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Test: iZotope Neutron 2 Advanced, il pilota automatico del mix

Rapporto qualità/prezzo8
Suono8
Facilità d'uso9
8.3

Neutron 2 è in grado di creare in pochi secondi le basi per un mix perfetto

Da iZotope ci si aspetta sempre qualcosa di innovativo e Neutron 2 non fa eccezione, essendo nato per il mix e studiato per rendere veloce e ottimale questa fase della produzione, grazie a funzioni come Track Assistant e Masking Meter, in grado di eliminare in modo automatico eventuali difetti, il tutto passando attraverso sei moduli, ognuno predisposto a esercitare una precisa funzione, anche in modalità Zero Latency per sessioni live. È anche dotato di un limiter, di uno speciale modulo Neutrino che adatta il suono in base allo strumento utilizzando l'algoritmo Spectral Shaping Technology.

Supporta il formato Surround ed è dotato di più di cinquecento preset. E se non fosse abbastanza, c'è una speciale funzione Visual Mixer (ideale il suo utilizzo sul master channel) che, collegandosi automaticamente a tutti i plug-in Neutron 2 aperti sulle tracce, controlla in via remota il volume, il pan e l'immagine stereo di ogni strumento.

 

iZotope Neutron 2 advanced plug-in audio mix virtual software

L'interfaccia di Neutron 2 Advanced

Controlli

Neutron 2 è letteralmente super-dotato per ciò che riguarda i controlli, perché sono veramente tantissimi ed è difficile in questa sede analizzarli uno per uno, quindi dopo un breve excursus mi soffermerò a descrivere quelli più innovativi o degni di attenzione.

  • Track Assistant: mettendo in play una traccia e cliccando su questo controllo, Neutron 2 esegue un processing per ottimizzare il suono e avere una base di partenza ottima per poter già pensare agli aspetti creativi del mix
  • Presets: in questa sezione sono presenti più di cinquecento preset ordinati per categorie ben precise, basta un clic e il gioco è fatto.
  • Gate
  • Equalizer: con le speciali funzioni Masking, Learn e Soft Saturation è facile e veloce estrarre il suono migliore da uno strumento ed evitare che alcune frequenze mascherino quelle di altri strumenti, e viceversa
  • Transient Shaper: permette di enfatizzare i transienti, con tre algoritmi di calcolo e tre tipi di Contour, il tutto su tre bande separate
  • Exciter: un eccitatore di armoniche a tre bande sulle quali è possibile applicare e miscelare quattro diversi tipi di distorsione armonica
  • Compressor 1/Compressor 2: dotati di Peak, RMS e True detector, di controllo mix/dry per compressioni parallele e di una speciale funzione Vintage
  • Bypass
  • Zero Latency
  • Width: controlla la larghezza dell'immagine stereo (solo su versione stereo)
  • L/R: funziona come un panpot (solo su versione stereo)
  • Limiter: tre tipologie di limiter con tre diversi tipi di comportamento, per adattarsi a ogni situazione/strumento
  • Mono: esegue un mono summing (solo su versione stereo)
  • Phase: inverte la fase della traccia di 180°
  • Swap: scambia i canali L e R (solo su versione stereo)
  • Neutrino: sei diversi algoritmi e controlli di Detail e Amount
  • Input/output fader: output fader dotato di controllo per settare il Ceiling, ossia il punto in cui il limiter blocca il picco del segnale

Questi sono i controlli normali contenuti in Neutron 2, ma ci sono altri due plug-in collegati ad esso, Visual Mixer e Tonal Balance Control, che meritano un discorso a sé stante poiché non sono parte delle funzioni principali.

Prima di passare a descriverli mi preme avvisare il lettore su un dettaglio da sapere riguardo alla funzione L/R, poiché non si comporta come un balance (che abbassa/alza il volume di uno dei due canali) ma come un panpot, quindi entrambi i canali vengono spostati nell'immagine stereo: per farla breve, spostando per esempio una traccia di batteria tutta verso R, non rimane solo ciò che c'è a destra nell'immagine stereo, ma anche ciò che era a sinistra, col risultato che sentirete suonare sia ride che hi-hat nel monitor a destra.

Visual Mixer

Nel menù a tendina relativo ai plug-in si configura Neutron 2: potrete caricare sia Neutron 2 completo che i singoli moduli, e anche Visual Mixer, da utilizzare su un bus stereo o master bus. Esso si collega automaticamente ai vari moduli Neutron 2 che avete precedentemente aperto in altre tracce e permette di controllare in modo semplice il volume, il pan e l'immagine stereo di ogni strumento, visualizzandoli sugli assi X e Y (rispettivamente pan e volume).

