Dopo essere rimasti stupiti per i piccoli micro monitor (leggi qui il test), mettiamo al lavoro la versione più impegnativa, sia per volume che per prezzo. Le sorprese sono garantite, quando si parla di IK Multimedia
L’azienda italiana viaggia a vele spiegate in tutto il mondo con una produzione Made in Italy e una serie di innovazioni che permettono di mantenere dei prezzi adatti a qualsiasi musicista o studio, arrivando ad abbattere diversi record quando si parla di prezzo/qualità. I monitor MTM non fanno eccezione alla regola e vedremo perché.
Nella scatola
Spesso saltiamo questa descrizione, ma nel caso di MTM siamo rimasti sorpresi dalla quantità di accessori inclusi: oltre al cavo di alimentazione, troviamo il supporto rivestito in plastica per angolare il monitor da zero a 20 gradi (esiste anche un secondo aggancio per posizionarlo su un’asta microfonica) con vite inclusa, un secondo stand per posizionare il monitor in orizzontale invece che in verticale, il microfono ARC per la misurazione con il suo clamp con riduttore estraibile e il relativo cavo di collegamento XLR-1/8”, e una piccola guida introduttiva con i seriali per scaricare gratuitamente la suite T-RackS 5 Metering.
Comprando un MTM ci si ritrova con tutto il necessario per calibrarli velocemente, senza software esterni, e con una applicazione per controllare i livelli Peak, RMS e Dynamic Range.
Hardware
La configurazione dei due piccoli woofer da 3,5 pollici in polipropliene e il tweeter da un pollice, inserito in una guida d’onda orizzontale, utilizza lo schema D’Appolito, conosciuto da tempo in ambiente Hi-Fi e studio monitor con i suoi pro e i suoi contro, dove due speaker per woofer o midrange sono posti in verticale con interposto il tweeter, da cui deriva il nome MTM (Midrange Tweeter Midrange), per avere una dispersione verticale simile a un sistema coassiale. Dove IK stacca la concorrenza è nell’uso del DSP interno, che si occupa della gestione del punto di crossover e dell’equalizzazione, così da rendere molto più lineare il sistema, che utilizza una porta bass reflex posteriore per incrementare le basse frequenze.
Il DSP, a 48 kHz 32 bit, impiega qualche millisecondo per elaborare la sorgente e quindi il suono non è in tempo reale rispetto al segnale sorgente. In una sala di mix questo dato non è un problema, ma potrebbe diventarlo quando si registra, perché non sono previsti bypass dal DSP. L'amplificazione è in Classe D per un totale di 100 W RMS di cui 70 per LF e 30 per HF, e un consumo di 120 Watt per monitor. Il punto di crossover è posto a 3,1 kHz e l'SPL massimo a un metro è di 100 dB.
Le connessioni posteriori comprendono l’ingresso Combo XLR-1/4”, una porta USB per gli aggiornamenti firmware o per manutenzione e l’ingresso per il microfono ARC. I controlli, compreso il potenziometro del volume, sono tutti posteriori, compreso il pulsante di accensione. Frontalmente c’è un led che è usato per indicare la presenza di corrente, lo stato della calibrazione e l’eventuale clipping.
I controlli
Oltre al Volume, che va posizionato al massimo per mantenere il riferimento dell’SPL, MTM include la selezione della sensibilità tra +4 dBu e -10dBV, un filtro HPF con frequenze a 60, 50 e 40 Hz, e due shelving, di cui uno per alte frequenze da 8 kHz a +/-2 dB e uno da 100 Hz a +2 dB o – 3dB. L’ultimo pulsante è dedicato alla calibrazione e al richiamo di preset, che prevedono una impostazione Flat, una per Desktop con un filtro notch a – 4dB a 160 Hz e uno a 1,8 kHz a +1 dB, quello per la calibrazione con il microfono. Posti in orizzontale, come giustamente riferito dal manuale, la dispersione si riduce essendo monitor studiati per essere posizionati in verticale.
La procedura di calibrazione è quanto di più semplice ci sia: si collega il microfono al monitor da calibrare e il led verde del microfono si illumina. Si posiziona il microfono nel punto di ascolto, si preme per due secondi il pulsante Cal/Preset e, dopo gli opportuni cinque secondi per allontanarsi dal monitor, i monitor cominceranno a riprodurre una serie di sweep. Al termine, la calibrazione viene memorizzata e il led sul monitor passa al colore verde per indicare che il processo è andato a buon fine. Si può sempre cancellare la calibrazione e rifarla, se occorre. Il led sul monitor serve anche per indicare eventuali errori o situazioni al limite del clipping o del riscaldamento dell'unità, che conduce al silenziamento automatico del monitor fino al necessario raffreddamento. Il firmware può essere caricato anche dall'utente, con una semplice procedura e una applicazione dedicata.
