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Test: Instant Audio Quick AG:  il plug-in “all in one” per la chitarra acustica... e non solo

Rapporto qualità/prezzo7
Suono8
Facilità d'uso10
8.3

Quick AG è nato per rendere il più veloce ed efficace possibile il processing di una o più tracce di chitarra acustica, classica, baritona, mandolino e ukulele e contiene al suo interno tutto il necessario per un lavoro ben riuscito

Ottenere un bel suono di chitarra acustica non è una cosa semplice. In primis perché spesso è lo strumento in sé a non essere all'altezza di un brano ma, dando per scontato che fonte sonora e qualità di registrazione rientrino in uno standard accettabile, tutto ciò che viene dopo è assolutamente critico e nondimeno molto difficile da gestire con consapevolezza di ciò che si sta andando a fare. La chitarra acustica è uno strumento “vivo”, è il legno a suonare con tutte le sue componenti armoniche; ma anche le corde stesse e il posizionamento dei microfoni sono variabili che nel risultato finale hanno un peso enorme, anche a seconda del genere trattato.

Le chitarre acustiche vengono mixate in un modo completamente diverso a seconda che si tratti di un brano pop, rock, blues o country. Inoltre le varie componenti del suono hanno un peso diverso a seconda del contesto in cui sono inserite. Quando ci sono tanti strumenti (ad esempio in un brano pop) quello che deve emergere è il “rumore di corda” o “strum”; in pratica la chitarra acustica si deve percepire come se fosse quasi solo una componente ritmica più che armonica. In un brano Country invece cambia tutto, perché la chitarra acustica è lo strumento principale; anche se ha la stessa importanza che potrebbe avere in un brano Blues acustico, va mixata in un modo talmente diverso.

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Il contesto

Senza addentrarmi troppo negli esempi possibili, ci sono veramente tante differenze e aspetti da far risaltare o attenuare a seconda del contesto; anche il tipo di riverbero o il tipo di compressione applicata possono fare una differenza enorme e gli artisti ci tengono veramente tantissimo a queste piccole sfumature. A buona ragione mi permetto di aggiungere: immaginate un brano country con una chitarra acustica che suona come quella degli Oasis in Wonderwall? Oppure un brano degli Oasis con una chitarra mixata come in un album blues? Sono errori che non ci si può assolutamente permettere di fare, perché non si tratta di gusti personali ma di fare le cose con cognizione di causa.

Instant Audio, con Quick AG, sembra aver racchiuso in un solo plug-in tutto ciò di cui ho appena parlato, creando un controllo appositamente studiato per ogni parametro critico sulla texture finale del suono di una chitarra, senza tralasciare altri strumenti come il mandolino e l'ukulele.

Controlli

In questo paragrafo parlerò solamente dei controlli più importanti e peculiari di Quick AG, tralasciando quelli più comuni relativi ai livelli di input/output, compressione e riverbero.

Sezione Equalizzatore

  • Lo Cut: Attenua le frequenze tra 20 e 500Hz
  • Body: aggiunge o toglie corpo al suono, il range di frequenza sul quale agisce questo comando dipende dal tipo di strumento selezionato
  • De Harsh: attenua le frequenze problematiche rispettive a ciascuno strumento, nel range delle alte e medio alte
  • Spark: rende il suono più o meno “frizzante”, come suggerisce il nome stesso del controllo
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La sezione EQ

Sezione Xtra

  • Transient: applica una maggiore enfasi ai transienti del segnale processato
  • Doubler: agisce creando una copia del segnale mono e applicandogli un leggero delay
  • Width: controlla la larghezza dell'immagine stereo, da utilizzare assieme al Doubler
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La sezione Xtra

I controlli Style nelle sezioni Comp e Reverb permettono anche un blend tra due diversi algoritmi, basta posizionare il valore in un punto intermedio tra i due. A seconda dello strumento scelto nella sezione Selector vengono attivati automaticamente dei settaggi interni relativi ad ogni sezione di processing; in particolare con un'enfasi sulla sezione Eq, per adattare i controlli e gli algoritmi alle diverse esigenze e particolarità di ognuno dei cinque possibili strumenti. Sono inoltre disponibili vari preset per ogni strumento, nella sezione al di sopra dei controlli per il riverbero; è molto utile partire da uno di essi se non si ha una precisa idea di come iniziare ad elaborare il suono.

In prova

Nella sua semplicità ho trovato che Quick AG sia assolutamente geniale, un tool che può fare veramente tanto soprattutto in situazioni in cui non ci si è mai trovati; oppure per dare una buona base di partenza ad un neofita per capire come ottenere il suono che si ha in mente. Tutto ciò che serve è a portata di clic, in primissimo piano, e nondimeno anche i preset sono molto utili come base dalla quale partire a costruire il giusto suono. Ho trovato molto interessanti i controlli Body, Spark, Room e Width; sono quelli che a mio parere fanno la grossa differenza e, in particolare, l'algoritmo Room riesce a dare quel senso di ambienza che rende il suono sorprendentemente tridimensionale.

Il parametro che mi convince meno è invece il Doubler, oltre ad aggiungere un delay aggiunge anche un chorus; non sempre è una cosa che si vorrebbe aggiungere al suono anzi, salvo alcune eccezioni, sarebbe sempre bene non aggiungerlo. Il chorus è più che altro un vero e proprio effetto a sé stante come lo potrebbe essere un phaser o un flanger; quindi potrebbe essere utile su dei cori ma su una chitarra o un ukulele è un effetto che bisogna aggiungere quando c'è n'è motivo.

La sezione Comp è assortita con tre diversi tipi di compressore, uno piuttosto aggressivo (FET), uno molto morbido (Vari-mu) e uno con poca o nessuna colorazione (Clean); la possibilità di fare un blend tra due tipi di algoritmo rende questa sezione molto versatile e adatta ad ogni scopo, peccato non ci sia anche un meter relativo alla gain reduction.

CPU troppo carica?

Il consumo di CPU è nella media, considerando anche che si tratta di un plug-in che in realtà ne contiene almeno quattro; tutto sommato non ci si può lamentare e ad ogni modo il processing di una chitarra acustica con plug-in separati sicuramente non verrebbe a costare meno in termini di utilizzo di risorse. In effetti però c'è un modo per consumare meno CPU se ci si trova a dover utilizzare più di un Quick AG in un mix; ovvero disattivare con l'apposito switch la sezione Reverb su tutte le istanze e aggiungere poi il riverbero ai vari strumenti con un'unica traccia ausiliaria alla quale basta fare una mandata dalle singole tracce, come si fa di solito in mix.

Conclusioni

In conclusione, di fatto, se una sezione di Quick AG non è necessaria conviene sempre disattivarla e risparmiare CPU per altre funzioni o plug-in esterni che si vorrebbe utilizzare al posto di quelli integrati. Il prezzo a cui viene venduto di listino Quick AG è assolutamente giustificato dalla vasta gamma di interventi e occasioni in cui poterlo utilizzare, non credo che si possa rimanere delusi.

 

PRO

Semplicità

Versatilità

Riverbero Room

Controllo Body e Spark

CONTRO

Controllo Doubler

Manca un Gain Reduction Meter nella sezione Comp

 

Info

UNITED PLUGINS

Prezzo € 99