 

iZotope Neutron 2 advanced plug-in audio mix virtual software

Come aprire il Visual Mixer

Questo modulo permette di confrontare in tempo reale il contenuto in frequenza del vostro mix con tre tipi di algoritmi (Bass Heavy, Modern, Orchestral) ottenuti analizzando centinaia di produzioni moderne e creando una curva di range nel quale è meglio stare dentro, per essere sicuri che il proprio missaggio sia ben bilanciato. In alternativa è possibile caricare anche una propria curva di riferimento da un qualsiasi file audio. Veramente notevole.

 

iZotope Neutron 2 advanced plug-in audio mix virtual software

L'utile Visual Mixer

Crest Factor

Utilissimo l'indicatore di Crest Factor presente per le basse frequenze, che ci indica in tempo reale se tale gamma dello spettro sonoro è compresso in modo corretto: il range giusto è tra le due barre, mentre se l'indicatore si sposta troppo verso sinistra o destra significa che le basse frequenze sono rispettivamente troppo poco compresse oppure troppo compresse.

E, ve lo dico per esperienza, spesso è un problema di attacco/rilascio del compressore più che di gain reduction totale: di fatto il Crest Factor è relativo ai picchi (delle basse frequenze in questo caso), che devono essere livellati senza ucciderne la dinamica: indica infatti il rapporto tra picco e valore RMS del segnale.

Questa è una delle più innovative e interessanti su Neutron 2, perché la corretta gestione delle basse frequenze ha un'importanza enorme sia sulla dinamica finale che sul suono globale del vostro lavoro.

Infine, nella sezione inferiore, è possibile caricare uno qualsiasi degli equalizzatori dei vari Neutron 2 utilizzati sui vari strumenti, in modo da poter gestire al meglio le frequenze più problematiche e poter così rimanere senza problemi nei limiti della curva.

Masking

Masking è un’altra perla di Neutron 2: si trova in tutti i moduli Eq e attivandola (dopo aver caricato un altro strumento che potrebbe creare mascheramenti) è possibile vedere in quali zone tale effetto è più accentuato e agire di conseguenza con entrambi gli Eq per scavare la giusta zona dove ogni strumento deve suonare senza interferire con l'altro.

Più una zona si colora di bianco più è presente un problema di mascheramento: nel caso in figura ho aperto Neutron 2 della traccia di basso e ho caricato come riferimento la traccia della batteria.

Ovviamente non è possibile eliminare ogni interferenza e non sarebbe ad ogni modo corretto, il grafico ci aiuta semplicemente a individuare le zone a rischio sulle quali intervenire.

 

iZotope Neutron 2 advanced plug-in audio mix virtual software

La sezione Masking nel modulo di equalizzazione

In prova

Neutron 2 promette molto. Ho eseguito vari test, anche alterando apposta un file audio e creando errori per poi vedere se Neutron 2 li avrebbe trovati e sistemati, e devo ammettere che non se ne è perso nemmeno uno.

Voci troppo nasali o con sibilanti esagerate subito corrette dal Track Assistant tramite un equalizzatore dinamico, bassi troppo compressi che non sono mai sfuggiti all'indicatore del Crest Factor, chitarre che mascheravano le voci, tastiere che mascheravano le chitarre, basso che si impastava col rullante... nulla di tutto ciò è sfuggito al Masking Meter.

Certo bisogna conoscerlo, ma questo plug-in è capace di diminuire i tempi di lavoro in modo considerevole e, per aggiunta, pesa poco sulla CPU. Ho provati tanti plug-in stupendi, ma a volte basta aprirne quattro o cinque per mandare in crisi i processori. Non accade con Neutron 2.

Nella sessione che ho creato per questo test ho aperti ben sedici istanze di Neutron 2 e la CPU arrivava a malapena al 30% di utilizzo (ovviamente a 1024 di buffer), notevole come risultato se si considera anche che, attivando la modalità Zero Latency, il consumo arriva al 50%.

Le modalità di utilizzo sono fondamentalmente due: Track Assistant, che in pochi secondi esegue un processing che ottimizza l'audio e vi da una base sulla quale continuare il vostro lavoro, oppure la modalità Preset, che permette di provare varie versioni appositamente create per ogni strumento e di scegliere quella che più vi aggrada, modificando poi in seguito alcuni parametri a vostro piacimento, se necessario. Purtroppo non è possibile eseguire un Track Assistant e poi in seguito caricare un preset che tenga conto degli interventi fatti in precedenza, né tantomeno fare il contrario.

È possibile però utilizzare due istanze di Neutron 2 sulla stessa traccia, uno adibito come Track Assistant (in modo da correggere e ottimizzare il suono) e l'altro come semplice Preset: a mio avviso il risultato migliore si ottiene inserendo il preset per ultimo, in modo che possa lavorare su un suono già ottimizzato.

