Heinz Electrodynamic Designs è un brand introdotto per la prima volta l’anno scorso alla fiera di Francoforte. Ha da subito attirato la nostra attenzione per due ragioni: la possibilità di collegamento con Dante, AES67, AES/EBU e USB (grazie all’installazione di un modulo opzionale) e il suo progettista, che già conosciamo per essere stato uno dei fondatori di ADAM Audio.
Il tweeter a nastro è diventato in questi ultimi dieci anni un punto di riferimento tra i monitor per molti studi di registrazione, musicisti, dj producer, broadcaster e nel mondo della post production. Si deve ad ADAM la sua evoluzione e il suo successo, sia nei monitor a due vie che nei più grandi tre vie e main monitor. Ci ha quindi sorpreso vedere a Francoforte una delle menti di ADAM, Klaus Heinz, che ha presentato i suoi primi monitor, sempre basati su tweeter a nastro. Ciò che ci ha attratto, fin dall’inizio, è la disponibilità di connettere il monitor, oltre che in analogico con ingresso bilanciato o sbilanciato su RCA, anche con un modulo opzionale da inserire in uno slot, chiamato HEDD Bridge, per collegamenti puramente digitali.
Le caratteristiche dei monitor HEDD
Sono previsti i moduli per il collegamento YSB2, AES3, AES67 e Dante, cioè Audio over IP che sta diventando il nuovo standard di comunicazione tra interfacce audio, computer e, prossimamente, monitor audio. Ciò significa che potremo collegare i monitor HEDD con un semplice cavo CAT 6 Ethernet, con streaming fino a 96 kHz, all’interno di una rete. Pensando alla post produzione o alla creazione di contenuti multimediali avanzati, il collegamento AoIP è da tempo realtà per sistemi Dolby Atmos e Auro3d, con il controllo dei singoli monitor in un setup multicanale affidato al routing software.
Per la prima volta un produttore offre la possibilità di scegliere il tipo di collegamento digitale tra quattro scelte, un bel salto di qualità. Aspetto successivo, ma non secondario, l’intero progetto hardware dei monitor è completamente nuovo: tweeter a nastro, amplificazione, cabinet e woofer sono inediti, scelti per mantenere la qualità più alta possibile.
Hardware e controlli
Il cabinet è in MDF rivestito in tutti lati da una velo di plastica gommosa, poco incline a essere sporcata (altri monitor sembrano attrarre le impronte digitali), che conferisce un aspetto opaco, poco percepito a distanza. Il tweeter custom HEDD AMT (Air Motion Transformer) equivale a un diaframma di 2,2 pollici ed è inserito in una guida d’onda, mentre il woofer è un sei pollici con un voice coil da 1,5 pollici, realizzato in materiale composito a nido d’ape. Il monitor dispone di serie di ingresso bilanciato con impedenza a 10 kΩ, e sbilanciato su RCA a 47 kΩ. Tweeter e woofer non sono però schermati elettromagneticamente.
L’amplificazione è assicurata da due amplificatori in Classe D ICE Power da 50 Watt l’uno (uno per woofer e uno per tweeter), che da anni sono considerati tra le migliori scelte possibili nell’audio, grazie anche alle possibilità di customizzazioni su richiesta.
Interni
All’interno del cabinet sono presenti i due tubi di raccordo per i fori anteriori, che devono essere lasciati aperti. L’altra parte del controllo digitale è dedicato al potenziometro del gain con scatto centrale sullo zero con range di -30/+6 dB, dal controllo per le alte frequenze (un High Shelf) che agisce dai 2 kHz e arriva a+/-4 dB a 20 kHz, e da quello per le basse frequenze (Low Shelf) che parte da 200 Hz per arrivare a 50 Hz +/-4 dB.
La frequenza di crossover è posta a 2,3 kHz, quindi le medie sono sotto il controllo sia del woofer che del tweeter.
Sotto al logo HEDD ci sono tre LED: uno serve per il limiter, assente però sulle Type 05 vista la relativa bassa potenza di amplificazione limitata a 50 Watt, uno per l’indicazione di corretta alimentazione e uno bianco che indica il corretto sync quando si usa una scheda HEDD Bridge per il collegamento digitale. La risposta in frequenza dichiarata è di 52 Hz - 20 kHz a +/- 1,5 dB, con un valore massimo di SPL a 3 kHz/1m di 103 dB. Il peso di ogni monitor è di 7 kg.
In prova
Il segmento dei monitor a nastro è piuttosto affollato. Le nuove HEDD hanno dalla loro una qualità di amplificazione allo stato dell’arte in la Classe D, che certifica fin da subito scelte dettate dalla qualità audio e non dal risparmio. Il tweeter custom e una costruzione impeccabile, made in Germany, confermano la filosofia aziendale. L’aspetto, volendo, è simile alle ADAM. Il tweeter a nastro è sempre stato apprezzato per il suo estremo dettaglio e anche per la spinta che impartisce sulle alte frequenze, che per alcuni è una benedizione e per altri non è così apprezzabile. C’è chi lo ama e chi no, ma questo nuovo tweeter va ascoltato. Mantiene la stessa definizione dei microdettagli che già conosciamo senza però essere duro o troppo invadente sopra i 10 kHz, contribuendo a creare una profondità d’immagine del tutto sconosciuta su monitor di simili dimensioni, anche con tweeter diversi per tecnologia.