In prova
Prima ancora di calibrarli, siamo rimasti a bocca aperta per la potenza di suono che gettano in faccia all'ascoltatore: sono così piccoli ma talmente aperti sul fronte stereo che a occhi chiusi avremmo pensato a monitor con una cubatura almeno quattro maggiore. Inoltre la risposta in frequenza, soprattutto verso le basse frequenze, ci ha meravigliato: mai avremmo pensato di poter ascoltare uno spettro così ampio da monitor così piccoli. A questo punto la calibrazione era più che necessaria per vedere quanto sarebbero cambiate: pochi minuti ed eccoci a cambiare tra preset calibrato e non calibrato.
La versione calibrata è del tutto simile, come risultati, a quella che abbiamo constatato con gli altri monitor, ma usando ARC di IK Multimedia i risultati migliorano ulteriormente. Il microfono, infatti, è lo stesso di ARC, per cui una volta acquistato il monitor, si può procedere al solo acquisto del software, risparmiando. Il microfono, uno per ogni monitor, è anche un buon microfono omnidirezionale che può trovare impiego nella ripresa, senza troppe pretese. Detto questo, l'ascolto con MTM è qualcosa che va provato personalmente, perché il muro sonoro che arriva all'udito non coincide con le dimensioni dei monitor che elabora la vista, creando un paradosso inatteso!
Questi piccoli monitor, in piena competizione con monitor che possono costare anche di più, hanno un'ottima risposta sulle medio alte e una buona presenza di basse frequenze che, però, abbiamo trovato un po' troppo presenti nel range sotto i 150 Hz, forse per il lavoro della porta bass reflex. Un colpo sul filtro a 60 Hz ha migliorato immediatamente la situazione e siamo riusciti ad avere una risposta più bilanciata secondo il nostro modo di ascoltare. Si riesce a lavorare, con buoni dettagli, anche con i monitor molto ravvicinati, per esempio su una scrivania, e a basso volume, cosa non scontata viste le dimensioni.
Quando si alza il volume, la risposta rimane appropriata senza forti colorazioni, anche se lavorando ad alti volume si scaldano e, al limite di una sessione quasi al massimo del volume, uno dei due monitor andava in stand by per proteggersi dal surriscaldamento. Non è la prima volta che assistiamo a questo comportamento con monitor con amplificazione in Classe D. Tuttavia è improbabile lavorare al limite dell'amplificazione.
La qualità maggiore di MTM è la loro trasversalità: qualsiasi genere musicale è riprodotto con una buona neutralità e un soundstage aperto sul panorama ma non troppo tridimensionale. Si mixa bene tutto ciò che è elettronico o pop, con risultati positivi anche nel rock più moderno.
Sono meno entusiasmanti, ma comunque corrette, quando si parla di musica classica o di colonne sonore orchestrali. Bene anche il jazz e la musica acustica. Il loro valore assoluto è nelle dimensioni, che oggi sono cruciali in moltissimi ambienti di produzione, ridotti a una scrivania con una interfaccia, un computer e tanti plug-in. Queste sono le condizioni di lavoro ideali di MTM.
Conclusioni
Sarete sorpresi dai risultati di MTM, perché è impossibile trovare altri monitor di queste dimensioni con una estensione di risposta in frequenza così elevata. L'algoritmo di calibrazione è sufficiente per una prima correzione, ma suggeriamo senz'altro di aggiungere ARC System 3 per ottenere una risposta dei monitor ancora più neutrale nel proprio ambiente di produzione che, probabilmente, non sarà uno studio di registrazione. La forza di MTM nasce dall'esigenza di usare monitor nearfield in qualsiasi contesto ambientale e il suo sistema di calibrazione è perfetto per queste esigenze. Da consigliare come primo monitor serio per tutti i musicisti che hanno uno studio home recording, ma anche ai fonici che viaggiano per il mondo e vogliono avere uno studio portatile sempre pronto.
PRO
Riproduzione sonora di qualità per le dimensioni
Cubatura minima
Microfono e sistema di correzione incluso
Accessori in dotazione
CONTRO
Un solo preset di calibrazione
INFO
Prezzo: € 699,99 +IVA