A questo proposito ho creato cinque diverse versioni dello stesso mix per poter fare un confronto: una versione Dry, una con il Track Assistant su ogni traccia, una con un Preset su ogni traccia e infine due versioni in cui utilizzo entrambi inserendo il Preset prima o dopo il Track Assistant.

Attenzione a non utilizzare Neutron 2 su un bus per eseguire processing paralleli, poiché in alcuni suoi moduli sono presenti dei crossover e, come è normale che sia, ogni punto di crossover crea delle alterazioni di fase del segnale. Per fare processing o compressioni parallele è bene utilizzare gli appositi controlli di Mix/Dry interni alle varie sezioni.

Il Visual Mixer è uno strumento utile ma non indispensabile, soprattutto in sessioni in cui poche tracce vengono processate con Neutron 2, tuttavia l'ho trovato una buona idea nel complesso. La funzione Tonal Balance Control è invece a mio avviso una vera manna dal cielo perché rende immediatamente visibile dove si deve assolutamente intervenire, non tanto quando si esce per qualche secondo dal range ottimale ma quando tale sbilanciamento è presente in buona parte della traccia. Stessa cosa vale per la funzione Masking Meter che può salvare una voce sommersa dalle chitarre o dalle tastiere (anche se sarebbe meglio usare quel fantastico strumento che tutti abbiamo che si chiama orecchio), oppure un basso che si confonde con la cassa o col rullante: le situazioni a rischio fondamentalmente riguardano sempre strumenti che lavorano su range di frequenza simili.

Il modulo Transient Shaper merita un'osservazione attenta, nel senso che può fare miracoli ma anche dei veri disastri se non è utilizzato con buon senso: ottimo su una traccia di rullante, cassa, basso o chitarra, mentre va utilizzato con molta attenzione per esempio su un bus stereo di batteria, perché potrebbe enfatizzare transienti indesiderati.

Infine ho trovato che in linea generale Neutron 2 è un plug-in molto facile da utilizzare nonostante la grande quantità di controlli e questo è un altro punto a suo favore. Sono un poco spaventato da quanto Neutron 2 possa rendere la vita facile ai neofiti, troppo facile a mio parere, perché è solo sbagliando e riprovando e ascoltando per ore i propri lavori su diversi impianti e confrontandoli con altri lavori che si cresce e si imparano i trucchi del mestiere. Neutron 2 vi porta in pochi minuti a un buon livello semi-professionale, ma c'è il rischio di non smuoversi mai più da quel livello, perché non si ha un vero know-how accumulato negli anni. C’è un ostacolo che Neutron 2 non riesce ancora a oltrepassare: la gestione degli ambienti e la sensazione di tridimensionalità che solo un sound designer esperto sa dare, che poi in effetti è ancora adesso la differenza tra un mix semi-professionale e uno veramente professionale.

Per questo lo consiglio ai professionisti che hanno moli di lavoro enormi da svolgere, perché in pochi minuti avrete una base sulla quale mettere la vostra ciliegina sulla torta, mentre lo sconsiglio assolutamente ai neofiti, proprio per i motivi sopra elencati. Per i professionisti, Neutron 2 è ottimo quando si hanno moli di lavoro enormi da svolgere, perché in pochi minuti produce una base sulla quale mettere la ciliegina sulla torta. Inoltre è il plug-in perfetto per tutte quelle situazioni di insonorizzazione o musica di sottofondo che non richiede una cura esagerata ed è strumentale al video. In post produzione permette di arrivare velocemente al risultato con pochissimo sforzo. Dati i tempi sempre molto stringenti nella post produzione, Neutron 2 troverà parecchi estimatori (che probabilmente non dichiareranno di usarlo).

Conclusioni

Riuscite a immaginare un futuro in cui le intelligenze artificiali saranno in grado di eseguire tutto il lavoro che deve compiere un sound engineer in pochi secondi? Anni di esperienza e di allenamento all'ascolto, ore di lavoro, centinaia di produzioni riassunte in qualche algoritmo che in pochi istanti sa come e dove intervenire con un margine di errore minimo? Ci siamo molto vicini! Neutron 2 mi ha messo davanti all'evidenza dei fatti: non sto dicendo che sia già così, ma potrei dire senza tante remore che questo plug-in è in grado, in pochi minuti, di fare un mix decisamente migliore di quello che farebbe un sound engineer con poca esperienza, almeno a livello di equalizzazione e compressione.

PRO

Intuitivo e facile nell'utilizzo

Non richiede troppo calcolo da parte della CPU

Track Assistant

Masking Meter

Tonal Balance Control

CONTRO

Impossibile utilizzare Track Assistant e Preset nello stesso plug-in

 

INFO

MIDIWARE

Prezzo 419,33 € +IVA

 

 

Allegati

FileDescrizione
pdf 08 iZotope Neutron 2 Advanced

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