Il suono
Quando si scende sulle medie frequenze si trovano le differenze più nette: c’è una maggiore pulizia tra i 250 e gli 800 Hz, che determina una grande facilità nell’individuare le singole tracce, una maggiore analiticità che si traduce in un ottimo controllo della dinamica. Scendendo sotto i 200 Hz arrivano ancora delle sorprese: dove altri monitor bass reflex con woofer da 6 pollici riempiono l'aria con la classica instabilità del bass reflex, le Type 05 mantengono una descrizione degli inviluppi che quasi si può immaginare di scrivere. La cassa diventa un evento sonoro con il suo percorso dinamico ben chiaro, il basso si distingue negli attacchi senza confondersi nella cassa.
Tutto risulta molto più pulito e preciso rispetto a monitor di simili dimensioni. Aiuta certamente il tweeter quando ci sono transienti di basso e cassa sopra i 2 kHz, perché permette di focalizzarsi sullo strumento molto facilmente. È notevole anche la risposta in frequenza nelle ottave più gravi: non ci sono perdite improvvise di sensazione sonora, tutto scorre linearmente senza alcuna impressione di mancanza di potenza o di trasduzione nella parte più bassa. L’ascolto che si ottiene non è quello che ci si aspetta da un woofer di sei pollici, ma da uno di otto pollici o più, tanto che difficilmente sentirete la mancanza di un subwoofer in ambienti di ascolto ristretti!
L’impostazione dei piani sonori risente di questa esuberanza controllata sulle basse frequenze: se non si interviene con il controllo di Low Shelf o non si inserisce il monitor in un ambiente acusticamente ben realizzato che assorba molto le basse frequenze, ci si trova con le medie e le voci spostate indietro rispetto ad altri monitor e la sensazione di un minor impatto delle medie frequenze.
In basso
In questo caso la soluzione è immediata: un paio di dB in meno sul filtro Low Shelf e le Type 05 ridonano la posizione avanti della voce. L’efficacia di questi Shelf, tra l’altro, è notevole. Pur avendo agito di poco sulle basse frequenze, cassa e basso continuano a essere descritte alla perfezione con quella presenza più netta intorno ai 50 Hz. In termini di campo d’ascolto, le Type 05 sono molto facili da posizionare: sia sul piano orizzontale che su quello verticale permettono di avere una focalizzazione centrale sufficientemente ampia da potersi muovere con la testa senza alterare l’ascolto. L’ascolto e la creazione di mix, infine, è indipendente dal genere musicale. Le Type 05 sono così neutre che si può passare dal rock all’hip-hop, dalla classica al pop senza errori di equalizzazione.
Sono facilitati i controlli sulla compressione, soprattutto su cassa e basso, grazie alla definizione dell’inviluppo che si ascolta facilmente. Unico neo, se vogliamo, è la potenza dell'amplificazione che è limitata ai 50 Watt dove, rispetto alla concorrenza, siamo forse un po’ sotto le aspettative anche per la scelta di avere una sensibilità in ingresso più bassa rispetto allo standard. Ciò comporta un dislivello d’ascolto quando si utilizzano più monitor, dove le Type 05, a parità di livello del segnale, hanno un volume d’ascolto più basso, che va corretto alzando di qualche dB il segnale inviato. In tutto il periodo di prova, infine, non ci siamo accorti di lavorare con un tweeter a nastro: nessuna sensazione di stanchezza, nessuna asperità sulle alte frequenze che, anzi, sono rimaste confinate nella loro naturalezza. Segno di maturità del progetto!
Conclusioni
Se tralasciamo l'innovazione dello slot per scegliere il tipo di connessione digitale, che è una novità assoluta nel mondo dei monitor, e ci concentriamo sulle prestazioni audio, i nuovi monitor HEDD guadagnano subito le prime posizioni tra i modelli trasparenti, dettagliati e tridimensionali. La loro neutralità, molto orientata allo studio di produzione e alla postpro, è garantita da un progetto che muove molta aria, pur essendo dei monitor di dimensioni piccole.
Facili da inserire nell’ambiente, dettagliate anche a bassi livelli di ascolto, sono quella sorpresa che aspettavamo da qualche anno nel campo dei monitor di qualità. Da provare di persona, per avere un quadro immediato di cosa significhi qualità di trasduzione, tridimensionalità e descrizione corretta sulle basse frequenze.
PRO
Costruzione
Amplificazione
Neutralità
Risposta in frequenza
Slot per connessione digitale a scelta
CONTRO
Sensibilità in ingresso inferiore allo standard
Esuberanti in gamma bassa
INFO
Prezzo: € 443 + IVA cadauna
I monitor sono disponibili per l'ascolto presso la sede di Tedes a Milano, e presso Magazzino Musicale Merula e Scavino Strumenti Musicali