accento). Sulle chitarre elettriche distorte agisce livellando molto bene il suono ma senza tagliare i transienti che sono indispensabili per certe ritmiche hard rock o metal, allungando il sustain e colorando delicatamente il suono con delle armoniche mediose che rendono le chitarre più presenti nel mix ma ben livellate.

 

Rappresentazione grafica di una linea vocale clean in alto e processata con Comp-3A in basso

Rappresentazione grafica di una linea vocale clean in alto e processata con Comp-3A in basso

Conclusioni

Golden Age Comp-3A è nato per dare la possibilità a tutti di avere nel proprio studio outboard di qualità senza doversi svuotare le tasche. È costruito sul modello LA-3A (ormai praticamente introvabile) e la filosofia che propone è la stessa, sia come suono che come intenzione e costruzione. Un prodotto riuscito, anche bello da vedere. Una soluzione per unire il meglio del passato con il meglio del futuro.

 

PRO

Compressione pulita

Circuitazione non integrata

Controlli sui trasformatori

Semplicità d'uso

Prezzo

CONTRO

Inadatto per certi strumenti

 

INFO

SOUNDWAVE

Prezzo: € 532,00 + IVA

 

 

Allegati

FileDescrizione
pdf Golden Age Comp-3A

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